Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.08.97
Eletti, amici cari, vengo per dare al mondo la gioia,
che non ha mai posseduto. Attendetemi nell’obbedienza. Verrò, presto, prima di
quanto immaginiate.
Sposa
cara, vengo nel mondo perché esso abbia la gioia. Non gema il tuo cuore, per i
fatti che si succederanno ovunque. La mia potenza agisce in ogni angolo della
terra. Desidero che gli uomini riflettano sui fatti che accadono e tornino a me,
amata sposa. Gli avvenimenti che si verificheranno
sono ammonimenti, sempre più incisivi: l’Umanità capisca in tempo e i cuori si
aprano alla mia luce! Se ci sarà un ritorno generale, allora i fatti saranno
meno pesanti; ma se, malgrado i continui richiami, la
disobbedienza resterà tale e quale, allora, sposa amata, servirà il grande
castigo che coinvolgerà ogni parte del mondo.
Piccola
mia, Io, Io,
Gesù, voglio solo che le mie amate creature ritornino a me; ma il mio nemico
sta tessendo ovunque le più grandi vittorie. Esulta il terribile ingannatore,
perché molti sono coloro che si lasciano insidiare e molti coloro che lo
seguono, senza ripensamento.
Sposa
cara, l’ho detto e lo ripeto: dispiego la mia, grande, potenza e sarà ben
visibile la mia azione in ogni stato, in ogni nazione, in ogni angolo del
mondo. Mia amata, le tue suppliche, le tue preghiere siano assidue, più che
mai, fervorose nel momento, solenne, nel quale si consuma il mio sacrificio. Durante
l’Eucarestia, affidami, amata sposa, ogni popolo e nazione: il mio sacrificio,
unito alla supplica di un cuore che interamente mi appartiene, otterrà per quella intenzione grandi favori, immense grazie e i fatti
dolorosi saranno attenuati, abbreviati. Userò la mia misericordia, ancora; ma
subito seguiranno il rigore e la giustizia. Se i popoli ritorneranno a me, il
processo sarà assai meno doloroso; se, però, continuerà il male ad estendersi ovunque, allora, sposa amata, l’Umanità subirà
una lezione, come mai l’ha avuta prima.
Amata, Dio
Amore, Dio Amore, che vuole abbracciare con tenerezza ogni uomo, è anche Dio giustizia
che sta preparando la terra ad un grande rinnovamento.
Il mio Vicario parla di nuova primavera. Il terzo millennio vedrà la pace
universale, la gioia mai posseduta; ma, se gli uomini non si convertono a me,
se in questo brevissimo tempo, che resta, non aprono bene la mente per capire
la mia logica, allora, la grande primavera spunterà su di una terra povera di
abitanti: ogni albero che non porta frutto sarà tagliato;
ogni pianta, che il Padre non ha piantato, sarà sradicata; ogni erba velenosa
sarà strappata. Dei miei, grandi, nemici non resterà nemmeno l’ombra.
Sposa
amata, stanno per accadere le più grandi cose che mai sulla terra sono
accadute. Beato chi comprende e si prepara! Beato chi ha lasciato il mondo alle
sue vanità ed è venuto a rifugiarsi nel mio Cuore amoroso! Beato chi è già
tornato alla casa del Padre e non ha indugiato.
Sposa
mia, chi indugia, chi continua ad indugiare corre il
massimo pericolo: il nemico mio incalza ed offusca le menti. Stanno già
accadendo in gran parte del mondo fatti, assai
significativi; voglio che non si pensi al “caso”: nulla accade per caso. Si
capisca, invece, che ciò che sta avvenendo deve essere letto secondo una chiave
speciale. Sempre si sono succeduti fatti ed
avvenimenti particolari; ma ora saranno tali che apriranno gli occhi anche i
ciechi e faranno saltare gli zoppi.
Amata
mia, le
vostre continue preghiere, i sacrifici, che, per mio amore, siete sempre
disposti a fare, ottengono che gli ammonimenti siano ancora assai lievi:
capiscano in tempo i superbi; ritornino a me con umiltà i popoli più
trasgressori, perché più potenti, si pieghino davanti al loro creatore che non
vuole la rovina dell’uomo, ma che si salvi e goda ed entri nel regno di delizie,
che ha preparato per questi tempi, unici e grandiosi!
Vedo
ovunque molta ottusità, molta freddezza. Sposa amata, per amore dei miei, più
fedeli, agirò ancora con tenerezza di Padre. Il mio
braccio si leverà perché il mondo comprenda, ma si abbatterà con rigore su chi,
dopo tanti avvertimenti, resta nella sua posizione e non cambia una virgola del
suo comportamento.
Vieni,
amata sposa, e guarda quello che deve accadere nel prossimo futuro. Guarda, ma
non tremare, amatissima: le mie braccia ti sostengono. Senti un rumore strano, senti un suono, grave e profondo: è un segnale, mai dato in
precedenza nella storia dell’uomo, che parla di dolore, di castigo, di
angoscia. Sono scomparse la gioia e l’allegrezza e ci sono ovunque tormento e
tribolazione. I popoli si battono il petto e piangono, perché hanno perso
quello che possedevano: il ricco è divenuto come un mendicante e le strade sono
piene di laceri che non hanno di che sfamarsi. Il Cielo è cupo e tenebroso;
senti ovunque gemiti: un terribile morbo si è diffuso ovunque, mietendo vittime,
e nessuno lo può fermare. Questo avviene in un popolo che prima, poco prima
viveva agiatamente e la sua ricchezza faceva invidia a tutti. Ad un tratto è tutto mutato: le strade, prima ingombre di
una moltitudine indaffarata e frettolosa, sono ora percorse da laceri e dolenti
che piangono e soffrono, senza che nessuno possa consolarli. Uno si appoggia
all’altro; lo zoppo sostiene quello che è come lui. Tutti si lamentano,
dolorosamente. Chi prega, chi invoca, chi bestemmia ancora, ma nulla cambia: un
tempo terribile è seguito a quello di grande benessere! Non sembra possibile
che delle città ricche e sfarzose in un momento si siano ridotte a tale
miseria!
Sposa,
mia, amatissima, la scena è tanto dolorosa che non voglio
mostrartela, a lungo: non voglio che il tuo cuore entri nella grande
tristezza. Offrimi tutto il tuo amore e accetta con gioia di fare i sacrifici,
che ti chiedo. Gli altri, che tieni per mano, accolgano la mia volontà allo
stesso modo: per amore di pochi, attenuerò i mali di molti. Ma, se ancora il
mondo continuerà ad essere gravemente ribelle, allora,
sposa amata, la mia mano colpirà con estrema severità e nessuno potrà più
fermare i fatti né attenuarli, prima che tutto giunga a conclusione.
Fate la mia
volontà, uomini della terra! Chiedete, umili e pentiti,
la mia misericordia! Voglio concedere il perdono, ma dovete venire a me,
contriti ed umiliati: sarò per voi ancora Dio, infinito
Amore. Ma, se proseguirete nel male, se mi girerete
ancora il dorso, come state facendo in grandissimo numero, allora, vedrete in
azione Dio, rigore e giustizia perfetta: sarà per voi un tempo di tale dolore,
quale mai c’è stato nella storia umana!
Sposa
amata, non tremare, per le mie parole. Resta, serena, nel mio Cuore e godine le
delizie, riservate a questo giorno d’Amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.08.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, Gesù mi
permette di venire a voi per accarezzarvi e sostenervi. Vengo col Cuore pieno
di gioia per quei figli che, finalmente, si sono aperti alla luce Divina. Come
in poco è crollato un muro, eretto da uomini, che li aveva separati per anni ed anni, così è caduto il muro che il nemico di Dio aveva
costruito, ben saldo, nel cuore di tanti figli miei.
Oggi è
il grande giorno, oggi il meraviglioso giorno di tale grazia.
Esultate con me, figli cari: alcuni, che sono vissuti nella lunga tenebra del
male, hanno visto il raggio Divino e lo hanno seguito,
con le unghie e con i denti* hanno spezzato le catene che li tenevano avvinti
al peccato. Con coraggio, eroico, hanno abbattuto la barriera che li teneva
separati dalla luce; ora, sì, ora essa si effonde ovunque e la loro esistenza è
profondamente cambiata.
Piccoli
cari, non cessate di pregare, non cessate di assistere
con tanta frequenza alla S. Eucarestia, mettendo, così, il vostro cuore nel
Cuore Santissimo di Gesù. Unitevi a lui nel sacrificio e date tutto a lui,
l’Agnello, purissimo, immolato, che vuole salvare tutti gli uomini!
Oggi è
un giorno stupendo di salvezza per tanti, vostri, fratelli, che conoscerete al
momento opportuno. Chi ha ritrovato oggi la luce non sceglierà mai più le
tenebre, oggi: oggi, figli cari, è giorno di salvezza e letizia!
Gesù
oggi apparve, glorioso e splendente di luce, sul Tabor
e gli occhi, stupiti, di alcuni tra i suoi più diletti videro la gloria di mio
Figlio ed esultarono di gioia vivissima, tanto che non avrebbero più voluto
lasciare quel luogo. Dovettero, invece, lasciarlo e tornare a vivere
normalmente.
Piccoli
cari, anche per molti di voi accade la stessa cosa: Gesù si mostra, per un
attimo, nel suo fulgore e la vostra felicità è massima, vi sembra quasi di
stare già nel Paradiso; ma un attimo dopo ritornate alla vostra esistenza normale
e dovete affrontare fatica, tristezza, solitudine, tormento. Questo piccolo
anticipo di gioia non è casuale, figli amati: vi serve di forza e consolazione,
perché non siete ancora giunti alla meta, ma state camminando verso di essa. Lungo
il cammino, Gesù si mostra nel suo fulgore perché prendiate gioia ed incoraggiamento; ma dovete ancora sopportare un pochino,
pazientare un pochino, faticare un pochino. Non siete soli oggi e non sarete soli neppure in futuro, quando l’angoscia generale vi
renderà tutto più pesante e triste.
Vi darò
forza, figli miei, coraggio e sempre nuove energie, perché dovrete essere di
sostegno ai bisognosi, che saranno tanti, agli smarriti, che cresceranno sempre
di numero, ai disperati, che riterranno la vita indegna d’essere vissuta. Piccoli miei, a ciascuno di voi è affidata una, speciale,
missione, da portare avanti coraggiosamente, fino alla conclusione secondo il volere
Divino.
Voi
in questo momento tremate e dite, fremendo: “Come farò a dare coraggio agli
altri, se non ne ho neppure per me stesso? Tremo, per ogni vibrare di fronda: mi sento così
piccolo, povero ed incapace! Gesù sa tutto questo che
è in voi; vi conosce a fondo e vi offrirà quello che vi serve. Non temete: non
vi mancherà nulla. Procedete, senza preoccupazioni di questo genere. Al momento
opportuno farete tutto per bene ed avrete anche forza
in esubero: non voi operate, ma Gesù in voi; non voi sostenete le situazioni,
ma Gesù agisce nel vostro essere. Siete come dei vasi vuoti, che Gesù ha
riempito. Gli uomini vedranno i vasi e non si spaventeranno, perché sono
abituati alla loro vista; si accosteranno, fiduciosi, a voi ed ecco, dal vostro
essere si sprigionerà una forza, nuova, che viene da Dio. Vivete in letizia e
fate bene ciò che vi viene chiesto di fare. Di altro
non fatevi alcuna preoccupazione.
Coraggio.
Vi amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima
*con
le unghie e con i denti = a fatica