Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.11.97

 

 

Eletti, amici cari, siate perseveranti, siate fedeli, operate il bene e fuggite ogni occasione di male. Sia la mia legge la vostra gioia; rispettatela e fatela rispettare: la vostra felicità non avrà mai termine.

 

 

Sposa amata, quanti pensieri si affollano nella mente dei miei amici più cari: pensate a ciò che deve accadere, collegate il passato col presente e immaginate quale possa essere il futuro!

La vostra mente non riposa, ma si affatica, inseguendo immagini e preparando progetti.

Miei amati, non sforzatevi d’immaginare il vostro futuro; sia per voi consolazione il pensiero che l’ho preparato stupendo per ciascuno di voi: per ognuno dei miei diletti c’è qualcosa di speciale ed unico. Quello che accadrà ad uno non necessariamente succederà anche all’altro: ho per ciascuno un pensiero, speciale, tale che possa esaudire tutti i suoi desideri.

Sposa amata, quando vi ho creati, non vi ho fatti in serie, tutti uguali, tutti con lo stesso stampo: il mio Amore vi ha voluti diversi e ognuno di voi è un capolavoro, unico. Vedi come anche tra gli uomini un artista non fa un’opera simile all’altra. Che ne direste di due sculture identiche, di due pitture che ripetono le stesse cose? Non si svaluterebbero?

Io, Io, Dio, sono l’artista degli artisti e faccio di ogni creatura umana un particolare oggetto del mio Amore; l’uomo però, a differenza della materia bruta, è libero, libero di aderire al mio sublime progetto oppure discostarsi da esso.

Vedi, sposa amata: una parte la faccio Io, Io, Dio, un’altra parte la deve fare l’uomo, sempre col mio aiuto. Cosa deve fare l’uomo? Deve riconoscere la sua debolezza, infinita, e lasciarsi condurre per mano dalla mia potenza, infinita, che opera su di lui con Amore e tenerezza. In pratica, sposa mia, Io faccio la prima parte; faccio anche la seconda parte, se l’uomo è docile ed obbediente. Perché ho dato delle Leggi ben precise da seguire e perché non fossero mai dimenticate le ho segnate, profondamente, nel cuore dell’uomo? Se egli fosse stato in grado di condursi da solo, sarebbero state necessarie queste, altre, vie?

L’uomo non ha saputo usare bene la sua libertà, sin dall’inizio della storia umana: aveva tutto; ha perso tutto. La mia creatura è immensamente cara al mio Cuore, quindi, non ho mai distolto lo sguardo da essa, ma la seguo passo dopo passo, momento dopo momento.

Le Leggi, che ho dato, sono volte solo al bene dell’uomo, al raggiungimento della completa felicità. Chi non segue le mie direttive disobbedisce a me, Dio, che sono il suo Creatore, ma, contemporaneamente, rovina se stesso e si prepara ad essere un povero infelice. La mia Legge è la Legge dell’amore: amore verso di me, Dio, amore verso il prossimo, amore verso il creato intero. Ho dato ad ogni uomo la capacità di amare. Dopo il peccato d’origine, la capienza del cuore umano è assai limitata: tale è stato il danno provocato dalla colpa di disobbedienza a me, Dio.

L’uomo, docile e mansueto, umile e disponibile, deve comprendere la sua limitatezza e cercare in me l’aiuto, il sostegno, la forza per cambiare. Io, Io, Gesù, sono sceso sulla terra una prima volta proprio per essere di aiuto all’uomo, ho preso un corpo umano perché egli mi vedesse simile a lui in tutto, tranne che nel peccato. Io, Io, Gesù, sono il sostegno, la forza, la sorgente alla quale attingere.

Sposa amata, non ho dato un punto di riferimento vago ed inafferrabile all’uomo, ma offro sempre me stesso, Vero Dio, Vero Uomo. Mi offro a tal punto, per Amore, da lasciare che l’uomo mangi il mio corpo Santissimo che entra nel suo, debolissimo, e lo rafforza, lo muta, lo trasforma, facendolo sempre più simile al mio!

Sposa diletta, l’uomo ancora non ha capito bene cosa avvenga durante l’Eucarestia,* la sua mente non riesce ad afferrare bene il mistero: mai Dio è stato così vicino alla sua creatura come  avviene dopo la mia Incarnazione! Non mi limito a parlare, ad ammaestrare, a porgere i miei, infiniti, doni: offro anche il dono dei doni!

Diletta, mi capisca il mondo e rifletta su quello che accade sugli altari del mondo intero: Io, Io, Gesù, Io, Anima e corpo, mi offro in cibo alla mia creatura, mi offro con immenso Amore a chi mi desidera! Io divengo cibo e bevanda per l’essere prediletto! Pensa, rifletti, sposa, sulla grandezza, infinita, del mio Amore! Tutti dovrebbero correre a nutrirsi di questo cibo, sublime, non si dovrebbe tralasciare neppure una sola occasione per farlo! Dono tutto alla mia creatura: che può desiderare di più?

Piccola, guardati intorno, quando entri nel mio tempio: quanti sono coloro che accorrono alla mia mensa Santa? Fa’ il confronto tra quelli che stanno fuori e quelli che sono dentro: le piazze e le strade sono traboccanti di gente; le chiese sono vuote e la mia mensa è tenuta in poca considerazione. Alcuni, per giunta, si accostano, senza nemmeno rendersi conto di ciò che stanno facendo e, indegnamente, mangiano il mio corpo e bevono il mio sangue! Quel cibo fa a loro l’effetto che fece il boccone che Io porsi a Giuda, il traditore!

Troppi, troppi sono coloro che disertano la mia mensa, troppi gli stolti di questo tempo! Troppi, troppi sono coloro che si accostano ad essa, indegnamente! Quale dolore provo per questa ingratitudine! Quale offesa vedere delle anime, ingombre di peccati, gravissimi, accostarsi a me per accogliermi nel loro corpo indegno!

Piccola, poco, poco, ancora poco durerà questa situazione: ritirerò il dono dei doni! Gli uomini, che non hanno compreso o hanno sottovalutato, ne comprenderanno l’importanza, allorché lo cercheranno invano.

Diletta, non lasciarti sfuggire neppure un’occasione per accostarti alla mia mensa: fa’ una bella scorta, come la formichina che durante la bella stagione si prepara le provviste per l’inverno. Sarà facile la vita nel duro inverno per coloro che si sono fatti una bella provvista di cibo Santo: attingeranno alle scorte, perché più non ci sarà possibilità di avere cibo!

Non ti colga tristezza né alcuna preoccupazione, meno ancora la paura. Diletta, nel mio Cuore troverai tutto ciò che cerchi. Fuori ci sarà la grande bufera, che gli uomini indocili e ribelli hanno provocato; dentro di me, nella mia reggia, che ho messo a disposizione dei fedelissimi, ci saranno pace ed armonia, gioia ed esultanza, senza fine.

Sposa, nutriti del mio cibo Santo. Chi si nutre di me vivrà per me e chi vive per me resterà con me per sempre, perché sarà divenuto simile al suo Creatore, al suo Salvatore. Io, Io, Dio, riconoscerò in lui il figlio, perché porta in sé la mia stessa Immagine.

Ecco, sposa, il nuovo giorno: ti parla del mio grande Amore per ciascuno di voi.

Resta nel mio Cuore, diletta. Resta in me, nella gioia.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

*durante l’Eucarestia = durante la consacrazione

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

02.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, oggi si commemorano i cari defunti. Oggi il pensiero umano vola a raggiungere i cari che vi hanno preceduti.

Figli amati, non abbiate paura della morte, non temete il suo artiglio; ma preparatevi, per tempo. Nessuno osi vivere come uno stordito, ignorando una grande realtà che è sotto i vostri occhi ogni giorno: vita e morte s’incontrano, continuamente. La vita, figli cari, non finisce con la morte, la vita prosegue oltre la morte per l’uomo che ha l’anima immortale. Figli, pensate a questo, finché respirate, finché siete in tempo. Il vostro giorno non lo conoscete; ma sapete che verrà e verrà, quando non lo attendete, quando non lo immaginate.

Figli, se voi volete, se vi preparate, se ci avete pensato, adeguatamente, prima, sarà un giorno magnifico; vedrete il volto amoroso di Gesù e sentirete le sue parole: “Vieni servo fedele, vieni servo amato. Oggi il mio regno si spalanca per accoglierti e farti felice. Le tribolazioni sono passate, il dolore sparito; la felicità spalanca le sue ali per te per sempre”.

Piccoli miei, tutte le vanità spariranno, tutto finirà; ma resteranno eterni i meriti di Gesù, uniti ai vostri. Nel momento grandioso siate pronti a dire le parole, splendide, che una sorella che vi ha preceduto ha detto: “Gesù, mio, adorato, siccome i miei meriti sono irrilevanti, offro al Padre i tuoi, infiniti, ai quali unisco quel poco che ho messo insieme. Il Padre Santissimo vedrà i tuoi, infiniti, e sorriderà benevolo per i miei, così esigui!”

Non temete la morte, ma pensate ad essa ogni giorno, miei piccoli, e consideratela una dolce amica non una terribile nemica. Perché dolce amica? Perché essa vi consegna al bacio di Gesù; se l’avete accolta pronti, è la porta verso la vera vita, la vera gioia, la grande esultanza.

Se voi volete, se seguite le mie parole, attentamente, non solo potete passare la grande soglia gioiosi, ma salterete anche il periodo di purificazione che tocca alle anime che devono imparare ad amare, adeguatamente, Gesù. Pensate che meraviglie aspettano i fedeli che servono, adeguatamente, Gesù!

Gesù vi ha preceduto, figli; ricordate che disse ai suoi discepoli: “Vado a prepararvi un posto. Lì, dove sono Io, sarete anche voi un giorno e la vostra felicità sarà piena.”

Piccoli, il posto è pronto per ognuno di voi e che posto! Siate esultanti e prendete forza e coraggio dalle mie parole. Dov’è morte il tuo artiglio, spaventoso?

I miei figli verranno a noi, come colombe che cercano la loro vera patria e si posano, felici, sui rami fioriti, allorché l’hanno trovata. Vedo il mio Gesù che vi guarda ad uno ad uno. È luminosissimo il suo volto: quanta dolcezza traspare da esso e quanta tenerezza nello sguardo! Guarda i suoi servi fedeli e sorride: osserva alcuni che stanno pregando, fervorosamente, per i fratelli bisognosi, ode le loro suppliche, vede che escono da cuori palpitanti d’amore sincero e profondo. Noto il suo sorriso, gioioso: la preghiera è divenuta grazia e la grazia salvezza per le anime alle quali essa era diretta! Com’è grande il Cuore Divino, come sono meravigliosa la sua bontà, la sua tenerezza! Vede altri figli che, beati nel cuore, pieno di letizia, stanno parlando delle meraviglie, che Dio ha compiuto in loro. Già sentono in sé il fuoco d’amore che li brucia ed il desiderio di unirsi per sempre a Gesù per goderlo, pienamente! Sorride il Divino volto; sorride e benedice: anche queste anime saranno presto esaudite.

Si chiede oggi anche la grazia del distacco dal luogo di purificazione per alcune anime che in esse sono racchiuse. Gesù accoglie anche queste preghiere: vedo anime felici, leggere come libellule, raggiungere il luogo della felicità, accolte tra canti di gioia e di esultanza.

Vedi, amata figlia, vedi tutte quelle colombe, candidissime, che formano un grande stormo che vola, felice? Esse, sono le anime che, per le preghiere vostre, oggi possono raggiungere la patria celeste e la loro vera dimora!

Esultate in terra, come si esulta in Cielo: il grande volo continuerà, se pregherete, senza mai stancarvi!

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima