Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.08.97

 

 

Eletti, amici cari, ecco per voi un altro giorno di grazia. Coglietene ogni istante. State nel mio Cuore e starete al sicuro. Statemi vicino: in me c’è tanta luce; fuori c’è il buio più cupo.

 

 

Sposa amata, come vedi, ti sto insegnando a dare il giusto valore al tempo, dono prezioso del mio Amore: se vivete bene ora, vivrete bene per l’eternità. Guai ai superficiali che continuano ad essere tali! Guai agli insipienti che non vogliono usare il proprio intelletto! Guai a chi ha mente e si comporta come se non l’avesse! Guai a chi ha un cuore e l’ha fatto divenire gelido come una pietra ed impenetrabile come un sasso!

Sposa mia, gli uomini adducono pretesti e giustificazioni di ogni genere per fare il male. Ognuno, se vedi, quando viene ammonito, porta scuse di ogni genere; ma se gli uomini sono pronti a giustificare ed accettare anche quello che non è giustificabile ed accettabile, davanti a me le cose stanno in modo diverso.

Sposa mia, non giustificare mai il male, se vuoi fare veramente la mia volontà. Non dire: “Può andare anche così”, mentre questo non è. Dico a te, sposa amata, per riferirmi al mondo intero che ha permesso al male di divenire, ormai, un oceano immenso, nel quale ognuno versa, quasi senza più pentirsene, la sua goccia. C’è chi ruba in un commercio e non cambia posizione e comportamento, anche se ammonito più volte: di restituire il maltolto non se ne parla proprio. C’è chi continua nei suoi peccati di sesso e di cambiare posizione e comportamento nemmeno se ne parla. Dice che tutto è impossibile e che l’uomo deve, per forza maggiore, essere così. Adduce scuse e pretesti al confessore che le accoglie: l’anima non muta e si avvia verso una sicura rovina. Sono profondamente scontento del comportamento che tengono molti in questo tempo così conclusivo: chiamo, ma non rispondono, busso, ma non mi aprono, faccio notare ad ognuno che ha dei preziosi talenti da utilizzare, che il tempo fugge e non tornerà, ma parlo ai sordi!

Ebbene, amata, ora mi stringo al Cuore coloro che in me hanno creduto e do gli ultimi ammonimenti a quelli che non hanno voluto farlo: vedremo se si snebbia la loro mente e si apre, finalmente, il loro cuore! Chi accoglie le mie parole di richiamo e si sottopone, spontaneamente, al sacrificio, l’avrà risparmiato dopo, allorché le prove saranno più severe ed i sacrifici molto più pesanti.

Sposa amata, i grandi hanno deviato e continuano a deviare; i piccoli seguono il loro esempio. Poche sono le testimonianze positive e molti gli esempi da non seguire. La mia Chiesa soffre, soffre e geme. Molte colonne, come già ti ho mostrato, sono inclinate, anche se una, la più solida, posata sulla roccia che sono Io, Io, Gesù, si regge ancora ben dritta. Langue, ti dico, la mia Chiesa: dentro opera con superbia ed arroganza il figlio di satana che agisce sulle menti e sui cuori. Essa vacilla, vacilla, ma non cadrà mai, sposa diletta: Io, Io, Gesù, la sostengo e la sosterrò. Tutte le colonne, piegate o inclinate, continueranno a piegarsi, ma Io le rimuoverò e porrò al loro posto basi nuove e solidissime. In quanto ai miei ministri, non mancano quelli buoni e santi: essi porteranno avanti la mia Chiesa, in attesa della mia venuta nel mondo.

Scegliete bene per farvi guidare. Non andate da uno qualunque, miei amati: scegliete il ministro santo che vi conduca a me, vi parli di me, v’infuochi il cuore. Non tutti, non tutti sono affidabili! Con grande dolore lo dico: in mezzo a loro vi sono dei Giuda che mi tradiscono ed allontanano da me le anime, scandalizzandole con un comportamento sbagliato. Chiedete lume, amici cari, chiedete lume e vi condurrò Io, Io stesso da chi vi può aiutare nel cammino.

Sposa amata, la mia passione, dolorosissima, si protrae e continuerà fino a quando una sola anima corre il rischio di perdersi. Chi mi ama soffre con me, geme con me; diletta, il mondo potrebbe ancora salvarsi, se volesse, potrebbe farlo, se ne avesse buona volontà. Il nemico ha preso grande forza, per la debolezza umana, procede di vittoria in vittoria, quanto più la volontà diviene fiacca. Le mie grazie non mancano, il banchetto è pronto e la tavola imbandita con cibi prelibati; ma gli invitati non si presentano e molti, che si presentano, sono indegni.

Amata sposa, nessuno osi presentarsi a me per ricevere il mio corpo Santissimo con abito indegno! Guai all’anima che osa tanto e guai a chi l’ha messa in condizione di osare: molto dura sarà la loro sorte! Dillo questo e ripetilo, in continuazione. Ognuno esamini se stesso e non si accosti a me, se è in grave peccato, anche se si è confessato, senza sincero pentimento e proponimento risoluto di non cadere più nello stesso errore. Piccola cara, Io scruto i cuori e colgo il pensiero nascente: desidero vedere compunzione che scaturisca da un cuore, pentito e lacerato. Non fate, uomini, dei Santi Sacramenti un gioco, da affrontare spensieratamente: non osate comportarvi come gli stolti più stolti! Pensate bene a ciò che fate, riflettete, prima di compiere qualunque azione. Siate accorti, figli cari, siate accorti, perché il nemico non lascia cadere occasione per tentarvi. Sia la vostra vita, ogni istante di essa, fervente preghiera che scaturisce dal cuore: sappiate che Io vi parlo attraverso la preghiera. Cercate il raccoglimento ed Io vi dirò le parole più soavi che possono darvi sempre nuova luce e nuova energia per percorrere questo ultimo tratto, prima del traguardo.

Sposa mia, ripeto che colui che è con me, stretto al mio Cuore, non cammina, ma vola, non si ferma mai per mancanza di energie, ma se ne trova in esubero.

Diletta, anche questo giorno ti accoglie nel mio abbraccio amoroso. La vita di una sposa fedele che si è donata a me, Dio, è immersa in continue delizie, quelle che Io, Io, Gesù, non faccio mai mancare; deve, però, accettare anche molte persecuzioni che vengono dal mondo che non accetta chi non gli appartiene. Chi è mio, profondamente mio, sinceramente mio, non appartiene più al mondo e rifiuta le vanità, le considera polvere di alcun valore: il suo sguardo è verso l’immensità del Cielo che gli sorride.

Vivi nella pace, piccola mia: ti dono la mia pace. Vivi nella gioia, mia diletta: la mia gioia ti offro. Resta in me ed Io sempre con te sarò, anche quando avrai la sensazione di non avermi vicino. Amami con tutto il cuore, con tutta l’anima. Io, Io, Gesù, mai ti lascerò.                                                                                                

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

28.08.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, cercate la luce, cercate Dio, amate la luce, amate Dio con tutta l’anima e servitelo. La vita è un cammino verso la luce e ogni uomo deve seguirlo: di giorno in giorno, con le sue scelte si prepara la sorte futura. Col peccato originale le grandi tenebre sono cadute sull’Universo e l’uomo è affondato in esse; Dio, però, non l’ha lasciato solo, non l’ha abbandonato nel momento del grande smarrimento, ma gli ha preparato un grande piano di salvezza e chi l’avesse seguito sarebbe stato salvo.

Figli amati, Gesù è venuto sulla terra come luce del mondo, luce, splendida, senza tramonto: ogni uomo deve coglierne il raggio guida, solo in tal modo può arrivare alla salvezza. Egli, però, è libero nella sua scelta: può restare immerso nel buio oppure può accedere alla luce. Dipende dalla sua volontà. Sono venuta come Madre della misericordia a richiamare ogni figliolo: il piano Divino prevede anche la mia venuta sulla terra, come guida ai figli, tanto bisognosi di aiuto.

Vengo in un momento in cui la fede si è spenta, la carità manca e la preghiera è stata dimenticata. Vengo, figli, vengo per ravvivare la fede e per accendere la carità; vengo per coloro che ancora sono disposti ad aprire il cuore, vengo per insegnare loro a pregare. La preghiera è il nutrimento dell’anima. Ogni vita deve divenire preghiera. Oggi, come non mai, le forze del male sono possenti, perché il maligno sta concludendo il tempo assegnato: senza la preghiera non c’è salvezza. Con la tiepidezza non c’è salvezza alcuna. Figli, capitelo! Figli, fatelo capire!

Non restino vane le mie parole, non cadano nel vento; la mia presenza sulla terra è grazia, grazia, infinita! Capite la grandezza del dono, che Dio vi ha fatto!

Piccola mia, non mi rivolgo alle anime che bene hanno compreso ed hanno volto la vita intera a Dio ed al suo servizio, mi rivolgo a coloro che ancora stanno nel dubbio e non si decidono. Dicono in se stessi: “Forse non è vero che parla la Madonna. Forse è favola; non appare. Ella è lì, in Cielo, e non si muove.” Si recano poi dai consacrati e trovano facile conferma alla loro tesi. La conseguenza di tutto è che questo, splendido, dono che Dio ha fatto all’Umanità non viene tesaurizzato; l’uomo continua a brancolare nel buio e non vuole seguire il raggio di luce che lo condurrebbe a salvezza.

Oggi la tiepidezza nel mondo è divenuta massima, i cuori si sono raggelati e le menti brulicano di idee sbagliate. Ognuno ritiene giusto quello che gli piace e non si confronta con la parola di Dio. Anche molti consacrati, lo dico con massimo dolore, si sono conformati a questa mentalità!

“Tutto è lecito. Tutto è permesso; tanto, dicono: Gesù è misericordia e perdona, perdona, sempre!”

Non è così, non è così, figli! Gridatelo al mondo, gridatelo dai tetti: non è così, proprio no!

Bisogna seguire le Leggi Divine. Il giusto si deduce da esse e non ci si può fare un’etica personale: Dio è la guida di ogni uomo! L’ho ripetuto infinite volte!

Sono accanto a ciascuno di voi e con Amore vi seguo, con Amore vi istruisco. Non posso obbligare il mondo a credere alle mie parole. Chi crede può; chi crede aiuti i fratelli a credere. Ditelo, ditelo, ditelo, apertamente: “La Mamma Celeste appare, appare, davvero; tutti i giorni appare e parla, parla per istruire il suo popolo e per farlo divenire santo e degno di vivere nel regno di pace e felicità. Non nascondete la verità, ma palesatela con coraggio, eroismo, se occorre:

qualcuno sempre ci rifletterà, qualche altro cuore si schiuderà. Oltre alle parole, più ancora che le parole, testimonino la Verità, nella quale credete, le azioni e la stessa vostra vita quotidiana. Siate cristiani coerenti, figli cari: non dite una cosa, facendone una contraria!

Io sono con voi e vi accompagno nel cammino. Vedetemi con gli occhi del cuore e non dite: “Beati i veggenti che la vedono e le parlano”. Divenite tutti veggenti, per amore. Il cuore ha vista acuta ed udito ottimo: guardatemi e sentitemi. Vi porto la gioia e l’Amore.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima