Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

25.09.97

 

 

Eletti, amici fedeli, siate miei con tutto il cuore e con tutta l’anima. Sto operando su di voi con mano potente: vedrete al momento giusto le meraviglie, da me compiute.

 

 

Sposa amata, sii lieta in me e nulla ti turbi, perché Io, Io, Gesù, sono sempre fedele alle mie promesse. Quello che conosci, per mia rivelazione, è molto; ma quello che è, veramente, è molto di più, incomparabilmente, di più.

Nella confidenza con la mia piccola sposa molto dico, ma solo quello che la piccola mia è in grado di capire e di conoscere. Ti basti questo, amata, ti basti questo per essere tanto felice in ogni istante di vita. L’anima, che è entrata nella reggia del mio Cuore, gusta continuamente le mie delizie: la terra diviene già un Paradiso: per lei il Paradiso è sceso sulla terra.

Ho chiamato ad uno ad uno i miei figli. Li ho chiamati, perché questo è il tempo della grande raccolta, non altro: l’Umanità potrebbe godere le gioie, sublimi, che mai ha goduto nel passato.

Perché oggi e non ieri?

Questi, diletta, sono i tempi stabiliti dal Padre; questi i tempi da lui voluti per il compimento di pace. Bisogna che gli uomini si adeguino ai tempi, non i tempi agli uomini.

Deve accadere tutto in poco: deve avvenire in mesi ciò che non avvenne in millenni.

Sposa cara, dillo e ripetilo al mondo: “Il tempo è di Dio. Tutto gli appartiene”!

Io sono il Padrone del tempo e posso fare accadere in un attimo quello che in un millennio non è accaduto. Così posso fare. Così voglio fare proprio ora, ora, nel tempo presente.

Piccola cara, vedo molti che camminano lentamente, pur sapendo che non solo non basterebbe correre, ma servirebbe volare. Vedo che molti, anche a me vicini, non spronano, adeguatamente, le anime a rifugiarsi in me, lasciando che il procedere sia lento. Non così deve andare: quando Io, Io, Dio, chiamo, quando i miei messaggi sono continui in tutto il mondo, quando mando ogni giorno la Madre Santissima ben visibile sulla terra, significa che sta per accadere qualcosa di molto importante, di unico!

Voglio offrire nel presente i doni, grandiosi, preparati per gli eletti degli ultimi tempi. Voglio offrire con dovizia ai miei amati che mi hanno servito in un momento in cui molti mi hanno girato le spalle. Proprio quando il mondo crederà di poter fare a meno di me, proprio quando esso si sentirà sicuro di se stesso e capace di ogni cosa, senza di me, allora, verrò, sposa amata. Verrò, quando nessuno se lo aspetta. Verrò con i miei angeli e con i miei santi, verrò per la gioia di chi mi ha atteso con tanto amore. Verrò per la felicità dei miei fedeli. Verrò, sposa, non temere. Il tempo è giunto: sto per venire a regnare sulla terra!

Rinnovo questa mia promessa ogni giorno, perché conosco il cuore dell’uomo: è fragile, è debole; nella gioia si dimentica di me e nel dolore si dispera, si sente abbandonato. Ecco, allora, che Io, Io, Dio, vengo a regnare in ogni cuore che mi accolga con amore, vengo a regnare perché la sua felicità sia completa e scompaia la paura. Non tema chi vive in me, non tema chi ha me, come timoniere, nella sua imbarcazione: opero con potenza in chi mi offre la sua piena disponibilità; opero con potenza in chi mi ha dato tutta la sua fiducia; opero con potenza e la sua vita diviene un volo verso di me, un anelito a raggiungere le vette più sublimi.

Vieni oggi, vieni a rallegrare il tuo spirito, vieni a gioire, grandemente, con me, vieni, diletta, nel regno della grande felicità! Vieni a vedere che accade alle anime belle che si distaccano dalla terra per raggiungere la patria Celeste.

Ai tuoi occhi appare, sempre, lo spazio infinito: vedi davanti a te un orizzonte sconfinato. Il Cielo è tersissimo, come cristallo. Vedi in esso volare, come colombe candide, che si vengono a posare davanti a me, sono, diletta, le anime di coloro che subiscono il martirio in questo tempo, che subiscono il martirio, innocenti: sono adulti, sono piccoli; tutti vengono strappati alla vita con violenza dall’odio tremendo dei cuori, invasi dall’ira del mio nemico.

Il martirio, anche se non subíto per il mio nome Santissimo, li purifica e li monda. La grande pena, per mio volere, si trasforma in gioia. Vedi come gioiose sono queste anime! Il corpo è rimasto sulla terra, straziato e distrutto dall’odio; ma l’anima, come colomba, pura e bella, è venuta a me a godere per sempre il mio Amore!

Il mondo compiange costoro, il mondo si rammarica di averli perduti; ma essi, sposa cara, come vedi, sono nella gioia e nel mondo non vorrebbero più ritornare.

Ti mostro ora l’immagine di quei cuori, pieni di odio, che hanno operato queste stragi. Guarda quanti serpenti velenosi avvolgono questi esseri umani che sono divenuti peggiori delle belve più feroci. Guarda come essi vivano già in terra le pene infernali, quelle che stanno per soffrire tra poco. Perché, mia amata, chi opera il male questa fine fa: vive l’inferno prima sulla terra, poi, nell’aldilà.

Mala sorte si prepara per questi violenti, pessima sorte: quella che si sono cercati, che hanno voluto! Ma non badare più a loro; dimentica questa scena ed ammira le meraviglie, che ti mostro. Vedi: le anime si accostano a queste, appena giunte, e si pongono in cerchio attorno, intonando, soavemente e dolcemente, il canto della vittoria, il canto della vittoria del bene sul male. Chiudi gli occhi e godi questa, meravigliosa, armonia: penetri in ogni fibra del tuo essere e ti renda gioiosa anche nella fatica di ogni giorno, anche nel travaglio della vita.

Vedi, amata, come la grande sciagura non sia la morte; essa, anzi, è una porta che si apre verso la vera vita, anche se viene tolta in modo violento. Basta essere miei con l’anima, basta essere miei nel profondo del cuore ed anche il martirio, sofferto non per mia causa, diviene un mezzo, potente, di salvezza.

La sofferenza, come vedi, è profonda purificazione: bastano solo una parola, l’anelito del cuore, un breve sospiro d’amore per avere la salvezza.

Vivete con me nel cuore, sulla terra, piccoli miei. Vivete, cercando me, anelando a me, desiderando me: il volo, poi, sarà facile, perché Io vado incontro all’anima che mi cerca e mi faccio trovare da chi mi desidera. Più grande è l’anelito, più forte è l’abbraccio.

Ti dono, sposa amata, questo nuovo, grande, giorno. Vivilo, secondo la mia volontà.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

25.09.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, vivete in letizia, perché Gesù sta attuando su di voi il suo, magnifico, progetto d’Amore. Fate tutto ciò che vi compete fare e non preoccupatevi di altro. Ognuno ha le sue prove da superare. Siate coraggiosi e pronti all’obbedienza: nessuno ha una prova superiore alle sue forze e nel travaglio, nel dolore Gesù è con voi; è l’amico fedele che conosce tutti i vostri problemi e vi aiuta a risolverli.

Piccoli miei, non siate preoccupati per nulla, oltre a fare bene ciò che vi è stato assegnato di fare. C’è una parte che non spetta a voi; lo capite, lo capite chiaramente, perché, agendo in un certo modo, vedete che le cose restano stazionarie. Non vi preoccupate, per questo; il vostro compito è fare la volontà di Dio in ogni momento della vostra vita. Altro non vi viene chiesto.

Quando ognuno di voi ha fatto bene il suo dovere, viva tranquillo, viva sereno, viva nella letizia, perché altro non è tenuto a fare. I fatti e gli avvenimenti che avvengono, giornalmente, convergono verso un unico obiettivo che non è certo il vostro, ma quello che Dio ha stabilito.

Guardate, figli, alla storia del passato, esaminate le Sacre Scritture e vedrete come l’opera umana è stata assai varia nei secoli: sempre presenti ci sono stati uomini di grande fede e devozione, ma anche uomini ribelli, in gran numero. Nell’arco di molto tempo si è attuato, esattamente, il progetto che Dio voleva si attuasse: se gli uomini ribelli hanno demolito, quelli pii hanno costruito più ancora di quanto i precedenti avessero demolito.

Figli cari, figli amati, un pugno di uomini pii può salvare il mondo; lo sapete? Sapete che col Rosario, pregato con amore e cuore sincero, potete fermare le guerre? Potete frenare i movimenti tellurici?

Vedo molti di voi avviliti e tristi, per le orribili notizie di ogni giorno, notizie di morte, di odio, di ribellione che provengono da ogni parte del mondo. Sembrerebbe un crollo totale, sembrerebbe la fine di ogni speranza di pace: si spegne un focolaio; se ne accende un altro. Figli cari, anche nel passato è sempre stato così, perché i miei figli sempre ribelli sono stati; ma in questi tempi sono più smarriti che mai: il nemico opera con veemenza ed i miei piccoli non hanno difesa per proteggersi dai suoi attacchi.

Il male non trionferà più, a lungo. State certi e non sentitevi avviliti, per quello che accade intorno. Sembra che le Leggi Divine siano state dimenticate, sembra che nessuno più le ricordi: uno influisce sull’altro, ma negativamente, per insegnare piuttosto il male e la disobbedienza che il bene e l’obbedienza. Dio sta intervenendo, potentemente, nei cuori: essi torneranno tutti a lui. Questo è il grande obiettivo, verso il quale convergono i fatti storici e gli avvenimenti di ogni giorno.

Questo non avverrà, non perché gli uomini lo vogliano, non perché essi operino in tal senso; avverrà ciò, perché Dio ha così stabilito e ciò che egli vuole accade sempre, proprio così come lo ha progettato. Egli può dare una svolta, decisiva, in qualunque momento; così può fare e così farà.

Chi può chiedere a Dio: “Perché hai fatto prima così lentamente, poi così in fretta?” Chi può porre domande all’Altissimo? Dio ha vie, che l’uomo non conosce, che non ha mai conosciuto; ebbene, quelle percorrerà e l’Umanità resterà stupita e smarrita! Non, però, i fedeli figli, non, però, coloro che si aspettavano questa svolta. Sarà grande gioia per coloro che hanno adorato Dio in ogni istante e mai hanno perso la speranza; sarà gioia, immensa, gioia, vera!

Ognuno dovrà rispondere delle sue azioni. Ognuno si renderà, da solo, conto di ciò che ha fatto di bene o di male: non servirà dirlo o ripeterlo, non servirà parlare molto. Ora si fanno tante parole, tante parole, troppe parole; allora ci sarà silenzio, tanto silenzio, solo silenzio. Seguite le Leggi Divine. Siate fedeli e gioirete, figli amati!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima