Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

05.07.97

 

 

Eletti, amici cari, la mia venuta è vicina. Come l’aurora spunta nel Cielo e lo rende stupendo, tanto che l’uomo s’incanta a contemplarlo, così la nuova terra stupirà coloro che resteranno per abitarla.

 

 

Sposa amata, sii gioiosa anche in questa, grande, giornata, le mie promesse si stanno adempiendo per te e per coloro che in me hanno sperato, per me si sono sacrificati, con me hanno camminato. Nessuno di voi si è sacrificato invano, nessuno ha sospirato, senza che Io cogliessi il suo dolore, senza che sentissi il tacito lamento. Conosco ogni cosa, diletta sposa, conosco ogni piega del vostro essere: prima che mi manifestiate i vostri pensieri, essi mi sono già noti. Vedo in alcuni tanto zelo, tanto impegno nel seguire la via che ho indicato. C’è chi non bada a sacrifici, c’è chi si è gettato, fiducioso, nell’immenso oceano del mio amore ed attende con pace che tutto si compia.

Piccola mia, chi ora si offre, presto, vedrà il risultato del suo abbandono: la pace profonda, la serenità del cuore sono i doni, immediati, che concedo. Sposa mia, chi vive nella mia pace, già sta gustando le prime delizie del mio amore. Chi non si preoccupa del futuro, ma lo affida alla mia provvidenza, costui già è inoltrato nel nuovo mondo, che Io sto per offrire a chi ci ha creduto, a chi in me ha sperato, a chi ha patito con gioia per obbedire alle mie parole.

Sposa cara, chi segue me deve subire tante tribolazioni; chi non vuole portare la mia Croce non può neppure avere le mie consolazioni. Questo è bene che ognuno lo capisca, a fondo.

Quanti mi dicono: “Gesù ti voglio seguire, voglio amarti, ma non desidero sopportare questo peso, desidero giungere a salvezza, ma senza dolore, senza tormento.” Così dicendo, cercano di scrollarsi di dosso la croce che possiedono, perché sembra loro insopportabile.

Piccola, mia, sposa, non mi ama colui che dice di amarmi; mi ama colui che fa la mia volontà, attende con fiducia il compimento delle promesse e non si perde d’animo, se esse tardano a realizzarsi.

Piccola cara, Io amo, infinitamente, il mondo; ma esso non ama me! Io, Io, Gesù, amo, immensamente, ogni uomo, ma pochi sono restati fedeli alla mia parola. Anche tra quelli che mi girano intorno vi sono i superficiali, gli accomodanti, le guide cieche, i pastori tiepidi, presi dallo spirito del mondo, che accumulano tesori sulla terra e non si saziano mai; lasciano, però, che lo scrigno del Cielo resti vuoto e non si preoccupano di riempirlo di meriti e ricchezze che nessun ladro mai potrà portare via e che resteranno ferme per l’eternità a parlare della fedeltà e dell’obbedienza.

Piccola sposa, amata del mio Cuore, non accumulate tesori sulla terra: nulla resterà delle grandi fatiche degli uomini, esse saranno vane ed inutili. Donate con generosità a chi langue nella miseria, aprite i vostri forzieri, quelli che tenete ben nascosti perché nessuno ne conosca il contenuto. Guardate i bisogni e date con larghezza, tenendo per voi e per i vostri cari solo ciò che serve. Vi ho ripetuto più volte queste parole; ma vedo che i risultati sono scarsi: ognuno stringe, gelosamente, il suo tesoro di polvere e non lo cede neppure in minima parte.

Sposa cara, ti ho raccontato di quell’uomo che, vedendo un mendicante logoro, pur avendo molto denaro, gli ha porto solo una minima moneta; un altro, invece, preso da compassione, gli ha versato nelle tasche tanto da potersi ampiamente sfamare e comprarsi anche un abito nuovo per coprirsi.

Quando giunse, il grande signore ricompensò questi uomini in base alla loro generosità: il primo, che aveva dato una monetina di ferro, una sola, ed aveva riservato per sé tutte le altre, si trovò un grosso talento d’oro, ma uno solo, quello che aveva donato; l’altro, invece, che molto aveva dato, si trovò una borsa di talenti d’oro, tanti, da farlo divenire ricco e dovizioso quanto mai sarebbe riuscito a diventare col proprio lavoro di una vita intera.

Sposa cara, così sarà al mio ritorno. Lo ripeto per quelli che non hanno capito, bene, perché troppo attaccati ai beni della terra. Darò molto a chi molto bene ha fatto ai fratelli bisognosi, a chi ha avuto tanta misericordia ed ha praticato la carità in tutte le direzioni: costoro saranno i capi dei popoli nuovi, delle nuove nazioni ed il loro seme sarà santo e benedetto per sempre.

Chi poco ha offerto poco avrà: tutto è scritto nel Cielo a lettere indelebili. Ecco, sposa cara, la lezione di questo giorno: date, al bisognoso, che è veramente tale, porgete il mio bene, perché, lo sapete bene che tutto ciò che possedete è mio, non vostro. Io dono; Io tolgo. Io dono in una vita e tolgo in un attimo. Non lasciate che il vostro vicino viva nell’indigenza, mentre voi scialate nella grande abbondanza. Dividete i vostri beni col misero che piange e si dispera, perché non riesce neppure a procacciarsi quello che serve per vivere. Chi dona al fratello dona a me e da me avrà la ricompensa. So che ben pochi ascolteranno la mia parola; so che ben pochi apriranno i forzieri, ben celati; ma ripeto, ugualmente, l’invito perché al momento opportuno nessuno si meravigli, per la differenza di trattamento.

Sposa, la grande luce illumina il cammino della tua vita. Rifletti e vivi, saggiamente. Molto ti ho concesso e molto di più ti concederò: fa’ fruttare bene i, preziosi, talenti che ho messo nelle tue mani. Opera per me con sapienza e non permettere che alcunché vada perduto. Ti dono il mio amore, la pace del cuore, la sapienza per condurre, bene, la tua vita e guidare anche quella degli altri.

Sii felice sposa mia, mentre percorri l’ultimo tratto con me verso la grande luce dell’alba senza tramonto.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

05.07.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei, amati, figli, statemi intorno, statemi vicini e non abbiate paura: le croci riuscirete a portarle, fino a quando Gesù vorrà. Occorre solo pazienza; ancora un poco, amati, poco, poco! Vi vedo soffrire, sento anche i vostri gemiti, perché talora il dolore è forte; ma vi rassicuro: non portate un peso che le vostre forze non possano sostenere. Siatene proprio certi.

Voi pensate: “Se in futuro le cose cambiassero, se peggiorassero, se… se…”. Vi preoccupate, inutilmente: date soddisfazione al nemico che vi vuole togliere la gioia, che Gesù vi ha donato. Questi sono pensieri vani: come avviene ora, così accadrà dopo. Gesù vi conosce molto bene: le vostre forze non saranno provate oltre il possibile. Siatene ben certi. Se il tormento è presente significa che è salutare per l’anima. Entrate in questa logica e sopportate il travaglio ancora per un pochino, quanto è nel piano Divino.

Voi spesso m’implorate, mi chiedete di liberarvi dalle piccole pene che rendono faticosa la vostra vita. Sapete che è il dolore che purifica e redime: senza la croce, non c’è la resurrezione, non c’è la gloria. Quando riflettete su tutto ciò, dovete innalzare lodi a Dio che usa la sua misericordia nel darvi questi preziosi doni (dolore), che nessuno vorrebbe, ma che sono indispensabili per la salvezza eterna.

Figli, siate saggi. Vi chiedo di essere saggi in ogni vostra decisione. Questa estate ha un grandissimo valore ed alcuni di voi non la stanno utilizzando a pieno: Si preoccupano troppo delle cose del mondo e troppo poco di quelle di Dio. Andate pure in mezzo alla natura – dono stupendo del Creatore – per ammirarne la sublime bellezza, ma questo esercizio si trasformi in preghiera e lode incessante. Non lasciatevi trascinare dallo spirito del mondo che utilizza i grandi doni di Dio per offenderlo, oltraggiare le sue creature, violare le sue Leggi. Rispettate la casa che vi è stata offerta, come dimora provvisoria, e pensate che tutto appartiene ad un Padrone che sta per tornare nella sua dimora: vuole trovarla in ordine, ben pulita ed ordinata, ben adornata e pronta ad accoglierlo.

Qualcuno risponde alla sua coscienza che lo interpella circa la sua responsabilità, dicendo che ben poco ha potuto fare, avendo ostacoli di ogni genere, a causa della disobbedienza generale.

Vi dico che Gesù non chiederà a voi conto delle mancanze degli altri in questo caso, ma di quelle vostre. Badate a far trovare ben curata la piccola parte che vi è stata affidata, quella che dipende dalle vostre cure; altro non vi sarà richiesto. Date il buon esempio e vivete sereni questa, grande, estate, che avete iniziato a vivere.

Piccoli, vi sto conducendo verso la santità: ogni giorno fate un passetto avanti, se ascoltate le mie parole; arriverete molto in alto, senza troppa fatica, se fate, quotidianamente, quello che vi dico.

Gesù vi sta guardando col suo sguardo, tenerissimo. Vedo i suoi grandi occhi color del Cielo riempirsi di dolcezza ed ecco: la sua mano si alza a benedire questi piccoli figli, obbedienti, i pochi che sono restati in questa, grande, famiglia di ribelli.

Siate fedeli fino all’ultimo. Nessuno e nulla vi induca a cambiare la vostra posizione. Finita questa, ripida, salita, ci sarà pianura, pianura, una grande, immensa, pianura, verde e splendida, dove riposare, cantare, gioire, esultare, inneggiare allo splendore della vita.

Piccoli cari, il tempo, che offrite a Dio, è una grande ricchezza, che egli mette da parte perché la possiate godere a tempo opportuno; più tempo gli offrite, più ricchezza avrete.

Io vi dico: offritegli tutto il vostro tempo e sarete ricchissimi della vera ricchezza.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima