Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.10.97
Eletti, amici, se siete in me, rimanete stretti al
mio Cuore; se siete ancora in cammino, mettete le ali ai piedi; se siete ancora
lontani, supplicate la mia misericordia, perché il tempo è giunto: è questo,
nel quale vivete!
Sposa
amata, sei nel mio Cuore e vivi, felice, in esso. Resta nella pace, che ti
dono. Vivi nella gioia, che ti offro. Non guardare indietro: il passato non è
più. Non guardare avanti: il futuro non è ancora. Sia letizia l’attimo
presente, che vivi in me. Sia speranza ogni tuo anelito, speranza di vivere
sempre con me nel gaudio, senza fine.
Piccola,
cosa può accadere di più splendido ad una creatura umana di quello che a te è
accaduto?
Io, Io,
Gesù, dono tutto all’anima che s’inabissa in me: ogni istante è gioia e pace,
perché essa esce dalla sua dimensione ed entra nella mia dimensione. Condizione
felice quella della creatura che è ritornata al suo Creatore!
Tutti
credono che il ritorno della creatura a Dio avvenga nel momento del distacco
dell’anima dal corpo; Io, Dio, dico che il ritorno dell’anima a Dio avviene già
sulla terra dei viventi.
Quando
non c’è ancora l’uso della ragione, l’anima mi appartiene e viene a me, anche
senza merito alcuno. Quando invece essa ha l’uso della ragione e della volontà
è portata alla scelta; è libera in questa scelta: può venire a me; può anche
rifiutare me, distruggendo se stessa. Chi è senza uso di ragione è nel mio
Cuore che ama e protegge, come fa una culla con l’infante che in essa riposa.
L’uso della ragione comporta molte responsabilità: chi non agisce secondo il
mio volere deve rispondere, poi, davanti al mio tribunale al momento da me
stabilito.
In ogni
azione umana c’è un grado di responsabilità: di ognuna risponderete davanti a
me non solo dopo, ma anche prima, in parte. C’è una pena che segue sempre al
peccato; inizia, quindi, ancora sulla terra il processo che si compirà, poi,
nell’aldilà.
Ogni
anima nasce col suo progetto, il progetto, al quale deve pienamente corrispondere
per possedere, poi, la felicità. Ogni uomo della terra deve rispondere a me in
ogni istante, che voglia e che non voglia. Io, Io, Dio, chiamo a me una
creatura, scelgo una creatura perché sia mia, subito, perché si doni a me,
subito, perché entri nel mio Cuore, subito, e goda le delizie, che Io voglio
donarle. Io scelgo secondo un criterio che non è il vostro, secondo una logica
che non è la vostra, secondo il mio pensiero che è assai distante dal vostro.
Ebbene, l’anima scelta, se risponde, pienamente, diviene mia, mia già in terra,
già vivente; gode le delizie del mio amore e le mie attenzioni,
particolarissime.
Non
pensare, sposa amata, che le mie attenzioni comportino solo gioia, senza pena e
senza travaglio! Non è così: ogni giorno ci saranno momenti di sublime gioia,
ma le stille amare non mancheranno mai. L’anima viene invitata a condividere
con me anche il dolore e la pena.
Quante
anime predilette hanno sofferto molto durante la vita terrena, hanno sofferto
più di altre, non prescelte; ma tutte hanno amato molto la loro, nuova,
condizione e non sarebbero, per nessun motivo, tornate più indietro. L’anima è
felice di condividere col suo Salvatore gioie e dolori: nella gioia lo
benedice; nel dolore lo benedice. In ogni occasione fa la sua volontà.
Sposa
cara, in questo tempo, così decisivo, vi sono anime che vivono nel corpo,
completamente immerse in me. Io, Dio, le ho scelte: esse hanno risposto,
prontamente. Le ho chiamate: mi hanno risposto con gioia. Le ho istruite: non
hanno trascurato una sola virgola del mio insegnamento. Queste vivono, felici,
in me, e attendono il volo nel mio regno, quando Io impartirò l’ordine.
Questa
beata condizione è di poche anime, perché quelle chiamate hanno rinunciato, in
gran numero, per la fatica di seguirmi. Coloro che hanno perseverato ora vivono
in me la vita del Paradiso ed Io mi accingo ad operare per loro meraviglie su
meraviglie.
Ho detto
che quelle che sono in cammino devono volare, mettere le ali ai piedi; il
tempo, infatti, sta fuggendo rapido e chi non giunge presto alla meta ne
resterà escluso. A questa categoria appartengono le anime piene d’incertezza,
di dubbio, d’incostanza: fanno un passo avanti e poi uno indietro. In questo
modo non giungono mai. La mia chiamata è imminente; la risposta deve essere
immediata!
Ho
parlato anche di quelle molto lontane: hanno il cuore ancora gelido e chiuso
alla mia grazia; sono quelle a grande rischio che non cercano il mio volto e
non vogliono me; se queste non implorano, subito, la mia misericordia,
incapperanno nella più perfetta giustizia che chiede conto fino all’ultimo
spicciolo.
Sposa
diletta, il mondo capisca in tempo e si rifugi sulle ali del mio amore per
volare nel regno, felice, che Io ho preparato per ogni uomo. Vivrà con me la
creatura, che Io ho plasmato, godrà con me e non soffrirà più né freddo né
caldo, vivrà nella pace e nella gioia eterna.
Rinunciate,
subito, uomini, ai falsi piaceri e non permettete che il mio nemico entri nella
vostra vita per impossessarsene! Siate saggi, perché il momento è decisivo!
Vedi,
mia diletta, trionfare in molti posti l’odio e la violenza, vedi la
sopraffazione fare da padrona; geme il tuo cuore, perché nessuno più pone freno
né fa il minimo sforzo per arginare la piena. Che fanno i miei ministri? Che
fanno coloro che mi hanno consacrato la vita?
Dormono
sonni beati tra morbidi guanciali, mentre il mio popolo geme e soffre, attaccato
da ogni parte dai superbi e dai prepotenti! Con la loro promessa si sono
consacrati a me, pronti a dare anche la vita per la mia causa. Li vedo, invece,
tanto inerti, da non avere il coraggio di dire nemmeno una parola per difendere
la mia causa. Stanno ben nascosti per non esporsi alle critiche, agli attacchi
degli empi. Vedo che sono restati ben in pochi a vestire con coraggio l’abito
talare: temono di divenire bersagli di critiche ed offese in un tempo di
generale ribellione.
Dico ai
miei consacrati, Io, Io, Dio, dico a ciascuno di essi: siate coraggiosi per
servire la mia causa. Questo è il tempo della testimonianza, coraggiosa! Se voi
vi vergognate di me, anch’Io, Io, Gesù, mi vergognerò di voi davanti al Padre!
Sposa
amata, godi le delizie di questo, nuovo, giorno. Accetta con pazienza ed amore
dalle mie mani ogni travaglio che diviene grazia e sollievo per le anime
esauste. Chiedo molto per dare molto di più!
Vivi in
me e porta gioia e pace a chi ne desidera: la mia gioia, che non tramonta; la
mia pace, che non finisce.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
12.10.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli,
siate nella pace, siate nella gioia. Gesù si è chinato su di voi e vi ha scelto
ad uno ad uno, Gesù vi ha preso per sé. Servitelo con fedeltà e adoratelo in
ogni istante.
Oggi è
un altro, grande, giorno del Signore. Oggi egli vuole stringere a sé, in modo
speciale, i suoi piccoli: fa sentire la sua parola e porge il suo cibo. Gli uomini
devono offrire il loro tempo a Dio, accostarsi alla sua mensa e prendere il suo
pane!
Quando
un padre, buono e meraviglioso, invita ad una festa i suoi piccoli, tutti
dovrebbero andarci, dovrebbero lasciare i propri impegni per l’unico che conta.
Da molto cerco di far capire questo ai miei figli; ma ancora non ci sono
riuscita! Anche oggi molti si dimenticheranno di adorare il loro Dio, molti si
svagheranno sui monti o al mare, ma nemmeno un pensiero avranno per il loro
Creatore e Salvatore. Un profondo dolore provo, allorché vedo tanta freddezza
ed ingratitudine da parte di molti e molti figli! Non ho più tempo per ripetere
sempre le stesse cose; ciascuno si affretti a capirle, vedendo ormai dovunque i
segni, evidenti, di un prossimo radicale cambiamento. Gesù mi manda a voi per
mostrarvi le due grandi realtà che aspettano ogni creatura umana. La prima è
quella verso la quale ognuno deve tendere: il Paradiso, realtà che ha inizio
qui sulla terra, dove Io poso il mio piede per starvi vicini. Vi sto indicando
la strada: vedete la grande luce che la illumina; dovete solo procedere così,
come state facendo, abbracciati al Cuore Santissimo e dolcissimo di Gesù.
Salite
questa scala, che vi mostro: ogni gradino è un giorno di vita, che vi viene
concesso.
La mia
piccola figlia esclama: “Mamma carissima, siamo già molto in alto e, guardando
su, vedo pochi gradini sopra il capo!”
Così è,
figlia cara. Chi ha camminato con me è volato e il percorso che resta è assai
breve; ancora poco, veramente poco resta da percorrere! Quando dico ai miei
piccoli di stare nella gioia, ne ho ben motivo. Sia gioia ogni istante di vita:
sia gioia il mattino, sia gioia il pomeriggio, così la sera, così la notte. In
ogni istante il tempo nasconde un nuovo messaggio d’Amore che proviene dal
Cielo. Quante delicatezze usa Dio nei riguardi dei suoi più cari figli! Vorrei
farle comprendere tutte! Vorrei che nessuna di queste vi sfuggisse!
Fate
come i bimbi felici che, portati nel prato fiorito, cominciano ad esaminare
tutti i fiorellini uno per uno e ne contano i petali, ne ammirano il colore, ne
gustano il profumo! Cominciate dal mattino: anche una farfallina bianca che vi
passa davanti agli occhi, dandovi gioia, è un grazioso dono di Dio! Un passante
che vi sorride è un dono. Una nuvola che passa nel Cielo, bianco e rosa soffice
come spuma, è un dono. Un petalo delicato portato, dal vento e cullato
nell’aria tiepida è un dono. Una piccola gola che intona un dolce canto
melodioso proprio sul quel ramo che avete davanti è un dono! Una stella che vi
guarda, luminosa, e v’incanta per la sua bellezza, un dolce gracidìo
di ranocchie che vi fa gioire è doni. Potrei continuare all’infinito ad
elencare le piccole e grandi meraviglie che allietano la vita umana. Dio parla
anche questo linguaggio: se l’uomo riesce ad afferrarlo, troverà assai gustosa
la vita, anche nel travaglio terreno. Non c’è giorno, senza la dolce carezza
Divina! Una madre amorosa tiene tra le braccia la sua creatura, la coccola,
continuamente, le sorride, la culla, la fa gioire; ebbene, Dio è la Madre più
dolce e premurosa e voi siete i suoi piccoli. Egli vi coccola, vi sorride, vi
culla, offrendovi questi doni, così delicati e soavi! Occorre però saper capire
per godere, occorre che il cuore si apra alla tenerezza Divina e non sia volto,
invece, alle cose vane che distraggono e sviano.
Oggi
v’invito ad essere ben attenti alle premure Divine nei vostri riguardi.
Riflettete e siate accorti: scoprirete sempre di più il vero volto di Gesù,
Gesù che è Amore e bontà infinita, dolcezza, senza limiti, soavità senza pari!
Osservate e riflettete. Esultate ed adorate l’Altissimo che pensa sempre a
ciascuno di voi!
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima