Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi S.Pietro e Paolo
29.06.97
Eletti, amici fedeli, state
vivendo i tempi più grandi della storia umana. Perseverate in letizia e confidate
in me. Non si turbi mai il vostro cuore: come il sole, tanto desiderato dopo
tanti giorni di pioggia, così Io, Io, Gesù, verrò nel mondo per cambiarne le
sorti.
Sposa
mia, il mondo sta vivendo i tempi dei tempi, ma non ne è consapevole; se lo fosse,
l’oceano di male già sarebbe scomparso dalla terra e la pace sarebbe dovunque. Parlo ai cuori da lungo tempo per annunciare
questa, nuova, era che sarà gioia e delizia per chi ha creduto in me, ma non
sarà tale per coloro che non mi hanno ascoltato, che non hanno neppure voluto
riflettere sui segni, grandiosi, che ho mandato.
I miei
piccoli più piccoli hanno aperto bene gli occhi e gli orecchi; conoscendo il
luogo dov’è nascosta la perla preziosa, hanno volto
tutto il loro interesse ad essa e, come fa l’uomo saggio, hanno venduto ogni
cosa per possedere solo quella perla che è la più grande ricchezza che si possa
avere. Quanti sciocchi, invece, non ci hanno creduto, continuano ad essere scettici ed attendono le grandi rivelazioni che,
però, saranno ‘a posteriori’. Nessuno potrà costruire ciò che non ha costruito prima: il tempo, perduto in inezie e vanità, è
irrecuperabile, perché ogni uomo ha un numero stabilito di giorni e, per quanto
impegno ci metta non riesce ad allungare di un’ora solo la propria vita.
Sposa
amata, le mie grazie scendono, copiose più che mai, su questa
Umanità, così indifferente: infinita è la mia misericordia che vuole salvare
ogni uomo e non desidera che alcuno perisca.
Che devo
fare, diletta, più di quello che già faccio? Ogni uomo ha ciò che occorre per
accedere alla salvezza! Dono, copiosamente, perché il tempo si sta concludendo ed ognuno deve fare buona scorta per affrontare
l’ultimo atto del processo, già in corso. La Madre, mia, Santissima chiama i
figli con tono accorato e li invita al cambiamento di vita, alla conversione.
La dolcissima Madre è assai preoccupata per una grande moltitudine di figli che
procede sbandata e non vuole sentire ragione per cambiare modo di vivere.
Sposa
cara, ad ogni creatura umana ho concesso intelletto e
volontà: ne faccia uso! Non è giustificato colui che è
vissuto nella più grande spensieratezza, come se non fosse in grado di
intendere e volere. Mia amata, si sappia: la pigrizia mentale è grave
colpevolezza! L’uomo non può comportarsi come un bruto
che non ha l’uso dell’intelletto; se lo fa, assomiglia a quell’uomo, stolto,
della parabola che ha sepolto il suo talento e non l’ha fatto fruttare; giunto
il padrone, l’ha restituito senza interesse. La conclusione già la conoscete.
Piccola
amata, dillo e ripetilo, non ti stancare mai di ribadire
le stesse cose ai fratelli che ancora non le hanno comprese ed anche a coloro
che le applicano già alla vita in modo che perseverino fino in fondo, senza
stancarsi.
Sono
difficili questi tempi: soffiano forti venti di tempesta. Occorre essere ben
saldi e fermi nella vera fede per non essere trascinati via dalla tormenta che
incalza ovunque. Sono assai vicino a Eutti coloro che
mi cercano. essi non mi vedono con gli occhi
sensibili; ma, se acuiscono la vista del cuore e dell’intelletto, sono assai
percepibile, sono l’amico che ogni uomo desidera; sono il compagno di viaggio,
che l’uomo cerca, con me nel cuore tutto diviene facile e piano. Sono fedele di
massima fedeltà ed esigo che la mia creatura prediletta lo sia a sua volta.
Sono leale di massima lealtà e desidero di essere corrisposto allo stesso modo,
secondo le possibilità umane. Sono generoso nel porgere e grande nel donare;
ogni uomo corrisponda al meglio! Ecco: vi darò, secondo la vostra risposta alla
mia chiamata. Non lesinate tempo a me per offrirlo a idoli falsi e bugiardi;
offritemi tutti voi stessi, ogni stilla di tempo, ogni anelito del cuore, ogni
palpito di vita.
Miei,
cari, amici, da me viene ogni cosa: sono l’Onnipotente! Pensate ai grandi
uomini del passato, pensate a Davide, a Salomone:
quanto ho concesso loro di avere in ricchezze dello spirito e del corpo!
Ebbene, voi avrete altrettanto se mi sarete fedeli,
fino in fondo, avrete altrettanto ed anche di più, molto di più, perché questo
è il tempo del tempo, è il momento della vendemmia ed Io, Io, Gesù, benedirò in
modo speciale quella vite che mi darà tanta uva e farò seccare, invece, quella
che ne è priva.
Siate
generosi con me, uomini della terra; siate grandi nel donare al vostro Signore!
Io, Io, Dio, posseggo le più grandi ricchezze, tutto è
mio, tutto mi appartiene; le strapperò, ben presto, dalle mani degli indegni
per darle ai miei diletti. Tutto avrete, miei piccoli, tutto, fedeli amici
miei, che mi avete consolato col vostro amore in tempo di totale abbandono. Gli
increduli tremeranno, vedendo la mia potenza dispiegarsi, come mai in
precedenza. Grande sarà l’esultanza del mio popolo fedele, quando ad esso rivelerò il mio piano, grande il lamento degli
infedeli, quando si renderanno pienamente conto del gravissimo errore commesso.
Credete
in me, uomini! Credete in me, anche se non è ancora giunto il momento della mia
manifestazione, visibile. Credete, senza vedere, e vedrete
ciò in cui avete creduto.
Quale
merito c’è a credere in una realtà ben manifesta? Nessuno, certo. Grande è,
invece, quello che si ottiene, sperando oltre ad ogni speranza, confidando in
chi non si conosce ancora bene, amando, profondamente, colui
che non si è ancora manifestato, tutto per fede, solo per fede. È un
processo che avviene nello spirito, al di fuori della sensibilità del corpo.
Grande
premio a coloro che mi hanno tanto desiderato, pur senza conoscermi, a coloro
che mi hanno servito, fedelmente, senza avere ricompensa, immediata! Sposa mia,
sono il vendemmiatore che pigia le uve scelte per avere dell’ottimo vino:
questo è il tempo, non altro.
Vedi,
scricciolo mio: ho indossato il manto scarlatto e ho lasciato quello candido,
passo dalla misericordia infinita alla giustizia perfetta.
Non
tremare, amatissima: il mio volto per te è sempre quello amoroso dello Sposo
che vuole compiacere in tutto la sua diletta.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
29.06.97
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, gioite ed esultate: i vostri fratelli santi, Pietro e Paolo, sono qui
accanto a me e vi sorridono, v’incoraggiano a camminare per la stessa strada,
che essi hanno percorso, ognuno secondo la chiamata che ha ricevuto.
Qualcuno
di voi dirà: “Non riuscirò mai ad essere grande, come
loro che sono dei giganti. Mi sento un pulcino, a paragone”.
Vi dico, figli cari, che voi non dovete preoccuparvi di essere grandi né dovete continuare a chiedervi quale sarà la vostra
luminosità tra le stelle del Cielo; dovete solo fare, esattamente, il compito
che Dio vi ha assegnato, assecondare il suo progetto, grandioso, che è diverso
per ogni creatura umana. Siate docili ed obbedienti,
figli cari; fate quello che egli vi dice di fare, senza darvi altro pensiero.
Fidatevi di Gesù! Vi dico che ha un disegno, sublime, per ciascuno di voi. Lo
capirete al momento giusto, né prima né dopo.
Oggi,
grande giorno di festa per la chiesa di Dio, Pietro è vicino a Gesù. Dai suoi
occhi si sprigiona una luce, meravigliosa: guarda il volto del suo Signore e ne
è estasiato. Gesù si volge a lui e gli sorride,
manifestandogli il suo, infinito, Amore. Paolo guarda, estasiato, questa scena;
non è mai sazio di contemplare anch’egli il volto tanto amato. Oggi questi due,
grandi, santi scendono sulla terra con le mani cariche di grazie specialissime,
che Gesù concede al suo popolo fedele.
È una
pioggia fitta, fitta, che scende ad alleviare pene, ad
aprire cuori, a tergere lacrime, a preparare anime al dolce incontro col Re dei
re. Giorno splendido questo, giorno di gaudio, preparato già da molto, ma destinato solo a questi tempi, magnifici e
grandiosi! Sarà facile, facile, l’esame per i ben
preparati che, ultimata la prova, si meraviglieranno, per la grande facilità di
essa: Gesù aiuta i volenterosi e premia i sacrifici dei diligenti.
Figlia
amata, tu hai un pochino imitato Gesù in questi giorni di prove d’esame. Sei
stata un giudice tenero e giusto, comprensivo e generoso. Hai premiato chi ha
dimostrato tanta, buona, volontà, hai dato anche più del previsto; hai, invece,
punito i disobbedienti, gli indocili, i ribelli, i testardi che non hanno
voluto ascoltare le tue parole, al tempo giusto e si sono mostrati superficiali
ed insipienti.
Ecco ciò
che avverrà anche al grande esame, che ogni uomo si accinge ad affrontare: i
bravi discenti avranno una valutazione alta e soddisfacente; i pigri, invece,
dovranno rammaricarsi sul proprio operato. A che
servirà questo rimpianto, tardivo? Capiscano in tempo i miei figli, capiscano, bene, la lezione, perché proprio su di essa
dovranno rispondere!
Figlia
cara, preannuncio gioia per chi ha creduto in Gesù, preannuncio pace per chi si
è fidato di lui, preannuncio un tempo di fioritura,
stupenda. Tutti ne rimarranno stupefatti; ma solo coloro che
hanno cooperato la potranno godere, a pieno. Figli, oggi il mondo sarà
bagnato dalla nuova rugiada che piove dal Cielo; aprite il cuore e la mente, aprite le mani, lasciatevi deliziare dal vostro Signore che
si china su di voi per rinnovarvi in tutto il vostro essere. Prenda il mondo,
sviato, questa manna che Dio manda e se ne nutra: ce n’è per tutti coloro che ne vogliono cogliere.
Figli
cari, Gesù non finisce mai di stupire: ha preparato per voi meraviglie su meraviglie. Guardate a lui, pieni di gioia e fiducia.
Vedrete che sorprese! Non una, figli cari, ma tante,
tante, quante neppure immaginate!
Vi amo.
Vi amo tutti. Perseverate. I santi del Cielo sono accanto ai fratelli della
terra per sostenerli.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima