Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.08.97
Eletti, amici, cari e fedeli, il mondo sta subendo
la grande purificazione. Ognuno affronti con coraggio ed amore la prova, alla quale
è sottoposto, e ben presto ogni dolore si trasformerà in gioia.
Sposa
amata, non tremi il tuo cuore, se vedrai crescere il dolore e l’angoscia
intorno a te. Non tremi il tuo cuore, se vedrai tante lacrime scendere sul
volto degli uomini. Non tremi il tuo cuore, nel constatare tanta afflizione
ovunque. Le prove sono un sentiero che porta alla salvezza, se affrontate con
coraggio e pazienza; se poi, oltre al coraggio ed alla pazienza, c’è anche
l’amore, la prova diviene un volo sublime dello spirito che desidera rifugiarsi
in me, nella mia misericordia. Ecco, mia amata, intorno a te un mondo che
soffre e geme; tutto il mio creato soffre molto in questo momento: il nemico ha
assalito i cuori umani e le menti. Gli uomini, trasformati in lupi, feroci hanno
poi riversato la loro ferocia verso l’intera mia creazione, distruggendola e
devastandola, fino all’inverosimile.
Sposa
mia, se presto non venissi, se presto non prendessi in mano del tutto le redini
del mondo, di esso resterebbe solo cenere, perché l’uomo nella sua follia tende
ad autodistruggersi, assieme a tutto ciò che lo circonda. Quanto dolore provo
per simile scempio: l’uomo, abbruttito dal peccato e dal vizio, distrugge con
crudeltà ogni cosa bella, che Io, Io, Gesù, ho creato, fino a giungere al punto
di assalire la vita nel grembo materno!
Amata
sposa, quando le madri divengono assassine dei loro figli, allora, allora
significa che l’amore è proprio scomparso dal mondo! Quando gli Stati, invece
di difendere la vita, permettono che essa sia distrutta e favoriscono chi si
dispone a commettere tale omicidio, allora, allora mia diletta, significa che
l’amore è scomparso dalla terra che è divenuta una landa gelida e deserta,
popolata da animali feroci che non possono più essere chiamati uomini.
Piccola
mia, ti rattristi, spesso, guardando ciò che accade intorno a te. Vedo che il
tuo dolore è pungente; pensa a quanto deve essere il mio, allorché i miei occhi
si posano sul mondo intero e scrutano ciò che avviene non solo all’esterno, ma
anche nel profondo di ogni essere umano!
Alla
vigilia della mia seconda venuta, vedo un’Umanità gelida e senz’amore: la
corruzione è aumentata e non viene neppure ritenuta tale; il male viene
chiamato “evoluzione, sviluppo, emancipazione”! Così, le mie creature
predilette si allontanano da me sempre di più.
La mia
piccola pensa: “Forse in questo breve arco di tempo, che manca, qualcosa
cambierà. Forse le prove renderanno più saggi gli uomini e più riflessivi”.
Ebbene, osserva quello che accade: ho provato ciascuno secondo il suo bisogno;
l’uomo geme, ma non migliora, soffre, ma non muta vita e ognuno prosegue nel
suo errore, perché vede quello vicino fare lo stesso. Così, il male, stilla
dopo stilla, è divenuto un oceano sconfinato, dalle acque torbide ed insidiose,
che va aumentando, non diminuendo.
Amata
sposa, il mio Vicario in terra sta parlando con grande chiarezza al mondo, sta
spiegando con semplice linguaggio qual è la mia logica; vedi come le sue parole
attraversano gli spazi e giungono ad ogni parte della terra. Io parlo in tal
modo ai figli di tutto il mondo, parlo attraverso le sue labbra con tenerezza
di Padre. Ognuno dovrebbe capire quello che intendo dire; vedo che, invece,
sono pochi i cuori che si aprono e molti quelli che non vogliono mutare.
Giunge a
me un grido di dolore e di angoscia da tutta la terra: mi si chiede di far
cessare le guerre, di mettere pace tra gli uomini; mi si chiede di guarire i
corpi malati; mi si chiede di sanare le grandi ferite del creato, assalito
dalla ferocia umana. Le suppliche salgono a me ed Io non sono insensibile ad
esse e voglio esaudirle, voglio concedere tutto ciò che mi si chiede; ma devo
vedere nell’uomo desiderio di mutar vita, la volontà di uscire dal peccato
grave, desidero che ci sia contrizione, profonda, nei cuori. Sposa amata, mai
gli uomini si piegano docili al mio volere e mai potranno provare le gioie, che
tanto desiderano avere. Il male che ha colto il mondo è la conseguenza del
peccato; il grande male è la conseguenza del grande peccato sociale. Regredisca
il peccato: regredirà anche il male. Nessuno osi credere che possano mutare le
cose intorno, prima che mutino i cuori e le menti!
Sto
operando potentemente nel profondo delle mie, amate, creature. Chi è disposto
ad ascoltare la mia voce avrà la pace e la gioia; chi, invece, resta chiuso non
avrà pace né gioia e la sua situazione diverrà sempre più intollerabile, fino
alla disperazione. Colga il mondo il mio ammonimento ed ogni uomo ne faccia
tesoro: i ribelli non proseguano nelle loro indocilità, i superbi non
proseguano nella loro superbia! Io, Io, Gesù, apro il mio Cuore; ognuno venga a
me e sarà consolato e protetto.
Venite a
me, voi, che soffrite tanto. Venite ed Io vi consolerò! Non rimanete lontani
dalla mensa, che Io ho preparato con tanto Amore per ogni uomo: c’è abbondanza
per tutti. Il dolore scomparirà, subito, se voi verrete a me, uomini della
terra! Io sono l’Amore e il mio Amore vi guarirà. Io sono la gioia, la fonte
perenne, e vi darò la mia infinita gioia. Io sono la pace, tanto la desiderate:
ebbene, in me la troverete.
Piccola
mia, dipende da ciascuno avere la felicità oppure scegliersi la rovina: in
questo tempo, conclusivo, ognuno sta scegliendo la sua strada. Ti ho parlato
spesso degli ultimi tempi; ti ho detto che questi sono gli ultimi tempi e tutto
muterà, perché questa è la volontà del Padre. Chi potrà godere questa
mutazione, se non colui che ha ben operato perché questa avvenisse, se non
colui che ha obbedito, senza attendere che tutto precipitasse?
Mia
diletta, si è affacciato sul mondo un nuovo, grande, giorno, dono sublime del
mio Amore. Vivilo, intensamente, secondo la mia volontà. Resta stretta al mio
Cuore ed adoralo, perché è lacerato dall’ingratitudine umana e dalle enormi
offese che mi vengono fatte in ogni istante.
Ti ho
concesso il dono speciale della preghiera continua, dell’adorazione incessante;
non stancarti, piccola mia: fa’ di ogni attimo di vita un’offerta d’amore a me,
Dio.
Continuo
ad elargire le mie grazie per coloro che le vogliano cogliere: desidero che
presto ogni dolore si tramuti in gioia. Questo dipende, ora, dalla volontà di
ciascuno.
Scegliete,
scegliete, bene: questo è il momento della grande scelta! Vi ho posto davanti due
strade: quella della luce e del bene oppure quella delle tenebre e del male.
Imboccate quella che volete: liberi vi ho creati, uomini della terra, e liberi
resterete fino all’ultimo. Non forzo la vostra volontà. Lo sapete, l’ho
ripetuto infinite volte: non la forzo neppure per salvarvi; siete voi che,
spontaneamente, dovete scegliere la strada da percorrere.
Sposa
amata, spiega agli stolti che nel peccato e nella disobbedienza non ci sono mai
gioia e pace. Nessuno che persegua la strada tenebrosa del peccato può sperare
in un futuro luminoso e felice. L’avrà e presto chi, invece, opera secondo le
mie Leggi, insegnando agli altri l’obbedienza e la docilità.
Siate
saggi, uomini, siate saggi: avrete ciò che desiderate e molto più ancora di
quanto vi aspettate.
Ti amo,
diletta. Vivi in me e sii felice.
Vi
amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.08.97
La Mamma parla agli eletti
Figli amati,
figli cari, siate sereni e vivete ogni giorno nell’Amore di Gesù, seguendo le
Leggi Divine e tenendovi lontano dal peccato grave.
Piccoli
miei, il mondo teme le grandi sciagure: si parla di catastrofi che possono
accadere, di guerre nucleari, di grandi rovine. Oggi gli uomini pensano solo a
questo e parlano solo di questo. Si teme la morte fisica e si rimane
impressionati, quando una giovane vita viene stroncata, ci si meraviglia come
questo possa accadere, con frequenza. Si temono le malattie: ognuno si
preoccupa di tenere in buona salute il proprio corpo e lo cura, lo vezzeggia,
non lo vuole privare di nulla. Anche un minimo sacrificio sembra impossibile da
sostenere.
Figli
cari, non preoccupatevi tanto del benessere del corpo, di tenerlo bello e giovane;
siate, invece, assai più preoccupati della salute dell’anima che è eterna e che
può perdersi, con un comportamento sbagliato. Avete una perla, preziosissima,
da proteggere e curare. Pensateci al mattino quando vi alzate, al pomeriggio,
alla notte, quando vi coricate: non lasciate mai questo pensiero. Un solo
peccato grave, figli, un solo peccato grave, che non è stato perdonato è
sufficiente per la sua rovina! Il mondo, dicevo, teme sciagure e catastrofi che
possono venire dal Cielo o dalla terra, ma non pensa che l’unica, grande,
sciagura, veramente temibile, è il peccato e altra non ce n’è, oltre a questa!
Evitate, evitate con tutte le forze il peccato grave ed impegnatevi ad evitare
quelli così detti veniali.
Voi
dite: “È difficile non peccare. L’uomo è così fragile che basta poco per
cadere.”
È vero
che è fragile, è vero che è debole, per natura, ma la natura si può vincere, si
deve vincere! Con l’aiuto di Dio si possono ottenere le più grandi vittorie! Se
voi ci mettete tutta la vostra buona volontà e supplicate Dio perché vi aiuti
nell’impegno, siate certi che riuscirete a passare i giorni peccando sempre
meno.
Siate
riflessivi ed attenti e vedrete che splendidi risultati! Non preoccupatevi del
futuro né di quello prossimo né di quello remoto, ma solo del presente. Vivete
bene l’attimo presente: vi preparate in tal modo un tesoro per il futuro.
Oggi
v’invito, figli cari, ad esaminare a fondo voi stessi e a vedere quali sono i
peccati più frequenti che commettete. Se avete una debolezza, puntate la vostra
attenzione su di essa e studiate qual è la causa che vi spinge a cadere nello
stesso errore. Faccio un esempio: parlate troppo, dite anche qualcosa che
potreste tacere; ebbene, soffermatevi su questo punto e preparate un piano per
emendarvi. Ricordate quello che molti santi suggerivano: quando parlate,
pensate a Gesù; o parlate di lui o parlate con lui. Fate discorsi che portino
sempre alla sua lode. Pensate, mentre parlate, a ciò che gli è gradito; “Se
parlo male di un fratello, anche se in modo garbato, posso dare gioia a Gesù?”
Datevi, subito, la risposta: “No. Gesù vuole l’amore fra fratelli”. Quindi,
quando parlate di un fratello, o ne parlate bene o lo giustificate o tacete.
Gravissimi
sono i peccati di lingua, gravissime le conseguenze della mormorazione e più
ancora delle calunnie che sono veri e propri omicidi morali.
Tenetevi
lontano da questi delitti: se non potete parlare bene, almeno tacete. Tacete e
non giudicate nessuno, prima del tempo. Lasciate a Dio questo compito.
Figli
cari, se ritenete opportuno, per amore, correggere un fratello che sbaglia,
fatelo con grande riservatezza, con massimo rispetto della sua dignità; quando,
poi, vedete che i risultati sono scarsi, allora, allora affidatelo solo alla
preghiera: opera Gesù il Sapiente. Mettete ogni causa nelle sue Santissime
mani.
Figli,
siate accorti. Temete tanto, tanto solo il peccato; di altro non abbiate paura.
Vivete, sereni, nel Cuore dolcissimo di Gesù. Io sono con lui e con voi.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima