Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
11.10.97
Eletti, amici cari, guardate il Cielo che si sta
rasserenando; ad una ad una vedrete scomparire le nubi e sorgere la grande luce
della nuova era.
Un lungo
giorno, pieno di nubi scure sta per passare: è un’era di pena e di dolore che
sta per andarsene. Verrà il sereno, miei piccoli. Verrà il sereno. Non temete:
il mio nemico verrà cacciato dal mondo. Ormai il suo tempo è finito e sarà
cacciato il grande tentatore, il serpente antico che ha sedotto i popoli ed
ingannato gli uomini. Con lui se ne andranno la pena ed il dolore che assillano
il mondo.
Sposa,
mia, cara, Io, Io, Gesù, sto per fare tutto ciò. Un nuovo orizzonte si è già
aperto, sgombro di minacce, ricco di pace e felicità. Le vostre preghiere,
unite a quelle di tutto il Paradiso, stanno per ottenere la massima grazia: il
terribile nemico ritornerà nell’abisso di disperazione, lì, da dove è uscito
per tormentare e sedurre i miei amati.
Vedete
ora, ovunque, segni del suo trionfo; proprio quando la sua vittoria sembrerà
completa, allora Io verrò tra voi per regnare col mio popolo. Vedete i segni,
sempre più evidenti ed incisivi, della follia degli uomini? Coloro che obbediscono
al terribile maestro fanno le sue opere. Gemono i giusti nel loro cuore ed
attendono il mio ritorno, il mio intervento, il trionfo del bene.
Dico a
questi, miei, piccoli: non lasciatevi ingannare da nessuno e non fatevi
cogliere da tristezza e turbamento. Non abbiate impazienza: verrà il vostro
Signore, verrà da voi, presto! Io, Io, Gesù, sono nel mondo ed opero con
potenza: vedrete accadere fatti, mai accaduti prima, e succedere, cose mai
successe prima. Non è il caso che agisce, non è il destino di questo o di
quello che si compie: Io agisco. Io, Dio, sto realizzando in pieno il mio
progetto d’Amore su ogni uomo! Prima della giustizia, voglio offrire la mia,
grande, misericordia: ogni uomo deve poterne godere a suo agio.
Piccoli
miei, alcuni pensano che sia eccessiva la mia pazienza, troppa la mia
misericordia; vorrebbero vedere la rovina immediata degli empi, degli
arroganti, dei superbi, dei maliziosi. Essi, invece, proseguono nel loro
comportamento e sembra che nessuno li possa frenare. Il male dilaga e non si
ferma. Così è, amati. Così è, fedeli amici. Ricordate che anche costoro, che
tanto mi offendono, sono miei figli e anche per loro ho dato la mia vita:
voglio che abbiano il tempo per riparare e le occasioni per farlo. Ma se, entro
il margine assegnato, non lo faranno, la rovina piomberà loro addosso,
immediatamente, proprio nel momento, in cui crederanno di celebrare il proprio
trionfo.
Verrò,
l’ho già detto, proprio nel momento, nel quale sono meno atteso. Verrò per
cambiare, improvvisamente e inaspettatamente, la sorte dei giusti e dare ai
maliziosi la paga, loro dovuta.
Siate
tutti pazienti con me, che paziento, e fiduciosi. Chi ha atteso a lungo attenda
ancora un pochino, poco, poco. Chi ha pazientato a lungo, pazienti ancora un
poco e pensi che l’uomo, che deve essere punito per la sua ribellione e
disobbedienza, è un suo fratello, creato da me per Amore ed anch’esso destinato
alle gioie, che non vorrei mai togliergli, ma che, con pena, con immensa pena,
sono costretto a togliere, per sua volontà, solo per sua scelta.
Amata
sposa, sono passati, ormai, vari anni di dolce intimità col tuo Signore e si
sta approssimando la fine della tua opera tra i fratelli. Ora avrà solo chi
desidera e nessuno, che rifiuti il dono, lo abbia per lasciarlo inutilizzato.
Godrà a pieno chi avrà perseverato fino alla fine. Solo allora si vedrà la
differenza tra i fedeli e coloro che avranno lasciato, per stanchezza o per
noia.
Pensa ad
un corridore che percorre tutta la sua tappa in ottima posizione: si sforza di
mantenere il suo posto, sta per giungere al traguardo; ormai si è spossato,
dice a se stesso: “Mi sembra di non vedere mai la conclusione di questa mia
corsa; sono così stanco che non intendo gareggiare e mi ritiro!”
Dimmi,
mia diletta, che accade a costui? Che accade, se si ritira e non taglia il
traguardo che è proprio dietro l’angolo, ma che egli non aveva visto, a causa
della stanchezza? La risposta è ovvia! Ebbene, ognuno capisca quello che
intendo dire con tali parole; capisca e rifletta!
Mia
diletta, ti dico che tanti sono partiti, tanti sono partiti, pieni di
entusiasmo e vigore; ma le difficoltà non li hanno fatti proseguire e si sono
ritirati già. Il nemico li insidia, perché approfitta della loro stanchezza e
debolezza.
Non gema
e si rattristi il giusto per l’ingiusto né colui che persevera per quello che
ha ceduto; tutti vengono aiutati allo stesso modo, tutti verranno sostenuti
anche nel momento più difficile col mio sostegno, ma ti dico, che coloro che
arriveranno alla fine saranno pochi, pochi: solo i più saldi nella fede, solo
coloro che si sono lasciati ben plasmare da me.
Le case,
ben costruite sulla roccia, non subiranno rovina: tutte usciranno salve dalla,
forte, scossa che percorrerà la terra. Quelle prive di fondamento, perché senza
il mio sostegno, crolleranno e neppure una resterà in piedi.
Scelga
ognuno la strada che vuole. Chi confida in me continui a farlo e non resterà,
certo, deluso; chi, invece, si appoggia sul suo simile subirà la sua stessa
sorte. Guai al cieco che fa da guida all’altro cieco, guai allo zoppo che vuole
essere di sostegno a chi è più sciancato di lui: tutti costoro sono destinati a
fare la stessa fine!
Sposa
cara, so che tu ritieni troppo duro il mio linguaggio: è bene che i figli ad un
certo momento capiscano la situazione che si è creata; capiscano per
affrontarla, capiscano per dominarla e non lasciarsi dominare dagli eventi.
Sposa
amata, mi segua chi vuole. Non trattengo con la forza chi è stanco e non vuole
proseguire con me; ricordi però, tenga sempre bene a mente l’esempio del
corridore che abbandona il posto proprio a due passi dal traguardo: quanta
amarezza proverà nel cuore, allorché vedrà che quelli che lo seguivano ora lo
precedono!
Domani è
il mio giorno, il giorno del Signore, che pochi ormai rispettano. Dico a voi,
fedeli amici, dico a voi, amati compagni di viaggio: fate di ogni giorno, da
ora in poi, il giorno del Signore e offritemi ogni istante, ogni pensiero, ogni
palpito del cuore.
Vengo,
presto. Vengo, inaspettato. Vengo per distribuire i miei, grandiosi, doni a chi
se li è meritati con la fedeltà, con la perseveranza, con la totale dedizione
di se stesso a me, Dio.
Gioisci,
mia diletta. Gioisci anche in questo giorno ed attendi il felice compimento del
mio progetto su di te e su tutti coloro che restano stretti alla tua mano.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
11.10.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
amati, godete questo giorno di vita, che Dio vi dona. Sappiate capire il grande
Amore che guida la vostra vita. Tutto è dono; dal mattino alla sera ricevete un
numero infinito di premure da parte di Dio. Non siate figli ingrati che
accettano, ma non ringraziano, prendono sempre più e non offrono nulla. Certo,
che Dio è un Padre amoroso, certo, che vi capisce quando siete un po’ deboli e
non riuscite a comprendere ciò che vuole da voi, ma esige che ciascuno faccia
uno sforzo per andargli incontro, faccia qualche sacrificio, spontaneamente. Il
sacrificio spontaneo, fatto per amore e con amore ottiene, sempre la
misericordia Divina e copre innumerevoli colpe proprie ed altrui.
Piccoli
miei, quando vi chiedo di fare qualche, piccolo, sacrificio non rifiutatevi di
farlo; non preoccupatevi di stare male o di dover rinunciare a troppe cose; vi
dico che ne avrete gran giovamento allo spirito ed al corpo. Piccoli cari, la
pace verrà, la pace sarà donata al mondo; ma servono ancora offerte, spontanee,
da parte dei figli più docili e fedeli.
Piccoli,
vi ho chiesto il digiuno a pane ed acqua due volte alla settimana; fatelo con
coraggio: questa offerta, volontaria, gioverà moltissimo alla vostra anima, a
quella dei familiari, a quella dei fratelli bisognosi; allevierà molte pene e
abbrevierà molte sciagure. Dio gradisce molto ogni offerta volontaria: per
amore di pochi che amano e si sacrificano, renderà più lieve il passaggio alla
nuova terra. Voglio, però, dirvi che è cosa assai buona fare il digiuno dal
cibo, ma questo deve seguire al digiuno dal peccato grave. Allontanatevi con
orrore da tutto ciò che vi può indurre a peccare, gravemente e temete il
peccato come la più grande sciagura. Se siete nella condizione di peccare,
continuamente, tagliate, decisamente, ogni legame col male: quanti figli
trascinano avanti una situazione peccaminosa, perché non hanno coraggio di
reagire con decisione!
Figli
cari, ogni peccato grave è la morte dell’anima alla luce Divina. Immaginate di
camminare per una strada e ad un tratto si spegne la luce: restate al buio e vi
prende una grande paura, perché vi sentite privi di protezione, di difesa, vi
sentite i più poveri dei poveri. Ebbene, il peccato grave crea nell’uomo una
condizione di tenebra, di morte, di abbandono. Dio non c’è nel cuore del
peccatore che si è staccato, volontariamente, da lui! Senza Dio, la vita
diviene un esilio, insopportabile, e l’uomo diviene facile preda del terribile
nemico che lo avvicina per prenderne possesso.
Piccoli
cari, non temete il travaglio del corpo, non temete la malattia; neppure la
morte deve farvi paura, nessuna paura: temete il peccato grave, temete la
situazione di peccato grave!
Quando
siete riusciti a vincere il peccato mortale, preoccupatevi, subito, di quello
veniale: pensate che anch’esso è offesa a Dio e rattrista il suo Cuore dolcissimo!
Fatevi
un progetto di vita, fatevi un piano di vita: ogni azione deve essere conforme
alla volontà Divina. Gioia e solo gioia proponetevi di offrire a Dio, ogni
giorno un mazzo di fiori, freschi e profumati, da porgergli per vedere il suo
sorriso dolcissimo.
Ecco i
piccoli sacrifici che potete fare per dare gioia a Gesù: sopportate con
pazienza una persona assai molesta e non rispondete ‘per le rime’, quando essa
vi attacca, ma zittite ed offrite; fate un bel sorriso ad una persona che vi fa
soffrire e pregate per lei, offrendola a Dio; fate con amore un lavoro che vi
costa tanta fatica affrontare; tacete, quando avreste tanta, ma tanta voglia di
parlare!
Piccoli,
i sacrifici da fare ogni giorno sono innumerevoli: la vita vi offre continue
occasioni e voi non lasciatele cadere! Dio vuole salvare tante, tante anime,
ancora, che sono in grave pericolo: proprio con le vostre offerte porgerà loro
nuove possibilità!
Io sono
con voi e vi amo.
Ti
amo, figlia cara.
Maria
Santissima