Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.06.97

 

 

Eletti, amici fedeli, Dio viene a voi: il vostro Dio non vi lascia soli. Siate perseveranti e non vi facciano smarrire le difficoltà presenti: come per me, anche per voi, prima della gloria, c’è la croce.

 

 

Piccoli, sposa amata, il servo non è superiore al padrone: se Io, Io, Gesù, ho tanto patito, prima della fine, anche per voi c’è riservato del patimento, che dovete affrontare con pazienza e coraggio. Piccoli che soffrite per me e portate la mia Croce, siete giunti al termine della vostra strada; ancora qualche passo e poi solo gioia ci sarà.

Vedete: ogni giorno parlo a voi con tenerezza, vi offro tribolazioni, facili da sopportare, ed ogni giorno vi faccio gustare le mie delizie. Così è e così sarà fino alla fine. Operate con zelo affinché a merito si aggiunga merito e a gioia gioia.

Vedi, sposa mia, in ogni paese sono presenti leggi che offendono, profondamente, la dignità umana; quanta disobbedienza, quanta ribellione in ogni parte del mondo e quanta nel tuo paese, lì dove doveva splendere la luce più fulgida! Si continua a procedere, senza tener conto delle mie parole, senza tener conto del mio Vicario in terra che parla per guidare i popoli, istruirli e farli tornare alla fede vera. Vedi, mia sposa, tutti lo ascoltano, tutti lo applaudiscono; ma non cambiano comportamento né mutano mente e cuore. A che serve, mia amata, applaudire, approvare, quando poi le parole non si trasformano in vita? I popoli e le nazioni hanno una luce, sfolgorante, che li guida e mostra loro il giusto cammino, ma nazioni e popoli si velano lo sguardo per non guardare, preferiscono le tenebre: quanta insipienza ovunque!

Piccola cara, sento innumerevoli voci che mi chiamano: da ogni parte del mondo sale un’invocazione di dolore. La mia venuta è certa, è vicina, sposa mia; ma, stando così le cose, per quanti saranno gioia e liberazione? Non si sta preparando questo mondo ribelle una dura condanna? Possibile che le mie, dilette, creature possano procedere insieme in modo così insensato?

Ci sono popoli avvolti ancora nella nebbia fitta dell’ignoranza: per quelli c’è una maggiore giustificazione. Ci sono popoli che non sanno distinguere la destra dalla sinistra: per costoro è minore la colpa. Ma tutte quelle nazioni, che hanno conosciuto il mio nome ed hanno avuto luce piena per approfondirne la conoscenza e doni per praticare la via luminosa, come si giustificheranno davanti a me ora che vengo per raccogliere ciò che mi appartiene?

Sposa mia, ti ricordi della parabola di quel padrone che si è allontanato per un lungo viaggio? Ha mandato, nel frattempo, i suoi servi per badare ai suoi interessi; ma coloro che volevano impossessarsi dei suoi beni li hanno picchiati, torturati, maltrattati. Infine, il padrone ha mandato il figlio prediletto: questo l’hanno ucciso per potersi così impadronire della proprietà. Cosa farà questo, grande, signore allorché tornerà per riprendersi il suo? Troverà, certo, un gran numero di maliziosi che si contendono i beni, dei quali, abusivamente, si sono appropriati; che trattamento riserverà loro? Ciascuno può immaginarlo.

Ebbene, piccola, mia, sposa, Io sono il grande Signore che torna proprio in questo tempo, torna per vedere cosa hanno fatto i servi dei beni affidati. Tornando, trovo che i più scaltri si sono presi la fetta di beni più grande, l’hanno tolta ai più deboli che si sono ridotti a vivere nella più totale indigenza, che hanno piegato il capo perché non c’è nessuno che li difenda e subiscono senza, ormai, ribellarsi più.

Vengo, sposa, con grande potenza, per scacciare dalle loro poltrone questi maliziosi che hanno fatto scempio dei beni non loro. Vedrai, mia diletta, vedrai che trattamento avranno questi astuti che si sono accaparrati i beni altrui, pensando di goderseli tranquillamente, assieme ai loro protetti! Li getterò nella polvere da un momento all’altro, non saranno padroni più di nulla, neppure di se stessi; diverranno preda di lupi rapaci, come loro, e fra lupi si sbraneranno, dopo essere stati privati di tutto.

Il processo, già iniziato da tempo, ora giungerà a conclusione fra la gioia dei miei più fedeli amici e la rabbia, incontenibile, dei miei più acerrimi nemici. Questi, vedrai, mia, sposa, proprio quando sembreranno vinti, raccoglieranno tutte le loro energie per scagliarsi contro gli eletti, a me fedeli; cercheranno di sopraffarli, ma questa volta troveranno davanti a sé una barriera inaccessibile, resistentissima, e guarderanno, digrignando i denti, le loro antiche prede, felici e beate, al sicuro ormai: ogni loro tentativo di assalto s’infrangerà contro quel muro, così invisibile e così solido, proprio inaccessibile. Sarà separato, definitivamente, il male dal bene: gli operatori di male, a qualunque livello, se ne andranno insieme dietro al loro tiranno; gli operatori di bene vedranno il mio volto amoroso ed entreranno con me nel regno della gioia sconfinata.

Piccola, il mondo non vuole capire che, operando contro di me, si trova nella condizione di una imbarcazione che sta per frantumarsi contro gli scogli.

Quale soccorso potrà avere, se l’unico che può soccorrerla volge ad essa le spalle? Un uomo chiede aiuto ad un altro uomo; ma che può ottenere, se entrambi sono in rovina?

Sposa, l’ho detto e lo ripeto: il futuro prossimo è il mio futuro; il futuro remoto è il mio futuro. Cambio il corso della storia secondo la mia logica; pongo a guida dei popoli e delle nazioni, che mi sono restati fedeli, le mie Leggi. Esse trionferanno e non si troverà in alcun angolo della terra un solo uomo che osi trasgredirle.

Vedi, sposa, quante meraviglie sto per compiere per coloro che mi amano, che mi restano fedeli, che vivono ogni istante di vita, pensando a me? Se voi, fedeli amici, mi pensate, mi desiderate, mi adorate, anch’Io, Io, Gesù, penso a voi, desidero vedervi felici, provvedo alle vostre necessità e veglio su ciascuno, come madre sulla culla del proprio piccolo.

Nella preghiera apritemi il vostro cuore, ditemi i vostri pensieri, esprimete, anime belle, le vostre aspettative, i desideri: non dovrete sospirare a lungo per vederli esauditi. Godete, oggi, anche se tra qualche tribolazione, la gioia di appartenermi; il domani sarà solo letizia, senza dolore, nel mondo, da me preparato per voi.

                                                                                  Ti amo, sposa. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.06.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, il mio Cuore vi ama. Se il nemico vi guarda e vi spaventa, voi non temete: egli teme il mio sguardo e non oserà di più.

Piccoli, se voi camminate in Dio, se percorrete il cammino di luce, Io posso starvi vicina, posso aiutarvi; ma, quando l’uomo volge le spalle al suo Creatore, al suo Salvatore, allora, allora, figli, non posso più agire. Se la creatura rifiuta Dio oppure cammina, continuamente, per vie tenebrose, senza desistere dal suo errore, allora Io, desolata, devo ritirarmi: la mia volontà è perfettamente conforme alla sua; adoro mio Figlio, diletto, che oltre ad essermi Figlio è anche il mio Signore!

Piccoli cari, intercedo giorno e notte per le creature della terra, prego, incessantemente, per i poveri peccatori; ma per poter ottenere molto di più ho bisogno, in continuazione, dei vostri, piccoli, sacrifici. Offritemene tanti, perché coloro che devono convertirsi sono in gran numero e quelli disposti a sacrificarsi sono pochissimi. Figli cari, vi sono due tipi di sacrifici: quelli che ognuno può offrire, volontariamente, intendo quelli, quotidiani, di una sopportazione paziente di una persona molesta, dell’accettazione di un grave inconveniente, di un male fisico proprio o dei propri cari, senza angoscia e disperazione, ma con piena fiducia in Dio. Queste, piccole, prove sono numerosissime nell’arco della vita; costituiscono perle preziose che riempiono lo scrigno Divino e costituiranno a giusto tempo il vostro orgoglio. Vi sono, poi, prove assai più gravi, difficili da sopportare, perché imprevedibili ed improvvise. Queste non vengono offerte volontariamente, ma Dio le permette per fare con questi meriti cose stupende in altre anime bisognose. Miei cari, bisogna essere pronti ad offrire tutto ciò che Dio desidera dal suo eletto, sempre disponibili in questo grave tempo, nel quale sono molte le anime in pericolo e sempre meno quelle fedeli, perseveranti fino alla fine. Avete potuto constatare con i vostri occhi quante sono le defezioni, gli abbandoni, i tradimenti: sembra che gli uomini in questo periodo abbiano perso l’uso della ragione e del cuore. Poveri figli miei: il nemico si è armato fino ai denti ed essi hanno ceduto, per la grande debolezza; il nemico, terribile, li ha messo alle strette ed essi, in numero assai grande, sono divenuti suoi schiavi!

Siate pronti, figli cari, siate pronti, quando Gesù vi chiama ad operare per lui; non fingete di non aver capito, non fate come il profeta Giona, ma dite, sempre: “Sì, mio Signore, faccio tutto quello che dici, faccio tutto quello che desideri da me”. Oggi vi chiedo proprio questo: siate sempre disponibili; oggi Gesù vi chiederà una rinuncia, domani una testimonianza, dopodomani vi chiederà di compiere una ‘missione’.

Piccoli miei, sapete che Gesù ama infinitamente ogni uomo: ogni anima che si perde è per lui un dolore immenso. Aiutatelo! Aiutateci a salvare le anime! Questo momento è assai doloroso per Gesù e per me: Dio, che comanda a tutto l’Universo – tutto a lui è sottomesso – non viene obbedito dalle sue creature predilette che si ribellano, si ribellano, continuano a ribellarsi! Egli ha posto questa Legge all’inizio e questa resterà fino alla fine del mondo: ogni uomo deve restare libero nella sua scelta, perfettamente libero.

Piccoli, quante volte vi vedo agire con risolutezza nei riguardi di un fratello ribelle: vorreste la sua conversione a tutti i costi. Piccoli, non sprecate parole, quando queste a nulla servono; non insistete perché un’anima si accosti ai Sacramenti, se in lei non c’è alcuna voglia di farlo. Queste azioni devono partire dal cuore, senza forzature di alcun genere. Servono l’esempio, la tacita testimonianza, il sorriso, paziente; ma, prima di voi, deve essere passato di lì l’Altissimo col suo raggio, penetrante e sicuro. Senza la sua azione, tutto diviene inutile.

Figli, pregate! Pregate e sacrificatevi; fate penitenza per i miseri che vivono, spensierati, nella grande insipienza! Vi dono tanto, tanto Amore. Offritelo al mondo.

                                                                                  Vi benedico. Ti benedico.

 

                                                                                              Maria Santissima