Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
30.06.97
Eletti, amici cari, venite a me e vi ristorerò;
chiedete l’acqua, purissima, della mia fonte ed Io ve la darò gratuitamente.
Venite a me, tutti voi che siete affaticati e stanchi ed Io vi darò ristoro.
Sposa
amata, non lacerarti il cuore, per i molti testardi che continuano a camminare
nelle tenebre, pur potendo percorrere la via di luce: sempre ci sono stati; ma
in questo tempo sono in numero ancora maggiore. Peccano, gravemente, e non si
pentono, si ribellano alle mie Leggi e non migliorano; dietro di loro, le anime
– sull’esempio negativo che ricevono – s’immergono nell’oceano di male che è
divenuto sempre più grande. Ho lasciato loro tempo, tanto tempo; ma non è
servito a farli ravvedere: la mia pazienza è stata scambiata per debolezza, il
mio Amore non viene capito, ma frainteso! Che devo
fare, sposa amata, di questa, grande, massa di creature umane che deviano
sempre più e rendono nauseabonda l’aria, dove passano?
È pronta
per loro una, grande, prova e ognuno di essi dovrà
sostenerla con grande sacrificio e dolore. Perché i miei, amati, figli non ci
hanno pensato in tempo? Perché non hanno creduto al momento più propizio ed
hanno dilazionato ciò che doveva essere fatto, immediatamente?
Sposa
mia, sono Dio d’Amore, sono Dio d’immenso Amore, sono sceso sulla terra non per
giudicare gli uomini, ma per salvarli e la mia misericordia abbraccia ogni
creatura; ma accanto ad essa camminano la giustizia ed
il rigore. Questo è tempo d’esami, sposa amata, non solo di quelli che bene
conosci, perché li fanno gli uomini e tu stessa; intendo esami di altro genere,
quelli, che ogni creatura umana deve sostenere davanti a me, Dio. Si prepari il
mondo, non prosegua il folle cammino di superficialità e vanità: è tempo questo
di ripensamento, riflessione ed azione decisa su se
stessi! Il giudice viene, sposa amata, il giudice, che
nessuno aspetta, il giudice, al quale nulla è sfuggito, nulla sfugge di quello
che compie ogni uomo della terra!
Vedo e
scruto: tutto è chiaro davanti ai miei occhi. Per questo ho dato tempo e, poi, tempo, ancora, per rimediare, per riparare, per modificare,
per sanare, per adeguare le cose al mio intento.
Diletta,
gli uomini proseguono nella loro logica, pensano ed
agiscono, secondo canoni umani; fanno disegni e progetti non con me, ma senza
di me, contro di me. Ho detto loro: chiedete e vi sarà dato; bussate e vi sarà
aperto. Essi chiedono solo per il corpo, supplicano ed
implorano per la salute di esso, ma poco si curano dell’anima. In tanto tempo
di preparazione non sono riusciti a mutare mente: testardi erano e più testardi sono divenuti!
Vedi,
diletta: ognuno pensa a nutrirsi bene, a divertirsi, a concedersi spazi di
riposo per ritemprare il corpo dalla fatica quotidiana; ma quanti sono coloro
che nutrono bene lo spirito, curano attentamente, l’anima? Quanti le dedicano
quelle cure, specialissime, che, invece, non fanno mancare al corpo? Oggi, c’è
bisogno di questo, sposa amata, c’è bisogno di cure attente e meticolose
all’anima che langue in tanti corpi, ben curati e ben pasciuti.
Uso un
linguaggio assai semplice per far comprendere tutto ciò e mi servo di creature
umane per far capire parole Divine. Ho scelto una creatura, come le altre,
perché fosse tutto più agevole; ma i miei amati
strumenti non vengono ascoltati, poco seguiti e lasciati in disparte. Si bada
ad ascoltare con attenzione il rumore dei tromboni che rimbomba in ogni parte
della terra in questo tempo (sono i
grandi della politica, dello spettacolo ecc.) e si trascura il suono,
melodioso, delle cetre, delle arpe, dei flauti e dei violini che hanno iniziato
un concerto, grandioso e sublime, al quale, però, nessuno bada. Ciò che fa
tanto rumore attira di più, soddisfa di più in questo tempo di grande
sviamento; ma il direttore della grande, nuova orchestra non è un uomo, che si
può sopraffare con facilità e mettere a tacere con
l’arroganza, sono Io, Io, Gesù. Io stesso dirigo la mia orchestra ed ogni strumento mi segue docilmente e non distoglie lo
sguardo da me.
In
questo momento i rumori sono assordanti; ma anche la dolcissima e soave musica
ha alzato il tono. La sentono solo coloro che sono
fini ascoltatori; gli altri preferiscono l’orribile trambusto e l’assordante
rumore.
Sposa
amata, sono venuto nel mondo per salvare il mondo, mi sono sacrificato per ogni
creatura umana; ma per molti, diletta mia, per molti
il mio sacrificio è stato vano: non ne hanno saputo cogliere il significato.
Dopo tante prove, dopo tanta attesa, infinita pazienza da parte mia, vedo, vedo che la mia bella vigna (Chiesa) è attaccata da ogni parte e ognuno ne fa bottino. Gli
operai, pronti a difenderla, a dare la vita per essa
sono rimasti ben pochi; gli altri sono fuggiti o, peggio ancora, strizzano
l’occhio al nemico, per una manciata di monete.
Quanto è
grande la mia passione, quanto è dolorosa in questo momento: langue la mia
chiesa, attaccata e scossa da ogni parte! Dove sono coloro
che avevo messo a sua difesa?
Banchettano,
ridono e scherzano col nemico, hanno fatto un mutuo accordo: “Io do a te; e tu
dài a me”. Pensa, diletta, pensa quanta lacerazione
per il mio Cuore! La mia, piccola, amata geme, profondamente, e vede solo la
punta del grande iceberg; Io vedo ogni cosa e conosco quello che l’uomo cerca
ancora di celare. Resta sul mio Cuore, sposa amata. Adora questo cuore, così
offeso, così colpito anche da coloro che gli avevano promesso eterna fedeltà.
Eletti,
si sappia: vengo come giudice della terra, dopo aver riunito i miei eletti;
vengo, presto, per dare sollievo a coloro che mi attendono con amore. Desidero,
però, che vengano saldati i conti da parte di coloro
che non si sono curati di aggiungere debito a debito, ma hanno proceduto con
massima insipienza.
Venite a
me, voi che mi attendete, lasciatevi fasciare dal mio Amore e dalla mia
misericordia; per voi ho preparato un posto, sublime, dove la gioia scorre a
fiumi ed il letto del dolore è completamente asciutto.
Venite, fedeli amici, venite, voi che avete il cuore
di bimbo e le mani sempre cariche di doni, da offrire a me! Per un poco ancora
sembrerà che la nube offuschi il sole, per un poco ogni suo raggio resterà
nascosto; ma ben presto quella nuvola nera scomparirà ed Io, Io, Gesù, nuovo
sole, regnerò con voi, con voi sulla terra, resa splendida dalla mia presenza.
Attendi
e gioisci, mia diletta. Resta vicino a me a darmi
gioia. Mio, amato, scricciolo, il mondo non capisce e non ti conosce: questo Io
voglio e tu vuoi. Ma Io ti
conosco e ti amo, infinitamente.
Resta in
me; Io resterò in te perché la tua gioia non abbia mai fine.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
30.06.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, ecco
per voi un grande giorno, da offrire a Gesù. Dal mattino alla sera lasciatevi
immergere nell’oceano del suo Amore; nella notte poi, riposate in esso e siate
felici, come lo sono i beati della terra.
Voi,
piccoli cari, siete i beati della terra, se avete scelto Dio. Egli, infatti, non
aspetta la fine della vostra vita per donarvi le grandi ricchezze, promesse; ve
ne dà subito un congruo anticipo. Gesù è grande nell’Amore. Egli è l’Amore che
vuole abbracciare ogni uomo.
Piccoli
cari, che ascoltate le mie parole, siete voi gli arbitri della vostra felicità
presente e futura. Siete voi che dovete decidere della vostra vita. Come un
bravo stratega studia ogni mossa, da fare, a tavolino e vede quello che è
conveniente compiere e quello che invece va tralasciato, così siate anche voi,
perché state giocando in questo momento la più grande partita della vostra
vita. Fate conto di essere alle battute finali di una partita a scacchi e si
deve decidere proprio ora la conclusione: o vittoria o sconfitta. Mentre, però,
ad una partita ne può seguire un’altra e, se si è
perso una volta, si può vincere un’altra, qui non è così. Questa è l’unica ed ultima partita che resta: occorre studiare e riflettere,
prima di muovere; mai una mossa avventata, mai un passo fatto, impulsivamente! Qualcuno, a questo punto del mio discorso, mi dice: “Mamma Santa,
quanti uomini proprio in questo tempo giocano, avventatamente, con la loro
vita: non riflettono, non considerano minimamente l’importanza di ogni scelta
che fanno!”
È così,
figli cari, è proprio così; questo il mio grande dolore, perché parlo da molto,
ripeto da molto le stesse cose, ma non sono ascoltata, non mi si dà retta. Chi
devia continua a deviare, chi erra prosegue nel suo
errore, chi s’infila in un tunnel, senza ritorno, dice: “Vado bene e non
sbaglio.”
Piccoli
cari, come Gesù più volte ha detto, ogni possibilità
di salvezza vi è offerta: vi sono canali, ordinari e straordinari, ai quali
attingere. Figli, amati figli, avete intelletto e
volontà; sta a voi scegliere la vita con Gesù o la rovina senza di lui. Costoro
che fanno scelte senza riflettere assomigliano a colui che
si avvia in un luogo senza riparo e s’inoltra sempre più, senza guardare, mai
il Cielo che si è fatto minaccioso e cupo, sempre più minaccioso e sempre più
cupo.
Cammina
e non pensa, procede e non si preoccupa, va avanti e non fa caso alle prime
grosse gocce che già cadono; ride, come insipiente, e non pensa che alle prime
ne seguiranno delle altre, sempre più grosse, fino a quando sarà un diluvio:
non avrà scampo perché in quel luogo non troverà riparo. Di chi è la colpa: del
Cielo che fa scendere tanta pioggia oppure dello stolto che non ha mai alzato
il viso per guardare il Cielo? La risposta è ovvia. Ebbene, piccolini
miei, questo sta accadendo anche ai nostri giorni. Gli attenti si sono
preparati un riparo, sicuro. Gli insipienti procedono, senza preoccuparsi di
nulla: già i primi goccioloni cominciano a cadere, ma essi se ne ridono e
proseguono, senza accorgersi che le gocce divengono sempre più fitte; dove si
rifugeranno al momento del grande rovescio?
Piccoli
miei, piccoli
cari, piccoli, tanto amati, state attenti ai segni dei tempi: sono eloquenti,
sono molto eloquenti!! Aprite gli occhi e fateli aprire;
aprite le orecchie e fatele aprire. Molti non vi ascolteranno, altri, invece, vi
daranno retta e troveranno la salvezza.
Pregate
perché questa grande luce, che viene dal Cielo, sia veduta da tutti. Ora stiamo
vicini, insieme, uniti nella preghiera. Volgiamoci a Gesù. Egli vi guarda con
Amore ed è pronto ad esaudirvi.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima