Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.09.97

 

 

Eletti, amici fedeli, fate della vostra vita un dono a me. Siete liberi in ogni vostra azione; fate della vostra libertà un dono a me. Siete nel tempo; fate di ogni istante di esso un dono a me.

 

 

Sposa amata, capirete solo al momento giusto il grande valore della vita, il grande valore della libertà, il grande valore del tempo. Dono stupendo è la vita, che Io vi ho dato, per Amore! Non è nulla, piccola cara, il breve travaglio che essa comporta, anche se intenso, non è nulla, in confronto con la gioia, che godrete con me per sempre, se vi renderete degni di possederla.

Il dolore, mia diletta, è un attimo; la gioia dura in eterno. Pensa alla libertà, che Io vi ho donato. Non vi ho fatto degli schiavi: siete uomini liberi e pieni di dignità e ognuno può agire, secondo il suo volere; siete liberi anche di accettare o respingere il vostro Dio, colui che vi ha creato, colui che vi ha redento, colui che vi vuole permeare col suo Spirito.

Vedi, mia diletta, quanta responsabilità avete? Vedi quanta dignità avete? Dipende da voi, poi, valorizzare, bene, i miei doni. Pensa, mia amata, al dono, prezioso, del tempo, così poco compreso dagli uomini. Io, Io, Dio, concedo ad ogni creatura umana un lasso di tempo, piccolo o grande, secondo il mio progetto, in esso essa può santificarsi e divenire sempre più simile a me oppure può degradarsi e divenire sempre più simile ai bruti senza intelletto e senz’anima.

Tutto il processo si svolge nell’arco di una vita che, per lunga che sia, è sempre brevissima confrontata all’eternità. Proprio durante questo tempo si acquista merito o demerito per possedere o perdere il dono, supremo, della salvezza. Nessuno può vivere, senza riflettere su questa verità; Io stesso stimolo l’uomo a tale riflessione: egli deve passare attraverso un giudizio che non viene da uomo, incapace ed imperfetto, ma da me, Dio, che opero tutto con perfezione. Sono, certo, un Padre generosissimo, pieno di bontà e misericordia, ma sono anche un Padrone esigentissimo, pieno di rigore che esige il suo, fino all’ultimo spicciolo.

Amata sposa, ogni uomo deve scegliere in vita tra il Padre, tenerissimo e generoso, ed il giudice, perfetto e rigoroso: a lui la scelta. Chiedo ad ogni uomo di riflettere, prima di agire, chiedo ad ogni uomo di capire la grandezza della sua dignità e di non sottovalutarsi né degradarsi. Se molto ho donato, molto esigo. Quando il dono è minore, meno esigo; quando il dono è maggiore, molto esigo.

Vedi quanti uomini sono dotati di viva intelligenza, di ottima capacità di comprensione, di buona intuizione: ebbene, da questi pretendo, in proporzione a ciò che hanno avuto. Non dono, amica mia, non dono mai un talento perché sia sotterrato e lasciato a poltrire: quello che offro deve essere messo, subito, a frutto! Più dono, più chiedo; ebbene, dico, Io, Io, Dio, dico: guai agli uomini che hanno molto e dànno poco a me! Guai a coloro che possiedono i miei, grandi, doni e li lasciano accantonati in un angolo senza utilizzarli a vantaggio di tutti! Guai, sposa amata, agli uomini che utilizzano, sì, i miei doni, ma contro di me e contro le creature, che Io, con grande Amore, ho creato: costoro assomigliano al mio, terribile, nemico che ha volto contro di me quello che Io, Io, Dio, gli avevo donato con grande dovizia!

Te l’ho detto, ma ora te lo ripeto: il giudizio è prossimo per ogni uomo; ognuno rifletta, finché è in tempo, sui doni che ha ricevuto, pensi all’uso che ne ha fatto e all’uso che deve farne, pensi e rifletta, senza perdere più un attimo, perché, come più volte ti ho ripetuto, tutto accadrà in rapida sequenza. Se con molti ho pazientato a lungo; ora non pazienterò più, non attenderò un istante in più!

Ho concesso tempo su tempo; ma giunge ora il tempo, senza tempo, e giunge per ogni uomo che sta sulla terra. I miei messaggeri hanno parlato chiaro; Io ho attraversato le vie segrete dei cuori: ognuno è stato avvisato nel profondo. Ho detto, silenziosamente, ad ogni, mia, creatura prediletta: il tempo è finito, il tempo, che ho concesso, si è dissolto; stai per entrare in una realtà senza tempo, ma, prima di entrarci, dovrai rendere a me conto di come sei vissuto nella realtà del tempo.

Pensaci, figlio! Riflettici ed opera: quello, che ora hai, domani lo desidererai invano; non indugiare, quindi, ma datti da fare!

Sposa cara, questo ho detto a tutti gli uomini della terra; ho parlato, sommessamente, al loro cuore, ho parlato con tutta la tenerezza di un Padre buono che sta per dare compimento al suo piano. Volgiti intorno a guardare quanti sono coloro che hanno ben compreso il mio messaggio segreto! Ognuno vive, come se nulla avesse capito, ognuno opera, come se nulla avesse capito! Invero così è: nulla, infatti, ha capito, perché nulla ha voluto capire! Ho mostrato segni, grandiosi, ma egli non li ha guardati! Ho parlato al cuore, ma egli non mi ha ascoltato! Dimmi: cosa dovevo ancora fare, che non abbia già fatto?

Verrà il momento del giudizio; ma quanti saranno pronti ad affrontarlo? Chiedo, ma non ottengo! Parlo, ma non sono ascoltato! Mostro segni, ma ormai ho figli, ciechi e sordi, che nulla più vedono e nulla più sentono! Con dolore dico questo, sposa mia, con grande dolore!

Sono molti coloro che aspettano gli avvertimenti; ma quando ci saranno quelli, allora, allora sarà la fine e pochi, ben pochi avranno ancora la forza di rialzarsi!

Sposa amata, ti porgo anche oggi i miei splendidi doni. Offrili al mondo che non comprende, offrili al mondo che non accetta, offrili pure al mondo che è divenuto sordo e cieco, per la sua continua ribellione.

Vedo che la pena che soffri, per questo stato di cose, è assai profonda: ti ho associata al mio dolore e sempre più ti avvicinerò a me in questo senso. Ogni giorno ti faccio bere un sorso del fiele, amarissimo, che devo bere Io, Io, Gesù, per colpa degli uomini ingrati. Costoro agiscono con malizia verso di me che tutto ho donato loro, che ho sparso il mio sangue per ciascuno fino all’ultima stilla! Sappiano, però, costoro che chi inganna me inganna se stesso, cerca la sua rovina e l’avrà, entro breve tempo. Gli alberi, che non hanno portato frutto, saranno abbattuti uno dopo l’altro, in sequenza rapidissima.

Resta, serena, nel mio Cuore amoroso e godine le delizie. L’onda, soave, della mia tenerezza ti conduce ed insieme a te verranno tutti coloro che hanno preso la tua mano e non la lasciano.

Vi ho concesso il massimo dono della perseveranza finale. Siete forti, perché Io vi dono forza. Siete coraggiosi, perché Io, Io Gesù vi dono coraggio.

Cercate tutto da me. Chiedetemi tutto, perché tutto vi voglio donare!

Vivi nella pace, sposa mia, e nella gioia, che Io ti dono.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

26.09.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, siate in pace fra di voi, sopportatevi a vicenda e scambiatevi aiuto. I tempi sono difficili, assai difficili e diverranno sempre più duri, man mano che ci avviciniamo alla conclusione. Non tremate per le mie parole, non abbiate paura perché Io sono con voi e vi tengo, strettamente, per mano. Gesù vi ama, vi ama, immensamente, ed Io con lui. Solo questa è la sciagura, solo questa è la massima sciagura: perdere la propria anima! Non temete chi vi perseguita, non temete chi vi deride, non temete chi vi deruba di tutti i beni: le cose del mondo sono passeggere! Figli cari, ve l’ho detto e ve lo ripeto: Dio sa di cosa avete bisogno e non vi abbandonerà, conosce i vostri problemi e le vostre paure e li risolverà. Non occorre spiegare a Dio quello che deve fare per voi; non fategli ogni volta un lungo elenco delle vostre necessità: tutte le conosce ed a tutte provvederà come Padre amorosissimo. Ditegli, invece, con tutto il vostro cuore, con tutta l’anima che lo amate, che lo amate e che volete amarlo sempre più intensamente. Chiedetegli di aiutarvi, di aiutarvi ad amarlo sempre di più, sempre di più. Voi, figli cari, non finirete mai di conoscere Dio, perché egli è infinito; ma, se lo desiderate veramente, egli si donerà a voi sempre di più ed il vostro amore crescerà, crescerà. Dipende da voi volerlo e chiederlo questo, sublime, dono.

Figli cari, non fate nulla per apparire davanti agli uomini; operate, invece, in modo da dare sempre più gioia a Dio col vostro agire, secondo il suo volere. Sapete quanto egli venga offeso dai peccati del mondo, dalla disobbedienza degli uomini; sta a voi riparare col vostro amore, sincero e profondo.

Ditegli così: “Gesù, mio, adorato, ti offro tutto il mio essere, ogni anelito, ogni pensiero, ogni palpito. Tutto ti offro, Amore mio: voglio consolarti, per il grande dolore, che ricevi continuamente dall’ingratitudine umana. Ogni istante di vita, che mi doni, io l’offro a te, l’offro, colmandolo del mio amore”.

Piccoli, certo non potete convincere gli uomini ad adorare Dio, se non lo vogliono fare; non potete convincere un uomo a non peccare, uno che si è incallito nella colpa; non potete convincere un uomo a credere, se non ne vuole sapere.

Non avvilitevi, per questo. So che ciascuno di voi sperimenta questa realtà. Offrite a Dio le vostre delusioni, il tormento del cuore e tutte le frustrazioni; attendete i suoi tempi in preghiera, in preghiera, assidua. Sia preghiera ogni momento del giorno, sia preghiera tutta la vostra vita. Gesù non vi chiederà, certo, conto di quello che non spettava a voi fare; certo, però, vi chiederà conto di quello che egli vi ha assegnato di fare. Vivete bene, figli, questi giorni, conclusivi. Vivete ogni giorno, come se fosse l’ultimo della vostra vita; poi, quando al mattino rivedete la luce della nuova alba, benedite Dio, per la sua grande generosità! Egli ha aggiunto un altro giorno alla vostra vita: potete ancora lodarlo, adorarlo, benedirlo. Che gioia questa per voi! Siate sempre pronti al grande volo; a nessuno è concesso di sapere con esattezza quando verrà l’ora sua: la misericordia, infinita, di Dio nasconde l’ora che fa sempre paura. Voi siate pronti sempre, sempre, giorno e notte; siate con le lanterne ben accese e la scorta di olio pronta: può servirvi o non servirvi. Voi tenetela con voi.

Gesù verrà presto, verrà presto e tutti lo vedranno; prima, però, visiterà tanti suoi figli e farà loro una splendida sorpresa: li coglierà, mentre stanno pregando e sospirando il suo ritorno, mostrerà loro il suo viso, radioso, e li accoglierà per sempre tra le sue braccia!

Vivete in letizia, figli cari. Vivete in letizia, in attesa di questo grande giorno. Supplicate e pregate per quei fratelli che, invece, continueranno a riposare ed oziare e non si preoccupano di nulla. Intercedete per loro, insieme a me: aprano in tempo gli occhi, acuiscano in tempo l’udito, prima che la situazione precipiti loro addosso!

V’invito alla gioia. Vi lascio la pace. Donate gioia. Donate pace.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima