Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.11.97

 

 

Eletti, amici cari, accettate con gioia le vostre, piccole, tribolazioni: la breve sofferenza vi porterà verso la grande gioia.

 

 

Sposa amata, gli uomini cercano spesso la gioia nelle cose vane: inseguono qualcosa che sfugge, continuamente; la conclusione di questa lunga ricerca è una grande delusione, allorché si accorgono di aver faticato invano.

L’uomo è uscito dalla mia mente e dal mio Cuore: cerca me, ha sete di me, arde dal desiderio di possedermi. Sposa cara, cerca me anche colui che si crede sicuro; ha sete di me anche colui che si sente soddisfatto. Arde dal desiderio di possedermi anche quello che si dichiara ateo: la sua sete la dimostrano questi uomini nella continua inquietudine: essi cercano ogni soddisfazione nel corpo, chiedono ad esso pace, gioia e realizzazione piena; ma non trovano pace né gioia e nessuna realizzazione. L’uomo, ben pasciuto e sazio, non è felice, per questo: perché?

Ho creato per ogni corpo umano un’anima: essa desidera me, cerca me e vuole riposare in me che sono la sua, unica, gioia. Vorrei dire all’uomo d’oggi, a quello stolto che sostiene di essere tale e quale ad un animale, di usare la ragione, di servirsi dell’intelletto, di scrutare nel suo profondo e scoprirà che dentro il suo io c’è un abisso, che viene colmato solo da me. Chi non si preoccupa di correre a me resta col suo grande vuoto interiore e vivrà una vita meschina ed infelice.

Dico spesso a te, sposa cara: lasciati condurre felice dall’onda soave del mio Amore e non opporre alcuna resistenza al mio volere; ciò che accade ogni giorno nella tua vita non è per accidente o per caso, è perché Io permetto o voglio. Proprio attraverso questo travaglio quotidiano Io, Io, Gesù, ti conduco, dolcemente, verso gli orizzonti infiniti del mio regno d’Amore. Chi si lascia condurre percorre la via di luce, senza gravi ostacoli e giunge alla meta in serenità.

Il primo uomo avrebbe vissuto una vita serena, felice, senza fatica e senza dolore, se si fosse fatto condurre da me. Così sarebbe stato: colmo di ogni bene e pieno di felicità, avrebbe condotto la sua esistenza, abbandonato al mio Amore. Era puro, ricco di ogni bene e libero; tutto ha perduto, proprio per la sua ribellione. Lasciarsi condurre significa proprio obbedire a me e vivere nell’Umanità, consci di essere creature ed Io Creatore.

Proprio dalla ribellione ai miei comandi nascono tutte le sciagure: il passato insegna al presente; il presente è maestro del futuro. Sono trascorsi millenni e la lezione gli uomini non l’hanno ancora imparata, anzi, le cose sono peggiorate di molto.

Le mie creature, opera della mia mente e del mio Cuore, osano dire di provenire da materia bruta ed ad essa tendere dopo la morte! Sposa amata, ci può essere follia maggiore di questa?

In passato gli uomini hanno cercato di divinizzare degli animali, ma non si sono sentiti mai tali; ebbene, oggi il mio nemico ha ottenuto questa vittoria: i miei figli si ritengono animali!

Perché, ti chiedi, piccola, tanta follia, diffusa ovunque? Per poter fare a meno delle leggi morali, per spazzare via, in un colpo, le Leggi eterne, che Io ho scritto in ogni cuore, per sentirsi liberi di fare a proprio piacimento, senza impedimenti di alcun genere! Quello che oggi accade mai in passato è accaduto.

Leggo il tuo pensiero, mia diletta; mi dici: “Mio, adorato, Gesù, impedisci che queste idee, false ed ingannatrici, continuino a diffondersi; troppe anime ne saranno influenzate e nel mondo finirà col dominare la forza bruta che si nasconde nell’uomo e non lo Spirito Divino, che tu infondi”.

Non darti pena, per ciò che accade in questo momento storico: voglio che l’uomo proprio attraverso la sua esperienza negativa riscopra i veri valori. Pensa al figliol prodigo: finché mangiava e beveva a casa del Padre, non aveva capito niente e s’illudeva che dovunque le cose dovessero andare nello stesso modo; ma, quando uscì da quella casa, così accogliente e confortevole, si rese ben conto che le cose stavano in modo assai differente e capì a spese proprie la follia che aveva fatto. Tornò, dopo aver capito, tornò dal padre, pentito, e mai più si sarebbe allontanato. Così avverrà anche oggi: l’uomo, vuoto ed insoddisfatto, deluso e sconsolato, si renderà ben presto conto del suo vaneggiamento e cercherà il mio volto, cercherà se stesso in me e troverà, finalmente, la perla che tanto ha cercato; in quell’istante deciderà di vendere tutto per avere solo la perla preziosa.

Vedi, sposa: alcuni questa perla già se la stringono stretta nel pugno, posseggono un anticipo della grande felicità, che avranno fra poco completa.

Voglio offrire ad ogni uomo la possibilità di riscoprire se stesso proprio nell’affondamento completo: piccola mia, la sofferenza del presente non è inutile; non permetto che avvenga un gran male, se non per trarne un gran bene.

Vedo molti ‘benpensanti’ assai avviliti, nel vedere tanto sfascio intorno. Pensino costoro che proprio da questo grande sconvolgimento usciranno la nuova terra ed i nuovi Cieli. Tutto questo sarebbe impossibile all’uomo, ma non a me.

Consolate il vostro cuore, amareggiato, risollevate il vostro spirito, contrito, perché non è un uomo che ha le redini del mondo, è Dio: Io, Io, Dio, reggo l’Universo e per me un giorno è come mille anni e mille anni come il giorno che è passato! In un attimo, cambierò ogni cosa, cancellerò il passato con la stessa semplicità di uno scolaro che cancella il disegno, che ha intenzione di cambiare.

Sposa cara, non colgano la tristezza e l’avvilimento coloro che in me confidano, che hanno costruito la loro casa sulla roccia, incrollabile, del mio Amore: lascerò ancora un attimo agli uomini stolti per ripensare alla loro insipienza, quindi, opererò in maniera potente, più di quanto feci nel passato.

Lascio la possibilità di capire a quanti non l’hanno ancora fatto, ma per poco, mia diletta, ancora per poco! Il mondo vedrà il mio intervento così incisivo sull’ordine delle cose, quale mai l’aveva visto fino a questo momento.

Resti gioioso il tuo cuore, sposa cara, lo sia anche quello di coloro che ti stanno vicini e seguono i tuoi passi, perché il mio intervento sarà rapido ed immediato. Vedrai la terra, nuova, piena della mia rugiada: sarà un magnifico giardino, fiorito e profumato. Il passato nessuno lo ricorderà più: un profondo oblio avvolgerà le menti.

Questo farò, in breve, mia piccola: gioisci ed esulta in me. Questo, grande, giorno, dono del mio Amore, sia volto tutto a me ed ai fratelli: immense grazie sto per elargire a chi, degnamente, me le chiede. Offro a piene mani.

Sposa, chiedi e avrai; supplica e sarai ascoltata. Vedrai, presto, le cose cambiare, perché Io lo voglio.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

01.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, oggi è un grande giorno di festa: ci sono gaudio ed esultanza sulla terra, ci sono gaudio ed esultanza nei cuori degli eletti che oggi già intravedono le delizie del Cielo e le gustano nel loro cuore. I vostri fratelli santi sono tutti intorno a voi per spronarvi a camminare, spediti, verso la patria celeste, lì, dove non ci sarà più il dolore, non si conoscerà più la sofferenza, lì, dove tutto è bello ed armonioso, perché regna Dio ed il suo splendore viene goduto, a pieno, da ogni anima.

Oggi è anche un grande giorno di preghiera e di offerta; non lesinate, miei piccoli, le vostre preghiere, ma siate generosi e grandi nell’amore, come grande è Dio che vi ha creati.

Piccoli miei, ogni cosa scomparirà, ma eterno resterà l’amore. La fede non avrà più ragione d’essere, perché avrete davanti agli occhi l’oggetto della vostra fede. La speranza non avrà più ragione d’essere, perché tutto sarà pienamente realizzato. La carità sarà eterna nei secoli e millenni. Questo giorno vi fa pensare al giudizio, al grande giudizio che non tarderà per ogni uomo. Le cose, che nel presente avete e per le quali tanto vi date pensiero, verranno meno, scompariranno, come nebbia al raggio del sole; resteranno, però, i meriti che avete acquisiti: tanti più ne avete messi insieme, tanto più avrete godimento nell’attimo, grandioso, nel quale Gesù dirà: “Fermati e non proseguire. Tu sei per quest’anima l’ultimo nel tempo”.

Allora non vi sarà altro pensiero che quello dell’amore, che avete dato, dell’amore, che avete negato: null’altro, cari figli, null’altro!

Vedi questi tuoi fratelli santi, gioiosi più che mai: ti fanno comprendere quanto siano meravigliose le delizie, che Dio offre, e quanto sia poca cosa tutto il resto, che porge il mondo.

Figli cari, sapete quanto è breve il tempo che vi separa dal grande giorno: lasciate ciò che è inutile, aiutate con generosità chi ha bisogno, cominciando dai vostri più cari e più vicini. Date amore, non briciole d’amore, ma valanghe d’amore: Gesù vuole l’amore tra i fratelli, vuole la comprensione e la sopportazione reciproche.

Sorridete sui difetti degli altri e non accusate, non condannate, non giudicate. Non giudicate, figli, lasciate a Gesù il giudizio. Quanti si vedranno cacciati dal regno della felicità, per avere giudicato con malizia un fratello, per averlo condannato, ingiustamente! Figli cari, spesso le apparenze ingannano: siate benevoli verso tutti.

Gesù in questo tempo si è scelto degli strumenti speciali, tanto vicini al suo Cuore, costoro hanno offerto a lui l’intera, loro vita e vivono per servirlo. Quanto sono cari al suo Cuore e come soffre, quando li vede attaccati, giudicati, condannati, mentre operano solo per lui e per i fratelli!

Non lasciatevi, figli cari, insidiare dal terribile nemico che odia, odia ogni strumento di Dio: più è fervoroso e zelante e massima è l’insidia che prepara. Egli agisce sui cuori e sulle menti, conta sulle debolezze umane e sui sentimenti negativi, che si nascondono nell’uomo: sono triste retaggio del peccato d’origine. Non lasciatevi tentare da questa insidia. Gesù vuole trovare cuori amorosi e concordi, vuole che i figli giungano a lui, tenendosi per mano per sostenersi l’uno con l’altro.

Oggi voi siete col cuore vicino ai santi ed essi sono tutti vicini a voi, perché la battaglia contro il male imperversa ed ogni giorno dovete sostenere degli attacchi.

Quando vedete intorno a voi molti nemici, schierati, che vi fanno paura, pensate che intorno a voi vi sono presenze benefiche che vi amano e vi sostengono. Prendete coraggio, prendete energia, procedete con grande coraggio, perché non siete soli: siete una schiera, numerosissima. Voi dovete fare la vostra piccola parte, quella che vi è richiesta; al resto ci penseranno gli altri.

Miei amati, oggi è il giorno della grande gioia, assieme ai fratelli santi del Cielo, ma è anche il tempo della grande preghiera che s’innalza da tutta la chiesa di Gesù per la anime purganti che anelano alla patria celeste.

Liberatene tante e poi tante con la vostra, intensa, preghiera: Gesù vuole concedervi doni grandiosi proprio in questi giorni!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima