Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.09.97
Eletti, amici cari, chi cerca me verrà con me; chi mi
respinge, continuamente, sarà respinto.
Sposa
amata, desidero che il mondo capisca quanto è grande il mio Amore per ogni uomo,
desidero che l’uomo rifletta sulle grandi verità e smetta di vivere come se
fosse un essere senza intelletto e senza cuore. È tempo che l’Umanità si scuota
dal suo grande torpore, è tempo che si prepari alla nuova realtà, che deve
vivere, assai differente da quella presente, assai differente da quella
passata.
Sposa
amata, tutto sta cambiando, tutto deve ormai mutare, perché questo prevede il mio
progetto, questo voglio Io, Io, Dio, in questo momento storico. Ho parlato con tenerezza
di Padre amoroso, ma non ho ottenuto nulla; ho parlato con più rigore, ma anche
poco ho ottenuto. Ora cambio linguaggio: uso quello, tagliente ed incisivo, che
tutti gli uomini capiscono.
Sposa
amata, tu l’hai capito, ma devo ripeterlo per gli altri che ancora sono lontani
dal mio Cuore.
Quando
vedrete dispiegarsi la mia potenza, non pensate alla vendetta di un Dio, iroso,
pensate, invece, a me come infinita misericordia che, anche se immeritevoli,
vuole abbracciare i suoi figli, vuole salvarli.
Che fa,
diletta, un padre, quando vuole educare i suoi figli? Prima li ammaestra con
dolcezza, con grande pazienza; poi, usa man mano più rigore, se vede che essi
non vogliono comprendere e si ribellano, continuamente; solo in ultimo deve
prendere verso di loro drastiche decisioni. Prima di queste, però, ci sono
segni, avvertimenti, continui ammonimenti.
Così
opero anch’Io, Io, Dio, con gli uomini: voglio istruirli e prepararli al grande
passo, uso vie normali e vie speciali, strumenti ordinari e strumenti
straordinari; tutto faccio perché le mie creature non continuino a camminare
nel buio, ma, allorché vedo che il pericolo si fa sempre maggiore, uso mezzi
straordinari, volti ad ottenere lo scopo, che mi sono prefisso di raggiungere.
Piccola mia,
vedrai segni che faranno tremare il tuo cuore; essi, però, sono ancora frutto
del mio Amore immenso e della mia misericordia infinita. Dopo verrà la giustizia,
perfetta, dopo, se questi segni vengono ancora ignorati.
La Mamma
Santissima del Cielo vi ripete: “Pregate. Pregate. Siate preghiera. Siate
fiaccole, accese, che dànno luce a chi ancora brancola nel buio”. Ascoltate le sue
parole e mettetele in pratica ogni giorno: Io, Io, Dio, parlo all’uomo nel
silenzio e nella preghiera. Se l’uomo parla, continuamente, non può sentire. Se
l’uomo non prega non può capire quello che gli voglio dire e rimane nel buio,
nell’ignoranza, colpevole, e la sua sorte sarà di dolore.
Spalancate,
uomini, le porte del vostro cuore, spalancatele ora perché Io possa entrare e cambiare
tutto quello che non va. Guardatevi ben intorno e sforzatevi di capire quello
che sta accadendo; non dite: “Quello che è accaduto ora è accaduto anche in
passato; non c’è niente di nuovo sotto il sole”. Non ripetete frasi insulse che
dimostrano molta superficialità; riflettete sui fatti e sugli avvenimenti, poi,
nel silenzio immergetevi nella preghiera ed Io vi darò luce per capire quali
passi dovete fare e quali dovete evitare.
Figli di
tutto il mondo, Io, Io, Dio, vi amo, immensamente; per Amore, vi ho creato, per
Amore, vi sostengo, per Amore, sopporto con pazienza i gravi errori, che
continuate a fare. Il tempo ormai è finito: la storia è alla grande svolta. Vedete
tra le mie dita le ultime pagine del libro: qui ci sono scritte tutte le
vicende dell’Umanità dall’origine ai nostri giorni. Vedete queste, ultime,
pagine? Sto per strapparle: non saranno più girate una per una, lentamente, ma
strappate tutte insieme, in fretta!
Voglio
aprire il nuovo libro, quello che voi vedete ancora intatto. Io, Io lo aprirò;
sì, in questo tempo lo aprirò: è una storia nuova che comincia, non, però, secondo
criteri umani, ma secondo criteri Divini!
I miei
fedeli gioiscano, perché con me vivranno, per sempre, con me godranno, per
sempre: a me si sono donati e con me resteranno per un tempo senza tempo.
Venite a
me, uomini di tutta la terra! Correte a rifugiarvi tra le mie braccia, come
bimbetti che vogliono la madre. Io, Io, Dio, vi accoglierò tutti e nessuno
lascerò indietro. Questo solo desidero: vivere con voi e fra voi per darvi la
felicità, che avete cercato senza trovare, la pace, che avete sognato senza mai
poterla possedere.
Sposa
amata, chiamo tutti a me; con voce possente chiamo tutti a me. Capisca il mondo
l’immensità del mio Amore e non abbia paura di venirmi incontro: chi viene a me
con cuore sincero non sarà certo respinto, ma accolto con benevolenza, anche se
è stato lontano tanto tempo, senza ricordarsi di me. Vedrai accadere proprio in
questo tempo le cose più grandiose, vedrai le meraviglie del mio Amore
compiersi una dopo l’altra e gioirai, perché mostrerò anche a te una parte che
non hai mai conosciuto, una nuova sfaccettatura della mia, infinita, misericordia.
Vedi
come gli uomini si spaventino, quando pensano di doversi presentare al mio
cospetto?
Si
spaventano perché le loro opere sono contrarie alla mia volontà. Chi ama e
pratica le mie Leggi Sante non ha certo paura di me, ma mi attende con amore e mi
ha già preparato nel suo cuore un’adeguata accoglienza.
Piccola
mia, come vedi, non sono più sulla soglia della mia casa per vedere quello che
accade nell’interno, ma sono entrato dentro, ho fatto già i primi passi e mi
accingo a farne di altri, sempre più lunghi, fino a penetrare in ogni angolo
per vedere quello che sta accadendo.
Si
tengano ben pronti i miei servi fedeli, perché vengo quando anch’essi non se lo
aspettano. Vengo per lodarli e benedirli di una speciale benedizione, vengo per
aprire loro le porte di un nuovo regno di gioia e pace. Vengo, preceduto dai miei
doni: sono infiniti, nessuno potrebbe contarli. Questi doni li ho preparati per
tutti gli uomini della terra. Tutti avrebbero dovuto goderli; ma solo pochi li
godranno, invece.
Sposa
cara, chi non mi ha mai cercato, chi mi ha respinto, chi non mi ha mai voluto
non mi avrà, perché Io, Io, Dio, l’ho cercato, per primo, ma non si è lasciato
trovare, Io, Io, Dio, l’ho chiamato, continuamente, ma nessuno ha risposto, Io,
Io, Dio, lo volevo a me, ma egli è fuggito lontano!
Ora non
cercherò più chi non vuole essere cercato; respingerò chi sempre mi ha
respinto; non vorrò per me chi non mi ha mai voluto!
Capiscano
gli uomini il senso delle mie parole; capiscano che esse sono ancora dettate da
un Amore infinito che vuole salvare, ma non può farlo, se la volontà è sempre
ribelle!
Sposa
donami ogni attimo di questo, nuovo, giorno, dono, immenso, del mio Amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
27.09.97
La Mamma parla agli eletti
Ecco
piccoli, ecco una Madre per voi. Ecco: vengo, piena di gioia, per aiutarvi nel
cammino, vengo anche oggi: siate lieti. Una Madre, che tanto ama, non può
lasciare soli i propri figli nel momento del dolore. Conosco, figli, conosco i
vostri affanni; li conosco ad uno ad uno i vostri problemi. Sopportate con
pazienza, sopportate con pazienza e perdonate chi vi procura dolore.
Ognuno
di voi vive in un ambiente diverso, ma tutti avete i cuori pieni di pene e
tribolazioni. Questa è la purificazione che l’Amore di Dio permette; con questa
vi fate santi, se saprete sopportarla, per Amore di Dio.
Voi
sapete, figli cari, quanto Gesù ha sofferto per voi ed Io con lui. Io ho
condiviso tutto il suo tormento; ebbene, anche voi dovete patire un pochino per,
poi, godere per sempre le gioie più sublimi con Gesù e con me. È vicino, amati,
è proprio vicino il giorno del trionfo; ve lo dico, ve lo ripeto perché
possiate trarne consolazione nelle pene, che state sopportando. Portate con
letizia la vostra croce: è per poco ancora, figli, poco, poco.
Vedete
come alcuni hanno posato la loro croce pensando di poter camminare leggeri e
sgombri; ma, così facendo, si sono messi addosso un peso ancora più
insopportabile e sono tanto affaticati da gemere soltanto, senza potersi più
muovere.
Figli,
figli cari, Dio è Amore. Ricordate sempre questo: un Padre tanto amoroso non
mette sulle spalle di un figlio un peso superiore alle sue forze; quello, che
permette che porti, è un giogo che può portare ed il sacrificio che ora fa gli
sarà ampiamente remunerato al momento giusto.
Ciascuno
di voi porta il peso che può portare; anzi, vi dico che non è solo a portarlo,
ma Gesù, spesso, molto spesso lo prende sulle sue spalle, come buon Cireneo.
Quando avete l’impressione di camminare spediti e senza inciampi, agili e senza
fatica, non è perché la croce è sparita, ma perché Gesù l’ha presa per darvi
sollievo, per farvi riposare un poco. Voi, poi, vi avvilite, quando sentite di
nuovo il peso da portare, mentre per un attimo vi eravate illusi di camminare
lieti e senza più croce.
Non illudetevi,
figli cari. Vi ripeto: non illudetevi, figli amati; Gesù portò la sua,
pesantissima, Croce fino in fondo, fino alla fine la portò. Poi, ci furono il
tormento finale e la conclusione che tutti conoscete. Anche per voi sarà così:
dovrete sopportare ancora un poco, fino alla conclusione dal Padre, decisa per
ciascuno di voi. Non vi rattristino queste mie parole; vi diano, invece, gioia,
perché il vostro cammino sarà simile a quello del vostro, adorato, Gesù: prima
la croce – per voi assai più lieve però – poi la resurrezione e la gloria per
sempre.
Figli
cari, anche oggi v’invito alla gioia, alla grande gioia del cuore. Sapete che mi
ha detto oggi Gesù? Così mi ha detto: “Mamma carissima, consola i piccoli miei.
Sostienili. Rinnova ogni giorno ad essi le mie promesse. Molti stanno portando
una croce pesante, assai pesante; la tua presenza li solleverà e sorrideranno,
lieti, perché sanno che il tempo del travaglio è assai breve ormai e sta già
entrando quello della gioia sconfinata. Madre amata, dì ai miei piccoli le dolci
parole, che solo una Madre può dire: essi voleranno, felici, verso la meta. Il mio
regno è pronto. Tutto è splendido ed incantevole. Porto il Paradiso in terra: faccio
della terra un Paradiso. Ti do questo compito; alleviare le pene dei fedeli che
a me si consacrano, per mano tua, ogni giorno.”
Ecco,
figli, ciò che mi ha detto Gesù. Io sono ben felice di annunciarvelo. Io sono
ben felice di comunicarvelo. Vivete lieti, figli cari, vivete lieti e non
tristi ed imbronciati: il dolore sta per passare, è di breve durata; la gioia
fluirà, a fiumi, sulla terra.
Esultate.
Esultate, figli. Vi amo. Vi amo, immensamente.
Ti
benedico, figlia cara.
Maria
Santissima