Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.09.97
Eletti, amici fedeli, ecco: sorge il nuovo giorno
nella vostra vita. Sia ogni istante volto a me: siate degni dei magnifici doni
che il mio Amore vi porge. Vivete, riflettendo sul grande valore della vostra
esistenza. Tutto avrete, se saprete perseverare fino alla fine.
Sposa
amata, amo la mia creazione, amo ogni creatura prediletta con Amore infinito.
Mi piego con tenerezza su ogni uomo, come madre amorosa che ha massima cura del
suo bimbo, che ella tiene nella culla: gli sorride, lo accarezza, lo bacia, gli
porge tutto quello che serve per essere felice. Così sono con voi, amici, così
con ogni uomo, anche con colui che non mi ama, non mi pensa, non mi desidera.
Non aspetto che egli venga a me, ma Io stesso vado incontro a lui con infinita
tenerezza.
Sposa
amata, pensi che i più lontani, i più gelidi siano da me trascurati? Pensi che
coloro che hanno religioni diverse siano da me accantonati? Non accade affatto
ciò: amo ogni uomo di Amore immenso; l’ho creato perché fosse mio e godesse con
me in un’estasi eterna. Guardo al cuore, alla mente di ogni uomo ed opero con
potenza perché anche colui che brancola nel buio possa avere la luce. Non viene
punito l’uomo che pratica una religione imperfetta, perché spesso non è
responsabile di questo: nato in una famiglia di tale fede, segue quella.
Quanti,
sposa amata, quanti di religione imperfetta passeranno avanti nel mio regno a
quelli di religione perfetta! Sono Dio, non uomo: l’uomo bada solo a ciò che
appare, non sonda il cuore, non legge il pensiero nascente; Io sono Dio:
davanti a me ogni uomo è un libro aperto, che conosco a perfezione. Viene,
invece, severamente giudicato colui che, appartenendo a religione perfetta, si
volge ad altro culto per interesse o per insipienza o per emulazione di altri
stolti.
Badate
bene, uomini, a ciò che fate! Guai a quelli che tradiscono, che ingannano; ma
guai anche a coloro che si fanno tradire, si fanno ingannare, che non fanno uso
dei preziosi talenti, che Io, Io, Dio, ho dato, ma li sotterrano e non li fanno
fruttare!
Ricordate
le mie parole riguardanti i talenti che a ciascun uomo ho porto; chi ne ha
avuti di più, chi di meno: tutti hanno ricevuto qualcosa. A chi ne ha ricevuti
tanti chiederò conto di tanti; a chi ne ha ricevuti pochi chiederò conto dei
suoi pochi. Tutti, però, devono fare fruttare quelli che hanno per poi
restituirmeli, a tempo opportuno, con gli interessi.
Piccola
mia, il tempo della grande raccolta è cominciato: ognuno deve mostrare a me ciò
che è riuscito a fare con i doni che gli ho elargito. Nessuno, proprio nessuno
può dire: “Nulla ho ricevuto. Nulla mi è stato offerto”. C’è chi ha ottenuto di
più e chi di meno, secondo un mio discernimento; ma, certo, non chiedo molto a
chi poco ha ricevuto, certo, non chiedo a nessuno quello che non può dare. Ogni
albero porge i frutti che è riuscito a portare a maturazione: quelli esigerò,
quelli da ogni uomo.
Diletta,
sei il mio, amato, strumento: molto ti ho porto e molto ti chiedo. Istruisci
bene quelli che hai preso per mano e conducili a me con le mani piene dei
frutti, prelibati, che hanno prodotto giorno dopo giorno. Sono già entrato
nella mia, bella, casa, sono entrato come Padrone e Re, avanzo di giorno in
giorno e ne passo in rassegna ogni angolo: voglio trovare tutto in ordine ed
ogni servo al suo posto, al lavoro, sobrio ed attivo!
Se anche
qualche fatto strano dovesse accadere, nessuno corra di qua o di là per cercare
riparo o aiuto: Io, Io, Dio, non sono qui o lì, sono dappertutto. Non voi
dovete preoccuparvi di trovarmi; Io stesso verrò dove siete, quando minimamente
ve lo aspettate. Diletta mia, leggo i pensieri degli uomini e vedo che essi si
fanno tante preoccupazioni: ognuno ha un progetto suo in testa, ognuno ha la
mente piena di idee diverse.
Dico ai
miei diletti che vivono ora questa, strana, realtà: non dovete farvi mille
preoccupazioni neppure fare mille supposizioni; sapete bene che il mio pensiero
non è il vostro pensiero né la mia logica è la vostra logica. Opererò come
nessuno di voi immagina, quando nessuno se lo aspetta. Beato colui che troverò
pronto ed attivo nel posto che Io gli ho assegnato!
Sposa
mia, vedi questo globo, esso rappresenta la terra, il vostro pianeta, creato
dalla mia mano e riempito di ogni delizia. Davanti ai miei occhi sta ogni cosa
e nulla accade, che Io non conosca, che Io non sappia. Ora, come sapiente
giocatore di scacchi, faccio questa mossa e, subito dopo, l’altra. Queste, mie,
mosse devono portare tali conseguenze e produrre questi risultati.
Sii
lieta e gioiosa, perché proprio in tal modo ogni parentesi si chiuderà, ogni
progetto si attuerà; il crepuscolo diverrà notte, ma ad essa succederà una
grande alba, visibile da tutti, non solo alba dei cuori e delle menti, ma alba
di vita nuova, che sarà da tutti goduta e contemplata.
Amata
sposa, ai miei piccoli rivelo tanti segreti che resteranno sempre nascosti ai più
grandi, ai dominatori del mondo, ai sapienti della terra. Rivelo ai piccoli,
perché solo il loro cuore puro può recepire e comprendere le cose
soprannaturali.
Esulta,
perché il tempo del compimento di pace è questo, non altro, è questo, nel quale
anche tu vivi; il Padre ha progettato questo proprio per il secolo presente,
per la fine secolo. Vedi: siamo ormai giunti a conclusione di un’era di dolore
e tribolazione. Le colpe, passate e presenti, sono la causa delle tribolazioni,
sempre le grandi colpe sono la causa del tremendo travaglio di quest’epoca.
Se gli
uomini si redimessero, se venissero a me, pentiti e lacerati nel cuore, Io li
perdonerei tutti, subito, e la nuova alba, luminosa, non sarebbe preceduta da
una notte tormentata!
Il
dolore, sposa mia, come più volte ti ho detto, non viene da me che sono Amore,
gioia, tenerezza infinita; ogni male viene dal mio nemico che è divenuto il
principe di questo mondo.
Se gli
uomini non lo assecondassero, se essi non si facessero dominare da lui, non
accadrebbe ciò che sta accadendo dovunque, non avrebbe vittoria il terribile
ingannatore; invece, ne sta ottenendo una dopo l’altra ed ancora di più grandi
ne avrà; i miei diletti vedranno accadere le cose più incredibili, ma per poco,
per poco, sposa diletta, perché interverrò e la mia luce dissolverà,
definitivamente, tutte le tenebre.
Attendi
ed opera secondo la mia volontà. Attendete ed operate, senza stancarvi; non sta
a voi conoscere i tempi ed i modi. Vi basti sapere che Io interverrò, che il
grande ingannatore sarà cacciato e se ne tornerà nell’abisso più profondo e con
lui tutti quelli che l’hanno seguito, l’hanno ascoltato, l’hanno adorato.
Vivi in
me, sposa amata, non ti preoccupare di nulla. Il mio Cuore è la reggia, che il
mio Amore ti ha offerto: posati sulla terra, come Io desidero, poi, torna a
gioire in me.
È sorto
il nuovo giorno, dono della mia bontà, infinita. Istante dopo istante vivilo in
me; godi in me, esulta in me. Poco ti chiedo per offrirti molto.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.09.97
La Mamma parla
agli eletti
Figli
amati, siate grati a Dio per ogni più piccolo dono che ricevete: tutto viene da
lui, dalla sua bontà, dal suo Amore. Non fate come quegli ingrati che prendono
molto, senza mai offrire niente, senza ringraziare, senza mai alzare gli occhi
al Cielo per lodare e benedire il Signore di tutto.
Guardate
che meraviglia il giorno che sorge! Guardate che incanto la notte, stellata,
con la luna luminosa che la schiarisce!
Fermatevi
un poco, figli miei, fermatevi a contemplare le meraviglie del creato, immenso
ed incantevole, la molteplicità delle specie e la ricchezza che c’è dovunque:
non vi ha dato poco il vostro Signore, non qualcosa, ma una grande varietà di
cose! La sua fantasia è infinita!
Voi
rimanete incantati, uomini della terra, per le misere opere create dall’uomo:
guardate un quadro, osservate per ore una scultura, restate incantati davanti
ad un’opera architettonica. Guardate, guardate l’opera maestosa del vostro
Signore, del Creatore di tutto; guardate un prato in primavera, osservate i
fiori e le erbe, la varietà dei fiori, la molteplicità delle erbe! Guardate e
godete della grandezza della creazione! Osservate da vicino un fiore, i suoi
armoniosi petali, la sua struttura, meravigliosa: un solo fiore, il più
piccolo, è già un’opera d’arte, un grande capolavoro!
Perché
la Mamma del Cielo vi invita ad osservare le meraviglie del creato? Perché
tutto quello che vedete viene da Dio, tutto è dono, gratuito, di Dio! Sappiate
vedere la realtà nella sua, giusta dimensione!
Lodate,
benedite, adorate Dio, per quello che vi porge di giorno in giorno, soprattutto
per il dono della vita: egli vi ha creato per l’eternità, perché siate con lui
per sempre! Ogni uomo è un capolavoro, plasmato da Dio, voluto da Dio, amato da
Dio. Egli vi ha voluto. Egli vi ha creato. Voi siete suoi; siete, però, liberi,
liberi di accettare questi splendidi doni o di rifiutarli.
Qualcuno
dice: “Come si può rifiutare tanta grazia, tanta dovizia, tanta bellezza?” Si
può, figli, quando la mente non vuole ragionare, quando il cuore diviene di
gelo. Si può, figli cari, quando l’uomo si scorda della sua altissima dignità e
vive come un bruto che non ha anima.
L’uomo,
fatto ad Immagine e Somiglianza di Dio, può scendere tanto in basso, da perdere
la sua impronta Divina e distruggere se stesso. Con dolore lo dico, figli
amati, con immenso dolore!
Figlia
cara, quanta pena oggi hai provato, nel sentire di matrimoni celebrati senza la
benedizione di Dio! Hai sentito nel cuore una pena, acutissima. Vedi, figlia
cara, come sempre più spesso Dio sia dimenticato, sia messo in disparte, sia
tradito! Questo è il tempo del più grande abbandono, della massima
superficialità: l’uomo si scorda la sua origine Divina e si svuota sempre di
più, fino a perdere coscienza del suo valore!
Figli
cari, Gesù mi manda nel mondo perché possa aiutare i figli smarriti e ribelli.
Io li chiamo, sono vicino a ciascuno di essi, ma non sono ascoltata abbastanza,
le mie parole non vengono credute! I pericoli si fanno sempre maggiori per
questa Umanità, così spensierata e peccaminosa. Non pensate alle catastrofi
naturali soltanto né ai mali fisici; pensate, invece, alla massima rovina
dell’uomo che è la fine dell’anima, la rovina di essa nell’abisso di
disperazione.
Dice
Gesù: “Non temete coloro che possono distruggere la vostra vita fisica. Non
abbiate paura di loro; temete, invece, chi può condannare alla rovina eterna la
vostra anima, immortale!”
Tutto è
passeggero, figli cari, anche questa, vostra, vita può finire da un momento
all’altro, secondo la volontà Divina; l’anima, però, è eterna, eterna per la
felicità, ma eterna anche per il martirio!
Non
voglio rattristarvi con queste mie parole, ma è bene che i figli continuino a
riflettere su questa realtà, così importante!
Figli,
v’invito alla preghiera: sia preghiera ogni vostro respiro, sia preghiera ogni
vostro palpito. La vita diverrà, così, gioia ed esultanza, anche con i suoi
problemi, anche con le sue croci!
Vi
amo. Vi amo! Ti amo, figlia.
Maria
Santissima