Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.10.97

 

 

Eletti, amici cari, la grande Croce comparirà: ecco il segno dei segni! Io la farò comparire, ma per chi non l’ha adorata nel suo cuore sarà troppo tardi.

 

 

Sposa amata, gli uomini attendono la conclusione dei tempi, senza darsi pensiero di nulla; agiscono secondo il loro arbitrio e non secondo la mia volontà, seguono la loro legge e non la mia Legge: fanno ciò che è male ai miei occhi ed offendono, profondamente, il mio Cuore. A quanti li riprendono rispondono: “Che faccio di male? Così fanno tutti. A chi devo rendere conto del mio operato?”

Diletta mia, non posso dare a chi non vuole, non posso costringere a credere quelli che non lo vogliono fare. Elargisco, ugualmente, i miei, grandi, doni ai degni ed agli indegni, ai zelanti ed ai gelidi. Chi riceve, senza ringraziare mai e senza dare nulla, corre il più grande pericolo: si è abituato ai doni e pensa che gli spettino di diritto; che farà quando essi gli verranno tolti, improvvisamente, ed in più gli sarà chiesto conto dell’uso fatto di quelli che ha ricevuto?

Offro con larghezza anche agli indegni; offro perché capiscano quanto è grande la mia bontà verso tutti. Ho atteso a lungo che si capisse il valore di ogni mio dono; ho spiegato tante cose attraverso i miei ministri, ordinari e straordinari. Quelli ordinari si sono infiacchiti; molti sono, profondamente, influenzati dal mondo. Mi sono rivolto a quelli straordinari: li ho trovati pronti, entusiasti, pieni di zelo. Li ho benedetti con la mia speciale benedizione e li ho riempiti del mio Spirito. Ho detto, andate nel mondo e parlate di me. Andate incontro al fratello, dubbioso, e parlate di me. Andate verso il sofferente e parlate di me. Cercate il peccatore e parlate di me. Testimoniatemi, senza paura: il mondo s’illumini alla nuova luce, che Io dono e ritrovi pace e gioia.

Sposa amata, questi servi fedeli* non hanno perso un istante: sono corsi nel mondo ad annunciare la mia parola, il mio messaggio, secondo il mio volere. Quando gli ordinari finiranno per tacere, quelli straordinari continueranno a parlare, fino al momento nel quale tutto accadrà ciò che deve accadere! Chiunque si voglia preparare lo può fare, lo deve fare; perché quello che sta per succedere non è mai successo: sarà un esame assai impegnativo e tutti devono sottomettersi, che a loro piaccia o non piaccia.

Piccola mia, anche tu, con grande dolore, vai constatando che nessuno si preoccupa di fare il mio volere e tutti deviano: chi a destra chi a sinistra. Il mondo sta diventando pagano, dopo secoli di cristianesimo. Questa è una generazione molto perversa e disobbediente: coloro che dovevano essere i privilegiati saranno gli svantaggiati; coloro che molto dovevano possedere resteranno senza niente, perché la disobbedienza loro li ha condannati.

Piccola mia, ora vedi molto stordimento: nessuno vuole ragionare. Tra poco, non sarà più così: capiranno tutti, anche quelli che mai hanno voluto capire. Le menti nell’oscurità vedranno la luce; ma questa luce cosa illuminerà, se sono vissuti sempre nella disobbedienza?

Un uomo era vissuto per anni in una casa, al buio, e non si preoccupava mai di pulirla e riordinarla, ma continuava ad ammucchiare sudiciume su sudiciume; teneva ben chiuse porte e finestre e restava, volutamente, al buio per non vedere lo stato di degrado che aveva intorno. Venne, però, un bel giorno, nel quale fu avvertito che il padrone della sua casa sarebbe di lì a poco ritornato per riprendersi il suo, che voleva trovare ben in ordine, come glielo aveva consegnato. L’uomo si mise a ridere, incredulo, e proseguì, ancora, con lo stesso andamento di vita. L’uomo pensò: “È stata tutta una menzogna. Il padrone non è ancora venuto e non verrà mai!”

Ecco però che proprio in quel momento la porta si spalancò da sé: tutte le porte delle stanze si spalancarono, per una forza, misteriosa che agì dovunque! Cosa apparve, cosa venne alla luce? Solo sudiciume: quel sudiciume, che era rimasto nascosto nel buio, alla vivida luce, apparve in tutto il suo squallore. Quale sarà stata la fine di questo stolto che ha perseverato nel suo comportamento, sbagliato?

Ebbene, sposa amata, questo che ti ho detto accadrà per molti, se non si affrettano a fare pulizia, profonda ed immediata, in loro. Sto entrando nelle varie case: quando entrerò, tutto deve essere lucido, perfetto, e chiederò conto anche del granellino di polvere, lasciato per trascuratezza. I miei servi fedeli aiutino il mondo, infedele, a comprendere il mio linguaggio. Vengo, presto! Sto venendo da tutti: si preparino i potenti della terra, si preparino a lasciare il loro posto; si preparino i superbi che credono di avere nelle loro mani l’autorità, si preparino a lasciare libero il loro posto! Non comanderà più chi fino ad ora lo ha fatto: verrà sostituito da chi merita di farlo ed il merito lo stabilirò Io, Io, Gesù, non più l’uomo.

Preparatevi anche voi, miseri che avete subíto, senza potervi ribellare, perché tanto la vostra voce nessuno la sentiva, preparatevi alla vittoria della giustizia sull’ingiustizia. Gli uomini non hanno ascoltato il vostro grido di dolore, lo hanno ignorato, si sono turati le orecchie; ma Io ho udito tutto ed ho preparato, accuratamente, ogni cosa. Ora attuerò anche per voi il mio progetto d’Amore.

Sposa amata, preparatevi anche voi, dolci servitori, che mi offrite ogni istante di vita. Preparatevi al trionfo con me, vittorioso e trionfante.

Guardo la Madre, mia, amatissima, vedo il suo sorriso, felice: vede, finalmente, la fine del tormento nei suoi, amati, figli. Se li vede già lieti e gioiosi intorno, liberi da ogni schiavitù, pronti per la festa senza fine.

Esultate, giusti; esultate, servi fedeli: vengo a voi per farvi miei, per sempre.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

*servi fedeli = ministri straordinari

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

16.10.97

 

                                                                                                                         

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figlia cara, Gesù non attenderà più: il tempo è maturo per i più grandi eventi. Non siate tristi, ma felici: quello che è stato annunciato si realizza proprio ora. Il mio Cuore è esultante di gioia per voi che siete già al sicuro nel rifugio Santissimo e vivete l’anticipo del Paradiso, cullati dalla dolce brezza Divina. Penso, però, a tanti figli che camminano nel buio come ciechi e non vedono il pericolo che incombe, il grande pericolo che incombe.

Piccoli miei, il mio Cuore li ama tanto e vuole salvarli; ma non c’è linguaggio che essi capiscano, non c’è lezione che vogliano imparare! Ogni giorno parlo a loro sia attraverso i ministri ordinari sia attraverso altri canali; ma la mia voce non viene ascoltata! Dico a quelli che ancora sono in tempo: rifugiatevi, subito, nel Cuore Santissimo di Gesù. Non abbiate paura di corrergli incontro, se avete sbagliato nel passato, ora non fatelo più: Gesù perdona ed accoglie chi a lui si rivolge, contrito e deciso a cambiare. Voi poco tempo avete e ogni giorno potrebbe essere l’ultimo.

Piccola mia, figlia, Gesù ti ha mostrato un grande segno, del quale tu già conosci il significato: apparirà, apparirà nel Cielo ed il mondo lo vedrà. Nessuno, però, aspetti quel momento per cambiare vita. Innalzate nel cuore, nel vostro cuore la Croce di Gesù e adoratelo con tutta l’anima. Ogni istante di vita abbiate questo segno come guida delle vostre azioni. Gli increduli non siano più increduli e gli scettici non siano più tali! Gesù vuole che il mondo si salvi; ma nessuno viene preso di forza: la salvezza è il dono più grande, ma occorre volerla con le proprie opere.

Figli cari, non andate in Chiesa, per abitudine, col cuore vuoto e la mente confusa; fate tutto con amore e per amore. Quando Gesù vi chiede una prova, siate generosi e coraggiosi, non abbiate paura di esporvi. Ogni giorno raccolgo come fiorellini profumati le vostre buone azioni e le porgo, subito, a Gesù: lo vedo felice, come quando era bambino e gli porgevo il piccolo giocattolo, che Giuseppe con tanto amore gli aveva confezionato. Vedevo che gli occhi si riempivano di gioia ed Io gioivo con lui.

I fiorellini, che porgo a Gesù, non appassiscono mai, mai: nelle sue mani nulla muore, ma diviene sempre più rigoglioso, perché Gesù è la Vita, è l’Amore. Vedo, però, le mani di altri figli che sono sempre vuote: non c’è mai nulla per Gesù! Vedo la sua tristezza, vedo il suo dolore e piango, desolata. Pregate, miei, amati, figli! Pregate ed implorate la misericordia Divina su quanti non capiscono, perché non vogliono capire, non vedono, perché non vogliono vedere, non odono, perché non vogliono udire.

Certo, non potete salvare chi non vuole essere salvato, ma potete implorare su di lui grazie su grazie: se aprono il cuore, esse entreranno e la loro vita cambierà. Non giudicate nessuno. Non avvilitevi, se vedete che le vostre preghiere ancora non hanno avuto alcun risultato: non sta a voi giudicare i cuori; solo Dio ne conosce, profondamente, il contenuto. Vi chiedo oggi anche dei piccoli sacrifici, quelli che potete fare; siate generosi nell’offrire, siate ardenti nell’amore a Dio ed ai fratelli. Non c’è tempo per la spensieratezza, non c’è tempo per le vanità; sia tutto il vostro agire, volto a fare ciò che a Dio piace e ciò che ai fratelli è utile.

Parlate poco: solo l’indispensabile. Non spaventate la gente, che vede accadere cose imprevedibili; consigliate la calma e la preghiera, la fede nella bontà Divina. Siate dolci ed umili con tutti, dicendo le parole che Dio v’ispira in quel momento.

Figlia, siate nella letizia. Date gioia a tutte le creature, quelle predilette e quelle più umili, che più sono amate da Dio. Imitate Francesco, dal cuore dolcissimo, che oggi è qui, vicino a me, e vi sorride.

 

                                                                                  Vi amo, figli cari. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima