Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.08.97

 

 

Eletti, amici cari, restatemi fedeli, restate nel mio Amore. Siate saldi in me: la terra sussulterà sui suoi cardini, ma voi resterete nella pace.

 

 

Sposa amata, riposa, serena, in me. Nulla devi temere, piccola mia: Io veglio sui miei prediletti. Sono una Madre dolcissima, un Padre amorosissimo: che può accadere ad un piccolo, quando è così ben protetto? Voglio che la gioia del cuore, iniziata con la mia costante presenza in esso, non abbia mai fine. Chi è entrato in questa, soave, estasi avrà la forza di perseverare fino alla fine.

Sposa mia, nulla potete, senza di me. L’uomo, senza di me, non può fare nulla; ma con me nel cuore tutto può, perché a me nulla è impossibile.

Questi tempi, che tu vedi così difficili e densi, potevano, invece, essere i più facili e belli, perché mai, come in questo momento storico, le mie grazie sono piovute abbondanti e fitte per tutto il genere umano. Il mio progetto già si sarebbe attuato e ogni uomo godrebbe pace e felicità, gioia profonda del cuore; ma, come anche tu puoi constatare, così non è: pare che la gioia e l’allegrezza siano scomparse dalla terra; prevalgono ovunque pena e tormento. Le pene si fanno sempre più dure, i tormenti più aspri.

Piccola mia, l’uomo, da sé, si sta scegliendo la sua sorte: Io, Io, Gesù, offro sempre pace e gioia; l’uomo si cerca invece pena e tormento, operando nel male. Piccola mia, perché Io, Io, Gesù, ho dato delle Leggi ben precise? Non solo le ho date, le ho stampate a lettere di fuoco nei cuori. Perché tutto questo? Amo, amo, immensamente, ogni anima e non voglio che nessuna si perda. Dopo il peccato di origine, l’uomo è divenuto fragile, incapace di vivere nella pace, avendo perso tutti i privilegi che aveva nel momento della creazione. Ecco allora che ho provveduto a lui, scrivendo le mie Leggi nel suo cuore. Questo gli ho detto: uomo, se seguirai queste Leggi, che ti do, se te le imprimerai nella mente e farai di esse il tuo più grande tesoro, allora, avrai la pace, darai pace, avrai la gioia, darai gioia. Più attento sarai nel seguirle, più sarà facile la tua vita e quella di coloro che ti stanno intorno; più disobbediente sarai, più infelicità avrai e darai. Le mie Leggi sono la guida dell’uomo, sono la strada, luminosa, che Io, Io, Gesù, indico ad ogni uomo. Ciascuno può seguirle oppure può ignorarle: è libero nella sua azione, libero nella scelta; sappia però che verrà un giorno, nel quale di ogni azione compiuta, di ogni pensiero fatto dovrà rendere conto a me e sarà quello un momento grande e tremendo, al quale nessun uomo può sottrarsi. A che serve divenire padrone di tutte le ricchezze del mondo, a che serve tutto questo all’uomo, se egli perde la sua anima che è eterna? Perché molti sono così insipienti, da non riflettere sulla loro sorte di eternità!

Piccola mia, questi concetti li ho ripetuti, continuamente, a tutte le generazioni che si sono succedute; non pensare che siano patrimonio solo delle religioni più evolute: anche nel cuore di un selvaggio, che non ha mai sentito parlare di me, ci sono queste verità, stampate dal mio dito. Ogni uomo sente di avere un grande sorte, intuisce la verità, anche se nessuno gliela spiega. Non potrei giudicare un essere umano, se egli non avesse dentro di sé delle regole ben precise da seguire. Dicevo che anche il selvaggio animista ha delle grandi intuizioni, ha delle regole di vita, in base alle quali deve vivere: può trasgredirle, ma sa di sbagliare, e per questo verrà giudicato da me, Dio.

Sposa cara, se l’uomo sbaglia, senza capire di sbagliare, non tanto per ignoranza volontaria quanto piuttosto per negligenza dei suoi simili, può essere giudicato colpevole? Ti dico che, allorquando vi sarà il grande giudizio, chi poco ha conosciuto, non per colpa sua, avrà una sorte assai migliore di colui che molto ha posseduto, senza trarne profitto!

Se l’uomo segue le Leggi, che ho dato e scritto nel suo cuore, può avere la gioia, la pace, la vera felicità. Oggi gli uomini sono profondamente infelici, angosciati, tormentati; perché?

La risposta, piccola mia, è evidente: ciascuno ha voluto camminare per conto proprio, ciascuno fare solo ciò che era di suo gradimento; ebbene, il risultato è evidentissimo.

La natura umana, profondamente ferita dal peccato d’origine, è corrotta e tende al male; per compiere il bene deve faticare, combattere, spesso, un’aspra battaglia contro se stessa. Io, Io, Gesù, conosco tutto questo e so quanto è arduo per l’uomo volgersi al bene e lasciare il male; Io stesso ho voluto percorrere la stessa strada umana, dando un esempio da seguire a ciascuno di voi.

Se gli uomini avessero compreso in tempo la lezione data, la terra sarebbe un magnifico giardino, dove ogni uomo avrebbe la gioia del cuore e si preparerebbe ad averne sempre di più, in un crescendo continuo. La tristezza di oggi e la grande sofferenza del genere umano sono le conseguenza di una disobbedienza continua, divenuta sempre più diffusa.

Amata sposa, il grido di dolore delle mie creature sale al mio orecchio; vedo e conosco ogni cosa. L’infelicità va crescendo: col peccato sempre più diffuso, sempre più radicato, l’uomo agisce contro se stesso, mostrando la più grande insipienza. Vedrai che l’onda del male non si calmerà; vedrai un mare in grande tempesta, vedrai le onde divenire sempre più alte e travolgere ogni cosa: lascio che l’uomo subisca, in parte, la conseguenza del suo comportamento. Interverrò solo alla fine, allorché verrà il momento di mettere ordine a tutte le cose.

Ripeto, sposa cara, ripeto a te perché tu lo ripeta agli altri: non tema il giusto che segue la mia Legge ed ha trovato rifugio nel mio Cuore amoroso, non abbia paura dell’onda sempre più minacciosa e viva sereno, perché nulla può accadere a chi è in me; tremi colui che mi è nemico, che continua ad opporsi al mio volere, tremi, perché dei miei nemici non ne resterà in piedi neppure uno.

Sono un Padre amorosissimo con i figli obbedienti, docili ed umili. Ammonisco e paziento a lungo, prima di giungere a colpire i disobbedienti ed i superbi; ma viene il giorno nel quale il mio braccio si abbatte, severo, su costoro, su questi che non hanno voluto sentire né capire né vedere.

Sposa cara, ho ammonito, ho pazientato, tutto ho fatto perché i figli corressero a me; ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: coloro che più hanno ricevuto sono i più indocili, coloro ai quali ho fatto i massimi doni i più ribelli! Ebbene, diletta, comincerò proprio da questi a colpire: i più ricchi diverranno i più poveri. Per loro il rigore sarà massimo e via via, uno dopo l’altro avranno la loro lezione. Chi si piegherà e capirà, supplicando il mio perdono, potrà accedere ancora alla salvezza; per gli altri ci sarà la rovina.

Resta in adorazione, mia diletta. Resta in adorazione continua ed intercedi per i tanti stolti che si rifiutano di cambiare. Donami ogni istante di vita!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

20.08.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, vivete nella pace di Gesù. Godete di questo dono, sublime, che vi viene offerto in questo tempo, così tribolato. Miei piccoli, con la pace nel cuore voi sarete perseveranti, voi giungerete fino alla fine e godrete la felicità della vittoria conclusiva.

Il grande giorno è tanto vicino: prima ci saranno gli ammonimenti; se questi non verranno subito accolti, ci sarà il castigo che durerà poco, se voi sarete sempre pieni di zelo e d’amore per Dio.

Sì, figli cari, un solo uomo può fermare una grande distruzione; sì: Dio, per amore di uno solo, compie le più grandi meraviglie. Voi non siete molti, ma avete un cuore tutto pieno di fuoco, avete volto la vostra vita a Dio e a lui dedicate ogni attimo, a lui ogni pensiero, per lui vibra ogni vostro pensiero; ogni palpito gli appartiene. Questo fervore renderà meno aspra la grande battaglia, meno acuto il dolore, meno lunga la lotta. Per amore vostro, Gesù renderà meno catastrofici i terremoti, meno impetuose le acque, meno distruttivo il fuoco.

Figli, amati figli, perseverate fino in fondo, senza stancarvi e vedrete quali meraviglie compie il Signore per i suoi figli, obbedienti e docili: molti ribelli cambieranno vita, molti lontani avranno la nostalgia della casa paterna, molti dubbiosi troveranno la luce, molti smarriti la strada.

Vedrete trascorrere il tempo senza che, apparentemente, accada nulla di esplosivo, vi sembra che le giornate trascorrano tutte uguali, una simile all’altra: non è così, figli amati, non è proprio così: se, per un attimo, vi mostrassi la scena del mondo, voi restereste incantati, stupiti, meravigliati! Accadono cose grandiose, alcune stupende e alcune orrende: un giorno è assai differente dall’altro!

I più grandi miracoli accadono nei cuori, nelle anime. Non pensate sempre ai fatti prodigiosi che anche sono frequenti in questi giorni; pensate che in alcune parti della terra Io mi mostro, visibilmente, in alcuni cuori vivo stabilmente e parlo dolcemente, come una mamma che mai lascia solo il suo bambino. Attraverso queste anime, belle e privilegiate, voglio guidare ogni uomo; alla santità, voglio guidarlo! Parlo ai piccoli perché la voce giunga ai potenti della terra, ai quali molto sarà chiesto, perché molto è stato loro dato. Vedo come i più grandi tengono in poco conto le mie parole  procedono con superbia ed arroganza sulla via tenebrosa: nessuno ha il coraggio di cambiare, eppure hanno dinanzi a sé così poco tempo!

Occorre avere coraggio, occorre essere eroici, talora, per cambiare rotta, mentre tutti stanno seguendo una stessa direzione. Guai a coloro che curano troppo il rispetto umano! Guai a coloro che si vergognano davanti agli uomini di testimoniare la loro fede: anche Gesù si vergognerà di loro davanti al Padre e se ne andranno via, umiliati e piangenti!

Piccoli, in questi anni vi ho dato tanti consigli: sono molti i miei messaggi; giorno dopo giorno vi ho istruiti. Ora è tempo di metterli tutti in pratica, tutti, tutti, figli cari, senza tralasciare neppure una virgola. In quello che ho detto non c’è né una parola in meno né una in più: tutto dovete tenere a mente. Io vi aiuterò di volta in volta.

Piccoli miei, se sarete obbedienti, se sarete pieni d’amore per mio Figlio Santissimo, vedrete la terra rivestirsi di un manto splendente: il deserto si trasformerà in un terreno irriguo; sorgenti d’acqua limpida e fresca sgorgheranno ovunque; gli alberi daranno, spontaneamente, i propri frutti e la terra vi offrirà cibo in abbondanza, senza la fatica di coltivarla.

I medici e gli speziali rimarranno senza occupazione, perché nessuno più avrà bisogno di loro.

Gli avvocati scompariranno: dovranno cambiare mestiere, perché ogni uomo praticherà da sé la giustizia. I Cieli gronderanno rugiada Divina, perché, figli amati, questo è il tempo della più grande felicità sulla terra per i veri figli di Dio: mai nel passato sono stati concessi doni simili.

La creazione intera esulterà, dopo il lungo travaglio del parto. La nuova creatura sarà la pace universale: tutti gli uomini, di ogni razza, si daranno la mano e uniranno i loro cuori che batteranno all’unisono.

Esultate, figli. Esultate, mentre si compie e conclude il tempo della tribolazione.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima