Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.10.97

 

 

Eletti, amici cari, vengo, presto. Confidate in me e operate, secondo la mia volontà: la vittoria è vicina. Siate gioiosi!

 

 

Sposa amata, il tempo è vicino: non dovranno aspettare a lungo i giusti. Ho abbracciato il mondo intero col mio sguardo e ho visto grandi sofferenze dovunque nel mondo: soffrono le creature, che con tanto Amore ho creato; soffrono e gemono!

Voglio che la loro vita sia gioiosa; voglio che cambi, rapidamente, ogni cosa per loro. Chi mi ha cercato nel suo cuore, chi mi invoca nel suo cuore e confida in me vedrà tutto rinnovarsi, vedrà mutare in gioia ogni dolore. Questo è nel mio progetto che sta per compiersi, interamente.

Ho parlato degli uomini che cercano me nel loro cuore: la mia presenza si farà sempre più sensibile e capiranno da quello che accade che Io sono il Signore dell’Universo e tutto obbedisce al mio volere. Vedrai, sposa diletta, vedrai grandi sapienti, pieni di superbia e prosopopea; li vedrai umiliarsi ai miei piedi e riconoscere la loro pochezza!

Nel cuore di coloro che mi amano c’è tristezza, nel vedere come gli uomini nel benessere si siano tanto insuperbiti, da credere di poter fare a meno di me; Io, Io, Dio, ho tollerato questa situazione per molto, ho atteso per molto, ho pazientato per molto; ora, però, sta giungendo il momento conclusivo, deciso dal Padre, voluto da me, aiutato dallo Spirito Santo per la sua realizzazione. Ogni promessa fatta deve giungere a compimento, ogni parentesi si deve chiudere; quindi, quello, che a lungo ho tollerato, non lo tollererò più. Non attendo e non paziento, come prima.

Hai notato, sposa mia diletta, come in poco si siano susseguiti grandi fatti che hanno fatto scalpore? Ebbene, preparati a vederne degli altri, in un susseguirsi, continuo, fino al momento nel quale capirai che la conclusione è ormai giunta. Saranno i fatti stessi che parleranno al mondo intero; saranno gli avvenimenti le mie parole, ben palesi: uso un linguaggio comprensibile a tutti. Vedrai, sposa fedele, vedrai come il mondo si scuoterà! Vorrei salvare ogni uomo, vorrei la felicità di ogni uomo; si perderà solo chi ha proprio voluto perdersi.

Amata, certo, molti resteranno ciechi e sordi, molti si ribelleranno alla prova e non capiranno che anch’essa è opera della mia misericordia. Questo accadrà, con dolore te lo confido; ma desidero che ogni uomo abbia la possibilità di godere le sublimi gioie, da me preparate.

Se l’uomo nel benessere si è scordato di me, l’uomo nel travaglio si ricorderà di me? Piccola, dillo e ripetilo al mondo: volevo che l’uomo passasse alla grande gioia, senza subire prove troppo dure; sarebbe stata sufficiente la normale tribolazione, che la vita comporta, per me sarebbe stata un peso sufficiente. Gli uomini, invece, hanno messo insieme un grande debito con me, si sono ribellati al mio volere: non si contano le disobbedienze e gli abomini di questo ultimo tempo, più, molto più che nel passato! Dovrà, quindi, patire il mondo per ben capire, dovrà patire molto. Chi vuole comprenderà che anche il tormento è misericordia, è Amore di un Padre che deve giungere a farsi obbedire da tutti i figli.

Ieri, piccola mia, nel tuo cuore, mi dicevi: “Dio adorato, Dio, mio unico bene, sei una Mamma tenerissima. Provvedi ai tuoi figli con dolcezza infinita, pensi anche alle più piccole cose e nulla ti sfugge. Vicino a te, Gesù mio, mi sento come un bimbo nella culla, che viene sempre vegliata. Quando apro gli occhi, contemplo il tuo splendido volto; quando chiudo gli occhi, esso resta impresso nella mia mente. Sempre mi stai vicino. Ti sento, ti vedo, esulto di gioia e benedico la vita che mi hai dato.” Queste le tue parole; tu vivi in me ed Io in te: il nuovo regno è questo, anticipo di quello che, poi, verrà anche intorno a te.

Ebbene, questo che è accaduto a te deve accadere ad ogni uomo. Voglio che ogni uomo giunga a capire ciò, a vivere ciò, a sperimentare questo. La mia presenza è viva nel mondo, sono presente dappertutto; ma gli uomini sono troppo storditi per vedermi. Ebbene, Io, Io, Dio, li aiuterò; Io, Io, Dio, aprirò gli occhi della mente e quelli del cuore a tutti i miei figli. In poco, in poco, sposa amata, il mondo intero capirà che Io sono Dio dell’Universo e non ci sarà più alcuno scettico, dubbioso o titubante. Questo accadrà, in breve, perché Io lo desidero e quello che Io voglio avviene, avviene sempre. Per questo, t’invito ad essere sempre gioiosa, serena e piena di speranza. Ti chiedo di dare gioia a chi non riesce a provarla, pace a chi non la trova, speranza a chi la sta perdendo. Non l’uomo è l’arbitro delle cose, non l’uomo potrà proseguire nella sua azione di dominio. Per un poco gli ho lasciato nelle mani il potere; ma sto constatando che ne ha fatto un pessimo uso: lo scempio è presente ovunque, visibile a tutti! Ebbene, dopo questo, lungo, periodo, concesso agli uomini, sarà tolto dalle loro mani tutto. Riprendo il mio, sposa cara! Riprendo ciò che mi appartiene ora ancora gradualmente, finché ognuno capisca, poi fulmineamente e tutti ne saranno pienamente convinti. Io, Io, Gesù, dominerò la terra in lungo ed in largo. Io, Io, Gesù, riprenderò lo scettro del potere in ogni campo e dominerò come il più grande Re. Dominerò ogni angolo della terra e nessuna autorità ci sarà più, oltre alla mia, nessuno oserà più fare ingiustizia o sopraffazione. Io sarò il grande Re, al quale tutti devono sottomettersi. Beato chi si è già preparato all’obbedienza, chi docile segue le mie parole, ha gioia nel sentirle e nel trasformarle in vita vissuta!

Beato chi ora è mio e mi adora come unico Re della sua vita: il contraccambio lo renderà felice, sempre più felice, perché rinascerà con me, il Re, che ha sempre riconosciuto tale!

Vedrai in questi ultimi tempi accadere cose uniche e grandiose. Le vedranno anche gli altri, anche i ribelli e tremeranno; ma i fedeli, i docili, gli obbedienti, i miei amici saranno nella gioia, nella grande gioia. Spiegate, eletti, spiegate ai fratelli la mia nuova strategia. Io sarò l’unico Re che dominerà; tutti si preparino a questa, grande, svolta!

Chi è fedele ora sarà pronto al momento da me voluto; ma chi mi ostacola sarà rimosso, senza indugio, perché il tempo stabilito è questo, il tempo dei tempi, nel quale tutto deve subire una trasformazione di origine Divina.

Esulta, mia amata: in me ci sono gioia e pace.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

08.10.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Miei cari figli, si approssimano i tempi della grande gioia: Gesù vi vuole felici! Confidate in lui sempre, sempre: se qualche sacrificio vi chiede di fare non è invano, non è fine a se stesso, molto verrà ricompensato. Pensate sempre alla figura, dolcissima, di una mamma che veglia il suo, amato, bimbo in ogni istante: sempre lo guarda con tenerezza. Ecco l’immagine che dovete avere di Dio.

Amatelo, figli, adoratelo come creature elette che hanno capito la grandezza del loro Signore e accettano sempre con gioia la sua volontà. Ecco quale preghiera deve essere la più ricorrente ogni giorno: “Signore mio, aiutami a conoscerti, a conoscerti sempre più, ad amarti sempre più, ad essere obbediente sempre più.”

Dio è infinito, figli cari. Mai riuscite a conoscerlo nella sua interezza; però, egli si concederà a chi lo anela sempre di più. Nella sua conoscenza aumenterà anche la felicità. Chi conosce Dio conosce la sua bellezza infinita, la sua perfezione, il suo splendore. Più si conosce Dio, più lo si ama, lo si desidera: è come una sete che cresce e solo da lui può essere saziata.

Figli, l’uomo proviene da Dio ed a lui brama tornare; solo in lui ha pace l’anima sua, solo in lui trova riposo. Anche sulla terra – dove la conoscenza rimane molto parziale – si può saziarsi di lui, perché egli si dona, generosamente, alle sue creature, perché conosce la loro brama. Si dona, certo, in proporzione alla capienza; più si dona e più aumenta il desiderio di possederlo e la felicità di averlo.

Pensate, figli cari, alla Eucarestia, pensate a questo, sublime, dono: in quel piccolo pezzo di pane c’è Dio, Vivo e Vero, carne e sangue, che si fa piccolo, piccolo, umile, umile per entrare nella creatura, così minuscola, così povera. Il suo corpo Santissimo agisce nel cuore e lo trasforma, agisce nella mente e la trasforma: a poco a poco, la vita umana si trasforma in vita Divina. È un processo che dura tutta la vita. Ecco quello che dico oggi ai miei, diletti, figli, oggi che siete alla vigilia di un fatto unico e straordinario, irripetibile e conclusivo: lasciate che Dio vi faccia sempre più simili a se stesso. Lasciate che egli vi plasmi in questo modo sublime. Lasciate che operi in voi questi, grandi, mutamenti. Siate docili e mansueti, perché egli può fare grandi cose su di voi, solo se trova piena disponibilità ed obbedienza. L’uomo, che si ribella, pone sul proprio cammino una serie di ostacoli che lo rendono difficile ed impervio. L’uomo, che si ribella a Dio, nuoce a se stesso. Dio ama voi, figli cari, molto di più di quanto voi amiate voi stessi. Dio ha cura di voi molto di più di quanto voi l’abbiate di voi stessi. Dio vi conosce assai di più di quanto voi conosciate voi stessi.

Piccoli miei, siate certi che Dio in ogni caso, in ogni circostanza, vuole sempre il vostro bene, solo il vostro bene, unicamente il vostro bene. Perché a tutti sia chiaro il concetto, ripeto l’esempio, più volte portato, di una mamma che tanto ama suo figlio: ella lo cura e lo istruisce, lo nutre, ma anche lo educa con tenerezza e con decisione, quando serve. Se il bimbo è malato, gli porge una medicina amara, con rincrescimento, certo, ma gliela porge e lo costringe a prendersela. Il bimbo piange, disgustato, perché certo quell’amaro lo fa soffrire: il piccolo non capisce perché, ma la madre sa benissimo che, senza quella bevanda, non potrebbe mai guarire!

Avete capito cosa intendo dire? Se le prove sono dure, benedite quelle prove; se la medicina è amara, assai, benedite quella medicina: solo così guarirete, solo così diverrete sani e robusti.

Oggi v’invito a pregare per coloro che non hanno capito e non vogliono capire: pregate per i testardi che cercano la propria rovina. Chiedete misericordia per tutti e docilità nelle prove, qualsiasi esse siano. Adorate, adorate, adorate Dio Altissimo, Madre piena di tenerezza, Padre provvidente e generoso! Adorate, senza stancarvi!

                                                                                  Vi amo. Io adoro, assieme a voi, Dio.

                                                                                  Ti amo, figlia, docile ed obbediente.

 

                                                                                              Maria Santissima