Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.06.97
Eletti, amici cari, confidate in me: verrò nel mondo
per mutare in meglio le sorti del mondo. Io, Io, Gesù, vengo e voi godrete la
gioia più grande non solo nel profondo del cuore. Vi
darò la pace universale, non quella che l’uomo sa dare, ma quella che Dio può dare.
Sposa
diletta, gioisci in me; non attendere gioia dal mondo, spera in me. Le mie
promesse sono in via di realizzazione e ogni uomo deve conoscere l’immensità
della mia misericordia, prima di incontrare anche la mia giustizia. Paziento ed attendo: se dovessi in questo momento intervenire con
rigore, i castighi sarebbero tali da far tremare i monti e traboccare i mari;
ma amo la mia creazione, amo le mie creature e mai distruggerò ciò che il mio
Amore ha voluto. Non desidero condannare, ma salvare. Non gemano gli uomini
nell’attesa del mio ritorno, ma si convertano e lascino la vita di peccato.
Voglio che la mia gioia sia in ogni cuore; chi la possiede ha in sé il più
grande tesoro.
Sposa
cara, chi gioisce in me in questo momento lo farà, a maggior ragione, quando
ogni cosa verrà mutata e la terra darà i frutti
migliori. Ciò che gode colui che in me ha confidato è
solo un piccolo anticipo, è solo una goccia di dolcezza in un mare di amarezza.
La dolcezza proviene da me, l’amarezza da un mondo sviato e disperato.
Mia
diletta, una grande e profonda angoscia attanaglia gli spiriti; Io la permetto,
non la tolgo, lascio che resti perché gli uomini si volgano a me, confidino in
me, cerchino me.
Il bimbo,
quando ha paura, si rivolge alla madre, desidera solo la madre
che possa dare sollievo al suo male. In questa situazione di dolore aspetto che
gli uomini si volgano a me, rivedano gli errori della loro vita e si affrettino
a correggerli per, poi, raggiungere la gioia che è scomparsa dalla loro vita.
Vedi,
mia amata, quanto odio c’è nei cuori, astio, invidia, sentimenti negativi che
emergono in ogni occasione? Chi nel cuore non possiede amore amore non può dare. Chi nel cuore non possiede pace pace non può offrire. Chi non
attinge a me rimane assetato, cade nell’insidia del mio nemico che, come leone
ruggente, cerca sempre chi divorare.
Vedi ciò
che accade in natura? L’animale predatore cerca la vittima da divorare non tra
i più robusti che gli sfuggono, ma tra quelli più deboli che possono cadere più
facilmente tra i suoi artigli.
Piccola
mia, sta
accadendo qualcosa di simile in questo tempo di grande languore religioso. Il
nemico tenta di afferrare la preda e spesso non fa alcuna fatica, perché un grande
torpore ha preso le mie creature predilette. Lo sviamento di alcune è divenuto
sviamento di molte; il processo non si è concluso,
dura e diviene sempre più pericoloso, come ci si avvicina alla conclusione di
esso. I grandi che hanno nelle mani le redini del mondo sono prede, predilette,
del mio nemico: essi agiscono non secondo la mia volontà, ma secondo la sua volontà, non secondo la mia Legge, ma secondo i suoi
suggerimenti.
Ecco gli
scandali, ecco gli inganni di ogni genere, ecco gli odi, profondi, che
straziano e dilaniano! I più grandi dànno esempio di
discordia e separazione; i più piccoli prendono esempio da essi e si schierano
o con uno contro l’altro o con l’altro contro il primo.
Amata,
mia, sposa, la situazione mai muterebbe, se lasciassi ancora fare a questi,
ribelli e disobbedienti; ma anche per costoro i tempi sono arrivati, i giorni
sono contati e poco resta per riparare ai gravi errori, poco resta per
ritornare a me. Anche per questi, che tanto hanno danneggiato il mio popolo, ci
sarà il mio perdono, se pentiti si umilieranno e riconosceranno il male
compiuto. Così dovrebbe essere, sposa cara, ma così non sarà per gran parte di
loro. Essi, come puoi constatare, vivono nella
superbia, aumenta di giorno in giorno la loro presunzione. Vedi: la loro mente
è piena di progetti; essi non sono volti a beneficare l’uomo, come vogliono
fare intendere, ma a danneggiarlo, gravemente.
Sposa
amata, più volte l’ho detto, più volte l’ho ripetuto: chi opera senza di me non
costruisce, ma demolisce; chi si allontana col cuore da me viene
insidiato e attaccato dal mio, astuto, nemico che cerca di imprigionare i miei
diletti, specialmente, coloro che possano meglio giovare alla sua causa. I
grandi seducono i piccoli e i piccoli si contagiano
fra loro: deviano gli uni; deviano gli altri! Vieni, mia diletta, ti mostro
alcuni disegni, preparati per il prossimo futuro, opera apparente di mente
umana, opera, invece, di mente diabolica che arriva a
suggerire ciò che mai prima è stato fatto in simile modo. Vedi: costoro si
credono più in alto degli altri; si sentono potenti
solo perché Io, Io, Gesù, ho permesso di raggiungere tali traguardi. Ora si
ritengono padroni della vita: possono manipolarla, a loro piacimento, e pensano
addirittura di arrivare un giorno a costruirla; ecco, sposa, mia, amata, dove
vuole giungere l’uomo con la sua ribellione. Ecco la nuova torre di Babele,
quella dei tempi moderni: non c’è più freno e la coscienza è messa a tacere;
parlano la superbia, l’orgoglio, l’arroganza, la presunzione! Come vedi, quando
nel cuore non c’è la mia Immagine, si sostituisce quella del nemico che da
sempre ha tentato di emulare le mie opere e sviare da me le mie creature
predilette. Oggi ci è riuscito, come mai prima, ora è riuscito
a giungere lì, dove mai era riuscito ad arrivare: trova molti proseliti. Il mio
popolo fedele va scemando di giorno in giorno: chi cerca una strada a destra,
chi ne imbocca una a sinistra. Tutti si allontanano da me.
Sposa
cara, restami vicino col tuo amore, consola questo cuore, colpito dal grande
peccato sociale. Dei pochi che mi resteranno accanto in questo tempo di grandi prove farò un popolo numeroso, come le stelle del Cielo.
Ricordi, mia diletta, la promessa, che feci ad Abramo
proprio quando egli si sentiva inutile, perché senza prole legittima? Ebbene,
questa stessa promessa varrà anche per questo tempo, così difficile. Quando
avrete l’impressione che tutto vada disfacendosi, che
più alcun rimedio vi possa essere, che più nessun argine si possa porre
all’arroganza degli arroganti, all’empietà degli empi, alla superbia dei
superbi, allorché il male sembrerà prevalere, al punto da far disperare quasi
anche i più fiduciosi, quando tutto questo accadrà, allora, sappiate, miei,
diletti, amici, che il mio ritorno è giunto. Mi vedrete comparire in un giorno
inatteso, in un’ora inaspettata, in un luogo, dove mai avreste pensato di
incontrarmi. Guardate i segni, piccoli miei. Guardate
i segni e capirete ogni cosa.
Sposa
amata, donami anche questo giorno: assieme all’amarezza, avrà dei momenti di
tenerezza che ti consoleranno.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.06.97
La Mamma parla agli eletti
Miei,
amati, figli, Gesù anche oggi vi porta la gioia della
sua presenza. Oggi l’avete; domani l’avrete. Dipende
da voi, piccoli miei, la vostra felicità presente e quella futura.
Tutti
gli uomini aspirano alla gioia; ma pochi sono coloro che
operano per conseguirla. Vedo le scelte che si fanno ogni giorno da
parte dei miei figli di tutto il mondo: si cerca il piacere immediato, quello
dei sensi, si cerca il proprio profitto, si detestano il sacrificio e la
fatica, si respinge tutto ciò che non gradisce il corpo, si ritiene giusto ciò
che piace e sbagliato quello che non piace. “È giusto,
si dice, quello che io ritengo giusto, non quello che effettivamente lo è”:
ognuno si è fatto una propria idea di giustizia, di bontà, di carità. Questo
relativismo, figli, porta sempre più lontano da Dio! Tutto ciò che è buono viene da lui: in lui la perfetta giustizia! Le sue
Leggi conducono ad essa, non le nuove, inventate dalla
mente umana, presa dalle insidie dello spirito del male.
Quanti
miei figli
sono entrati in questo terribile, vortice, che trascina nell’errore e nel
peccato! Per voi non sia così: esaminate ogni giorno le Leggi Divine e
studiatene a fondo il significato, illuminati anche da qualche, degno, ministro
di Dio. Parlatene pure fra di voi per capire meglio e
più a fondo; quindi, applicate il tutto alla vostra vita quotidiana. Nessuno di voi dica: “Va bene. Va bene”,
quando è al contrario. Siate giusti con voi stessi nel giudicarvi;
chiedete luce a Gesù per poter scrutare nel profondo
ed egli ve la darà.
Prima di
ogni prova, bisogna esaminare la situazione da ogni lato, scrutare i punti
deboli ed appoggiarsi, bene, su quelli più solidi e
stabili. Ora, vi chiedete, preoccupati: “Perché la Mamma del
Cielo ci chiede con insistenza questo? Dovrà accadere qualcosa di
grandioso e tanto importante?”
Vi dico
di non farvi alcuna preoccupazione di ciò che accadrà, che sta
per accadere: nessun danno avrà chi si appoggia alla roccia,
solidissima, che è Cristo Gesù; ben saldo resterà e neppure un solo capello gli
sarà torto. Se Gesù è con voi, chi può essere contro di voi?
Siate
gioiosi e proseguite, sicuri, nel cammino di luce, usando bene i talenti, che
vi sono stati consegnati: sappiate che vi sarà chiesto conto dell’uso che ne
avete fatto.
Figli
cari, avete ancora qualche briciola di tempo: non pensate solo allo svago, al
divertimento, alla vacanza; sapete quanto sia importante questo momento storico
di chiusura definitiva di un’era che tramonta per sempre. Non sarà senza dolore
questo tramonto, già l’ho preannunciato; ma voi non
avete paura, lo so che non avete paura, perché sulla vostra barca che cammina,
serena, sui flutti infuriati c’è il Divino Maestro che riposa e veglia. Quando
le onde oseranno mettere in pericolo la vostra incolumità, egli farà, come fece allora: le placherà, sgriderà il vento e tornerà
bonaccia e la vostra gioia, che ora è nel cuore, sarà in tutto il vostro
essere, vedendo la barca scivolare, agile e leggera, sul mare, divenuto una
tavola senza scossoni, sotto un Cielo trasparente, come un cristallo,
accarezzati da una brezza che conduce, dolcemente. La gioia, che avete ora, non
vi lascerà mai più, sarà un crescendo che durerà per sempre. Ecco, figli cari,
quali stupende prospettive vi sono per il vostro futuro. Entrate, miei diletti,
nella logica Divina ed uscite, completamente, da
quella umana. Entrate, figli cari, nell’oceano di delizie, che Gesù ha
preparato per voi e non temete di immergervi in esso. Gustate, gustate quanto è
buono il Signore, il Dio, meraviglioso, che vi ha creato, che vi ha redento e
che ora, dolcissimamente, vi stringe al suo Cuore per
farvi godere una felicità senza fine.
Passerete
di gioia in gioia attraverso varie fasi. Gesù questo ha deciso per voi che lo
amate e lo servite con tutto il cuore, con tutta l’anima ed
anelate solo a lui.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima