Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
06.09.97
Eletti, amici cari, verrò tra poco per la vostra
gioia. In pochi starete ad aspettarmi, perché il mondo vuole ignorare la mia luce,
il mondo vuole ignorare la mia voce, il mondo vuole ignorare il mio Amore.
Sposa
amata, sto parlando in diversi linguaggi, la mia linfa vitale passa attraverso
numerosi canali e altri ancora ne aprirò in questo tempo prossimo. Ognuno
attinga per avere la salvezza.
Amici
cari, mettete al primo posto la salute dell’anima: essa è eterna, essa è la
perla, preziosa, che dovete custodire con massima cura perché non vada perduta.
Alcuni sono inquieti e preoccupati non per la propria anima, ma soltanto per il
corpo: lo curano con attenzione massima, lo venerano come se fosse un dio, è
infatti divenuto il loro idolo. Pensano in tal modo di poter prolungare la
propria vita, di protrarla più a lungo possibile; illusi, sposa amata, grandi
illusi: per quanto facciano, per quanto si adoperino, non riusciranno ad
aggiungere un solo istante di vita a quelli da me stabiliti! C’è un termine che
ho fissato per ognuno di voi, per il ricco, per il povero, per il potente, per
il misero. Non affannatevi, uomini del mondo, per prolungare il più possibile
la vita del corpo; preoccupatevi invece di curare, attentamente, la vostra
anima: essa, spesso, langue e geme in un corpo ben pasciuto, ben curato, e
grida, per il dolore di essere tanto trascurata. Ma le orecchie del cuore sono
turate e gli occhi non vedono i miei segni, oggi, più che mai, evidentissimi.
Parlo con un linguaggio accessibile a tutti, parlo ai cuori ed alle menti: chi
vuole può capire. Ho una lingua per il povero ed una per il ricco; dipende,
quindi, dalla volontà di ciascuno accettare o rigettare il mio, grande,
messaggio d’Amore.
Di
questo si tratta, sposa cara: d’Amore, sempre d’Amore. Prima che la scena umana
giunga a conclusione e cominci l’anno zero, voglio elargire tutto il mio Amore
ad ogni creatura prediletta: il mio fuoco devono sentirlo tutte. La possibilità
di scelta è per ciascuna; essa, però, è libera. Fate buon uso, uomini di questo
secolo che sta per declinare, fate buon uso della vostra libertà!
Vedo che
sono molti coloro che continuano a ribellarsi a me. Sono in gran numero gli
stolti che non vogliono mettere giudizio e vivono come se fossero privi di
intelletto, di cuore, di anima; vivono come bruti e non hanno compreso – perché
non hanno voluto comprendere – l’altissimo significato della vita umana.
Vi ho
fatto un meraviglioso dono: la mia mente vi ha pensato sin dall’origine della
creazione; proprio in questo secolo ho deciso di mettervi, perché su ognuno di
voi ho un progetto, sublime, che realizzerò pienamente con chi mi permetterà di
farlo. Miei diletti, non siete nati a caso in questo tempo, in questo tempo,
unico e grandioso. Ciò che accadrà non è mai accaduto in precedenza. I
privilegiati di ora non sono quelli del passato: le grazie, che sto elargendo
in questo momento storico, sono massime, servono di preparazione ad una fase
ultimale, densissima di massimi avvenimenti; occorre, quindi, essere forti,
coraggiosi, eroici, perseveranti per giungere fino alla fine e resistere fino
al mio ritorno glorioso. Allora, solo allora potrete alzare il capo ed
esultare, per la grande felicità, allora, solo allora il travaglio del parto
sarà finito e la terra vedrà l’era solare, l’era felice, l’era della pace
universale.
Sposa
amata, la pace è solo un dono mio: non c’è pace, senza di me. L’uomo d’oggi parla
solo di pace, desidera pace, cerca la pace, ma non si rivolge a me, Dio,
piuttosto al suo simile: è un cieco che si appoggia ad un altro più menomato di
lui. Entrambi cadranno nella buca. Io, Io, Dio, posseggo ogni ricchezza; quello
che voi cercate è in me. Venite a me, anime bisognose! Venite a me: vi
disseterò con la mia acqua, vi sfamerò col mio cibo santo e sarete ricchi della
più grande ricchezza che solo in me esiste!
Sposa
amata, queste parole le vado ripetendo da secoli e ancora non sono state comprese!
Per venire a me occorre rinunciare alla propria logica per entrare nella mia,
occorre liberarsi dell’uomo vecchio per rivestirsi del nuovo, occorre vedere la
vita attraverso la mia luce. Certo che occorre uno sforzo, certo che serve un
grande sforzo; nessuno creda che possa appartenermi, senza fare alcuna fatica:
molta ce ne vuole, moltissima ce ne serve! Bisogna rinunciare a se stessi, al
proprio io, così debole, ai propri desideri che non sono in linea con la mia
volontà; occorre anche lasciare la propria logica per entrare nella mia che è
assai differente dalla vostra, occorre accettare quello che spesso è assai duro
accogliere; il mio pensiero non è il vostro pensiero, creature mie! Quanto il
Cielo dista dalla terra il mio pensiero è diverso dal vostro.
Vedo che
molti di voi fanno progetti non secondo la mia direttiva, ma secondo la propria
e, quando accade un fatto, si limitano a vederne l’aspetto superficiale, ma non
entrano nel cuore degli avvenimenti. Chiedo ai miei dolci strumenti, alle mie
creature prescelte di non lasciare nel buio i fratelli che anelano alla luce,
ma porgere ad essi la giusta spiegazione di tutto ciò che sta accadendo. Capisca
il mondo che questo è un tempo speciale, specialissimo, tempo di preparazione
all’era nuova che già albeggia nei cuori e sorgerà con tutta la sua bellezza,
con tutto il suo splendore, tra breve.
Sposa
amata, ci sarà un avvicendamento di fatti importanti. Considerata la tua,
profonda, sensibilità, ti chiedo di stringerti a me, di abbandonarti a me, di
non farti alcuna preoccupazione; conforta e solleva i piccoli, che prendi per
mano. Neppure per un attimo ti colga lo smarrimento, perché tutto proviene da me
o per volontà o per assenso. Qualunque cosa accada, ripeti a te stessa ed a
tutti: “Gesù permette o vuole tutto questo perché il mondo rifletta e giunga a
conversione. Nella vita, poi, del singolo soggetto tutto è volto al bene non
tanto del corpo, quanto dell’anima.”
Amata
sposa, spesso accadrà che i corpi debbano soffrire e che questa sofferenza si
protragga, senza poterla superare; spiega, chiaramente, che il dolore, che si
protrae, è la medicina che serve a salvare le anime: senza di quello, l’anima
perirebbe*, cadendo nell’abisso di fuoco.
Sposa
cara, non voglio la rovina dei peccatori ma che essi trovino la via di luce e
si salvino. Il travaglio che seguirà avrà solo questo scopo ed è Amore, è
ancora Amore, è sempre Amore. Non aver paura, scricciolo, da me tanto amato.
Resta nel mio Cuore e non tremare, qualunque cosa accada.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
*perirebbe
= si dannerebbe
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.09.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, altre prove avrà il mondo, ancora più decisive di queste in atto: Dio
Santissimo vuole dispiegare tutta la sua potenza per aiutare l’Umanità a capire
quanto sia importante correre a lui, lasciando indietro ogni, altra cosa. I
fatti che accadono, che stanno accadendo, che accadranno nel prossimo futuro
sono significativi assai: riflettano tutti e capisca ognuno il significato del
grande messaggio d’Amore. Molte anime belle torneranno al Padre: la loro
clessidra ha fatto cadere l’ultimo granello di sabbia. Per tutti ci sono
avvertimenti, ammonimenti, prove di diverso genere.
Dico ai
miei piccoli più devoti, ai miei bimbi che mi stanno intorno, senza perdere una
sola delle mie parole: non temete; una Mamma è con voi, la Mamma, che Dio vi ha
dato ai piedi della Croce. Qualunque cosa accada, non preoccupatevi di correre
di qua e di là; restate dove siete: lì verrà l’aiuto. Gesù conosce
perfettamente ogni situazione, sa bene il posto, sa dove vi trovate; non vi
agitate, inutilmente. State nella pace e nella letizia, facendo in ogni istante
la volontà Divina.
Guai
agli inquieti che non trovano pace da nessuna parte, cercano in un luogo, poi,
ancora, in un altro, non sono mai paghi di ciò che hanno!
Figliolini
amati, sapete quello che deve accadere; siate pronti, sereni, senza
preoccupazione.
Tante
volte vi ho fatto l’esempio del bimbetto che in grembo della sua mamma non ha
paura, si sente sicuro: alza gli occhi e vede il suo sorriso. Questo gli basta!
Anche per voi sia così.
Non vi
ho detto quello che non vi potevo dire, ma conoscete molto e quello che
conoscete vi basta.
Beato
colui che in questo grande tempo si è piegato docile, docile a Dio e gli ha
donato tutto se stesso, il suo tempo, il sacrificio, il tormento di ogni giorno:
buona è la sua situazione e splendido il suo futuro!
Non sono
affatto preoccupata per voi che, come bimbetti felici, mi state vicini; la mia
pena è per quelli che hanno visto le mie lacrime e non hanno creduto, hanno
visto le mie lacrime di sangue e non si sono mossi; delle mie parole poi non si
sono curati affatto, non hanno voluto ascoltarne neppure una! A questi figli
dico: amati, amatissimi figli, una madre corre incontro, accorata, ai suoi
piccoli, quando li vede in grande pericolo: perché corre loro incontro? Non
certo per punirli, non certo per sgridarli, soprattutto, per salvarli, per
stringerli tra le braccia amorose e proteggerli dalla rovina.
Riflettete
sulla mia, continua, presenza sulla terra: avviene ora ciò che in passato non è
mai accaduto in tale modo. Figli, figli tanto amati, la burrasca è in corso,
l’uragano è in atto; i cuori si raggelano ed Io voglio scaldarli; le menti si
annebbiano ed Io voglio schiarirle. Vengo come Madre della misericordia per
chiamare tutti gli uomini di buona volontà. Se non prestate nemmeno ora ascolto
alla mia voce – questa forse non la sentirete più – accogliete il dono che vi
viene fatto e volgetevi a Dio dal profondo della vostra miseria oggi, non
domani, subito, non dopo.
Dio ha
aperto nuovi canali, dove scorre la linfa della vita: sono molti ognuno ne ha vicino. Subito potrete trarne
giovamento, perché, figli, siete malati, malati all’ultimo stadio; se non vi
rafforzate, vi dico che non troverete le energie per affrontare neppure il
normale travaglio quotidiano!
Figliolini
che mi state accanto e mi guardate con occhi amorosi, a voi affido i fratelli
testardi. Non li abbandonate! Non li abbandonate! Anche se in loro non vedete
alcun miglioramento, non date giudizi azzardati; non ripetetevi: “È inutile. È
inutile”, Dio ha affidato a voi un grande compito; portatelo a termine con
gioia, perché state al servizio di Dio. I risultati, poi, non dipendono, certo,
da voi. Nessuno ve ne chiederà conto, figli cari, perché ogni uomo è libero e
non si può imporre a nessuno di credere.
Pregate,
intensamente, per i ribelli. Affidateli alla misericordia Divina, Io prego con
voi.
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima