Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.09.97
Eletti, amici cari, vi porgo anche oggi la mia pace.
Custoditela nel cuore e siate lieti, lieti, perché immenso è l’Amore che Io ho per
voi. Sopportate con pazienza il travaglio quotidiano, scambiandovi la mia pace
e amandovi del mio Amore.
Sposa
cara, sia gioiosa la tua vita, sia gioiosa, perché Io vivo in te e tu in me.
Chi può avere questo, immenso, dono ed essere triste?
Vedi intorno
a te tormento, angoscia e poco amore per la vita. Tutto questo è segno, chiaro,
di gelo del cuore e di annebbiamento della mente. Il grande benessere,
generale, ha distolto gli uomini da me. Essi adorano idoli che non possono
certo compensare il vuoto dell’aver abbandonato me; sono tanto insoddisfatti
gli uomini che se ne creano sempre di nuovi; il vuoto però aumenta in loro:
piccola mia, l’anima non ha pace, se non riposa in me.
Io
attendo, Io, Gesù, attendo ogni mia creatura, come Padre buono che scruta
l’orizzonte, in attesa di vedere il figlio tornare da lontano. Sono molti
coloro che si sono allontanati pochi
quelli che tornano. Il tempo non c’è; esso si sta dissolvendo ed altro più non
ce ne sarà. Come farlo capire ai lontani? Come farlo capire ai testardi? Come
farlo capire ai dubbiosi?
Io, Io,
Gesù, parlo e con linguaggio molto semplice parlo; ma chi mi ascolta? Chi segue
la strada luminosa, che Io indico? Sono miliardi e miliardi gli uomini della
terra, nessuno di essi è trascurato da me, nessuno è abbandonato da me: tutti
li voglio nel mio regno, tutti li desidero, felici e liberi, nel mio regno di
pace e vera libertà.
Sto
operando con potenza. Stia ben pronta questa Umanità al grande salto che sta
per fare: una nuova era è iniziata. I cuori dei chiamati, che hanno risposto,
sono tutti pronti e battono all’unisono, attendono che avvenga all’esterno ciò
che all’interno è avvenuto. C’è chi attende con ansia e gioia grande il mio
ritorno, perché Io già vivo nel suo cuore; c’è, però, ancora chi mi respinge,
perché teme il mio volto, teme il mio volto perché il suo comportamento non è
secondo il mio volere e trema al pensiero di dovermi incontrare.
A questi
dico attraverso questa mia, piccola, sposa, docile e fedelissima: perché
temete, perché tremate, perché fuggite da me? Pensate forse che Io, Io, Dio,
non vi veda? Pensate di poter fuggire, ancora a lungo, lontano da me?
Siete
illusi e stolti, se pensate che Io non vi veda, che Io non conosca ciò che
passa nel vostro cuore! Vedo ogni cosa e scruto il vostro pensiero, nascente!
Le vostre azioni non sono secondo il mio volere: voi fate ciò che a voi piace,
non quello che fa piacere a me e cercate solo la vostra rovina, agendo in
simile modo! Cambiate vita! Cambiate, subito, vita! Cambiate, immediatamente,
vita, perché Io, Io, Dio, sto per chiedervi conto delle vostre opere, di ogni
parola, di ogni pensiero!
Dove
potete fuggire, che Io non vi trovi? Se andate nelle profondità del mare, lì Io
sono! Se correte sulle sommità dei monti, lì Io sono! Se entrate nel ventre
della terra, lì Io sono!
Fermatevi,
figli stolti, ma tanto amati! Fermatevi, riflettete e fate quello che Io voglio
da voi, fate la mia volontà: non avrete più paura di me, ma cercherete il mio
volto ed Io vi accoglierò nella mia, splendida, dimora.
Sposa
amata, desidero che torni a me ogni uomo della terra. Tutti si devono piegare
al mio volere, perché Io sono Re dell’Universo e chiedo conto a ciascuno della
libertà, che gli ho donato.
Perché
gli uomini mi sfuggono? Perché fanno ciò che è male ai miei occhi? Solo perché
sono liberi, assolutamente liberi di scegliere tra il bene ed il male. Chi ha
dato loro questa, grande, dignità? Io, Io, Dio. Ho creato l’uomo a mia Immagine
e Somiglianza; libero l’ho creato perché potesse acquisire meriti e giungere
fino alle più alte vette. Grande dono ho dato all’uomo, il più grande; ma egli
ne sta facendo un pessimo uso!
Sto
ritornando nel mondo, sto ritornando con potenza e gloria per raccogliere i
frutti che mi spettano. Vengo con i miei angeli ed i miei santi; vengo come il
vendemmiatore che raccoglie tutti i grappoli maturi per farne del buon vino. Ho
esaminato bene la mia vigna, quella che con tanto Amore ho curato; dovrebbe
essere ricca di grappoli maturi, perché nulla le ho fatto mancare. L’ho potata,
a suo tempo, l’ho irrorata, tutto ho operato perché fosse rigogliosa; ma le
cose non stanno come dovrebbero stare: i grappoli sono secchi, la vigna è
devastata, la raccolta si riduce a poco. Alcune viti, poi, sono state
completamente devastate da un nemico senza scrupoli. Che farò, sposa mia,
davanti a tale situazione? Raccoglierò i grappoli più belli e lascerò che gli
altri giungano a maturazione?
Non
posso farlo, perché già il gelido inverno è alle porte e questi grappoli non
avranno mai più tempo per maturare. Lascerò che la vigna resti in tali
condizioni col rischio di non avere nulla neppure per il futuro? No, sposa mia,
neppure così farò!
Ebbene,
ho deciso: toglierò di mezzo questa vecchia vigna; sì, dopo la raccolta,
toglierò ogni cosa e ne pianterò una nuova. Da questa mi aspetto molto frutto e
dell’ottimo vino.
Miei
diletti, questo sto per fare: estirperò le piante senza frutto, che si sono
lasciate assalire dal nemico, ed al loro posto porrò quelle resistenti che
cresceranno come Io, Io, Dio, desidero che crescano e fruttificheranno così,
come Io, Io, Dio, desidero che fruttifichino.
Questo
ho in mente di fare. Questo sto per fare. Questo farò! Chi ha orecchi per
intendere intenda; chi ha occhi per vedere veda e non continui a fingere di
essere cieco e sordo!
Mia
diletta, tu l’hai ben compreso che questo è il tempo più grande, l’hai ben
compreso che questo è tempo unico, l’hai ben compreso che questo è tempo
conclusivo! Ebbene, chi ha ben compreso si adoperi perché anche gli altri
comprendano, sia pieno di zelo verso il suo prossimo; il tempo è venuto, il
tempo della grande vendemmia è questo, non altro, e ogni istante va utilizzato,
ogni istante colto, senza perderne alcuno.
Vedi,
sposa mia, che brulichío c’è sulla terra: miliardi di persone si muovono,
camminano, respirano. Dalle loro labbra dovrebbe uscire un coro di voci,
adoranti, rivolte a me che concedo loro la vita ed ogni giorno offro infiniti
doni.
Quanti
sono coloro che mi dimostrano gratitudine? Quanti che cercano il mio volto
amoroso? Vedi come mi sfuggono? Vedi come mi temono? Alcuni addirittura
m’ignorano!
Questa
Umanità non mi attende, sposa cara, non mi desidera, non mi aspetta, non mi
ama! Eppure, Io sto per presentarmi, sensibilmente: tutti mi vedranno, mia
diletta, tutti, in ogni angolo della terra, così, come tutti vedono la luce del
sole. Crederanno anche i più scettici, ma a che servirà loro?
Beato
chi crede, senza nulla vedere, e serve, senza aspettarsi nulla, serve, per
amore, serve, senza chiedere, serve, senza pretendere, serve il suo Signore,
perché è il suo Signore, serve il suo Dio, perché è il suo Dio! Beato sin da
ora colui che in tal modo si è comportato: vedrà accadere nella sua vita cose
stupende!
Diletta
mia, siamo giunti al crepuscolo dei tempi e per un attimo ci sarà la notte. Non
preoccuparti: la farò durare poco, poco e poi ci sarà il grande, splendido,
giorno che tu aspetti.
Donami
tutto il tuo amore anche oggi, piccola mia. Consola così il mio Cuore, tanto
addolorato!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.09.97
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, amatevi secondo Dio, scambiatevi premure e datevi gioia. Non ci siano
tra voi inimicizia né invidia né astio né mormorazione. Figli cari,
sopportatevi con pazienza ed amore, andando incontro l’uno alle necessità
dell’altro.
Piccoli
cari, nel grande giudizio questo conterà, soprattutto: l’amore, l’amore, che vi
siete dati, l’amore secondo Dio, non secondo gli uomini. Siate perfetti, figli,
siate perfetti, come perfetto è Dio che vi ha creato, come perfetto è Dio che
vi ha salvato. Leggete con attenzione i messaggi Divini, leggete tutti Quelli
che vi ho dato; con cura rileggeteli e fate come vi ho detto. Ecco il grande
dono, preziosissimo, di Dio in questi tempi: la sua presenza viva, la sua
presenza d’Amore. Figli, Dio è Amore, è Amore immenso, è Amore infinito, è
Amore sconfinato!
Quanti
uomini si accontentano di porgere a Dio le briciole del loro tempo e sono
soddisfatti! Dicono a se stessi: “Faccio il mio dovere, faccio bene il mio
dovere; vado a Messa alla domenica, dico qualche preghiera, quando mi ricordo,
faccio anche un pochino di elemosina, non ho niente da rimproverarmi.”
Dico a
costoro: non siate mai soddisfatti di voi stessi nel servizio a Dio. Non
accontentatevi di porgere le briciole. Dio non vi porge le briciole, ma tutto
se stesso vuole donarvi; Anima e corpo vi porge ogni volta che vi accostate
alla SS. Eucarestia! Chi dà molto su questa terra, chi offre la sua vita, pur
offrendo il massimo, non dona che poco, in confronto di ciò che ha ricevuto.
Date a Dio tutto il vostro tempo, date a Dio tutto il vostro tempo, figli cari,
non tenetene per voi neppure la briciola! Date a Dio ogni vostro pensiero, ogni
anelito, ogni palpito del cuore.
Beato
l’uomo che ha capito la mia lezione, beato l’uomo che l’ha studiata nei
dettagli!
Perché sto
venendo tutti i giorni, sensibilmente e visibilmente, perché, figli cari,
perché? Chiedetevelo, chiedetevelo e cercate di rispondere nel vostro cuore!
Vengo per aiutarvi ad essere tutti di Dio, ad offrirvi completamente a lui.
Desidero che ogni azione sia un fiore profumato che cresce sulla strada, dove
Gesù deve passare. Voi avete gettato il seme ed esso è cresciuto, è divenuto
pianticella delicata, poi, fiore profumato che apre i suoi piccoli petali per
vedere il suo Re venire e dargli lode ed onore. Sia così ogni vostra azione,
gradita a Dio, volta a fare sempre il suo volere, volta a dargli lode.
Oggi la
mia piccola figlia ha provato una grande tristezza, nel constatare il gelo
dell’ambiente dove lavora. Piccola cara, tu ti rattristi giustamente, vedendo
solo un ambiente circoscritto; per me la tristezza è massima, perché i miei
occhi vedono tutto il mondo, scrutano tutti i cuori, scandagliano tutte le
anime. Il tempo è giunto, mia piccola, il tempo è questo. Cara bambina mia, nei
cuori vedo gelo, nelle menti buio, ci sono smarrimento grande e paura profonda.
Perché tanto smarrimento, perché tanta paura in un momento in cui Dio è così
vicino, come mai prima, in simile modo? Sì, figlia mia, Gesù è molto, molto
vicino, vicino agli uomini con la sua tenerezza, col suo Amore; l’uomo, però, è
lontano, lontano col suo gelo e con la sua indifferenza! Si cercano le
ricchezze del mondo, si inseguono le vanità, si brama il piacere dei sensi: il
nemico trionfa, il nemico crede già di essere vittorioso. L’uomo, opera sublime
di Dio, gli obbedisce e non si ribella più davanti al male; accetta,
passivamente, come se per esso non ci fosse più rimedio. Tutto è divenuto
lecito e più nessuno alza la sua voce in difesa delle Leggi Divine! Si finge di
non ricordarle più e si lascia che siano violate, senza opporsi più a nulla.
Ebbene,
voi siete i miei, piccoli fedeli: manifestate ovunque la vostra fede e siate
orgogliosi di essa; non permettete che nessuno ve la rubi. Il nemico sta
giocando questa partita: vi propone modifiche e cambiamenti per smuovervi, per
farvi confondere e deviare. Figli, non fatevi assalire; siate forti e
coraggiosi. Recitate il Rosario col cuore, sempre, sempre, in ogni istante.
Tenete ben a mente le mie parole e non ascoltate le voci che provengono dal
nemico. State vicini vicini agli angeli, che Dio vi
ha messo accanto!
Coraggio!
Coraggio: Io sono con voi e vi amo! Ti amo, figlia. Persevera!
Maria
Santissima