Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.08.97
Eletti, amici fedeli, rinnovo a voi tutti l’invito a
restare accanto a me. Chi resta in me non patirà né caldo né freddo, non
sentirà i morsi della fame: Io, Io, Gesù, lo scalderò, Io, Io, Gesù, lo
sazierò. In me sono la vita, la tenerezza, la pace: chi resta in me non sarà
deluso.
Sposa
amata, chi si è rifugiato nel mio Cuore vive momenti d’intensa felicità, ha
come dono la pace del cuore e si avvia verso un’eternità di gioia. Chiamo
ancora ogni uomo di buona volontà, lo chiamo a me per offrirgli me stesso ed il
mio regno, che ha un posto pronto per ciascuno.
Piccola,
mia, sposa, ho preparato ogni cosa con cura, con massima cura: sono il Signore
che ha allestito uno splendido banchetto di nozze ed ha mandato i suoi servi in
giro per annunciare la lieta notizia. Desidero che tutti partecipino, perché
c’è abbondanza di cibi deliziosi e di vini prelibati. I miei servi sono ovunque
ed estendono l’invito, parlano, sommessamente, al cuore di ogni uomo, secondo
il mio ordine. Tanti hanno sentito questo dolce richiamo e sono accorsi: hanno
capito che c’è un posto già assegnato per ciascuno e desiderano occuparlo al
più presto, aspettano il mio comando, aspettano che Io, Io, Gesù, dia il
segnale per prendere posto. Altri, però, non sono decisi, indugiano, adducono
scuse, non si fidano, non riescono ad imboccare la strada luminosa: sono
fiacchi nella volontà, confusi nella mente, gelidi nel cuore.
Sposa
cara, chi ha il pensiero immerso nelle cose mondane non vede altro, non sente
altro, non capisce altro. Questi invitati indugiano, perché sono attaccati alle
cose, vane, che il mondo promette; non credono in me, non si fidano di me, non
si abbandonano al mio Amore. La conclusione è che siamo giunti, ormai, alla
fine e questi sono immersi in mille dubbi ed incertezze; dovrebbero capire che
Io, Io, Gesù, chiamo e richiamo, ma, se vedo resistenza continua, lascio a
ciascuno la libertà di rifiutare il mio invito, non m’impongo con la forza, non
uso la violenza; lascio e mi ritiro.
Come
vedi, i giorni si susseguono e stanno accadendo grandi cose, ma molte sono note
a me solo: altri fiori in questi giorni sono sbocciati, hanno aperto la corolla
al mio calore; in essi ho fatto cadere una goccia della mia rugiada. Sposa
cara, questi fiori resteranno freschi e vivi, fino al mio ritorno e anch’essi
adorneranno il mio giardino. Ancora un poco ed altri, ancora chiusi, faranno
altrettanto; così, di seguito, fino a quando il numero sarà chiuso. Allora,
allora, sposa cara, tutte le porte della mia reggia saranno chiuse e non si
socchiuderanno più: chi è dentro godrà, sarà saziato e canterà di gioia; ma
guai a coloro che non hanno creduto, che hanno sempre dubitato, guai agli
increduli e dubbiosi che hanno riposto ogni speranza nelle cose terrene, ogni
loro fiducia negli idoli, senz’anima e senza vita, guai anche a coloro che
hanno riposto la loro fiducia nell’uomo, loro simile! Costoro vedranno cadere
le cose terrene e dissolversi le speranze in esse riposte, vedranno infrangersi
ad uno ad uno gli idoli, vedranno la debolezza, estrema, dei loro simili, sui
quali avevano fatto massimo conto: si unirà delusione a delusione, tristezza a
tristezza. Quando la menzogna diverrà palese, sarà allora troppo tardi per un
ripensamento: chi in essa è vissuto in essa cadrà, con essa cadrà, per essa,
avrà molto da soffrire.
Piccola
mia, non restare continuamente delusa, se vedi che certe anime sono
irremovibili e vivono nella tiepidezza, restano nella tiepidezza, proseguono
nella tiepidezza. Non pensare che Io, Io, Gesù, non parli al loro cuore e non
attraversi le vie misteriose, note a me soltanto; parlo, parlo, continuamente.
Le mie parole non vengono, però, ascoltate da questi deboli che preferiscono
restare nella loro insipienza, piuttosto che ascoltare le parole della Sapienza
Divina. La voce dello Spirito è un dolce sussurro: occorre desiderarlo per
sentirlo. Chi ha l’orecchio attento ai rumori assordanti del mondo, impazzito,
potrà mai udire il sussurro sublime?
Sposa
cara, perché i tiepidi resteranno sempre tali fino alla fine e ben pochi si
ridesteranno dal torpore mortale che li ha colti. Molti cuori in questo breve
tempo che resta si risveglieranno, molti, dopo i grandi avvertimenti. Anche
grandi peccatori imploreranno di essere perdonati; ma pochi di coloro che hanno
vissuto una vita di tiepidezza si scuoteranno dal loro male.
Amata, non
gemere, per questo, non soffrire: non ti chiederò conto di ciò che non era
nella tua facoltà fare; esaurita la parte che ti ho assegnata, del resto non
devi darti pensiero. Nel mio Cuore amorosissimo ci sono tanti e, poi, tanti
posti; occorre, però, che ognuno il proprio lo raggiunga di sua iniziativa,
dietro una deliberata scelta. Ti dico che nessuno ci arriverà a forza di
spintoni: questo non lo permetterei mai; ogni scelta deve essere voluta e
deliberata. Lo sappiano gli uomini e lo comprendano bene anche i miei angeli
della terra che devono consigliare, guidare, ma non forzare la volontà di
alcuno.
Sposa
amata, questo, grande, anno si avvia a conclusione: gli ultimi mesi vedranno
accadere molti fatti significativi che preannunceranno il futuro prossimo,
densissimo di fatti ordinari e straordinari. Sono dinanzi ad ogni uomo che
ancora non ha aderito al mio invito: parlo alla sua anima, le ripeto l’esiguità
del tempo restato e rinnovo le grandi promesse di felicità futura.
Annuncio
anche che la purificazione non mancherà ed ognuno deve prepararsi a subirla,
secondo la necessità. Chi accoglie con amore la mia volontà salirà,
rapidamente, gli ultimi gradini, arriverà in volo alla vetta, sublime, e da lì
potrà contemplare, pieno di felicità, gli spazi infiniti.
Chi,
invece, accoglierà di malanimo la necessaria purificazione, chi si ribellerà
ancora, dopo essersi ribellato prima, non godrà, sposa cara, non godrà, ma si
preparerà ad affrontare nuove e più gravi sofferenze.
Amata,
ti chiedo di proseguire con zelo la missione assegnata: sarai felice e farai
felici tutti quelli che stai conducendo per mano. Molti sacrifici ancora ti
chiederò e molti ne chiederò anche ai tuoi, fedeli, compagni: mi serve questo
dono vostro per chiamare a conversione anime ancora indecise. Conto sui più
fedeli: ad essi molto chiedo e molto chiederò, ciò che avranno sarà
incommensurabilmente di più.
Opera,
sposa amata, attivamente, al mio servizio. Resta, serena, nel mio Cuore amoroso
a godine le delizie, che oggi ti porgo.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
18.08.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, oggi, in modo particolare, v’invito a fare un poco di penitenza per i
peccatori: sono numerosi coloro che vivono lontani da Dio in un tempo che,
ormai, sta per concludersi.
Con i
vostri sacrifici otterrò da mio Figlio immense grazie e nuove occasioni di
salvezza.
Siete
profondamente rattristati per coloro che vedete accanto a voi, sempre ribelli,
sempre testardi; voi dite: “Preghiamo sempre. Offriamo sempre, ma non accade
mai nulla”. Non dovete dare voi giudizi, figli cari: non spetta a voi giudicare
quello che sta accadendo nei cuori. Voi non sapete, non conoscete a fondo;
lasciate che il giudizio sia solo quello Divino. Voi operate secondo la sua
volontà; altro non vi viene chiesto.
Oggi vi
dico che nel profondo di molte anime, che a voi sembrano ancora ribelli, si sta
producendo uno squarcio di luce; devono, però, essere aiutate, devono essere
sostenute e chi può fare questo, se non coloro che vivono nel Cuore di Gesù, lo
adorano e gli stanno vicino giorno e notte? Proprio a voi chiedo questo. Siate
pieni di carità verso i fratelli in cammino. Sapete – perché più volte l’ho
ripetuto – che, se essi non si affrettano, se non accelerano il passo, se non
volano, non faranno a tempo ad entrare. Sapete anche che colui che resta fuori
non ha più speranza.
Ebbene,
tutto questo vi ho detto, tutto questo vi dico perché siate generosi, molto
generosi: saranno i vostri sacrifici a salvare tante anime dalla rovina. Nel
prossimo futuro, quindi, vi sarà chiesto qualcosa di più. Non pensate a
penitenze pesanti: saranno proporzionate alle vostre forze. Offritele con
gioia, anche se non conoscete quale anima godrà, per i vostri meriti.
Figli
cari, l’estate sta per concludersi e purtroppo il bilancio è ancora assai
scarso: pochi hanno offerto; molti sono vissuti nella negligenza e nella
superficialità! La grande purificazione, giunta ormai quasi al culmine,
coinvolge i singoli e la società intera: chi ha dato molto soffrirà poco o
affatto; ma chi poco ha dato e poco ha continuato a dare, figli cari, costui si
prepara a soffrire molto e le sue sofferenze non avranno fine, prima che sia
conclusa la purificazione.
Figli,
v’istruisco, perché desidero che in voi la gioia non abbia mai fine, anzi, vada
sempre crescendo. Siate generosi con Gesù, siate generosi coi fratelli, siate
pieni di carità verso tutti, anche verso le umili creature, che Dio sempre con
Amore ha fatto e che hanno diritto di essere rispettate. Pensate al vostro
fratello Francesco che vi ha preceduto ed ha dato a tutti gli uomini una grande
lezione di vita: la sua preghiera era intensa ed ininterrotta, il suo amore
immenso per Dio e per tutte le creature. Ebbene, questo è un bell’esempio da
imitare! Voglio portarvi tutti verso la santità. Molti di voi sorridono davanti
a tale parola, pensano che per essere santi occorrono grandi cose. Io vi dico
che non è così: fate ogni azione in modo che sia gradita a Gesù e offrite ogni
sacrificio per Gesù, siate i più cari amici di Gesù, lodandolo, benedicendolo,
adorandolo in ogni istante; fate questo, senza mai stancarvi, e vi dico che
sarete tutti santi.
Figli
cari, vengo sulla terra ogni giorno e sono accanto ai figli che tanto amo.
Conosco ogni cuore, sia quello puro che quello che ha bisogno ancora di
liberarsi da grande impurità. Sono felice e mi compiaccio dei primi; ma sono
tanto preoccupata per i secondi: vedo che il tempo fugge e si avvicina il
momento conclusivo. Vorrei che i miei figli mi capissero – non posso dirvi
tutto, figli miei, Gesù non me lo concede – ma già qualcosa voi avete compreso.
È in atto la grande lotta tra bene e male; voglio che presto, assai presto,
trionfi il bene. Aiutatemi! Non alcuni figli desidero vedere felici ed
esultanti, ma tutti i miei figli, tutti quelli che hanno sentito la mia voce.
I
messaggi, che dono per volontà Divina, non sono per pochi privilegiati, ma
devono giungere al cuore di tutta l’Umanità! Ciascuno che li riceve si faccia
discepolo ed apostolo, diffonda la verità
non perda occasione per farla brillare. Guai a chi sostiene la menzogna,
e si dichiara credente e cristiano, guai a chi si vergogna di proclamare la
verità! Dice il mio Gesù: “Se voi vi vergognerete di me, anche Io, Io, Gesù, mi
vergognerò di voi davanti al Padre.” Siate coraggiosi testimoni del vero: non
tacete, quando occorre parlare, e non parlate, quando dovete tacere. Non fatevi
alcun pensiero del futuro: esso è preparato da Dio. Vivete bene il presente,
attimo dopo attimo. Nutritevi del corpo Santissimo di Gesù nell’Eucarestia: vi
darà forza e coraggio in ogni battaglia. Figli, il trionfo è ormai vicino.
Coraggio! Vi amo. Ti amo,
figlia
Maria
Santissima