Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

30.08.97

 

 

Eletti, figli cari, gioite in me. Il mondo vi respinge, ma Io voglio farvi felici. Il mondo vi respinge, ma Io vi ho accolto nel mio Cuore. Il mondo vi respinge, ma prima di voi ha respinto me, Gesù. Io ho vinto il mondo; voi seguitemi e vedrete la mia gloria.

 

 

Sposa diletta, anche oggi t’invito alla gioia del cuore, t’invito alla pace profonda, che nessuna vicenda può turbare. Certo, gli uomini, ispirati dal mio nemico, cercheranno di toglierti i doni, che Io ti porgo con larghezza; se tu sarai perseverante nel servizio, nessuno potrà riuscirci.

Questo è il tempo ultimo per l’antico tentatore; dopo non potrà nuocere più a nessuno. Certo, egli sfrutta ogni istante, ogni occasione, mentre il mondo non si accorge delle sue insidie.

Piccola mia, riposa, serena, sul mio Cuore e non crearti crucci, inutili: non avviene ciò che non deve avvenire, perché tutto dipende da me che non permetto quello che non giova all’anima, ma solo quello che può esserle d’aiuto.

Vedrai accadere tante cose fuori e dentro l’ambito, in cui vivi, fatti ed avvenimenti che ti coglieranno di sorpresa; sappi sempre riconoscere in essi la mia presenza: molto Io, Io stesso faccio con mano potente; altro permetto, perché, anche se è male, se è dolore, desidero ricavarne ciò che è utile al mio piano universale di salvezza.

Pensi, amata sposa, che Io, Io, Gesù, permetterei che accadessero tanti fatti sconcertanti, se essi non servissero a fare ragionare gli uomini ed a condurli a me?

Pensa alle guerre che dagli inizi dei tempi si sono susseguite; pensa alle terribili pestilenze che hanno mietuto vittime di ogni età; pensa alle grandi catastrofi della storia. Stoltamente gli uomini, insipienti, attribuiscono tutto al caso, non vogliono comprendere l’intrinseco significato degli avvenimenti; quindi, li giustificano con insensatezza.

Certo, può accadere in ogni momento un terremoto, catastrofico, che miete rovina e crea disperazione; ho posto delle leggi ferree alla natura e queste non possono essere trasgredite, ma gli elementi non sono statici, sono in continuo movimento e mutamento. Tutto quello che accade sopra la terra e nel cuore di essa a me è noto: non si muove una foglia senza che Io lo sappia e tutto l’Universo è a me sottomesso. Pensa, sposa mia, che disastro sarebbe, se ci fossero forze, arcane, dominate da esseri misteriosi e sconosciuti! Solo il pensiero vi metterebbe addosso una terribile angoscia: allorché si scatenassero, a chi rivolgersi per fermarle, a chi fare appello per frenarne l’impeto?

Molti, sposa amata, hanno questa concezione del mondo. Essi vivono nel terrore ed inducono altri a fare altrettanto; sono sempre inquieti, sempre incerti, sempre insicuri. Che vita è la loro, sempre in angoscia, sempre in attesa di qualcosa di grave che possa togliere loro la vita oppure toglierla a coloro che hanno più cari? Vedi, diletta, come l’uomo si affligga per niente e si prepari una vita difficile ed infelice, tutto per una stolta concezione di essa?

Amata, chi vive senza di me è un povero che più povero non ce n’è. Chi vive senza di me è un misero della più grande miseria. Chi vive senza di me è un infelice che non gode il bene, che possiede, per timore continuo di perderlo: quando c’è il sole, vive nelle tenebre; quando ci sono le tenebre, non cerca il sole e langue in esse.

Non ho creato, certo, l’uomo a mia Immagine e Somiglianza per farne un infelice, ma per la gioia l’ho creato, perché viva e gioisca, perché venga a me e gioisca, perché possa raggiungere le vette più alte e gioisca, perché possa un giorno essere un tutt’uno con me ed essere totalmente felice.

Questa, sposa cara, questa è la meta di ogni uomo; dipende, però, da lui raggiungerla. La grande desolazione del mondo attuale è da attribuire all’insensatezza di molti esseri umani e dalla condiscendenza di altri che, pur potendosi opporre, non lo fanno: tacciono, quando dovrebbero parlare e parlano, quando dovrebbero tacere. Se capissero, finalmente, i miei figli diletti quanto è grande l’Amore che ho per ciascuno di loro; se capissero che Io, Io, Gesù, ho un grande progetto su ogni uomo, che ha una dignità immensa, a qualsiasi razza e religione appartenga!

Se corrispondessero, anche in minima parte, gli uomini al mio Amore, allora, immediatamente, il mondo cambierebbe e tutto il disordine diverrebbe armonia di Paradiso.

Quanto sono, invece, ingrati quegli esseri, che con tanto Amore ho creato, quanto sono incapaci di comprendermi. C’è chi mi teme come se fossi un nemico, dal quale difendersi e c’è chi m’ignora, come se non esistessi, prende i doni, gode della mia generosità, ma m’ignora per non riconoscere la mia potenza! C’è chi si è fatto di me un’immagine di comodo: mi accetta, quando gli conviene, mi respinge, allorché sente troppo oneroso il seguirmi. C’è chi per non sbagliare, secondo il suo criterio, cerca le cose del mondo, si tuffa nell’oceano di vanità che esso offre, ma di tanto in tanto si accosta a me, perché dice: “Non si sa mai; è meglio appoggiarsi anche su questo muro!”

Tutto ciò è sbagliato, sposa mia, non si può scegliere il compromesso: quando si vuole me, occorre respingere tutto ciò che Io respingo e occorre accogliere quello che Io accolgo; non la propria volontà bisogna fare, ma la mia, non le proprie leggi arbitrarie seguire, ma le mie, eterne e perfette, sempre le stesse, perché ciò che è perfetto non ha bisogno di aggiunta o riduzione.

Piccola mia, chi ama me, profondamente e sinceramente, deve seguire la mia logica e non quella umana. Ciascuno si sforzi, quindi, di entrare in questa prospettiva e vedrà bene quale è il vero significato delle cose, il senso profondo della vita, che Io ho donato e continuo a donare.

Sposa cara, quest’anno si sta concludendo e grandi fatti ne segneranno la fine. Quello che verrà sarà ancora più speciale: avverranno molte cose, che voi avete tanto desiderato avvenissero, molte parentesi aperte saranno, definitivamente, chiuse e molte sorprese verranno ad allietare la vita dei miei fedelissimi.

Non vi sacrificate invano, eletti, amici fedeli, non vi sacrificate molto per ottenere poco; ma è vero l’inverso: vi sacrificate ben poco per quello che avrete da me. Ho preparato un futuro splendido a chi mi resta fedele. Le forze del male sono potenti, ma chi è con me non faticherà a vincerle tutte; i venti soffiano, impetuosi, ma chi si è rifugiato in me non sarà spostato di un millimetro.

Il Cielo è cupo, cupo e minaccia pioggia scrosciante e tempesta paurosa, ma chi è in me non sarà bagnato neppure da una sola goccia e nessun timore di rovina lo coglierà.

Scegliete, scegliete quindi, miei cari: o con me per sempre felici o contro di me, secondo il volere vostro. Chi è con me deve tagliare con il mondo, lasciare le assurdità e le vanità, infrangere tutti gli idoli e seguirmi con fiducia, non scendere a compromesso con il male, ma scindere ogni legame con esso. Chi vive nella menzogna in essa perirà; chi ha scelto la luce della verità ne vedrà il grande splendore.

Sposa amata, vedi com’è luminoso il giorno, che ti dono. Vivilo, serena, con la mia pace e la mia gioia nel cuore.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

30.08.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, non aspettatevi nulla dal mondo, tutto da Dio. Consolatevi, a questo pensiero: le sofferenze presenti non sono vane, non sono inutili; Gesù ha sofferto prima di voi, più di voi ed Io con lui. Vi abbiamo preparato la strada. Ora voi dovete seguirci; ma non siete soli nel cammino: chi si è affidato a Dio ha Dio come compagno di viaggio.

Piccoli miei, se saprete perseverare fino in fondo, godrete la grande felicità, vedrete la gloria di Dio. Ogni giorno vi viene porto un calice; bevetene il contenuto con pazienza, con amore. In esso vi sono pene, dolore, tribolazioni; Gesù, però, non vi fa mancare neppure le sue delizie: sono stille di miele, dolcissimo, che vi aiuta a sopportare per lui, per suo amore, ogni cosa. Talora vi vedo avviliti e turbati, talora pensierosi e preoccupati per quello che sta succedendo, per quello che deve succedere: per questo vengo a voi tutti i giorni, proprio perché conosco le vostre pene, so quali sono le vostre tribolazioni. Conosco ogni cosa. Come Mamma vi sostengo e vi consolo, vi esorto a sopportare con coraggio, v’insegno quello che dovete fare volta per volta e come superare gli ostacoli. Qualcuno di voi pensa: “Madre Santa, come sarebbe bello se il dolore cessasse, se i tormenti scomparissero: saresti felice tu e saremmo felici noi!”

Piccoli, in risposta, vi invito a riflettere sulla vita di Gesù e su quella mia: quanti dolori, quante pene dalla nascita fino alla morte! Il Padre non ha risparmiato nulla a suo Figlio, come ben sapete. Seguite l’itinerario di vita di Gesù: dalla sua nascita in un ambiente poverissimo e disadorno, fino alla morte su di una Croce. Io ho penato con lui, Io ho patito con lui. Prima di giungere alla felicità della gloria, c’è la tribolazione del Calvario e della Croce per tutti, figli amati, per tutti! Se il Padre questo ha voluto per il Figlio prediletto, certo, non può toglierlo agli altri. Siate forti nel dolore, siate pazienti nelle prove. Voi dite: “Soffriamo, patiamo, serviamo, adoriamo, ma non vediamo i grandi risultati.” È così: dovete proseguire, senza vedere niente. Il premio, la ricompensa sarà alla fine: alla conclusione del lavoro, c’è la paga.

Pensate, però, con gioia a quante pregustazioni di gioia avete: ogni giorno quanta tenerezza vi offre Gesù per consolarvi delle pene, che vi tocca soffrire, e per darvi coraggio di proseguire!

Esaminate una giornata tipo e vedete quanta delicatezza ha avuto Dio nei vostri riguardi. Non posso, quindi, togliervi il dolore per ora; non posso farlo, perché non è nella volontà del Padre: dovete pazientare e sopportare fino alla fine, camminando nella sua Legge. L’obbedienza sia la vostra gioia e la sua, perfetta giustizia la vostra consolazione. Tutto quello che fate per amore suo, tutto vi sarà ripagato, lautamente, in consolazioni ora e, poi, nel premio finale, grandissimo.

Oggi vengo da voi come Madre della consolazione, vengo a sollevarvi dalle pene con la mia carezza, con il mio Amore, con la mia presenza, continua, vicino a voi.

Vedete come vi parlo ogni giorno, vedete come vi sto vicina: è un dono quello che avete, grandioso! Molti di voi l’hanno capito, molti ancora non bene. Vi siete quasi abituati alle parole della Mamma del Cielo; vi dico che, invece, dovete ringraziare ed adorare Dio, per ogni messaggio Santo che vi viene dato: è la sua misericordia che opera, è la sua, infinita, bontà che vuole che ogni uomo si salvi, vuole che ogni uomo, dopo questo momento di travaglio, abbia la felicità. Non abituatevi al punto da ascoltare senza trasformare in vita la parola che sentite, non dite: “Questo l’ha già detto”. Ascoltate, sempre, come se fosse la prima volta, poi, mettete in pratica istante dopo istante l’insegnamento.

Vedete come ogni giorno sia differente dall’altro: c’è sempre qualche novità. Vi dico che d’ora in poi ce ne saranno anche di più grandi; siate pronti ad accoglierle con pazienza e coraggio! Rileggete spesso i miei messaggi e fatene una condotta di vita, una regola da seguire, attentamente. Lodo alcuni di voi che sono attenti e zelanti; invito altri a divenire tali. Siate riflessivi: pensate, meditate. Alla fine della giornata fate sempre un attento e scrupoloso esame; Io vi aiuterò.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima