Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
05.06.97
Eletti, amici, vi porto la gioia del nuovo giorno.
Sono vicino a voi. Siate certi: voi non mi vedete con gli occhi sensibili; ma
ci sono e vi guardo, vi accarezzo, vi do pace e sollievo.
Sposa
amata, sono con voi. State sereni: se le tempeste del mondo vi abbattono, se le
fatiche vi spossano, non siete soli a sopportarle. Io, Io, Gesù, mi piego su di
voi con la tenerezza di una madre, dolcissima, e vi do sicurezza. Lasciatevi
andare al mio Amore e nulla temete, perché nulla c’è da temere, quando Dio è
con voi; di nulla preoccupatevi, perché di nulla c’è da preoccuparsi, quando Io
vi sto accanto.
Vedi,
sposa mia, vedi: ti mostro il globo terracqueo. In visione vedi ciò che si
muove sulla terra e nel mare: tutto segue il suo corso, secondo le mie Leggi.
La terra è brulicante di viventi; il mare è pieno di vita: ogni creatura segue
il suo corso e nessuna osa fare quello che Io non desidero. Ho dato delle
disposizioni e tutti le seguono: nessuna devia né poco a destra né poco a
sinistra.
Guarda,
sposa amata: ti mostro una piccola parte delle meraviglie della mia creazione.
Quanto dinamismo c’è nel mare, che stupendo fermento di vita! Vedi: ogni
creatura si muove nel suo habitat. Ho creato per ciascuna un’adeguata dimora e
in essa vive, si nutre, conduce così la sua esistenza.
Ti
mostro qualcosa delle meraviglie del Cielo. Anche in esso c’è un meraviglioso
dinamismo: i corpi celesti non sono immobili, ma seguono un movimento, che Io,
Io, Dio, ho imposto loro.
Innumerevoli
sono le creature, da me create, tutte docili ed obbedienti al mio volere.
Infine,
ho creato l’uomo, al quale ho dato una legge morale da seguire, non
meccanicamente, per imposizione, ma solo secondo scelta, secondo la luce della
mente e del cuore che guida la volontà.
Guarda
quello che fanno gli uomini, ad ogni latitudine, gli esseri fatti a mia
Immagine e Somiglianza: vivono con un ritmo concitato, sono pieni di agitazione
e non sono mai paghi di quello che hanno. Cercano, cercano; non trovano secondo
il loro desiderio, allora, si creano idoli di ogni specie. Neppure di questi
sono soddisfatti e ne inventano sempre di nuovi. Corrono avanti ed indietro per
il pianeta, percorrono il Cielo, il mare, la terra per indagare, capire,
studiare, trovare e questa loro fatica è incessante. Ti dico, mia diletta, che
avrebbero fatto meglio a piegare, umilmente, il capo davanti a me ad adorare il
mio nome e ad implorare il mio aiuto: ti dico che le loro conoscenze sarebbero
assai superiori e la ricerca, inquieta, di qualcosa che possa pienamente
soddisfare sarebbe già terminata.
Piccola
mia, vedi: davanti ai tuoi occhi si dispiega per un attimo tutto l’Universo col
suo splendore, con la sua armonia; se gli uomini si fossero rivolti a me con
umiltà, Io, Io che sono il Creatore di tutto, li avrei condotti per mano a
scrutare le meraviglie, senza fine, della mia opera; avrei già rivelato i
segreti più arcani perché essi potessero ampliare le loro conoscenze e ciò
senza tanta fatica, senza sudore, senza sforzo eccessivo della mente. Io, Io,
Dio, sposa mia, sono lo scienziato che conosce ogni arcano e lo rivela quando
vuole ed a chi desidera.
Amata,
pensa a quando fu scoperto un nuovo continente e si aprì davanti agli occhi,
attoniti, degli europei un mondo completamente nuovo; pensi che furono proprio
gli studi di quegli uomini che permisero tale scoperta? Io, Io, Dio, scelsi
quel momento, determinato, per mutare la scena della terra, allora conosciuta;
permisi agli uni di conoscere gli altri. Le scoperte furono in successione ed
il nuovo mondo conosciuto si aggiunse all’altro proprio nel momento da me
scelto e voluto, per mezzo di uomini da me preparati.
Lo sai,
sposa mia, per conoscenza geografiche e scientifiche, che infiniti pianeti,
come il vostro, ci sono nell’Universo, tutti sconosciuti, noti a me solo che li
ho creati, anch’essi con un fine ben preciso che ancora a voi è nascosto.
Verrà
presto il giorno, beato, nel quale Io, Io, Dio, aprirò la conoscenza di queste
meraviglie all’uomo, allo stesso modo che feci quando stabilii che doveva
essere conosciuta quella parte di terra, che gli uomini di un continente non
sapevano neppure che esistesse, che i popoli dell’altro continente neppure si
sognavano di cercare.
Si
incontrarono, sposa amata, le due, diverse, civiltà, proprio quando Io, Dio,
stabilii che ciò accadesse. Non ho creato un Universo, così sconfinato e
magnifico, perché fosse noto a me soltanto. Pensate, eletti, ad un padre che
costruisce un nuovo, magnifico, palazzo, grande e stupendo più di quello
conosciuto e lo rifinisce d’oro, finissimo, lo decora con marmi preziosi,
chiama gli artisti più capaci per abbellirlo in ogni particolare, lo cura con
meticolosa attenzione; pensate a Salomone, quando costruì il tempio a me
dedicato.
Ebbene,
può questo padre, che ha fatto quest’opera maestosa, non informarne prima i
propri figli per farli gioire e poi prepararli a vivere con lui una vita nuova
ed assai più agiata nella nuova reggia? Certo, che egli radunerà i propri,
amati, figli, ai quali vuole fare questa, splendida, sorpresa e, pieno di
esultanza, annuncerà loro quello che è nel suo cuore; li chiamerà per nome ad
uno ad uno e mostrerà quale posto avrà nel nuovo palazzo, gli assegnerà il suo
compito e gli spiegherà in modo attento come eseguirlo.
Prima
ancora di mostrare le meraviglie compiute, parlerà loro a lungo perché godano
nel cuore, prima di entrare nella nuova vita, e si rendano degni di tanta
grazia. Dopo aver bene istruito la prole, il padre, a costruzione ormai
completata in ogni parte, non parlerà più in astratto, ma mostrerà, in
concreto, la grande meraviglia. Da quel momento partirà la nuova vita e quella
precedente non si ricorderà neppure più.
Ebbene,
così sto facendo Io, Io, Dio, con voi: vi parlo, vi istruisco, vi mostro nel
disegno quello che sarà, quale dono sto per farvi, vi prometto di farvi
completamente felici e di soddisfare, pienamente, ogni vostro santo desiderio.
Gioite
nell’attesa e camminate per la strada da me preparata: alla fine, nel momento
da me deciso, con un volo d’aquila passerete ad una nuova realtà, tutta da
vivere, tutta da godere con me.
Tra poco
si aprirà davanti a voi una realtà da me preparata da tempo, da me progettata
fin dall’origine della creazione. Mai occhio vide, mai orecchio udì ciò che ho
preparato per i figli amati degli ultimi tempi, quelli che non mi hanno girato
il dorso, non hanno cessato di lodare il mio nome e di offrirmi consolazioni
per compensare l’abbandono e la diserzione dei più.
Meraviglie
su meraviglie vedranno i vostri occhi: ho preparato per voi un mondo magnifico,
una creazione tutta nuova. Tra breve, scomparirà il vecchio, completamente, ed
entrerà il nuovo, inedito ed inimmaginabile.
Ecco,
Io, Io, Dio, sto per fare tutte queste cose per i miei fedeli più fedeli. Chi
avrà creduto nelle mie parole godrà le delizie, promesse, non dopo, non tra
migliaia di anni, ma subito: tutto è pronto.
Esultate
e state pronti.
Vi
amo. Ti amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
05.06.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, amate, sperate, perseverate. Non stancatevi di fare il bene e non
sospirate, se non vedete subito i buoni risultati delle vostre fatiche. Gesù vi
guarda, vi osserva, vi scruta con Amore: vuole vedere ciò che sapete fare per
lui. Guarda voi con Amore e gioisce nel vedervi uniti, un unico cuore, un’unica
mente. Dategli gioia, miei piccoli, gioia che proviene dalla vostra offerta,
continua: sia suo ogni attimo della vita, sia suo ogni pensiero, ogni palpito,
ogni anelito.
Che
significa esattamente quello che chiedo?
Significa
che dovete stare lontano dal peccato. Quando peccate, anche lievemente, non
siete suoi: ogni peccato è offesa a Dio, a Dio, che vi ha creato, che si è
fatto Uomo ed immolato per voi, a Dio che vi ama, infinitamente. Gesù ha un
Cuore dolcissimo e da esso escono i più grandi tesori di Amore per ogni uomo.
Figli cari, quando voi disprezzate un fratello, quando voi lasciate che per lui
crescano l’odio, l’invidia, l’astio, l’inimicizia, voi offendete,
profondamente, Dio che ama, ama quella creatura, che voi maltrattate. La Mamma
del Cielo viene a voi ogni giorno per aiutarvi nel cammino di luce.
Voi,
figlioli, siete portati ad amare, sempre, quelli che vi sono simpatici, quelli
che vi amano, coloro che manifestano verso di voi benevolenza; ma per gli altri
le cose non stanno nello stesso modo. Già l’ho ripetuto più volte, ma devo
continuare a farlo, piccoli miei, perché vedo che faticate assai a capire
questa lezione: molti di voi hanno in sé sentimenti negativi che non piacciono
al mio Gesù.
Ebbene,
vi chiedo di sgombrare il cuore da questo veleno. Ho insegnato alla mia, piccola,
figlia quello che deve fare per aiutare coloro che sono tanto poveri, perché
covano in sé odio, rancore, astio, gelosia, invidia. Costoro vivono nelle
tenebre più cupe, anche se intorno a loro c’è la luce più sfolgorante: a che
serve ad uno, completamente cieco, tanta e poi tanta luce? Per lui c’è sempre
il buio!
Pensate,
figli cari, ad un uomo che si rechi ogni giorno in chiesa, che ascolti la S.
Messa, che partecipi ai Sacramenti, ma provi in sé odio, sempre odio, che
compia il peccato grave, senza sentirne rimorso vero; pensate: se prosegue su
questo cammino, quali potranno essere le sue condizioni allorché,
improvvisamente, inaspettatamente, dovrà rendere conto di tutta la sua vita a
Dio?
Gesù
l’ha detto infinite volte: non fatevi cogliere con sentimenti negativi nel
cuore. Ogni fratello sia per voi un dolce compagno di viaggio, al quale
rivolgere soavi pensieri. Sì, figli cari: così deve essere per ciascuno di voi.
Perdonate, perdonate e sarete perdonati; intercedete sempre in favore di chiunque
davanti al tribunale dell’Altissimo. Giustificate, giustificate, non accusate,
non accusate, non giudicate nessuno, ma chiedete, umilmente, perdono a Dio per
i vostri peccati, per quelli dei fratelli, specialmente, per coloro che vi
offendono, vi calunniano, vi tormentano.
Al
mattino nelle vostre preghiere pensare a loro, prima ai nemici che sono in
grave pericolo poi agli altri. Chi odia, sparla, calunnia, dà tormento non è
certo sulla via di Dio; si lascia, invece, insidiare dal terribile nemico che
non cessa mai di tentare: è astuto, sottile, suscita invidie e gelosie, odio e
discordia. Quando scoprite in voi un sentimento simile, preoccupatevi,
mettetevi ai piedi di Gesù Santissimo e supplicatelo affinché vi aiuti a
liberarvi, subito, da questo pericolo.
Pregate.
Pregate, perché il tentatore sa che sta per essere reso innocuo e non vuole
certo andarsene senza trascinarsi dietro più compagnia umana possibile. Non
sbagliate mai a distinguere le opere di Dio da quelle del suo, astuto, nemico:
dove ci sono amore, amicizia, concordia, armonia, letizia, disinteresse,
soavità di sentimento, dolcezza di cuore, lì c’è sempre Dio; lì, dove ci sono
discordia malumore, stizza, odio, separazione, interesse c’è la presenza del
maligno. Figli amati, siate attenti!
Vi amo.
Vi amo, immensamente, e vi voglio portare tutti in Paradiso con me.
Maria
Santissima