Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.09.97
Eletti, amici fedeli, questo è il tempo della prova,
questo il tempo nel quale ognuno deve dimostrare la propria fede. Vi provo,
amici, come oro nel crogiuolo. Siate pronti in ogni momento, perché vengo,
quando non ve lo aspettate.
Sposa
amata, beato l’uomo che non si fa ripetere, continuamente, le stesse cose e non
fa divenire vane le mie parole. Parlo da venti secoli in modo speciale al mio
popolo; ora, però, ho preso una decisione molto importante: la conoscerete a
giorni, perché non sarà solo per alcuni, ma per molti.
Il vostro
giorno sia preghiera: la vostra notte sia preghiera, preghiera profonda del
cuore, la vostra vita sia preghiera, non si deve cercarmi di tanto in tanto,
quando siete nel bisogno, quando un male si affaccia nella vostra vita, quando
una prova viene a togliervi la tranquillità. State sempre vicino a me; Io
questo desidero: stringere al mio Cuore le creature, tanto amate!
Alcuni
mi sfuggono per ignoranza, alcuni per pigrizia, altri per stoltezza.
L’ignoranza si deve vincere, immediatamente, perché è spesso colpevole: come
l’uomo cerca di conoscere tante altre cose, così deve istruirsi in materia
religiosa. Non sarà giustificato colui che, pur avendo agio di farsi una
cultura religiosa, ha trascurato di farsela. Ricordate: nessuna giustificazione
ci sarà. La superficialità si vince con la riflessione: l’uso dell’intelletto
non è un talento, da seppellire sotto terra e tirare fuori solo al momento nel
quale deve essere restituito, occorre farne grande uso, continuo uso, buon uso!
Al mio
cospetto saranno giustificati solo coloro che, di natura, ne sono stati privati
oppure che non hanno raggiunto ancora la capacità di usarlo. Agli altri
chiederò conto di come è stato usato questo, grande, dono e non ci saranno
scuse o giustificazioni, che Io, Io, Gesù, accetterò.
In
quanto alla stoltezza, essa è gravemente colpevole: guai a chi spreca la vita
in vanità, guai a chi persevera nell’errore e non fa nulla per cambiare!
Piccola
mia, quanto sarà triste la sua sorte, sorte, peraltro, imminente da
concludersi!
Sposa
diletta, ho parlato in tutti questi anni ad un piccolo scricciolo: mi ha
ascoltato, mi ha seguito, mi ha donato tutto il suo amore, ogni pensiero, ogni
azione, ogni anelito, ogni palpito.
Ho
parlato in questi anni ai grandi della terra, ai potenti, ai sapienti di
sapienza umana, a quelli che credono di stringere nelle mani le redini del
mondo, ma non mi hanno ascoltato, non mi hanno seguito, non mi hanno donato
neppure una briciola d’amore, neppure un pensiero! Quale sarà, quindi, la sorte
di questi uomini, gelidi ed insensati, che hanno voluto ignorare la fine della
loro vita?
Chi
opera nel male e nella disobbedienza deve riflettere su quello che l’aspetta; è
assai illuso, è un grande illuso chi crede di poter trasgredire le mie Leggi ed
avere bene, pace e gioia.
Sposa
cara, dillo e ripetilo: non c’è pace vera che non venga da me, come dono, non
c’è gioia vera che non venga da me, come dono; chi cerca altrove perde il suo
tempo. Quando esso sarà concluso, si accorgerà di avere sbagliato tutto e sarà
troppo tardi per rimediare.
Mia
diletta, non solo il giorno che vi offro è un grande dono, ma anche un solo
istante deve essere ritenuto tale. Lo dico e lo ripeto, ma questo concetto
stenta ad entrare nelle vostre menti: si lasciano scorrere i momenti preziosi,
senza dare loro un adeguato contenuto, si fanno cose insensate, si parla
troppo, si pensa troppo poco. Se Io, Io, Gesù, vi dicessi: miei amati, per voi,
tra poco, tutto si concluderà, la vostra vita giungerà alla meta da me
stabilita, datevi da fare, perché lo sapete; cosa fareste? Certo, vi
guardereste bene da lasciare inutilizzato un solo istante, vi accostereste
tutti alla SS.Eucarestia tutti i giorni e fareste qualunque sacrificio, pur di
non rinunciarvi! Ebbene, comportatevi ogni giorno come se ciò dovesse accadere,
come se Io stessi per tagliare lo stame della vita per condurvi nell’eternità!
Siate
felici ed attivi, siate felici ed operate il bene, siate felici e
testimoniatemi, ovunque andiate, siate felici e camminate in fretta sulla via
del bene; volate, perché Io metto le ali a coloro che bene desiderano operare.
Vi ho
parlato di felicità, perché la dono a piene mani a colui che mi serve con
sincerità, la dono agli umili ed ai docili che fanno quello che dico e non si
lasciano ripetere, invano, sempre le stesse cose. Ho dato da poco un segno
molto significativo: rifletta il mondo e non resti insensibile ai fatti ed agli
avvenimenti, che Io, Io, Gesù, permetto che avvengano sotto gli occhi di tutti.
Chi ha luce dia luce, chi ha intelletto lo usi, chi ha cuore lo apra, lo
spalanchi perché Io possa entrarci e purificarlo in ogni suo angolo.
Ripeto
al mondo l’invito, che da venti secoli continuo a fare: venite a me, creature
predilette, venite a me, voi che tanto siete amate, cercate ogni cosa in me; Io
non deludo la vostra speranza, Io, Io, Dio, non deludo mai. Fidatevi,
totalmente, del mio Amore.
Leggo il
vostro pensiero e vedo che avete tante aspirazioni, la prima di tutte è quella
di essere liberi e felici in un mondo libero e felice. Io, Io, Gesù, vi
concederò la vera libertà, la grande felicità, presto, se vi rifugerete in me,
senza cercare altro.
Sposa
amata, questo appello sarà ascoltato? Useranno i miei figli i talenti, che in
abbondanza ho offerto a ciascuno, oppure continueranno a lasciarli lì
inutilizzati? Ad ognuno spetta la scelta. Avete due vie davanti, uomini della
terra, due vie che vanno in direzioni opposte; seguite quella che volete: vi ho
creato liberi e liberi vi lascio. Quella che prenderete vi condurrà fino alla
fine.
Il
tempo, che vi ho concesso, sta per scadere per ciascuno. I grandi ammonimenti
sono per coloro che ancora non hanno voluto comprendere. Parlo con diversi
linguaggi. Si facciano attenti ai miei segni i miei figli: sono palesi e ben
comprensibili. Si emendi chi deve emendarsi e non lasci trascorrere invano un
solo istante.
Sposa
amata, ti chiedi se mi dài abbastanza, sei sempre preoccupata di darmi di più;
facciano altrettanto i fratelli che hanno preso la tua mano, abbiano, cioè,
come principale preoccupazione proprio quella di darmi gioia in questo tempo di
immenso dolore. La gioia, che mi donate, piccoli cari, la tramuterò in grazie
immense per voi, per i vostri cari, per tutta l’Umanità intera.
Il nuovo
giorno sta sorgendo nella tua vita. Riempilo di tutto il tuo amore; poi,
donamelo così.
Nuovi
segni ci saranno in questa fine anno, nuovi segni, significativi ed ammonitori.
Li colga il mondo e si converta! Riposa in me, sposa diletta, e sii felice.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.09.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, Gesù vi ha detto tante cose in questi anni, vi ha rivelato anche tanti
segreti, che il resto del mondo non conosce, segreti velati, ma che con la sua
luce potrete comprendere. Ritenetevi, pertanto, dei grandi privilegiati e
aprite a lui completamente il cuore in modo che egli possa purificarlo in ogni
angolo.
Piccoli
miei, vi ho detto che siete stati privilegiati, perché su di voi è caduta la
scelta di Gesù; ma ricordate che voi dovete dare a lui di più, molto di più di
altri che meno hanno avuto.
Siate,
quindi, accorti e pieni di gratitudine, per i grandi doni che vi sono stati
elargiti, testimoniate il grande Amore di Dio con le vostre parole, ma soprattutto
con la vostra azione. Non siate di quelli che dicono molto, ma poi fanno assai
poco, quando viene loro chiesto qualcosa. Dio vi ha scelto ad uno ad uno, vi ha
scelto perché siate suoi nel pensiero, nell’azione, capaci di parlare di lui,
del suo Amore, senza limiti. Figli cari, non parlate di Dio solo come giustizia
e rigore, pronto a castigare e colpire con severità il peccatore, non parlate
di Dio neppure, però, come misericordia soltanto, che perdona, senza che ci sia
pentimento o contrizione alcuna. Allorché dovete parlare di Dio, pesate bene le
parole che dite: neppure una in più dovete pronunciarne, neppure una in meno
dirne.
Alcuni
dicono: “Perché Gesù ha scelto alcuni e non altri? Quale criterio ha usato?”
Già questa domanda sottintende invidia e gelosia, sentimenti pessimi che non
devono regnare nel cuore dell’uomo di Dio. Nessuno può giudicare l’infinita
Sapienza Divina. Siate felici, per i grandi doni che vengono elargiti in questo
tempo conclusivo. Se vedete uno nella gioia, godete con lui e ringraziate Dio,
per questo; se vedete uno nel dolore, piangete con lui per un attimo, poi,
confortatevi entrambi, al pensiero che nessuna pena è duratura, ma tutto si
trasformerà in gioia per il credente, per chi confida in Dio. Siate grandi,
siate grandi nell’amore. Date tutto a Dio ed egli vi insegnerà ad essere
generosi anche con i fratelli. Chi prova in sé invidia verso un fratello, chi
anche un solo pizzico di rancore, ebbene, questi non è ancora pronto per il
regno dei Cieli.
Esaminatevi,
attentamente. Lo dico continuamente da anni, ma voi non lo fate! Io parlo e
ripeto; voi non ascoltate e non mettete bene in pratica quello che dico. Vedo
nel cuore di molti, miei, figli invidia, gelosia, astio, piccoli rancori,
voglia di emergere e anche superbia, nel non volere ammettere le proprie
debolezze. Ebbene, vi dico di fare ogni sforzo per liberarvi da questo
marciume; sì, figli, fate il massimo sforzo in questo senso e subito fatelo
perché, quando tornerà, Gesù non si sceglierà per sé quelli che hanno malizia
nel cuore, ma vorrà i cuori puri, simili a quelli del bimbo che non concepisce
malizia alcuna.
Voi
dite: “Il mondo è pieno di malizia, è traboccante di malizia ed a me è chiesto
di non averne neppure un pochino”; questo vi chiedo, anzi, desidero che vi
compiacciate ogni volta che vedete un fratello in condizioni migliori delle
vostre.
Com’è
bello vedere i fratelli che si amano e fanno a gara per darsi gioia e come è
triste, invece, vedere i figli che si invidiano, che cercano di danneggiarsi a
vicenda, per motivi di interesse!
Guardate
ciò che accade nel mondo in questo momento: l’odio sta esplodendo con grande
forza. In ogni paese ci saranno travaglio e dolore; questi mesi che seguiranno
saranno assai duri: chi male ha fatto male avrà e chi male ha voluto in esso
cadrà.
Pregate,
figli amati e fedeli, prescelti da Dio per questi tempi grandi e terribili.
Pregate in ogni momento perché Dio usi sempre la sua, infinita, misericordia ed
il mondo si converta e si umilii ai suoi piedi,
supplicando perdono, perdono, per gli abomini che si compiono dovunque! Siate
preghiera, figli! Siate preghiera, fiaccole ardenti che bruciano giorno e notte
e mai si spengono. Io prego con voi. Statemi vicini e molti castighi saranno
evitati.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima