Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.09.97
Eletti, amici cari, il mondo torni a me: gli uomini
comprendano che le mie Leggi sono le Leggi da seguire, quelle che ho incise, a lettere
di fuoco, nei cuori. Non chi dice: “Signore, Signore” entrerà nel mio regno, ma
chi fa la mia volontà.
Sposa
mia diletta, il mondo ama il chiasso; Io, Io, Dio, amo il silenzio. Il mondo
versa ogni giorno, inutilmente, fiumi di parole; Io, Dio, desidero che gli
uomini cambino il comportamento. Nel silenzio parlerò loro; cessino, quindi, di
parlare, invano, e ascoltino la mia voce che si alza, potente, per richiamare
ognuno al proprio dovere verso di me e verso il fratello. Voglio che tutti
possano godere le mie delizie, voglio che tutti camminino alla mia luce.
Subito, occorre comprendere, subito, occorre obbedire. Quando tutto avverrà,
quando i segni saranno, ormai, evidentissimi, sarà la conclusione. Non
aspettino gli uomini i grandi momenti, conclusivi: chi ha messo insieme un
lungo debito ben difficilmente riuscirà a saldarlo, subito; dovrà passare
attraverso un lungo travaglio per purificarsi, se la volontà è proprio decisa,
molto peggio, se vacilla.
Sposa
amata, dillo, dillo agli uomini con le mie parole, dillo che aprano bene gli
occhi non per vedere solo quello che vogliono vedere, ma per vedere quello che
Io voglio mostrare. Dillo agli uomini che spalanchino bene le orecchie per
udire non quello che essi preferiscono udire, ma la mia parola che parla loro
per annunciare le meraviglie, preparate da me per gli amici fedeli che non mi
hanno abbandonato in tanto abbandono, non mi hanno tradito in tanto tradimento,
non mi hanno ingannato tra tanta malizia!
Sposa
mia, ogni uomo è immensamente caro al mio Cuore; ogni uomo mi è figlio: Io l’ho
creato, Io, Io, Dio, l’ho tessuto con amore nel seno di sua madre! Desidero che
tutti giungano a salvezza. Desidero che tutti capiscano in tempo. Ho preparato
doni e gioia smisurata per ogni uomo: il mio regno si distenderà per tutta la
terra. Si preparino ora le mie creature, perché il tempo di oggi non ci sarà
più domani. Chi fugge da me oggi non riuscirà più a tornare indietro, perché
troverà la strada ostruita da mille ostacoli.
Vedi,
mia diletta, come il mio Vicario in terra parli con chiarezza, esponga la mia
parola ai popoli, la mia volontà ai popoli, il mio pensiero ai popoli di tutta
la terra, richiamando ogni uomo alla riflessione: non c’è più tempo da perdere,
neppure un solo istante deve essere lasciato scorrere invano. Folle immense lo
ascoltano, folle immense lo applaudono, folle immense lo ammirano; ma Io, Io,
Gesù, non desidero essere solo ascoltato, applaudito, ammirato: voglio che la
mia parola divenga vita. Non chi ha detto: “Signore, Signore” sarà salvo, ma
solo chi ha fatto sempre la mia volontà. Non chi mi ha applaudito, nella
presenza del Papa, sarà salvo, ma chi ha fatto la mia volontà. Non chi mi ha
ammirato come Dio Uomo sarà salvo, ma chi ha fatto la mia volontà!
Diletta,
che vivi nel mio Cuore, guarda, guarda quanti posti vuoti ci sono in esso!
Guarda quanto sono pochi ancora coloro che in esso si sono rifugiati e quanti
vagano nel buio, tenendosi per mano e chiamandosi a vicenda! Ebbene, tutti
quelli che vedi fuori devono entrare per salvarsi, perché Io sto per dare al
mondo gli ultimi ammonimenti. Si cambi vita! Si viva ovunque secondo la mia
logica, secondo il mio pensiero, secondo la mia volontà, non secondo la logica
umana, il pensiero umano, la volontà che tende al male!
L’uomo
da sé non può fare niente, perché la sua natura è malata, è gravemente malata.
Voglio intervenire su ogni creatura umana per salvarla dal tremendo male che
l’ha assalita: sono il medico, pietoso, che si piega su tutti i mali per
curarli, prima che sia troppo tardi ed il malato muoia.
Diletta
del mio Cuore, sappi che i malati di oggi, di questo tempo, conclusivo, sono
tutti malati incurabili, se non si affidano immediatamente alle mie cure
sapienti, sono malati, ultimali, che solo il mio Amore può salvare. Dico a questi
che si sono incalliti nella colpa grave: vi voglio risanare perché anche voi
possiate godere le mie delizie; ma sta a voi volerlo, perché senza il vostro
volere nulla posso operare, senza il vostro volere, non posso agire. Dio non
impone ciò che l’uomo non vuole fare: la salvezza occorre volerla, occorre
faticare per possederla, occorre desiderarla, ardentemente. Chi la vuole, chi
si sottopone a fatica per possederla l’avrà.
Molti
sono coloro che parlano di salvezza, ma non fanno nulla per conquistarla:
parlano di giustizia, ma non l’applicano nella loro vita; parlano di amore, ma
non dànno amore a nessuno; parlano della carità, ma non usano la carità. Chi
parla, ma non opera, spreca fiato; otterrà i più grandi doni chi poco ha
parlato e molto operato.
Le mie
parole non devono divenire soffio di vento che fugge, rapidamente, senza
lasciare più traccia di sé; le mie parole non devono essere come la schiuma
dell’onda che, subito, si dissolve; le mie parole non devono essere come segni
nella sabbia che subito si cancellano e di sé traccia non lasciano: le mie
parole devono penetrare, profondamente, nel cuore e nella mente, cambiare la
natura del cuore, cambiare il pensiero della mente; le mie parole devono
divenire vita, vita, vissuta nella realtà quotidiana.
Ecco,
miei piccoli, ecco che si avvicina il grande giorno. L’alba, che non conoscerà
più tramonto, sappiate che è vicina e che occorre essere pronti al volo; ma può
essere pronto al volo colui che è senza ali? Può essere pronto al volo chi non
si è preoccupato di nulla ed è vissuto nell’indifferenza e nella
superficialità?
Ecco chi
può dare senso vero alla vostra vita: Io. Io, Gesù, voglio cambiare ogni vita
umana e trasformarla; ma dovete offrirmela, di vostra iniziativa. Voglio darvi
tutto, offrirvi tutto, voglio farvi felici, uomini del mondo; ma ricordate che
ciò che vi voglio porgere non è il vostro tutto, non la vostra felicità, è il
mio tutto, la felicità, che solo Io, Io, Dio, posso dare.
Siate
pronti per la chiamata; chiamo tutti e ciascuno; vi chiamo per nome. La
risposta sia rapida e pronta: secondo la risposta, sarà il vostro futuro. Siete
voi che scegliete; Io propongo. Io, Dio, propongo; voi dovete accettare o
respingere.
Mia
diletta, il mondo ha ancora poco tempo per capire, per scegliere, per
accettare, per mutare vita. A chiunque ti chieda fa’ notare che i segni sono
evidenti, i messaggi continui: chi vuole vedere può farlo, chi vuole sentire
può farlo. Nessuno alla fine dovrà dire: “Nulla ho visto, nulla ho mai sentito.
Nessuno mi ha avvertito!”
Piccola
mia, il nuovo giorno è sorto, ormai. Sia ogni istante volto a me. Riempilo
d’amore, sposa cara, e donamelo.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.09.97
La Mamma parla agli eletti
Miei
piccoli, siano gioia per voi le Leggi di Dio, sia gioia per voi seguirle: esse
sono fatte per voi, perché abbiate la pace e possiate godere la vera felicità.
Figli
cari, gli uomini adducono mille pretesti per non seguire la via che Dio indica
e dicono che è difficile, che le rinunce sono molte, che l’uomo non è capace di
affrontare tali sacrifici. Dicono tante cose, ma non pensano che è proprio la
via della croce che porta alla resurrezione ed alla gloria. La croce, figli cari,
non è sconfitta amara, come troppi pensano; la croce invece è l’unica via,
voluta da Dio, per giungere alla vittoria.
Gesù è
l’esempio, al quale sempre occorre guardare. Pensate a lui, vero Dio e vero
Uomo: si umiliò al punto di soffrire ogni forma di tormento. Nessuno patirà
tanto dolore, quanto egli, Agnello purissimo ne patì. Questa fu la volontà del
Padre; egli, Figlio obbediente e docilissimo, si sottomise e fece ogni cosa a
perfezione. Il suo esempio voi dovete seguire, solo il suo esempio!
Durante
la giornata, quando recitate le varie tappe del Rosario, soffermatevi col
pensiero, soffermatevi a riflettere su ognuna di esse. La vittoria è la
conclusione finale: la grande vittoria di Gesù risorto che vive per sempre
nella gloria.
La prima
creatura che lo seguirà sarà la Madre. Io, Madre, prescelta da Dio, dopo il
grande travaglio terreno, sono stata assunta in Cielo Anima e corpo. Ecco: il
mio corpo è glorificato, assieme a quello del mio Gesù. Noi soli possediamo un
simile corpo, primizie di un progetto generale che coinvolgerà ogni uomo.
Qui,
figli cari, qui in Paradiso ci sono solo anime; in terra restano tutti i corpi,
fino alla grande resurrezione che avverrà secondo il piano Divino e nei suoi
tempi. Allora, solo allora, queste anime, gaudenti, che la mia, piccola, figlia
ha visto anche col corpo, avranno veramente il loro corpo, quello che ebbero in
vita, proprio quello, con le stesse sembianze e le stesse caratteristiche:
nulla va perduto di ciò che Dio ha creato; tutto verrà trasformato, secondo il
suo sublime piano.
Non
ascoltate le false teorie di chi vi dice che l’uomo si dissolverà nel nulla e
che conta solo questa vita terrena che posseggono. Nessuno si lasci ingannare
dall’insidia di un nemico astuto che vuole indurre gli uomini al male. Credete
alle mie parole! Gesù permette che Io appaia ogni giorno nel mondo, che Io
appaia proprio ogni giorno perché gli uomini capiscano in fretta e si preparino
a vivere secondo le sue Leggi.
Colgano
gli uomini della terra questo momento felice! Colgano gli uomini della terra
questo dono, grandissimo! Non venga sottovalutato, perché Dio ritira i suoi
doni, quando questi non sono accettati, li ritira per arricchire chi è già
ricco e lasciare impoverire sempre di più colui che già è tanto povero, per sua
colpa. Vengo con gioia sulla terra e sono accanto a questo docile strumento,
che mio Figlio si è scelto. Vengo vicino a lei per riempirla di nuova energia e
del vigore necessario a portare avanti la missione assegnatale. Vengo, però,
anche accanto a ciascuno di voi, viva e vera, quando voi, con tanto amore,
leggete questi messaggi e ve li scrivete nel cuore accuratamente per non
dimenticarne neppure una sola virgola.
Siate
forti e coraggiosi nell’affrontare ogni giorno il travaglio, che Dio permette.
Siate forti e coraggiosi, perché, dopo questo breve tempo di dolore che sta
ormai per scadere, ci sarà la felicità, la grande felicità con Gesù, con me,
con i fratelli santi che vi hanno preceduto. Le prove, alle quali siete
sottoposti, sono le ultime prove, figli. Sappiatelo. Per dure che siano, sono
sempre le ultime; dopo non ne avrete altre, perché il tempo del dolore
tramonterà e sorgerà l’alba gioiosa, che voi aspettate.
Figli,
vi porgo la mia, materna, carezza. Siate gioiosi ed abbiate il cuore pieno di
pace.
Date
gioia e pace: più ne offrite, più ne riceverete.
Vi
amo. Vi amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima