Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.10.97

 

 

Eletti, amici cari, vivete con me questi ultimi, grandi, giorni; vivete in me questa importante fine millennio: vedrete compiersi di giorno in giorno le mie più grandi meraviglie.

 

 

Sposa amata, hai aperto gli occhi ad un nuovo giorno, dono sublime del mio amore. Ogni istante, che offro, è grazia da tesaurizzare, ogni momento è perla, da tenere in grande considerazione. La Madre mia Santissima ti ha parlato dei numerosi doni, che porgo ogni istante ai miei piccoli; riflettendo su di essi, potete constatare quanto è grande l’Amore che provo per voi. Non siete, certo, atomi grigi, dimenticati nell’Universo sconfinato, come molti pensano, nella loro grande stoltezza; siete creature, amate teneramente da me, alle quali provvedo sempre! Se gli uomini, così spensierati e leggeri di mente, riflettessero su ciò che accade loro ogni giorno, se prestassero bene attenzione a quello che avviene in loro ed intorno a loro, scoprirebbero una nuova realtà che sfugge ai superficiali, ma si arricchisce di infinite sfumature, soavi, per i riflessivi.

Manifesto il mio amore ad ogni uomo dal sorgere del sole fino al suo tramonto. Durante il riposo, veglio come madre amorosa; al risveglio, sorrido alle mie amate creature e dono loro nuova energia e nuova speranza.

Sposa cara, i disperati sono molti in questo, grande, tempo e gli angosciati sono in ogni angolo della terra; ma non dovrebbero proprio esserci. A differenza del piccolo bimbo che si getta, felice, tra le braccia materne e non si preoccupa di altro che di godere le dolcezze del suo amore, l’uomo d’oggi si crea difficoltà e problemi di ogni genere e sfugge al mio Abbraccio, cerca la pace, lì dove pace non c’è; cerca sicurezza, lì dove sicurezza non c’è; cerca amore, lì dove amore non c’è.

Ecco la causa, prima, della sua grande inquietudine, alla quale seguono l’angoscia ed il tormento. Diletta, ogni giorno per te, invece, siano gioia e pace. Il cammino scorre facile per chi è con me: Io, Io, Gesù, tolgo i più difficili ostacoli e rendo piana la strada, e quando la spossatezza sopravviene, allora sollevo la mia creatura tra le mie braccia e le do sollievo per un pochino, fino a quando non tornano le forze. Così, fino alla fine del cammino, le mie premure sono continue, mi faccio carico di ogni problema, di ogni causa. Nulla mi sfugge, neppure il minimo pensiero della creatura amata.

Sposa mia, pensa a questo, secondo te, l’uomo d’oggi? Capisce quanto Io, Io, Gesù, siano vicino a ciascuno e quanto mi preoccupi di lui? Potrebbe esserci intorno tanta disperazione, se l’uomo capisse questo? Potrebbe nascere la tentazione di distruggere la propria vita, dono sublime del mio amore?

Non accadrebbe ciò che accade, in continuazione, se l’uomo aprisse veramente gli occhi alla mia realtà ed ascoltasse il dolce messaggio d’Amore, che Io propongo ogni giorno.

L’uomo infelice è tale, perché non confida in me, non pensa a me, non vuole vedere me, che pur gli sono tanto vicino; cerca ciò che già possiede, guarda lontano, scruta nell’infinità dell’orizzonte per cercare quello che invece è già accanto a lui.

Piccola sposa, ripetilo, continuamente, e non stancarti di farlo: Io, Io, Gesù, sono a fianco di ogni uomo che desideri la mia presenza. Sono il compagno di viaggio che fa la strada con lui. Sono l’amico, disposto ad ascoltarlo ed esaudirlo. Sono il consigliere Sapiente che risolve ogni situazione. Sono il medico, infallibile, che cura ogni piaga e la fa guarire. Sono sempre presente, quando la piccola creatura ha bisogno di me e non la lascio, certo, da sola.

Come può l’uomo continuare ad essere triste ed infelice in tale, privilegiata, situazione? Eppure lo è, sposa mia, quanto lo è! Se porgo un dono, egli neppure ci fa caso; il mio nemico lo inganna, facendogli capire che quel dono non è tale, ma qualcosa che gli spetta di diritto. Se offro una consolazione del cuore, la ritiene cosa ovvia, al punto da non coglierne neppure la dolcezza. Quando c’è una pena, solo allora si rivolge a me; ma solo per dirmi: “Perché mi hai mandato quel dolore? Perché proprio a me è capitato?”

Ecco l’uomo d’oggi: ingrato nel bene e ingiusto nel dolore; incapace di capire me che solo consolazioni voglio porgere, solo gioia e pace voglio donare! Ma non posso farlo, perché il figlio non cerca le mie consolazioni, rifiuta la mia pace e la mia gioia, si crea idoli, da adorare al mio posto, si prepara la rovina con le sue stesse mani.

Diletta, ho parlato al mondo attraverso i miei, numerosi, strumenti, ho creato nuovi canali, sempre ricchi della mia acqua sorgiva, e ogni uomo può dissetarsi, se vuole, perché il mio amore vuole trionfare nel mondo. Il deserto, squallido ed arido, deve scomparire: questa è la decisione del Padre che vuole la conclusione dei tempi del dolore. Il grande nemico, che seduce le genti, sarà reso inoffensivo, pace e gioia regneranno nel mondo senza pace e senza gioia; ma ogni uomo verrà provato nella sua fede. Come l’oro nel crogiuolo, così la fedeltà deve essere sottoposta a sicura prova. Avrete tutto, voi che sarete perseveranti fino alla fine, senza lasciarvi spaventare dai fatti dolorosi che accadono.

Chi ha fede salda non tema; proceda giorno dopo giorno senza fare progetti per il futuro che non siano. unicamente, volti al mio servizio. Nel momento conclusivo terrò conto non soltanto di quello che avete fatto, ma anche di quello che avevate intenzione di fare.

Piccola, mia, sposa, per gli uomini le intenzioni non contano; ma davanti ai miei occhi esse hanno grande importanza. Non allontanatevi da me mai, neppure con un solo pensiero: tutto ciò che avete in progetto di fare, anche se non riuscirete a farlo, sarà da me valutato come cosa fatta.

Gioite, per questo, giusti, che mi amate e studiate il modo di servirmi sempre meglio!

Tremate, però, maliziosi che progettate il male nei riguardi dei vostri simili e cercate un modo per attuarlo! Tremate, stolti che avete il cuore pieno di odio e non sapete offrire il perdono ed usare la misericordia: sappiate che l’odio vi fa simili al mio avversario! Ricordate che colui che non perdona non sarà perdonato e colui che non ha misericordia non riceverà misericordia. Vi sarà usata la stessa misura, che voi avete adoperato per misurare. Pensate bene, uomini del mondo, a ciò che fate: vi sarà tolto tutto quello che agli altri avete tolto!

Sposa mia, molti riterranno severo il mio dire. Questa non è severità, non è rigore; è solo giustizia, quella che Io userò nei riguardi di tutti quelli che hanno negato agli altri misericordia e bontà.

Piccola che vivi nel mio Cuore, lascia che ti riempia sempre più del mio amore, che ti doni la mia pace e la mia gioia non, però, per goderne da sola, ma per offrirne largamente ai bisognosi che sono tanti e poi tanti ed aumenteranno sempre più di numero!

Offri i miei doni e continua a parlare al mondo di me, della mia bontà, della mia misericordia, ma anche della mia giustizia!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

13.10.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, siate desti, ben desti: Gesù sta operando con segni evidenti le varie fasi del suo progetto su ciascuno di voi. Esaminate ciò che accade nella vostra vita: nulla avviene invano, nulla a caso. Questo ben lo sapete. Abbiate la forza di Dio nel vostro essere, abbiate la sua gioia anche nella prova, anche nella più dura prova. Gesù non lascia mai solo chi confida in lui, chi si abbandona, fiducioso, al suo amore.

Figli miei, stanno per accadere cose importanti nella vostra famiglia, nella vostra città, nella vostra nazione; sappiate capire, secondo la logica Divina. Chi trema e si dispera non si è abbandonato a Dio, alla sua volontà, non è ben radicato nella fede. Anche se per un momento può sopravvenire la paura, giunge presto la pace, ogni volta che il vostro cuore corre a rifugiarsi in Dio. Quale bimbo ha paura, quando la madre lo stringe a sé? Ebbene, anche voi sentitevi sempre stretti al Cuore Divino, protetti ed amati, infinitamente. Non cercate, figli cari, l’amore umano: l’Amore è tale, solo se proviene dall’unica fonte in grado di donarlo nella sua vera essenza. Chi ama Dio, profondamente, intensamente, totalmente ama anche il suo prossimo con lo stesso Amore Divino.

Figli cari, siete ricchi della massima ricchezza, solo se siete in Dio, solo se restate avvinti a lui, come il tralcio alla vite. Chiedete, ripetutamente, all’Altissimo di aiutarvi ad amarlo sempre più, a capirlo sempre meglio, a servirlo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le vostre forze. Di altro non avete bisogno. Gesù conosce le vostre necessità, i problemi, che di volta in volta dovete affrontare; figli, Gesù sa tutto e provvede a tutto: confidate in lui non solo a parole, ma con tutto il vostro cuore!

Piccoli miei, proprio in questo tempo desidero che voi capiate quanto sia importante offrire tutta la propria via a Dio, a lui solo offrire ogni anelito di vita, ogni palpito e non solo qualche preghiera, frettolosa. Ogni istante sia preghiera!

Sono venuta a voi così frequentemente per parlarvi dell’Amore infinito di Gesù per ciascuno: sentitevi amati, tanto amati, teneramente amati! Non finirò mai di ripeterlo. Sento spesso i miei figli ripetere: “Nessuno mi ama. Nessuno bada a me. Mi sento solo in un mondo di estranei ed egoisti.” Quando vi coglie lo scoraggiamento, aprite bene gli occhi del cuore ed osservate quante premure ricevete in una giornata, quanta tenerezza proviene da Dio in ogni momento. C’è una mano invisibile che vi protegge e vi accarezza, che vi offre Amore ed è sempre su di voi, quando non la respingete.

Osservate come nel mondo sono sorte paure di ogni genere e si teme l’imprevisto, si teme il futuro. C’è ovunque una profonda incertezza. Ricordo le parole di Gesù: “Guai all’uomo che confida nell’uomo!” Quando la fiducia è posta sul proprio simile, vi possono essere grandi delusioni che conducono alla disperazione.

Figli, fidate in Dio e non dovrete mai restare delusi! Il mondo è nella prova: il mondo ha voluto la prova! Voi pregate e sostenetevi in questo modo: il vostro balsamo siano la preghiera ed il Sacramento. Vedrete problemi sorgere, ma anche essere risolti; vedrete fatti accadere, ma volgersi al bene, contro ogni previsione iniziale: Dio opera con potenza per far intendere i più ribelli. Collaborate con lui con l’obbedienza e la docilità.

Gesù verrà quando i giusti saranno ormai scoraggiati e gli ingiusti più che mai aggressivi; verrà, all’improvviso, come fulmine a Cielo sereno, e porterà pace e gioia a chi ha confidato in lui, senza mai disperare. Mantenete la calma in ogni situazione e non agite d’impulso, perché questo, proprio questo cerca il serpente astuto.

Pregate, in continuazione. Pregate in ogni istante in modo che il nemico non abbia mai alcuna presa su di voi. Ecco: poso la mia mano sul vostro capo. Siate nella pace e nella gioia del cuore.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima