Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.07.97
Eletti, amici, il mondo vi respinge, come ha respinto me; il mondo vi odia, come ha odiato me: il servo
non è superiore al suo padrone. Coraggio, miei fedeli: Io, Io, Gesù, ho vinto il mondo; voi con me sarete sempre vittoriosi.
Sposa
amata, ancora poco, ancora un poco e poi tornerò sulla terra dei viventi. Quale
sorpresa per il mondo che mi ha respinto e mi continuerà a respingere:
ha progettato un futuro senza di me, mi ha strappato dal cuore dei piccoli, mi
ha allontanato dai semplici! Vedranno tutti il mio volto, sposa cara; ogni uomo
lo vedrà nel giorno, grande e glorioso. Non aspettino, però, quel giorno i
peccatori per tornare a me, non attendano quell’ora: ora
tremenda sarà per i ribelli, ora tremenda, come mai prima c’è stata. Sposa
amata, espando la mia, grande, misericordia; ognuno ne accolga i benefici. La
mia tavola è imbandita nel vostro paese e c’è sopra ogni delizia; nutritevi,
diletti, nutritevi del mio cibo (Eucarestia) e lasciate che il vostro spirito si rafforzi in me: le
vostre energie non verranno mai meno. Non temete, non temete il futuro, anime
belle, che vedo sempre intorno a me, guardate ad esso
come ad un traguardo, stupendo, che state per raggiungere.
Vincete
il mondo che vi odia. Vincetelo con l’amore: non vi sia traccia di astio per
nessuno nel vostro cuore, ma torrenti di carità escano
da esso, volti verso ogni uomo, vicino o lontano, simile o diverso, della
vostra razza oppure di razza diversa. Io, Io, Gesù, vi riunirò, insieme, e farò
di molti popoli un solo popolo, di tante nazioni una
sola nazione, la mia.
Farò
cose meravigliose per chi ha creduto in me. Vivete, miei piccoli, questa
stagione, come una grande stagione d’amore che ne precede un’altra, ancora più
grande; vivete ogni giorno, come se fosse l’ultimo che vi viene
concesso. Sia un dolce idillio la vostra vita, un
dolce idillio d’amore col vostro Signore.
Grazia e
misericordia elargisco al mondo, doni ineffabili, che
esso deve cogliere! Agirò su ogni popolo, su ogni nazione volta per volta. La
purificazione, conclusiva, sarà per tutti, non ne sarà escluso nessuno; per
ultimo, toccherà al mio eletto. Più severa sarà per coloro
che hanno conosciuto il mio amore, che hanno conosciuto la mia
misericordia, per coloro, ai quali è stato predicato il mio nome: chi più ha
avuto più deve rispondere di ogni dono ricevuto. Al misero chiederò conto
adeguato alle sue possibilità, al ricco, secondo la sua ricchezza.
Sposa
amata, si prepari il mondo ad accogliermi; si prepari,
perché il momento è assai vicino. L’ho preannunciato
da molto e ora è quasi giunto. Capiscano i popoli che devono sottomettersi a
me, devono convertirsi a me, prima che Io, Io, Gesù,
giunga, visibilmente.
Guai a
chi mi resiste, guai a chi mi combatte: non vedrà,
certo, Dio, infinito Amore, non vedrà, certo, Dio, infinita tenerezza, non
vedrà certo il volto del Padre, amoroso, che vuole elargire i suoi, stupendi,
doni! Chi continua a ribellarsi avrà un severissimo castigo e, mesto e
desolato, dovrà raggiungere il luogo assegnato.
Piccola,
mia, sposa, gemi assai, per il mondo che mi combatte, che mi esclude, che mi
allontana i piccoli più piccoli, i semplici più semplici. Vedo il tuo cuore,
tanto addolorato: chi opera in tal modo non si sottrarrà al castigo che,
tremendo, piomberà sul suo capo, proprio quando crederà di averlo scampato.
Usino l’intelletto gli uomini, usino il cuore:
l’intelletto per riflettere e capire; il cuore per amare, amare me, che sono
Dio, unico Creatore di ogni cosa, Salvatore di ogni uomo. Secondo il mio comando,
si ami il fratello, non solo quello amabile, ma anche quello che infastidisce e
rende la vita difficile. Se amate solo quelli che vi amano, che sforzo fate?
Anche i pagani fanno la stessa cosa! Se beneficate solo coloro, dai quali vi
attendete ricompensa, quale merito avete? Anche i pagani fanno la stessa cosa!
Miei,
fedeli, amici, questo è il momento della grande prova: tanti saranno gli uomini
che vi combatteranno, tanti quelli contrari a voi, perché contrari a me. Sarete
esclusi ed allontanati, sarete offesi ed umiliati,
sarete colpiti e tormentati; ma godete ed esultate, quando avverrà tutto
questo: chi soffre e patisce con me sarà con me nella gloria.
Siate
gioiosi, mentre percorrete questo, ultimo, tratto; camminate, come bimbi, vestiti
a festa, che si recano dove tanta gioia li aspetta,
tante sorprese, tanti, meravigliosi, doni.
Cantate,
felici, e prendetevi per mano, voi tutti che credete
in me, sperate in me, confidate nel mio amore, aspettate la piena realizzazione
delle mie promesse. La via, che percorrete, ha pochi inciampi, perché Io, Io,
Gesù, vi precedo e li tolgo, Io la rendo agevole. Come fratelli di una stessa
famiglia, procedete, insieme, verso il luogo da me preparato.
Non vi
cura il mondo? Vi lascia il mondo, vi disprezza e vi trascura?
Non
curatevi di tutto ciò, non fermatevi a riflettere, non chiedetevi perché, non
perdete il vostro tempo, prezioso; proseguite, insieme, felici di parlare lo
stesso linguaggio, il mio, di percorrere la stessa via di luce, quella che Io
vi ho indicato. Piccoli miei, preparatevi ad una
grande gioia, che vi concederò, presto. In me solo gioia
troverete, in me solo pace troverete, in me il grande amore, che il mondo vi ha
negato, vi nega, vi negherà!
Non
inseguite le vanità: non è questo tempo per pensare ad
esse; occorre concentrare tutte le proprie energie per superare il periodo di
purificazione, prima di entrare in quello nel quale alla misericordia
subentrerà la giustizia per tutti coloro che l’hanno voluta.
Ora il
mio Cuore chiama a se ogni uomo, con accenti amorosi chiama i dolci amici che
mi sono restati fedeli. Così dice il mio Cuore: venite, piccoli, nella reggia,
preparata per voi sin dall’origine del mondo. Venite: tutto è pronto per
accogliervi, tutto per rendervi la vita felice. Venite, presto, presto, perché
devo chiudere le porte: il tempo è giunto; il Padre ha dato il suo termine, ha
stabilito la conclusione! Guardate con gli occhi del cuore la grande clessidra
del tempo: sono tre i granelli, che vedete. Uno sta per scendere, l’altro
segue, l’ultimo concluderà; poi, Io, Io, Dio,
capovolgerò la macchina del tempo ed esso non sarà più tale.
Sposa
amata, sia il nuovo giorno tutto volto al mio servizio, tutto per me, attimo
dopo attimo, senza che alcuno si disperda. Il mondo mi
vuole ignorare; ma tu, sposa fedele, vivi solo per me. Il mondo mi respinge; ma
tu, sposa amata, stringiti al mio Cuore. Il mondo mi allontana i piccoli e non
parla più di me; tu, invece, mandami i piccoli, spingili tutti nelle mie
braccia amorose e parla di me, non tacere, parla di me: conoscano attraverso la
tua parola la tenerezza, che provo per ciascuno di
essi.
So che
questo farai. So che questo è l’obiettivo della tua
vita e con gioia operi in questo senso. Consola il mio Cuore, che ogni giorno viene colpito, crudelmente. Vivi in me. Donami ogni respiro,
ogni palpito, ogni anelito: sarà meno dura la mia passione.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
19.07.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, Gesù vi
invita alla sua sequela; ma vi mette davanti anche i pericoli, da correre:
sarete odiati, figli miei, sarete respinti, figli cari. Chi segue Gesù non è
amato che da quelli che lo amano nel loro cuore. Molti sono oggi i nemici della
fede, in numero sempre crescente e, fra questi anche tanti figli,
particolarmente cari al mio Cuore.
Piccoli
miei, non
scoraggiatevi; se va tutto male intorno a voi, non scoraggiatevi, non perdetevi
d’animo: guardate la vostra anima, illuminata dalla luce di Dio; guardate
dentro di voi, non intorno a voi. Dentro c’è già il Paradiso, c’è la gioia, c’è
la pace, c’è l’Amore di Dio. Questo già posseggono i
veri figli del suo Amore. Chi vive ancora nell’angoscia, nel tormento, chi è pieno di paura, per quello che sta accadendo, per quello che
deve accadere, costui non appartiene ancora a Gesù. Un bimbo, che riposa in
grembo alla propria madre, è lieto, è gioioso, è sereno e di nulla teme; quando
invece è molto nervoso, agitato, inquieto, significa che chi lo tiene a sé non
è la madre, ma altra persona, della quale non si fida.
Voi
siete come piccoli bimbi che state attraversando l’oceano in tempesta: sopra
c’è il vento che sibila forte, sotto le onde che sembrano impazzite. Questa è
la situazione del tempo presente, ma ad affrontarla non siete soli: delle
braccia amorose vi conducono; passo dopo passo, fino
alla fine vi porteranno. Allora, figli cari, allora vedrete
splendere una grande luce; la tempesta cesserà, le acque si acquieteranno, il
vento diverrà brezza, lieve e gentile.
La
natura sarà amica, generosa e non più ostile, questo per comando del Supremo
Creatore che può tutto ciò che vuole ed opera le più
grandi meraviglie per fare liete le sue creature. Pensate sempre all’esempio
della madre sopraddetta: mentre stringe al seno il piccolo amato, ella pensa a ciò che deve fare per lui perché stia più
comodo, sia più gioioso, perché cresca, armoniosamente; studia ciò che è bene
per lui e come poter soddisfare a tutti i bisogni della sua età.
Così fa
Gesù, figli cari. Così fa Gesù, mentre vi conduce al luogo delle delizie: vi
prepara un futuro di sogno, vi prepara ciò che possa
darvi la massima felicità; vuole liberarvi da tutte le catene che vi legano, da
tutte le schiavitù che vi fanno gemere. Figli cari, egli sta per spezzare i
vincoli che vi tengono stretti, fino a soffocarvi, e, come uccellini, uscirete
dalla gabbia per volare nel Cielo, divenuto azzurro, senza nubi.
Piccoli,
ancora un poco volete pazientare? Piccoli, ancora un
poco volete soffrire per Gesù che tanto ha patito per
voi? Siate perseveranti. Non vi abbattano le difficoltà presenti: la purezza
dell’oro si ottiene attraverso il crogiuolo e il vostro crogiuolo
sono le prove, alle quali siete sottoposti ogni giorno. Non pensate a cose
straordinarie, non pensate a prove supreme: basta il
martirio quotidiano, basta superare le prove della vita, senza ribellarsi.
Offrite ogni cosa a Gesù, anche il lieve sospiro, il velo di tristezza, le
piccole delusioni; sapete come la mamma, che tanto ama, gradisce
dal suo piccolo non solo le splendide rose, i gigli profumati, ma anche l’umile
fiorellino che è cresciuto sul ciglio della strada. Date, date
ogni giorno fiori profumati al vostro Signore; fate gioire il suo Cuore, così
colpito dall’ingratitudine degli ingrati, dall’empietà degli empi, dalla
ribellione dei ribelli.
Date
molto al vostro Signore, date tutto al meraviglioso vostro
Signore! Non è ingrato il suo Cuore: egli ricambia con immensa generosità il
più piccolo dono. Vi amo.
Ti
amo, figlia. Non scoraggiarti.
Maria
Santissima