Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.08.97

 

 

Eletti, amici, i tempi si abbreviano. Sono molte le tribolazioni, ma Io le renderò più corte, più attenuate per voi e per il mondo intero, se mi sarete fedeli fino alla fine.

 

 

Sposa cara, perseverate, perseverate, senza stancarvi, perseverate nel sacrificio e nella preghiera: la vittoria sarà per chi giunge fino al traguardo. La prova è pronta per ogni uomo; sostenetela con pazienza ed amore: nulla accade che Io non permetta e nulla permetto che non giovi alla salvezza delle anime. Chi mi ama e segue le mie parole, chi le vive, intensamente, confida in me e non si sente smarrito per ciò che possa accadere.

Sposa amata, Io, Io, Gesù, permetto il male per trarne il bene, permetto il massimo male per trarne il massimo bene. Non temere mai, mia diletta, che vivi nel mio Cuore che ti ama. Non temere, perché la tua unione con me è salda, come quella di una sposa che si unisce al suo fedelissimo, sposo. Ho cercato di legare a me ogni uomo con vincolo saldissimo; ma non ho mai voluto togliergli la libertà di scegliere.

Mia diletta, in questo tempo sto chiamando in modo speciale ogni uomo a divenire mio collaboratore per condurre tutti al regno di pace universale: chi collabora con me vedrà compiersi il mio disegno di salvezza e felicità. Siate come me, eletti, siate con me ogni giorno, facendo quello che Io vi chiedo di fare, quello che Io vi permetto di fare. Non progettate alcun futuro: l’ho già tutto progettato Io, Io, Gesù, per ciascuno di voi. Dovete darvi solo un pensiero: quello di servirmi, di servirmi con zelo; ciò che dovete, poi, fare Io stesso ve lo dirò, volta per volta.

Piccola mia, mi hai offerto la tua vita e l’hai messa nelle mie mani, fiduciosa, abbandonata, sicura, come il bimbo si lascia andare, sicuro, tra le braccia salde e sicure del padre e tra quelle tenere ed amorose della madre. Questo è il momento dell’abbandono, questo, nel quale stanno venendo a mancare tutte le sicurezze: questo è il tempo, nel quale l’uomo deve mostrare piena fiducia in me, Dio.

Molte prove sono anche in questo senso: quando l’uomo vede cadere le sue sicurezze, se non si è abbandonato in tempo a me, Dio, viene colto da grande disperazione; ma, se è in me, sa, sa con certezza che non verrà mai lasciato solo.

Piccola mia, quante volte in un giorno mi ripeti queste parole: “Con te. Con te, Gesù, la vita diviene un Paradiso. Con te, Amore, ogni istante di vita è gioia; anche il dolore è gioia, anche il tormento presto si volge in allegrezza.” Così è, così è, diletta. Dono la vita alle creature predilette perché esse siano felici, non certo per il dolore. Desidero che, presto, ogni pena si trasformi in gaudio; ma dipende da ciascuno avere questo dono.

È il momento della chiamata generale alla felicità. Sì, l’ho detto e lo ripeto: questo non è il tempo del grande dolore, è il tempo della grande felicità, che Io, Io, Gesù, sto per porgere a tutti coloro che hanno confidato in me. Ancora poco vi faccio aspettare, ancora poco e vedrete il pieno compimento delle mie promesse.

Sposa amata, non chiederti perché queste parole Io le ripeta con tanta frequenza: l’uomo nella prova e nel dolore dimentica tutto, si fa cogliere dalla paura; quando soffre, non pensa alla gioia e, quando gioisce, non pensa alla sofferenza. Sono accanto ad ogni uomo che collabori attivamente con me per dirgli: figlio amato ed obbediente, segui questa strada che hai intrapreso, seguila e non ti stancare. Non fermarti per via, perché i tempi sono brutti. Non ti stancare, per poco: non puoi farlo perché Io ti sto vicino, la stanchezza che senti è un’impressione di stanchezza. Sappi che il mio nemico ti tenta ogni volta che ti fa sentire così spossato che saresti tentato di lasciare tutto e cambiare strada. Non è mai stanco chi mi segue: il vigore non gli viene a mancare, perché lo rinnovo Io, Io, Gesù. Non chiedere, dico al figlio obbediente, non mi chiedere dove stai andando e quali difficoltà, dovrai superare; non chiederlo, non chiederlo mai, perché non te lo dirò: non serve saperlo. Conoscerai le fasi di volta in volta. Fidati di me, abbandonati a me, spera in me e non temere di procedere.

Dico al figlio, dubbioso e sempre incerto: la tua tiepidezza mi offende. Non sei caldo né freddo: sei tiepido! Lascia che Io muti il tuo cuore e la tua mente; lasciami operare su di te: se ti troverò così al mio ritorno, non sarà lieto la tua sorte! Dico, poi, a chi è ancora lontano, lontano: non continuare a rimandare il giorno della tua conversione; non dire: “Ci penserò dopo. Deciderò, quando mi sento; non sarà domani, forse neppure dopodomani, ma l’altro ancora cambierò vita.” Non pensare in simile modo, figlio amato: chi rimanda da un giorno all’altro non si deciderà mai e verrà colto di sorpresa a vivere nel peccato e nell’indifferenza. Il tempo non c’è. Ricordati: il tempo più non c’è; dico all’uomo che non ha mai conosciuto il mio nome: hai delle Leggi scritte nel cuore; seguile e ti salverai. Non chiedo conto a chi è senza colpa della sua ignoranza, ma chiedo a ciascuno quello che è in grado di offrire.

Dico al figlio, che appartiene ad un’altra religione e mai ha conosciuto quella vera, in quanto nessuno gliel’ha insegnata: fa’ il bene ed evita il male; segui anche tu le Leggi, che ho impresso nel tuo cuore a lettere di fuoco. Verrà, verrà il giorno, nel quale conoscerai la vera religione: si dissolveranno anche per te le tenebre e vedrai spuntare la splendida luce.

Dico, poi, ai miei oppositori, a coloro che hanno tradito, abusato, staccandosi dalla vera religione per entrare nelle sette: pensa, pensa, figlio amato, a quello che stai facendo! Non camminare, come fa un asino che non ha intelletto; abbi coraggio e spezza la catena che ti lega. Io, Io, Gesù, perdono chi viene a me, pentito, anche dopo il grande tradimento. Chiedi luce ed avrai luce. Tutti quelli che ti insegnano a staccarti dai Sacramenti della Chiesa, dai canali che conducono la mia linfa, sono falsi profeti, nemici, che vanno combattuti e vinti. Nessuno di loro resterà in piedi: per essi ci sarà una durissima sentenza.

Infine, voglio parlare a chi sta stretto nel mio Cuore, lo adora giorno e notte, ritiene di avermi dato sempre troppo poco e studia come offrirmi di più; ebbene, questo dico ai miei adoratori, infaticabili: siete la mia gioia. In tempo di grande abbandono, di continuo tradimento, consolate il mio Cuore, tanto afflitto e colpito. Statemi vicine, anime belle; statemi vicine e mettete balsamo sulle mie, infinite, piaghe! Per voi tornerò presto, per voi attenuerò i grandi castighi che merita il mondo, per voi userò mano leggera lì, dove dovrei colpire con pugno di ferro. Restate in me, strette a me ed Io resterò sempre con voi e vi renderò felici!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

23.08.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, Gesù vi ricorda sempre la brevità del tempo perché voi possiate utilizzarlo, adeguatamente. Guardatevi intorno e vedete come male esso viene usato dalla gran parte della gente: ognuno vive come se non dovesse mai morire; pochi si preoccupano della propria anima e tutti invece del corpo, come se esso fosse eterno e l’anima non esistesse proprio. Vedete quanta superficialità nel vivere e quanta spensieratezza nel compiere il male! Chi ha un commercio si preoccupa di guadagnare per migliorare la sua posizione e questa sua brama, talora, lo rende capace di disonestà; opera il male, prosegue nel male, come se non dovesse mai rendere conto a nessuno. Nell’ambiente di lavoro si bada più spesso al proprio tornaconto che non a servire bene il prossimo; anche nell’ambito della stessa famiglia pochi fanno il proprio dovere e molti sono quelli che lo trascurano.

Prosegue questo gioco, sbagliato, e nessuno vuole comprendere il proprio errore.

Figli cari, questo male, che è divenuto un mare immenso, trascina l’Umanità verso il dolore, verso la bestialità: l’uomo si spoglia della sua altissima dignità per vivere come un bruto.

Piccoli miei, ogni uomo deve capire che all’anima occorre rivolgere la propria attenzione: essa è eterna, mentre il corpo è mortale e seguirà la sorte dell’anima.

Vedo i miei figli più giovani vivere nel più grande smarrimento, privi di guida e di valori: gli esempi da seguire sono spesso negativi e le guide o mancano del tutto o sono cieche e zoppe. Quanta pena provo per questi giovani d’oggi che non sanno come occupare il loro tempo e lo bruciano nelle vanità più assurde!

Figli cari, aiutate i giovani: siate per loro buone guide e validi esempi. Fate la vostra parte, quella che Gesù vi ha assegnato. Qualcuno di voi pensa: “Io cerco di dare buon esempio, ma la società, corrotta, distrugge con lo scandalo il bene che opero.”

Non scoraggiatevi, se accadono queste cose e perseverate nel bene, senza stancarvi. Fate la vostra parte in famiglia, nell’ambiente di lavoro; ovunque andiate, gettate i semi santi, che Gesù vi ha dato. Fatelo e non preoccupatevi di altro. Quel seme, gettato nel cuore, germoglierà, quando Gesù lo avrà imbevuto della sua rugiada nel tempo, che voi non conoscete ma che a lui è noto.

Ogni giorno vi presenterà molte occasioni di bene: coglietele tutte e non lasciatene sfuggire neppure una. Agite come se ogni giorno fosse l’ultimo della vostra vita e come se l’indomani doveste presentarvi al tribunale Divino. Abbiate sempre presente l’importanza del tempo che state vivendo e l’esiguità di esso. Quando sentite queste mie parole, avvertite come un brivido che vi attraversa e dite fra di voi: “Chissà la Mamma del Cielo cosa vuole dire! Chissà che significano le sue parole, così misteriose: forse finisce il mondo, forse ci sarà il grande giudizio!” Piccoli miei, non siate curiosi di sapere quello che accadrà né quando accadrà né come accadrà: non spetta a voi conoscere tali cose.

Tutto dipende da Dio, da quel meraviglioso e splendido Dio, che vi ha tanto amato da morire per voi, dopo aver preso un corpo come il vostro, che, per Amore immenso, vi ha creato e che vi sostiene per condurvi alla meta gioiosa. Cosa potete attendere dalle mani di Dio Amore?

Vivete nella gioia, figli cari. Vivete sereni, perché grandi cose sono state preparate per voi. Quando qualcosa vi turba, pensate a questo, pensate alle parole di Gesù che ha promesso di asciugare le lacrime, di trasformare il grande dolore in grande esultanza e questo, presto, assai presto.

Leggete, figli cari, con attenzione i miei messaggi e viveteli, viveteli ogni giorno: sono la guida, sicura, verso la grande pace del cuore, verso la felicità!

Questo, ripeto, è tempo di gioia per coloro che seguono la retta strada: il dolore scomparirà, presto, dalla terra e di esso si perderà anche il ricordo. Coraggio, figliolini cari!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù e Maria Santissima