Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.08.97
Eletti, amici miei, restatemi vicini, restatemi
fedeli. Il mio Cuore vuole accogliere ogni uomo, ma sono in molti a sfuggire al
mio abbraccio. Voglio che la terra rifiorisca e si rinnovi in ogni suo angolo;
ma ho pochi cooperatori e molti ribelli. Con i pochi, che mi restano, opererò
le più grandi meraviglie: resterete abbagliati dalla mia luce e trasformati dal
mio splendore.
Sposa
cara, voglio spezzare i cuori di pietra: sto usando misericordia e rigore,
insieme, per smuovere i grandi macigni. Il mio nemico agisce ovunque e mi allontana
le anime, anche molte che prima collaboravano attivamente con me. Mia piccola,
ogni uomo deve perseverare fino in fondo per giungere alla vittoria: guai se si
stanca prima, guai se si lascia tentare dal mio, astuto, nemico che sta per
mettere in pratica tutte le strategie! Venite a me, anime belle! Venite tutte a
me e restatemi vicine: con voi, che mi avete offerto la vita, voglio mutare la
faccia della terra, voglio farla divenire un giardino, splendido, di pace e di
amore. Non stancatevi di servirmi: non venite meno proprio in questo momento,
così decisivo ed importante.
La mia,
piccola, sposa ha visto la gioia del Paradiso, la grande esultanza che regna
lì, dove le anime sono destinate a giungere. In questi giorni c’è festa grande
non solo per la ricorrenza dell’Assunzione della Madre mia, ma c’è anche
un’altra, grande, festa che si prepara: proprio in questa occasione molte anime
verranno liberate dalla prigionia del Purgatorio, molte, che voi, amici cari,
avete aiutato con le vostre preghiere. Immense grazie vengono concesse in
questo giorno a coloro che sono in vita e a coloro che si sono separati dal
loro corpo ed attendono di concludere il tempo della purificazione.
Molte
altre sono le grazie che desidero concedere in questo, grande, giorno, speciale,
specialissimo, in questo anno, più che nel passato. È tempo conclusivo questo,
sposa mia: si stanno aprendo i sigilli del nuovo libro dell’Umanità e non
resterà nulla come prima.
Talora,
in visione, ti ho mostrato qualche scena della nuova realtà. Come hai potuto
constatare, del presente ben poco è restato, il mondo è quello che assomiglia
tanto alla scena, che ti ho mostrato di recente: ovunque gioia e pace, armonia
e canti lieti; non esiste più il trambusto delle strade di oggi. Sembra che secoli
e millenni siano, improvvisamente, tornati indietro e abbiano seppellito ogni
cosa presente: i volti sono giulivi e lieti, il parlare dolce e sommesso, lo
sguardo delle fanciulle puro e schivo, quello dei giovani sereno e gioioso.
Sposa cara, che ne è stato del mondo precedente? Dov’è finito il progresso
tecnologico? Dove sono le enormi costruzioni che toccano il Cielo? Dov’è la
prosopopea dei superbi, dove la loro arroganza?
Le ville
sfarzose sono scomparse e le abitazioni sono semplici, modeste. Ciò che era,
sposa cara, ciò che è, amica fedele, non sarà, non sarà più: faccio nuove tutte
le cose. Ho già iniziato dai cuori, docili ed obbedienti: essi mi servono ora e
mi serviranno anche nel prossimo futuro; godranno la mia tenerezza per sempre
ed esulteranno, per le meraviglie che compirò.
Ecco che
sto dispiegando la mia potenza. Chi ha la mia luce già riesce a distinguere le
luci della nuova alba, sono luci, che si intravedono qui e là, diverranno
sempre più intense, mentre le macchie di ombra scompariranno, lasciando
emergere sempre più il nuovo splendore.
Gioite,
amici miei, per quello che sto operando; non resterà più nulla come prima:
gioia ho promesso a voi e gioia vi donerò; pace universale ci sarà ed il mio
Amore trionferà in ogni anima.
Vedi,
diletta, quante meraviglie sto per compiere? Quante altre ne compirò per coloro
che mi hanno tanto amato e mi sono stati fedeli in un momento di abbandono
generale!
Le
tribolazioni del momento, quelle che voi dovete subire, per la stoltezza degli
stolti e per l’empietà degli empi, passeranno, rapidamente, e ogni sospiro di
dolore diverrà merito ai miei occhi e trasformerà la pena in esultanza. Per
rinnovare occorre prima sconvolgere, sgombrare il campo dei pesi inutili,
togliere ciò che non serve. Sposa mia, questo devo fare, questo sto per fare.
Accogli, mia amata, con pace la mia volontà, qualunque essa sia. Resta ferma
nel rifugio del mio Cuore e godine le delizie. Tutto avverrà con la minima pena
per i miei diletti. Statemi vicini, restatemi fedeli e ogni azione sia volta a
fare il mio volere. Il mondo intero, parte per parte, sarà scosso dalle
fondamenta e si separeranno le anime belle da quelle dei ribelli: le une
costituiranno le mie schiere sante; le altre la parte che ha scelto per guida
il nemico.
Sposa amata,
la divisione diverrà sempre più netta, precisa e facilmente comprensibile. Le
due parti non si riuniranno mai più! Io, Io, Gesù, sono come quel pescatore che
ha pescato tutta la notte: le reti sono stracolme di pesci; egli si accinge a
tirarle su, poi separa quelli buoni da quelli che a nulla servono: li divide
per utilizzare i primi e scartare, definitivamente, gli altri.
Così
faccio, sposa cara: ogni parte sarà separata, definitivamente, dall’altra, non
buona, non utile. Non sempre sarà indolore il distacco, ma vi ho detto di
accogliere con pace la mia volontà: tra le mie braccia amorose dimenticherete
ogni pena.
Il nuovo
giorno è sorto. Vivilo secondo la mia volontà.
Ti amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.08.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli,
figli amati, Gesù sta operando potentemente su coloro che si sono abbandonati a
lui: più totale è l’abbandono, più profonda la trasformazione, che egli può
operare. Offritevi, miei amati a lui con fiducia ed egli farà di ciascuno di
voi un capolavoro. Se Dio non opera in voi, invano faticate; non può farlo, se
la vostra volontà è riluttante.
Vedo che
molti figli hanno nel profondo il timore di non riuscire a perseverare fino
all’ultimo, perché non sono sicuri di se stessi; dicono al mio Gesù: “Prendi la
mia volontà, usala a modo tuo. Non lasciarmi libero, altrimenti rischio di
sbagliare!” Questo abbandono e fiducia sono lodevoli, certo, ma questo che
chiedete non può avvenire così, come volete voi: siete stati creati liberi e
manterrete questo dono fino all’ultimo respiro; dovete voi stessi
padroneggiare, adeguatamente, la vostra libertà. Se Dio permettesse a voi di
agire come automi, non avreste più alcun merito: sareste degli schiavi, senza
intelletto, e la vostra dignità non resterebbe più tale. Grande responsabilità,
certo, è il libero arbitrio; dovete rendervene pienamente conto. Talora è assai
faticoso fare ciò che a Dio piace e non ciò che si vorrebbe fare; ma, senza
questo sforzo, non potrete mai raggiungere le vette più alte della
spiritualità.
Conformate
la vostra volontà a quella Divina, sempre, sempre e, in ogni azione,
chiedetevi: “Piace a Gesù quello che sto per fare?” In tal modo ogni atto sarà
meritorio e l’ascesa diverrà rapida, sempre più rapida. Vedo dei figli che
agiscono con superficialità, si lasciano trascinare da forze negative e non
pensano, non riflettono: come foglie al vento, volano in una direzione e poi in
quella opposta, senza alcuna stabilità. Dio indica a tutti la strada: occorre
seguirla, senza deviazioni.
Figli,
oggi vi invito alla preghiera sincera del cuore. Siate sempre uniti a Dio:
qualunque cosa facciate, mettetelo al primo posto. Se così farete, ogni scelta
sarà quella giusta, ogni passo sarà in ascesa. Dio vuole trasformarvi
profondamente e condurvi verso la santità, vi vuole sempre più simili a se
stesso; siate disponibili e non riottosi. Qualcuno di voi pensa: “Sono sempre
docile, sono sempre obbediente. Mi sembra di compiere la volontà Divina…” ma,
occorre che esamini se stesso: quando viene la prova, quando Gesù chiede un
sacrificio, una sofferenza, si è disposti ad accoglierla, pazientemente, come
voluta da Dio oppure si dice: “Proprio a me, proprio in questo momento. . .?”
A qualcuno
quest’anno Gesù ha chiesto qualche sacrificio di più del solito, delle rinunce
particolari, considerata la gravità del tempo; ma quanti hanno aderito alla sua
volontà? Chi ha addotto una scusa, chi un pretesto; pochi hanno offerto se
stessi, completamente! Vedete quanto è difficile, talora, essere docili,
obbedienti, pronti a tutto per Gesù? Oggi vi chiedo di ascoltare, nella
preghiera tutto ciò che egli vi vuole dire. Fate silenzio dentro voi stessi,
non parlate, continuamente, voi, come siete soliti fare: lasciate che il Re vi
comunichi il suo messaggio d’Amore. Pregate ed offrite perché possa realizzarsi
il mio piano che è quello di Gesù. Sia intensa e continua la preghiera e ferma
la decisione di fare sempre ciò che a lui è gradito.
Ricordate
che non entra nel regno di pace ed Amore colui che dice: “Signore. Signore”,
che legge preghiere su preghiere, ma non ne dice una di sua, che parla tanto,
ma opera assai poco, trasgredisce le Leggi Divine e non si cura di emendarsi!
Attenzione, figli cari! Siate coerenti con voi stessi: non dite che bisogna
fare il bene, ma voi date una testimonianza diversa in famiglia o nell’ambiente
di lavoro. Anche oggi v’invito al silenzio delle labbra: voi parlate troppo,
figli cari! Siate più riservati, perché l’ora è grave e occorrono silenzio e
meditazione, riflessione e testimonianza palese di appartenere a Gesù. Quando
egli verrà sulla terra troverà la fede?
No,
figli! Se il mondo non si affretta ad emendarsi non troverà la fede, ma vi sarà
un piccolo manipolo di amici, disposti ad ogni atto eroico per lui; ci saranno
cuori infiammati ad attenderlo, ci saranno coloro che non si sono tirati
indietro davanti ad ogni prova. Coloro che accoglieranno Gesù, che viene,
saranno stanchi, spossati, sfiniti, ma non disperati. Con questi egli opererà
le più splendide meraviglie e la terra diverrà un giardino, ricchissimo di
piante stupende, di fiori di ogni genere.
Siate
pronti, figli cari. Fatevi trovare pronti, perché questo che vi ho
preannunciato avverrà improvvisamente, in un attimo, il tempo di un batter di
ciglio. Già in Cielo c’è festa grande per quello che sta per succedere sulla
terra: le anime sante esultano, al pensiero che il Re dei re verrà a far gioire
anche la terra e a liberarla dal suo oceano di male e di tribolazione.
Perseverate e pregate sempre, sempre, senza interruzione! Col cuore siate uniti
a Dio. Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima