Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.10.97
Eletti, amici cari, siano saldi i vostri cuori,
chiusi nel mio; sia luminosa la vostra fede, dia luce a chi non ne ha; sia
fervente il vostro cuore. Così vi voglio trovare: vivrete con me per sempre.
Sposa
amata, la sorte dell’uomo è la gioia, la sorte dell’uomo è la pace, la sorte
dell’uomo è l’essere immerso in un abisso d’Amore. La sorte dell’uomo l’ho
fissato Io, Io, Dio, al momento della creazione. Questo ho progettato per ogni
creatura umana, questo ho progettato; ma ognuno è libero di accettare questo
dono, sublime, o respingerlo: il suo comportamento durante la vita stabilisce
quale sorte si è scelto.
Piccoli
miei, tenetele sempre presenti queste cose, specialmente, quando vedete che
intorno a voi tutto sta precipitando, perché la conclusione del tempo è
imminente. Io, Io, Dio, desidero raccogliere tutto il genere umano tra le mie
braccia; come Padre amoroso voglio portare con me i piccoli figli per farli
gioire di nuove gioie. Sono in molti quelli che piangono, sono molti quelli che
gemono: ebbene, ad uno ad uno li consolerò, asciugherò le loro lacrime e li
porrò in un mondo, tutto nuovo, dove la messe è abbondante e spontanea, la vite
dà frutto senza fatica, lì dove il Cielo è sempre terso e senza nube, la
sorgente sempre limpida e ricca di acque. Voglio dare, mia diletta, voglio dare
al mondo ciò che non ha avuto mai, perché le creature, che ho creato, per la
felicità le ho volute, per la gioia sconfinata le ho messe al mondo.
Diletta,
ti ho ripetuto più volte che questo è il tempo della gioia, non del dolore, del
trionfo, non della sconfitta, della grande felicità, non dell’angoscia e della
tristezza. Il tuo pensiero corre ai molti, miei, figli nel tormento e nel
travaglio: è passeggera tale sofferenza; anche se grande, anche se dura, è passeggera,
perché Io, Io, Gesù, voglio che il Cielo del mondo divenga limpido e
trasparente, luminoso e cristallino ed in questo Cielo possano godere e vivere
tutti quelli che in me hanno sperato, in me confidato, con me patito sulle
croci del mondo.
Sposa
diletta, grandi cose ho fatto e grandi meraviglie sto per compiere, quante gli
uomini non ne hanno mai vedute. Ho girato il mio sguardo sul mondo intero; ho
visto i paesi, dove la ricchezza è immensa e ho visto i paesi, dove la miseria
non ha limiti. Ho provato un grande, immenso, dolore: vedo come i miei figli
non si amano, non si aiutano, come Io ho chiesto di fare! I beni, che Io
concedo, vengono sprecati e gettati in alcuni luoghi, tolti a chi non riesce a
procurarsi nemmeno l’indispensabile per la sopravvivenza. Ho detto a me stesso:
tutto ciò non durerà più; vedo che l’uomo non ha fatto la mia volontà, non ha
seguito i miei consigli, ha accumulato ricchezze su ricchezze che hanno reso
ancora più infelice la sua vita! Voglio che tutto muti, subito: non intendo
aspettare, non intendo indugiare un attimo ancora!
Piccola
mia, come hai ben capito, non sono più sulla soglia del mondo per vedere ciò
che in esso accada: sto operando in esso con potenza e non mi fermerò, fino a quando
tutto non ritornerà come era al principio. Farò anche delle aggiunte perché la
felicità sia senza confini.
Vedi,
mia diletta, quanti sono coloro che vivono nel tormento e nell’angoscia? Nei
paesi più evoluti sono in numero maggiore. Hanno cercato gli uomini la felicità
senza di me, lontano dalle mie Leggi e hanno trovato solitudine ed angoscia,
tormento e vuoto! Cercano di colmare il vuoto con il nulla: potranno mai
riuscirci?
Voglio
indicare la strada a questi smarriti. A tutti voglio parlare nel profondo del
cuore per condurli a me di nuovo, per riprendere la via smarrita. Voglio
stringere i sofferenti sul mio petto e consolarli: voglio che la gioia torni in
loro e la felicità domini la terra. Il dolore non si ricorderà più, perché dove
regno Io, Io, Dio, ci sono solo gioia, solo pace, solo Amore. Io dominerò su
tutto il mondo ed ogni uomo sarà sottomesso alla mia autorità. Vedi, diletta,
come oggi ognuno cammini per conto proprio? Chi va a destra, chi va a sinistra;
quasi non si capisce più da che parte stia il giusto, tante sono le deviazioni!
Lo smarrimento è grande sulla terra e non si riesce a trovare lume e guida! Le
guide sono cieche e sorde: pensano a se stesse e non si curano che dei propri
beni; cercano in tal modo di raggiungere la felicità, ma in essi trovano solo
delusione.
I miseri
di tutto il mondo mi tendono le mani, vuote, e attendono tutto da me, Dio,
attendono, pieni di speranza. Posso Io, sposa diletta, farli attendere ancora?
Posso lasciarli soffrire e gemere ancora? No, non lo farò: per costoro verrò
presto, per costoro che non hanno mai perso la speranza in me, malgrado il
lungo patire! Per chi mi attende vengo. Per chi mi desidera vengo, per chi ha
lasciato tutto per me, per seguirmi sulla via della croce, in attesa della resurrezione
e della gloria.
Diletta,
sono nel mondo, la mia presenza è forte dovunque; ma occorrono un cuore puro ed
una mente chiara per vedermi. Il malizioso non mi può vedere. Il superbo non mi
può distinguere. Il vizioso striscia per terra e non alza mai gli occhi al
Cielo. Il superstizioso si sazia di vanità e stoltezze. Tutti costoro non mi
vedono e neppure mi vedranno, perché, pur avendo vista acuta, non ne fanno uso,
pur avendo udito buono, si rifiutano di sentire: non vedono i grandi segni,
presenti ovunque, non odono la mia voce che chiama e cerca le sue creature; non
si accorgono che i doni si sono moltiplicati e neppure li riconoscono per doni!
Costoro, diletta mia, non mi attendono, non mi desiderano: mi temono e
inorridiscono, al solo pensiero che Io possa tornare nel mondo. Inorridiscono,
perché essi nel loro cuore mi hanno già eliminato, dal loro pensiero mi hanno
scacciato! Può essere eliminato Dio? Può essere scacciato Dio? Io sono il
Creatore, il Salvatore, lo Spirito che è presente ovunque: in Cielo, in terra,
sotto terra. Chi non mi vuole mi avrà ugualmente, perché Io sono dovunque nel
presente e nel futuro: Io, Io, Dio, sono l’eterno presente a cui nessuno può
sfuggire!
Ho detto
che anche chi non mi vuole mi avrà non, però, come tenerezza infinita, come
dolcezza senza limiti, come felicità immensa; mi avrà, così, come mi ha voluto:
mostrerò a lui il volto, che si è scelto. Vedrai, mia, amata, sposa, che tra
breve non si sentirà più pronunciare la parola ‘ateo’, perché non esisterà più:
sarà cancellata, completamente, da ogni vocabolario!
Attendi
con gioia, mia diletta, attendi il compimento di ogni cosa: la luce per te
diverrà sempre più nitida ed il velo sempre più sottile. La mia presenza
diverrà per alcuni sempre più percettibile. Più cresce l’amore, più viva sarà
la mia presenza, più viva la mia presenza, più grande diverrà in voi l’amore
per me.
Gioisci
in me ed offri al mondo i miei doni.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
09.10.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
miei carissimi, i vostri problemi sono ben noti a Gesù: chiedete in tutto il
suo aiuto ed affidatevi alla sua Sapienza.
Piccoli
miei, Dio deve essere per voi un amico, una guida, un consigliere, prezioso, al
quale fare sempre ricorso. Non fidatevi mai delle sole, vostre forze: assieme a
lui tutto sarà facile.
Figlia
cara, vedi come l’Umanità di oggi affoga nei problemi: sono tanti e tali da
creare angoscia e disperazione. Perché l’uomo, dopo secoli e millenni, è ancora
in tale situazione, perché non è riuscito a dare soluzione neppure ai problemi
più semplici? Non si ricorre a Dio! Non si ricorre a Dio, per superbia: l’uomo
vuole fare da sé; l’uomo vuole sostituirsi a Dio! L’angoscia, profonda, è la
conseguenza del suo agire.
Piccoli
cari, per voi non sia così: per voi ci sia Dio al centro della vita. Volgetevi
a lui, come bimbi alla madre; non abbiate paura di farlo: pensate che Gesù si
disgusti, vedendo la vostra incapacità, la vostra debolezza? Non è così, amati
figli: il suo Cuore dolcissimo vuole accogliervi, vuole venirvi incontro. La
sua tenerezza vuole espandersi su ogni creatura. Quando il mondo capirà questa,
grande, verità?
Non si
ama abbastanza Dio, perché non si conosce; non si conosce, perché non si fa
alcuno sforzo per farlo. Si rifiutano le sue Leggi, perché ritenute onerose:
chi rifiuta la Legge rifiuta colui che l’ha emanata. Non si può dire di amare
Dio, se non si fa ogni sforzo per seguire la sua volontà: occorre morire a se
stessi, piccoli miei, occorre morire a se stessi per vivere in Dio. L’uomo è
stato gravemente lesionato dalla colpa originale: è un morso profondo che ha
ricevuto. Questa ferita continua a sanguinare per tutto l’arco della vita e Dio
è l’unico balsamo che guarisce la terribile piaga.
Piccoli
cari, sia Dio il tutto della vostra vita, sia Dio al centro della vostra
esistenza; non fate nulla, senza di lui! Pensate di essere dei bimbi che
aspettano tutto dalla madre: da soli nulla sanno fare. Questa è una condizione
di umiltà e docilità che permette a Dio di operare le più grandi meraviglie. Se
siete docili, Dio opera su di voi; se siete ribelli, Dio non agisce, perché voi
stessi siete d’impedimento alla sua azione.
Ancora
vi voglio ricordare il gran rispetto che ha Dio per la libertà umana: non
violenta, non forza l’Altissimo; ma attende, pazienta, bussa ed offre
opportunità di emendamento.
Dio
Santissimo, meraviglioso Dio, il tuo Cuore dolcissimo solo Amore vuole dare!
Quando gli uomini si decideranno ad aprirti il loro cuore per farlo simile al
tuo?
Figli,
l’Amore, che ricevete, è immenso; quello che offrite, anche se siete ferventi e
generosi, è minimo, al confronto. Oggi anche v’invito ad adorare quel Cuore
splendido, meraviglioso, dolcissimo. Adoratelo in ogni istante della giornata!
Esso è tanto offeso: tutto dona e ben poco ottiene! Operate con zelo con i
fratelli che avete intorno; operate con zelo e non lasciate scorrere,
inutilmente, neppure un solo istante. Nessuno sa quando, esattamente, avrà
termine questo, ultimo, spazio di tempo; ma Io vi dico che occorre ritenere
ogni attimo come perla, preziosa, da tenere in grande considerazione.
Figli,
vi sono vicina ogni giorno e vi aiuto, vi sostengo: non temete gli assalti del mondo,
non temete il suo disprezzo né la sua tracotanza. Gesù ha vinto il mondo e voi,
con lui, sarete vincitori. Gesù è stato disprezzato ed offeso quanto nessun
uomo lo sarà; ma, dopo la Croce, ci sono state la resurrezione e la gloria.
Anche per voi sarà lo stesso. In quanto ai superbi, ai tracotanti, ai violenti,
ben presto dovranno abbassarsi e riconoscere la propria incapacità e miseria,
davanti alla potenza Divina.
Figli,
proseguite nella letizia. Vi amo. Vi amo, immensamente, e sono, sempre, vicino a
voi nella gioia e nel dolore.
Ti
amo, figlia.
Maria
Santissima