Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.11.97
Eletti, amici cari, nel silenzio del vostro cuore
stanno accadendo cose stupende: ascoltate l’armonia, che Io ho posto in esso.
Gioite per i grandi doni, che vi porgo.
Sposa
amata, vivi, serena, questa giornata terrena. Vivi come una sposa felice che
vive accanto ad uno sposo che l’ama immensamente e non le fa mancare nulla. Ho posto
in te una ricchezza immensa; attingine a tuo piacere e porgine a chi desideri,
a chi la desidera.
Gli
uomini inseguono i beni della terra e soffrono, gemono per possederne qualcuno;
alla fine, dopo tanta fatica, non godono nulla e proseguono nelle loro pene e
nel travaglio, perché hanno messo il loro cuore in cose che non soddisfano.
Talora, questo lo capiscono in ultimo; talora, non lo capiscono affatto.
Vedi,
diletta: Io, Io, Gesù, offro i beni più grandi senza alcuna fatica, senza
alcuna pena, li offro a chi non me li ha neppure chiesti. Quanti si affannano,
invano! Cercano e non trovano, cercano ciò che non giova, ma nuoce, lasciando i
veri beni, quelli che, veramente, dànno la felicità!
Le mie
parole alcuni le ascoltano, alcuni le meditano; ma sono in pochi coloro che le
applicano alla lettera, con precisione ed umiltà: ognuno ci aggiunge qualcosa o
ci toglie qualche altra cosa. Basta poco per perdere una parte del dono, che Io
porgo gratuitamente, senza chiedere nulla in compenso.
Piccola
mia, oggi nel mondo c’è una grande superbia: l’uomo vuole procedere con le
proprie forze; si sente sicuro, si sente forte, solo perché Io, Io, Gesù, gli
ho concesso di fare tante scoperte, di fare nuove invenzioni che hanno cambiato
la sua vita, rendendola più comoda, più agiata.
Ho
lasciato che l’uomo progredisse, per Amore, per il grande Amore che ho verso la
creatura prediletta. Vedi come sono stato ricambiato? Solo ingratitudine, solo
indifferenza!
Vedo il
tuo cuore rattristarsi: pensi a quanti non si preoccupano di darmi lode, a
quanti vivono come se Io non fossi; come se i doni, che godono ogni giorno, non
provenissero da me; come se il cibo, che mettono a tavola ogni giorno, non
fosse porto dalla mia generosità; come se l’abito, che indossano, non fosse dono
mio; come se la casa, che abitano, non fosse preparata da me.
Questa
tua tristezza è amore, è preghiera, è offerta, è adorazione. Partecipi, come la
sposa, alle pene del suo, adorato, sposo, condividi con lui il dolore; sei
assieme a lui sulla croce e baci le sue piaghe, profonde e terribili.
Mia
amata, voglio salvare il mondo, voglio condurre ogni uomo a salvezza. Sto
operando con potenza per raggiungere questo fine, nulla tralascio, ogni cosa
offro; ma è tutto inutile, mia diletta, è tutto inutile: se porgo dei doni,
questi non sono accolti; se chiamo dolcemente a me, le mie parole non vengono
nemmeno ascoltate; se mostro segni, importanti e significativi, questi vengono
interpretati in modo differente, non nel loro vero significato e c’è sempre chi
è pronto a dare la sua spiegazione per sviare le menti dal vero significato dei
fatti.
Sposa
diletta, voglio che in molti possano godere le cose stupende, che ho preparato;
ma non sarà così: gli uomini sono divenuti tanto superbi da rifiutare tutto, da
allontanarsi da quello che per loro è utile per cercare quello che, invece, è
assai dannoso.
Sposa
amata, il mio intervento è potente in ogni angolo della terra; ma gli uomini
sono liberi e possono fare liberamente le loro scelte. Chi glielo può impedire?
Se Dio non impedisce, può mai farlo l’uomo? La salvezza è il dono più sublime,
più grande che l’uomo possa avere; ma Io, Io, Gesù, lo porgo, gratuitamente,
solo a chi non ha ancora capacità di intendere e di volere oppure a chi non
l’ha mai avuta, per debolezza naturale.
Chi ha
intelletto deve intendere, chi ha cuore deve servirsene: guai se agisse come se
tali doni non li possedesse! Oggi, mia diletta, sono tanti in questa
condizione. Oggi sono in molti coloro che hanno buon intelletto, ma non se ne
servono oppure l’usano per il male: hanno il cuore pieno di sentimenti, ma non
sono quelli conformi al mio volere.
Guai,
guai, tre volte guai a chi odia, disprezza, invidia, desidera il male degli
altri o medita di compierlo! Guai a chi ha permesso al suo cuore di riempirsi
di tale veleno: basta solo una goccia per inquinarlo e renderlo sgradito a me!
Dico ai miei figli di tutto il mondo: apritemi le porte del cuore e lasciate
che Io, Io, Dio, ne purifichi ogni fibra. Vi dico che solo i cuori puri
godranno; quelli inquinati avranno molto da soffrire e ben poco da godere.
Offro grandi doni oggi agli uomini della terra. Ho dato luce speciale alle
menti e intendo darne ancora di più; non si può nella grande luce procedere,
come se ci fosse buio. Chi lo fa usa malizia, grande malizia.
Piccola
mia, chi conosce bene il pericolo lo deve sfuggire; chi capisce bene l’errore
lo deve sfuggire. Se un uomo ha ben compreso che un’azione è peccaminosa deve
evitarla, deve evitarla con tutte le sue forze. Per raggiungere questo scopo
occorre lasciare le occasioni e fuggirle.
Piccola
mia, molti proseguono nel grande errore, perché non ci mettono impegno; non ci
mettono impegno, perché s’illudono di ottenere la mia benevolenza, senza
rinunciare a nulla! Stolti ed insensati: se dono luce per capire l’errore,
esigo anche lo sforzo di evitarlo; nessuno creda di ottenere tutto senza dare
nulla! Vi dico che per costoro sarò un Padrone assai esigente, che, al suo
ritorno, vuole riscuotere tutto il suo, fino all’ultimo spicciolo!
Diletta
mia, nei mesi che seguiranno renderò ancora più viva la luce perché ognuno, che
cammina nelle tenebre, si accorga del suo errore. Dono, per Amore, la luce a
chi la desidera e la cerca. Proprio per questo, però, ognuno deve comprendere
che il tempo è ormai finito e l’anno zero segnerà la fine di un’era
lunghissima, piena di ombre cupe e l’inizio, invece, di un’era solare,
splendida, quale mai c’è stata sulla terra dei viventi. Dico ai figli di tutta
la terra: immergetevi nella mia luce e vivete in essa, felici per essere stati
tanto amati!
Sposa,
non ho dimenticato le mie creature nel bisogno, non le ho mai dimenticate. Sono
vissuto in mezzo a loro, invisibilmente, ma ora vengo a regnare tra loro,
visibilmente e sensibilmente! Tutto muterà, mia, amata, sposa, Tutto muterà
sulla terra dei viventi, non per opera d’impegno d’uomo, ma per potenza Divina
che si espanderà su tutto il creato.
Vivi
nella gioia, immersa nell’abisso del mio Amore.
Vi
amo. Ti amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
04.11.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, racchiudetevi in voi stessi, meditate e riflettete: sentirete la parola
Divina risuonare nel vostro essere. Dio è in voi, figli cari, Dio vive in voi,
Dio vi possiede e vuole che voi lo possediate. Siate pieni di gioia, siate
esultanti di grande letizia, perché Dio ha scelto voi come suo Tabernacolo.
Pensate a quale vetta siete stati innalzati: voi, voi, il vostro povero essere
è divenuto sede di Dio che vuole abitare in ciascuno dei figli che l’ha scelto
con amore! Che meraviglie compie la grazia Divina: un uomo diviene un vaso che
racchiude il suo Signore, l’Infinito si umilia fino al punto di racchiudersi
nel finito! Non vi sembri questa cosa troppo bella per essere vera!
Pensate
alla piccola Ostia consacrata: essa è solo un sottile pezzo di pane; per opera
di un grandissimo miracolo Divino, diviene il corpo ed il sangue di Gesù! Egli
si fa piccino, piccino per entrare in voi e farvi sempre più simili a se stesso!
Quali cose stupende fa Dio!
Figli
cari, vivendo in un mondo così strano e deviato, sembra che queste cose siano
impossibili; chi è nel buio non può comprendere quali meraviglie sono racchiuse
nel luogo che attraversa.
Piccoli,
lasciatevi condurre da Dio; egli vuole rivelarsi a voi sempre di più, ma poco
per volta; già avete pregustato un po’ della sua, infinita, dolcezza; questo
processo è solo iniziato e proseguirà, piccoli, proseguirà, perché Dio è
infinito e non finirà mai di stupirvi, non finirà mai d’incantarvi.
Egli si
rivela a coloro che lo amano, si rivela sempre più a quelli che hanno tanta
fiducia in lui e sono disposti ad abbandonarsi, totalmente, al suo Amore.
Quante
volte ho ripetuto ai miei piccoli: figli, lasciatevi andare, fiduciosi, alle
mani amorose di Dio. È vero: talora, sembrerà di fare un salto nel buio. Vi
dico, però, che assai presto sentirete la sue salde braccia afferrarvi e
stringervi a sé! Figli, la felicità, che Dio dona, non è solo quella,
conclusiva, nel momento dell’ultimo e definitivo incontro; già l’atto di
fiducia iniziale diviene la prima stilla di felicità. Questa, poi, continua,
stilla dopo stilla, fino a divenire una pioggia sempre più fitta, una pioggia
di delizie che non ha mai termine.
Figli
cari, secondo voi, perché Dio vi ha creato? Perché un giorno vi ha pensati,
programmati, realizzati, fatti nascere e sostenuti in vita? Perché ha fatto Dio
tutto questo? Certo, per Amore, per un grande Amore. Dio non ha bisogno di
nulla per essere felice: la creatura, certo, non aumenta la sua felicità. Egli
è l’Amore, egli è la felicità; egli vuole espandere questo, infinito, Amore,
vuole elargire questa grande felicità. Dio è una fonte perenne che vuole
riempire di gioia tutto l’Universo; per un lungo periodo della storia ha
lasciato che l’uomo tenesse in mano le redini della società umana, riservandosi
per sé, però, sempre l’ultima parola.
Figli,
figli miei, ora non sarà più così, ora non proseguiranno più le cose allo
stesso modo: egli vuole mutare il corso degli eventi, vuole che la scena del
mondo, in parte diretta dalla libera mente dell’uomo, torni ad essere dominata
da lui.
Il Re
dei re vuole prendere le decisioni, vuole dirigere, personalmente, la sua
“azienda” e si è già scelto i suoi collaboratori. Non pensate che siano quelli
che hanno lo scranno più importante nella chiesa, non pensate secondo logica
umana; Dio si è già scelto i suoi collaboratori, ma capirete solo in ultimo
quali sono.
Le
grandi rivelazioni conclusive lasceranno stupiti molti, delusi ancora di più:
già alcuni si sentono pronti per il primo posto, già si sono preparati la veste
regale, già avanzano tra pompe ed onori, si sentono i primi, per importanza.
Non sarà così, figli cari: molti cambiamenti avverranno, molti, davvero. Quante
sorprese, quando le poltrone di prima fila verranno occupate da coloro che già
si erano disposti, umilmente, nelle ultime file! Le decisioni conclusive
deluderanno molti, ma faranno esultare di felicità molti altri!
Figli,
preparatevi a vedere e sentire cose stupende, mai udite e mai vedute!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima