Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
11.06.97
Eletti, amici cari, siate lieti, pieni di speranza.
Verranno giorni pesanti per l’Umanità: sarà dolore per chi ha scelto il dolore,
ma gioia, piena, per i figli fedeli.
Sposa
amata, tempi oscuri sta attraversando l’Umanità: tristezza e tormento sono
dovunque. Il mondo non gode le pure gioie della vita: se l’è precluse, per la
sua, continua, ribellione. Questo momento di tribolazione passerà, è destinato
a svanire, in breve. Sono Dio della gioia e gioia voglio offrire alle mie
creature; ma lascio ciascuno libero nella scelta, non costringo l’uomo a
scegliere me, se nel suo cuore ci sono altre tendenze.
Sposa,
amata sposa, Io, Io, Dio, propongo, non impongo. Vedi: sono ancora alla porta
di molte anime; desidero che giungano a me, che si rifugino in me, che godano
in me. Paziento ed attendo; a lungo dura questo processo. Vi sono persone,
giunte a tarda età, che ancora non hanno fatto una scelta per me: nella loro
mente c’è nebbia e nel cuore gelo. Piccola mia, quando si verificano situazioni
del genere, l’anima corre grave pericolo. Lo sappia il mondo, ci riflettano gli
uomini: non c’è processo che avviene in un attimo; ogni scelta, definitiva, è
il risultato di tante, piccole, scelte precedenti. Si giunge alla vetta,
facendo lenti passi, uno dopo l’altro. Chi mai si è incamminato all’ultimo
momento nulla può fare: non s’illuda!
Ha
conclusione sempre ciò che ha avuto un inizio; ma ciò che non ha avuto mai
inizio non vi giunge. Sposa amata, nella tua mente ti chiedi cosa voglia dire
il tuo Signore con questo discorso. Ti spiego ogni cosa, piccola mia, la spiego
a te perché la possano comprendere tutti: oggi c’è la tendenza ad inseguire i
piaceri della vita, più che nel passato. L’uomo dei paesi evoluti è riuscito a
faticare meno, avendo lo stesso profitto o anche maggiore di quello che aveva,
allorché doveva dedicare tutta la sua giornata al lavoro. Io, Io, Dio, ho
concesso questo vantaggio affinché le sofferenze diminuissero e la vita fosse
più gioiosa. Desideravo tanto che nel tempo libero le mie creature si
avvicinassero di più al mio Cuore, mi lodassero, mi comprendessero, imparassero
ad amarmi.
Sposa
amata, tu lo sai, perché te lo ripeto in continuazione: godo, quando vedo una
creatura felice di felicità pura. Ricordi allorché contemplavi, piena di
esultanza, l’armonia della natura nel tuo, amatissimo, paese? Ricordi le lunghe
passeggiate in un paesaggio stupendo? Com’era lieto il tuo cuore e che soavi
canti si levavano da esso! Che lodi m’innalzavi, piccola mia! Ogni fiore ti
parlava di me: ti fermavi ad osservare la delicatezza dei piccoli petali,
vedevi gli steli ondeggiare, soavemente, alla brezza delicata. Non sentivi,
certo, la solitudine; anzi, desideravi quella solitudine per parlare con me
dello splendore della creazione.
Piccola
mia, la tua gioia, pura e santa, era anche la mia gioia e nel silenzio ci
scambiavamo un discorso infinito. Come esulto di gioia, quando posso abbracciare
la mia creatura, attrarla a me e parlarle dolcemente! Piccola mia, sono sempre
con l’uomo che mi desidera; desidero vivere con le mie creature, amate,
conversare con loro, giorno e notte, parlare di ogni argomento, guidarle attimo
dopo attimo, plasmare il loro essere e farle sempre più simili a me. Sai che
sulla terra ci sono vari miliardi di esseri umani: ebbene, non c’è una sola
creatura trascurata da me: non importa la latitudine né il colore della sua
pelle; può vivere in una capanna oppure in una reggia, sempre immensamente cara
è al mio Cuore. Desidero, ardentemente, permearla del mio Spirito, stringerla
tra le mie braccia e farla mia per sempre.
Non
nasce un bimbo senza il mio volere: ognuno di essi è un dono, meraviglioso, che
faccio non solo ai genitori, ai parenti, ma anche a tutta l’Umanità. Ti ho più
volte parlato dell’altissima dignità che ha ogni essere umano. L’ho spiegato e
rispiegato all’uomo; ho usato un linguaggio semplice, accessibile a tutti per
farlo, ma, come puoi constatare, il mio discorso non è stato recepito, le mie
parole non sono state comprese. Molti uomini continuano a vivere come bruti,
schiavi dei loro istinti: non è la parte superiore che ha l’impero su quella
inferiore; è quella inferiore che domina!
Piccola
mia, il grande giudizio è vicino per tutti: come vi siete comportati in terra
così resterete nella vostra sorte, eterna. Chi è vissuto da bruto, senza
curarsi della sua altissima dignità, soffrirà le pene più terribili, perché non
ha capito in tempo il valore dei, preziosissimi, talenti che Io, Io, Dio, gli
avevo dato.
Vedi
quanti uomini sprecano la loro vita nell’insipienza più assoluta? Credono di
godere, invece, c’è in loro una profonda infelicità. Costoro non godono ora,
perché nel profondo hanno una terribile angoscia; godranno ancora meno dopo,
allorché subiranno, per intero, le conseguenze della loro insipienza. Vivete da
uomini, vivete da figli di Dio questa giornata terrena, siete nati per una
grande sorte: tutti voi dovete divenire simili a me per, poi, con me regnare
per sempre. Sposa, amata sposa, la tua scelta deve essere quella di ogni uomo.
Sali, amata, fino alla vetta più alta: Io, Io, Dio, te lo concedo, ti ci
conduco. Solo da qui puoi contemplare la bellezza dell’Universo nel suo
insieme. Più vi avvicinate a me, più viva è la luce, nella quale vivete e più
splendida la vita che conducete.
Sposa
amata, ti sei liberata di gran parte delle scorie terrene; puoi volare alto,
sempre più alto, perché ti sei alleggerita di ciò che è inutile e nocivo. Dico
a tutte le mie creature, quelle che ancora mi ascoltano: il grande volo è
vicino per tutti; occorre, però, avere solide ali e grande leggerezza per
salire molto in alto, verso gli orizzonti, sublimi, della santità.
Datemi
il vostro assenso, datemi la piena disponibilità ed Io vi condurrò verso i miei
pascoli eterni. Rifletta, sposa mia, rifletta l’uomo d’oggi: deve scegliere tra
l’immensa felicità con me oppure la desolazione, assoluta, senza di me! Come si
fa questa scelta? Vi chiedete.
Giorno
dopo giorno, attimo dopo attimo, rispondendo sempre sì a me, senza chiedermi
mille perché. Offro la vita sublime con me a chi mi porge la sua disponibilità
totale, a chi mi fa dono della sua vita, a chi si sottopone, lieto, ai miei
precetti e li ama sempre di più.
Piccola
sposa, resta immersa in me. Sei stata mia da sempre e per sempre lo sarai.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
11.06.97
La Mamma parla agli eletti
Ecco i miei
figli fedeli, ecco i miei piccoli che attendono le parole della Mamma del
Cielo.
Anche
oggi vengo e vengo per darvi gioia, vengo per ripetervi che Gesù vi ama, ama
ciascuno di voi di Amore speciale. Il vostro compito bene lo conoscete, perché
vi è stato mostrato.
Occupate
un posto e lì dovrete stare fino a quando vi sarà detto quello che di nuovo
dovete fare.
Miei
cari, non vi sembri monotona la vita; non dite: “Sempre uguali queste giornate;
si somigliano tutte!”
Non c’è
noia nella vita di chi ama Dio e fa ogni cosa per lui: quanta gioia deve stare
nel cuore del servo, fedele, che pensa sempre al suo padrone, tanto amato,
quando compie qualsiasi azione!
Se voi
pensate che egli scruta i pensieri della vostra mente ed i sentimenti del
vostro cuore, quanto potete darvi da fare per renderlo felice, offrendogli
sempre qualcosa di voi: inventate le parole più sublimi, inventate le
espressioni più soavi, sforzate al massimo la vostra mente per adorare con ogni
fibra del vostro essere chi merita tutto, merita la massima riconoscenza,
perché vi ha dato la vita, vi ha offerto tutto quello che possedete, vi
sostiene e non distoglie mai lo sguardo da voi!
Quanta
cura ha Gesù delle sue creature! Se gli uomini lo capissero starebbero sempre
in ginocchio, ai suoi piedi, per ringraziarlo.
Piccoli,
i tempi si fanno sempre più conclusivi e il mio angelo bianco sta per giungere
alla fine del suo viaggio. Seguite le sue mosse, ascoltate le sue parole; non
ve ne sfugga una sola.
Ascoltino
i consacrati e ne seguano i consigli con massimo zelo. Ascoltino i non
consacrati e concludano il loro cammino in santità. Ascoltino i giovani e si
rivestano di luce. Ascoltino i piccoli e prendano nuove energie dalle sue
promesse che sono quelle che, dice il mio Gesù: “Io, Io, Gesù, gli ripeto
perché il mondo le conosca. Il suo parlare è molto aperto. Cogliete dalle sue
labbra l’acqua, freschissima, che proviene dalla mia fonte.”
Piccoli,
è vero che ci sono molte acque stagnanti con fanghiglia velenosa, ma è anche
vero che proprio in questo tempo limpidi ruscelletti scorrono ovunque, perché
Gesù desidera salvare, desidera che ogni uomo ascolti, ascolti per farne
tesoro, ascolti per dissetarsi e vivere felice per l’eternità.
Tante
situazioni perdurano assai scabrose. Vedo, figli cari, che gemete nel cuore,
perché non mutano e sono tanto pericolose. Non avvilitevi, se non vedete
adeguati cambiamenti: Gesù sta operando, potentemente, per tutti; occorre
attendere il suo momento ed entrare nella sua logica.
Se avete
dei familiari lontani dalla via di luce, siano massimo il vostro fervore e
innumerevoli i sacrifici. Fate piccole penitenze per loro. Chiedete perdono per
chi non lo chiede mai e umiliatevi per chi è troppo superbo per riconoscere i
propri errori. Siate attivi, piccoli miei, siate attivi nella carità. Date
amore, amore, amore santo del cuore; ma siate prudenti e considerate che il
maligno, come leone ruggente, cerca sempre chi assalire.
Amate
col cuore; amate Dio, anzitutto, con tutti voi stessi, con ogni fibra del
vostro essere, con ogni palpito del vostro cuore. Ogni anelito sia per lui,
Altissimo Dio, meraviglioso e Santo, tre volte Santo. Quando avete dato tutti
voi stessi a lui, chiedetegli d’imparare ad amare secondo la sua logica,
secondo il suo Cuore. Amate, quindi, in tal modo tutte le creature, quelle
predilette, ma anche le più umili, anch’esse tanto care a lui. Date gioia ad
ogni uomo, ma la sua gioia. Date pace ad ogni uomo; ma la sua pace, quella che
esce da un Cuore che ama, profondamente. Ecco, figli cari, un ricco programma di
vita da attuare giorno dopo giorno, fino a quello, grande ed unico, che sta
giungendo, a grandi passi. Siate attivi, attivi nella carità; Gesù vi premierà.
Ora già godete la caparra; dopo avrete il resto.
Vi amo,
piccoli. Vi amo, infinitamente.
Ti
amo, figlia.
Maria
Santissima