Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti
degli ultimi tempi
26.10.97
Eletti, amici fedeli, vengo ad incontrarvi. Vengo
assai presto. Il mondo non mi attende, ma voi siate pronti con le fiaccole
accese e le cinture ai fianchi.
Sposa
amata, vegli ogni notte per me, vegli con me, adori il mio Cuore e mi consoli
del grande abbandono generale che, con grande dolore, constati giorno dopo
giorno.
Il tuo
amore mi dà gioia, la tua dedizione mi è tanto gradita. Conosco tutti i tuoi
problemi: non darti pensiero per essi; opera, secondo il mio consiglio, ed
attendi che il mio piano si dispieghi completamente. Lo sai, perché più volte
l’ho ripetuto, che ho grandi progetti su di te, su ogni mio, fedele, amico tutti li voglio realizzare nell’arco di breve
tempo.
Il
vostro futuro è nelle mie mani: avverrà, esattamente, quello che Io ho
stabilito per voi. Desidero solo la vostra dedizione, il totale abbandono. Abbiate
fiducia in me e lasciatevi condurre dal mio Amore che non vi trascura neppure
per un attimo.
Vedi
come passano, rapidi, i giorni? Il grande momento è ormai arrivato. Incede il
giorno, grandioso, allorché il mondo intravedrà un’alba nuova e gioirà,
finalmente, il mio popolo fedele. Chi è schiavo d’amore per me sarà libero e
felice: ogni pena sarà trasformata in gaudio, al mio ritorno. Come vive queste,
grandi, ore il mondo? Come trascorre questo tempo chi è già senza tempo?
Nella
superficialità, sposa mia, nell’indifferenza, mia diletta, nella noncuranza
delle Leggi Divine!
I
piccoli non mi cercano, perché i grandi mi hanno dimenticato. Chi segue le mie
Leggi? Chi si attiene nella vita ai miei comandi? Le mie Leggi Sante vengono
annacquate, i miei comandi semplificati e modificati, si cerca di costringere
il mio Vicario ad approvare ciò che è sgradito a me, che non desidero si
compia. Egli non cederà: ciò che Io non voglio non si compie all’apice della
Chiesa.
La
Chiesa non ha a capo un uomo: ha me come guida, eterna ed infallibile. Io la
curo con Amore, la conduco con tenerezza: la mia sublime costruzione non perirà
mai, anche se molti suoi membri sono divenuti indegni. Molti sono i miei
ministri che si vergognano di me, delle Leggi che ho dato, dei precetti che ho
consegnato!
Il mondo
con i suoi grandi errori ha contagiato anche coloro che mi stanno molto vicini.
Grande confusione regna tra il mio popolo, grande smarrimento; ma nella grande
tempesta, che imperversa, verranno portati via, sradicati, divelti, distrutti
solo i cespugli, gli alberi più esili. Chi non è ben radicato e saldo nella
fede non resisterà, perché il vento ovunque soffia, tremendo, penetra e
distrugge. Vedi questa scena, che ti mostro?
È un
uragano, quello che imperversa; è tanto violento che pare che dietro di sé non
debba lasciare più nulla. Non è così, piccola mia; osserva bene quello che
succede: ti mostro la conclusione di questa fase, tremenda. Vedi che non tutto
è andato distrutto; certo, il terreno è ingombro di piante sradicate, di
foglie, di rami, sembra che il mondo intero sia stato scosso dalle sue
fondamenta. Così è, in un certo senso, ma guarda bene: ci sono ancora alberi,
grandi e maestosi, che non sembra abbiano subito alcun danno; neppure un solo
ramo si è spezzato e le foglie sono tutte al loro posto. Vedi che è avvenuto,
esattamente, ciò che ti avevo già preannunciato? Ora i miei angeli, in un
attimo, raccoglieranno ciò che è caduto, ripuliranno il suolo e bruceranno ciò
che non serve più. Tieni bene a mente questa scena, imprimila nel cuore, perché
non passerà che poco, solo… e sarà sotto gli occhi dei miei più fedeli amici. Non
desti in te tristezza quello che hai visto, sposa amata: accadrà solo quello
che deve accadere, non quello che Io non permetto.
Si
griderà: “È caduta la grande Babilonia; è caduta e mai più si rialza. Sorge,
invece, trionfante e
luminosa
la grande città di Dio che allargherà le sue ali, fino a coprire ogni angolo
della terra. Chi ha creduto in essa, ed ha operato per essa, la vedrà ed il
cuore esulterà di gioia e dimenticherà
l’affanno,
ogni affanno.”
Sposa
diletta, stanno accadendo cose magnifiche e cose terribili: cose magnifiche,
mai accadute dall’inizio della creazione; cose terribili, che il mondo ancora
non aveva mai conosciuto.
Siate
pronti, figli docili ed obbedienti, siate pronti, figli fedeli e pieni di
fervore amoroso per me, siate pronti ad accogliere la più grande gioia.
Allargate il cuore, dilatatelo perché la possa accogliere tutta. Chiedetemi di
aiutarvi, perché Io, Io, Gesù, solo questo desidero fare!
Coloro che
mi aspettano mi avranno assai presto non solo nel cuore, non solo nel pensiero,
non solo percepito dai sensi interiori, perché vivo già nella loro anima; ma l’uomo
non è solo anima: è anima e corpo, uniti insieme. Se l’anima è piena di me,
anche il corpo godrà la mia presenza viva; se l’anima ha sete del mio amore, esso
sarà trasmesso anche al corpo che ne godrà, pienamente.
Gli
occhi potranno saziarsi della mia presenza, gli orecchi delle mie parole, le
mani potranno toccarmi. Ovunque spargerò il mio profumo e a tutti offrirò il
mio, Santo, cibo. Chi mi ha desiderato, ardentemente, mi avrà totalmente!
È tempo
di grandi sorprese questo, è tempo d’immensa gioia per i fedeli, miei, figli
che si sono allontanati dalle sozzure di questo mondo per rifugiarsi tra le mie
braccia. In me è la vera gioia, in me la grande allegria, in me la felicità
sconfinata; venite a me, amici, eletti, figli benedetti: venite a prendere il
vostro dono più grande. Siate pronti: passerò da voi, quando non ve l’aspettate;
passerò da voi per porgervi le mie delizie, infinite. Vedrete quello che ho
preparato: vedrete la differenza tra ciò che spetta ai figli obbedienti e
quello che verrà dato ai ribelli e testardi!
Proseguite,
fino a quando Io stesso non vi fermerò.
Vi
amo. Ti amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
26.10.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, oggi v’invito a guardare le meraviglie di questa stagione autunnale. Osservate
che stupendi colori vi offre il paesaggio! Guardate che meraviglia l’azzurro
del Cielo in alcuni giorni sereni! Sentite che dolcezza nell’aria profumata di
mosto che fermenta! Le piante, che ormai hanno dato il loro frutto, si
preparano al riposo: vedete come la natura è gioiosa di aver completato il suo
ciclo. L’uomo gode, per la bellezza, si nutre dei frutti succulenti, s’inebria
del vino nuovo che già ribolle nei tini.
Figli,
questo spettacolo si è ripetuto tante volte nell’arco della vostra vita, tanto
che quasi non ci fate più caso. Quest’anno, però, è particolare,
particolarissimo. Osservate, riflettete, ringraziate ed adorate. Non siate
disattenti; queste meraviglie, che si sono ripetute di continuo, non devono condurre
all’abitudine, non si deve prendere tutto come se fosse dovuto. Figli cari,
ogni giorno è grazia immensa: quando vedete levare il sole, s’innalzi la lode
al Dio meraviglioso che vi concede di godere il grande spettacolo. Pensate a
questo: nulla vi è dovuto; tutto ricevete, per grazia, gratuitamente, da Dio.
Pregate!
Pregate! Pregate con tutto il cuore! Supplicate il Signore dell’Universo che
voglia ancora elargire i suoi doni ad un mondo che prende tutto e non rende
grazie di nulla. Gesù ha già parlato di questo con la sua, piccola, diletta, ha
dimostrato la sua amarezza, per la grande indifferenza, generale, verso i suoi
doni.
Oggi l’ho
visto triste; mi ha detto: “Mamma cara, vedi come gli uomini si appropriano,
avidamente, dei miei doni, ma non alzano mai il capo da terra per rivolgermi
una lode, per porgermi un ringraziamento, per offrirmi un solo pensiero! Mamma,
gli uomini di questa generazione non mi amano, non mi cercano, non mi pensano!
Attribuiscono a se stessi i meriti di quanto posseggono e rivolgono la loro
attenzione agli idoli, vani, che si sono creati; quando, poi, hanno un male,
non implorano, umili, il mio aiuto. Vedi, Mamma, come corrono dai maghi, dagli
indovini, vanno a buttarsi tra le braccia del mio nemico che in questo tempo ha
un gran da fare per accontentare a modo suo. Gli permetto anche di operare
qualche portento; ma quanto se lo farà pagare caro: non finirà mai il misero
che è caduto nelle sue mani di saldare il conto! Egli, il maledetto, mira alla
perla, preziosa, che ogni uomo possiede, quella desidera prendersi: la sua
anima. Ho ammonito in vari modi le mie creature; ma sono tanti i ribelli che si
contagiano l’un l’altro che mi dico: se tardassi solo un po’, chi mi resterebbe
fedele? Le false ideologie stanno invadendo il mondo; vengono create illusioni
di felicità, s’inventa una realtà che non esiste, si promette un futuro di
benessere e prosperità a chi è più furbo e più pronto a compiere il male, senza
scrupolo alcuno. Si taccia il giusto per ingenuo ed incapace, si trama alle sue
spalle, si prepara per lui una trappola per farlo cadere. Chi opera il bene è
deriso ed offeso, è ritenuto uno stupido che mai potrà fare carriera!”
Piccoli
figli miei, con le lacrime agli occhi il mio, adorato, Gesù mi ha detto questo.
Il suo viso era assai triste. Io gli ho detto: Figlio mio adorato, torna nel
mondo. Non tutti ti hanno girato le spalle: vi sono i piccoli che ti adorano,
anche alla notte si svegliano per cantare le tue lodi, come faceva il figlio,
ora felice con te, Benedetto. I suoi seguaci hanno dimenticato questa bella
abitudine; altri, però, li hanno sostituiti. Costoro, spontaneamente, senza
essere sottoposti ad alcuna regola, se la sono data da sé, per amore, per tuo
amore. Guarda a loro, Figlio Santo, e consola il tuo Cuore; scendi in mezzo a
coloro che contano sulle dita i giorni e fremono in cuor loro di emozione, al
solo pensiero.
Gesù ha
posato lo sguardo su di voi ed esso si è illuminato di vivissima luce.
Adorate!
Adorate! Adorate giorno e notte, in ogni istante, Gesù.
Vi
amo. Ti amo.
Maria
Santissima