Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.09.97
Eletti, amici fedeli, non è tempo di riposo, ma di
attività. Operate con zelo perché la mia vigna non venga completamente
devastata dai nemici. Vegliate e siate pronti in ogni istante, perché verrò in
punta di piedi a verificare il vostro operato. Verrò, quando non ve lo
aspettate. Verrò, amici, per darvi il premio di fedeltà.
Sposa
amata, vedo che ti stai dando da fare, vedo che non perdi un istante e dici a
te stessa: “Voglio dare a Gesù ogni istante di vita. Non desidero che alcunché
vada perduto”.
Piccola
mia, hai ben capito lo scopo della mia presenza viva tra di voi e di quella
della Madre, mia, Santissima. Gli uomini hanno perso la giusta visione della
vita: essi pensano di occupare il tempo in godimenti vani, nella ricerca di una
gioia che, senza di me, non possono mai trovare. Guai all’uomo che confida
nell’uomo e scarta Dio dalla sua esistenza!
Sposa
amata, gli uomini sono malati di un grave morbo: se presto non si fanno
risanare da me, molti in esso troveranno la grande rovina. Ogni avvenimento che
accade deve far riflettere: non permetto che avvenga un fatto di dominio
generale, se questo non sia di ammonimento per tutti. Parlo attraverso le
vicende del mondo, ammonisco attraverso le vicende del mondo, ma il mondo, che
vede e sente, si comporta come se fosse cieco e sordo! Dico ai miei figli:
riflettete e meditate a lungo, perché quando un fatto fa grande scalpore
significa che ha in sé un qualcosa che deve servire da lezione per tutti.
Diletta
sposa, in questo periodo che vi separa dal grande giorno accadranno fatti molto
significativi. Capisca in tempo chi deve comprendere e cambi vita chi deve
cambiarla, perché l’ora è grave! Occorre vivere secondo la mia Legge, occorre
lasciare le vanità, perché, come fumo, esse si dissolveranno. Chi ha grandi
ricchezze mediti su come impiegarle a sostegno dei più bisognosi; chi ne ha
poche ugualmente ne faccia buon uso. Accumulate, figli cari, un tesoro in
Cielo, lì, dove non vi sono ladroni né approfittatori: quella ricchezza, solo
quella vi troverete, allorché Io scenderò a giudicare la terra con giustizia e
Sapienza. C’è chi ha beni in esubero e c’è chi muore di fame: quanta disparità
tra fratelli, quanta disuguaglianza!
Sposa cara,
non dipende, certo, da me tutto questo: non è volontà Divina, ma cecità umana!
Vi ho dato a disposizione un pianeta felice e ognuno può avere il suo spazio,
ognuno il suo benessere, ognuno la sua parte. Così doveva essere, ma così non è
stato: il più malizioso ed ardito si è fatto strada in mezzo agli altri, occupando
lo spazio non suo, senz’amore per il fratello, si è impossessato della sua
parte, lasciandolo nell’indigenza e nel dolore.
Piccola
cara, da venti secoli vado ripetendo sempre le stesse cose. Le ripeto al mio popolo
che le ascolta; le ripeto nel cuore ad ogni uomo che le ascolta. Tutti
ascoltano necessariamente, perché Io parlo al loro cuore in maniera speciale:
devo essere ascoltato, perché voglio essere ascoltato.
Ebbene,
ho detto che ascoltano, ma molti del mio dire non si curano, non obbediscono
alle mie parole: sono uditori che non vogliono trasformare in vita le parole
del loro Signore.
Questa,
questa, mia piccola, è la causa dei mali del mondo, di ogni male: la
disobbedienza, legata alla superbia. Sempre l’uomo ha disobbedito, sempre ha
deviato dalla strada da me tracciata; ecco la causa dei grandi conflitti, delle
guerre e delle massime tribolazioni. Ora, però, tutto sta cambiando.
Il mio
Spirito invaderà in modo speciale il cuore degli uomini e ogni cuore, aperto,
potrà riempirsene e godere una prospettiva nuova di vita. Grandi cose sto per
fare, grandi doni per elargire. Voglio che il mondo capisca e l’uomo giunga a
salvezza; non godo della rovina dell’uomo. La mia sofferenza è immensa per ogni
peccatore incallito! Desidero mutare cuori e menti; ma non posso farlo, se
trovo nelle volontà grandi resistenze.
È scesa
una notte profonda sulla terra, ma non è notte senza luce, non è notte senza
alcun raggio di luce: ovunque ho posto fasci luminosi, che possono essere
seguiti, ovunque nel mondo. Queste tenebre non sono volute da me, Dio, ma dai
superbi che operano col mio nemico. Egli pensa già di essere vicino alla
vittoria conclusiva: molti sono dalla sua parte, molti operano al suo servizio;
ma, proprio quando avrà l’illusione di essere giunto a scalare la vetta
dell’abominio e della malizia, allora, lo folgorerò col mio raggio e tutte le anime
asservite, tutte quelle che davanti a lui si saranno prostrate, subiranno la
sua, stessa sorte.
Dico,
quindi, ai miei figli di tutta la terra: non affondate in queste tenebre, cupe
e dense (peccato sociale), non
affondate in esse: sollevatevi, prendete energia, fate ogni sforzo per non
cadere in questi, grandi, errori che portano alla rovina. Seguite i raggi, che
ho mandato, seguite la loro luce e vi salverete.
Piccola
mia, la Madre Santissima vi ha preannunciato la fine delle apparizioni e dei suoi
messaggi. Beato chi se l’è impressi bene nel cuore: esso è una lavagna dove lo
scritto è indelebile, quando è fatto dal dito Divino. In questi anni la nostra
presenza è stata viva, più che mai; ma la scelta deve venire dalla volontà. Vi
abbiamo indicato la strada da percorrere; questo è tempo ora di mostrare quello
che avete compreso.
Vedo,
sposa cara, che il viso tuo si è rattristato: pensi a quelli che nulla hanno
appreso perché neppure hanno ascoltato una sola parola della lezione. Io, Io,
Gesù, ho indicato la strada; non costringo nessuno a percorrerla; ho parlato in
mille maniere, alcune usuali, altre nuove, ma non ho costretto nessuno ad
ascoltare. Cosa dovevo fare, che non abbia già fatto? Ti sei consolata, vedendo
tanto popolo alla mia culla; hai pensato: “Forse il mondo sta vedendo i fasci
di luce che provengono da Dio.”
Sposa
cara, la gente convenuta era molta, i cuori, però, che mi appartengono sono
ancora pochi. Prega e supplica, sacrificati e non perdere un solo istante,
affinché assieme al corpo venga a me il cuore della gente: la presenza fisica
non conta, se lo spirito non anela a me!
Chiamo. Chiamo,
perché il tempo sta per scadere. Chiamo, perché voglio salvare ogni uomo. Chiamo,
perché infinito è il mio Amore per lui. Chiamo per dare gioia e pace. Venite a me,
venite a me, voi tutti che avete pene e tormenti, venite a me, voi che avete
tanta sete e nessuno che vi porga una goccia d’acqua, venite a me e vi
consolerò, venite a me e vi disseterò con l’acqua sorgiva!
Ti dono,
sposa cara, questo nuovo, grande, giorno d’Amore. Vivilo, stretta al mio Cuore.
Godine le delizie, che ti porgo, assieme a qualche stilla di fiele, amarissimo,
che mai mancherà, fino alla fine.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
01.09.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, vengo per aiutarvi, vengo per consolarvi, vengo per sostenervi nel
cammino. Vi saranno giorni nei quali vi sembrerà che tutto crolli intorno a voi
e vi sembreranno un bel sogno tutte queste promesse Divine. Avrete
l’impressione che esse non debbano mai realizzarsi, tanto la realtà si presenta
difforme da esse.
Piccoli,
non fatevi cogliere dall’avvilimento. Sia forte la vostra fede. Non pensate mai
che le prove siano finite: mai finiscono e mai finiranno, fino alla fine della
vita umana. Anche in questa lezione voglio farvi ricordare il passato, quello
vissuto dal mio Gesù e da me e poi in seguito anche dai santi. Sempre vi sono
stati momenti di tristezza, nei quali pareva che Dio fosse lontano,
irraggiungibile. Pensate a Gesù sulla Croce, pensate al senso di abbandono che
ebbe nel momento più grave della vita: egli l’ebbe; Io, Io con lui! Lo vivemmo
assieme quel, terribile, tempo: il mio Cuore era nel suo e il suo nel mio. La
prova fu terribile, lunga: il tempo sembrava non consumarsi mai e ogni istante
diveniva un secolo!
Anche
per voi ci saranno momenti di aridità; siate pazienti e coraggiosi: il dolore
serve ai nostri piani; se non servisse, non vi sarebbe dato! Come più si
avvicina la conclusione più servono i sacrifici, tanti, per salvare le anime in
grande pericolo. Guardatevi intorno, figlioli miei: vedete quanti giovani
vivono una vita insensata e vuota? Che fine faranno costoro che hanno un gran
vuoto nel cuore e non riescono a colmarlo in alcun modo? Si può stare a
guardare, senza fare nulla per loro?
Qualcuno
di voi sospira, affranto, pensa ad un suo familiare, ad un amico, ad un parente
caro che si trova in tale situazione. Quanti ce ne sono ed Io voglio salvarli,
ma ho bisogno del vostro aiuto! Pregate! Pregate con me, offritemi i vostri
sacrifici: come fiori profumati, Io li presenterò a Gesù ed egli agirà con la sua
potenza per aprire i cuori chiusi, per spalancare le porte sbarrate.
Voi
penserete: “Possono i miei, poveri, sacrifici, le mie, povere, preghiere
ottenere tutto questo?”
Sì,
figli, sì: le pene, sopportate per amore Divino, hanno un grande valore, un
massimo valore. Oggi le potete offrire ed Io vi chiedo di farlo. Non siate
dubbiosi né pigri; offrite tutto e non preoccupatevi di altro che di offrire il
massimo. Lasciate, poi, che faccia Gesù. Non preoccupatevi del risultato perché
esso non dipende da voi; fate solo quello che vi dice e offritegli quello che
vi chiede. Vivete nella letizia del cuore, certi, certissimi che le promesse si
realizzeranno tutte.
Molti
figli per consolarsi dalle frustrazioni della vita cercano il piacere dei
sensi, quello della ricchezza, le cattive compagnie per distrarsi. Aiutate
questi poveri! Aiutateli, prima che sia troppo tardi, fate capire loro quanto
sia insensato il loro agire: nessuno può sapere quanto tempo conceda Dio a
ciascuno! Ricordate le sue parole: “Per quanto vi sforziate, non potete
allungare di un solo istante la vostra vita.” Vedete come i più ricchi ricorrano
ad ogni mezzo per non invecchiare, per non apparire con un aspetto brutto,
vorrebbero essere sempre giovani, forti, sconfiggere il tempo e la morte. Potete,
invece, constatare tutti i giorni quanto sia grande quest’illusione: nessuno
può sconfiggere il tempo né debellare la morte. Dio lo farà, lo farà, quando
sarà giunto il suo momento.
Figli,
ripeto ciò che vi ho già detto mille volte: vivete bene il presente, cogliete
ogni attimo di vita ed offritelo, pieno d’amore, a Dio; quello che oggi vi è
concesso domani non sarà più dato.
C’è chi
si rammarica, per un passato di peccato e di colpa; anche questo non serve,
figli miei, anche questa è una tentazione del nemico: se avete chiesto,
sinceramente, perdono a Dio, egli vi ha perdonato, egli ha cancellato le vostre
colpe. Vivete secondo la sua volontà il presente. Questo solo vi è concesso: il
passato non c’è più; il futuro non c’è ancora.
Piccoli miei,
vi ho dato le mie indicazioni. Vi porgo la benedizione di Gesù. Siate
obbedienti e godrete. Sopportate e godrete.
Vi
amo, immensamente. Coraggio, piccola mia.
Maria
Santissima