Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

05.11.97

 

 

Eletti, figli cari, sia lieto il vostro cuore, sia viva la vostra speranza, sia continua la vostra carità. Amate, amate, amate: il mio giudizio è vicino; sarete giudicati sull’amore!

 

 

Sposa cara, chi ha ben capito le mie parole le applichi ogni giorno alla sua vita, non tralasci occasione per compiere il bene, fugga il male con orrore, non solo le grandi occasioni di compierlo, ma anche le minime.

Sposa diletta, chi opera il male e non fa nulla per allontanarsi da esso verrà colto proprio mentre lo compie, verrà preso di sorpresa. Non dimenticate mai le mie parole, ma tenetele presenti, sempre: verrò, come un ladro nella notte, quando non pensate, quando non credete, quando meno ve l’aspettate. Nessuno creda di essere mio ed operare secondo il suo piacere. Mia diletta, ripeto spesso questo concetto, perché non sono pochi quelli che, per interesse o per debolezza, non riescono a staccare il cuore dalle cose che a me sono sgradite.

Ognuno continui ad esaminare nei particolari la propria vita e tolga quello che è male, anche le tracce di esso. Quando l’uomo si è lasciato immergere nel fango, diviene assai faticoso sollevarsi e liberarsi dalle terribili catene: non solo ci vuole forza, ma anche eroismo.

Quando vedo un sincero desiderio di sollevarsi, quando mi accorgo che profonda è la contrizione del cuore, allora intervengo, prontamente, e l’anima vede splendere la mia luce ed anela solo a vivere in essa. Quando la volontà è fiacca, perché l’attaccamento al male è forte, allora, mia diletta, attendo un cambiamento. Nessuno, che ha il cuore attaccato al peccato grave, può venire a me: occorre la decisa volontà di distacco da esso.

Piccoli miei, il mio Amore vi unisca tutti, voi eletti, il mio Spirito vi permei, profondamente: solo coloro che si sono lasciati plasmare da me, trasformare da me, rinnovare da me potranno godere presto i sublimi doni, che ho preparato. La festa è pronta, lo sai, piccola, mia, sposa – lo sai, perché te l’ho ripetuto tante volte – mancano ancora pochi invitati che già si stanno affrettando ad entrare.

Tu mi chiedi: “Perché tardano costoro?” Essi non avevano ancora l’abito pronto; mi hanno supplicato di aiutarli ed Io sto facendolo. Appena anch’essi saranno pronti, le porte verranno chiuse e la grande festa comincerà.

Beato chi non ha perso tempo in inezie! Beato chi si è affrettato a prendere posto al banchetto nuziale, sontuoso, come mai c’è stato nel passato! L’ho detto, piccola mia: voglio offrire ai miei eletti, ai fedeli da me scelti che hanno aderito al mio invito, voglio offrire molto: essi, per una piccola sofferenza, sopportata con amore, avranno un premio grandioso!

Sappiatevi, miei amati, sacrificare ora, ora, mentre vi chiedo di farlo, mentre vi concedo la possibilità di farlo. Non perdete occasione, neppure la minima. Non sarà sempre così, perché ormai i tempi vanno concludendosi. Fate, miei eletti, tutto ciò che sapete essermi gradito e fuggite quello che non lo è. Non fate azioni, senza riflettere su ciò che fate oppure d’impulso. Riflettete, a lungo, prima di ogni passo da compiere.

Siate perfetti, miei diletti, perché Io vi ho fatto numerose lezioni, volte proprio a questo scopo.

Siate perfetti, perché Io, Io, Gesù, sono perfetto e vi aiuto a divenire sempre più simili a me!

Piccola mia, chiedo a voi ancora qualche sacrificio, perché il male nel mondo è divenuto un oceano sconfinato e quelli che mi seguono, fedelmente, sono assai pochi. Chiedo a questi pochi di essere colonne, solide, che non si inclinino e non cedano sotto il grande peso. La mia Chiesa è malata; ma Io, Io, Gesù, sanerò tutte le piaghe; in breve, mia sposa, non temere, la vedrai splendente e radiosa, ornata, come una sposa che si accinge a godere le delizie preparate per lei dallo Sposo Santo.

Piccola mia, ci sarà un breve periodo ancora di desolazione: sarà il culmine della purificazione, necessaria, voluta e scelta dai ribelli; sarà, però, breve. Non gemere, mia diletta; siano fervorose le tue preghiere e quelle di coloro che tieni stretti per mano, non venga mai meno la fiducia in me né la speranza, qualunque cosa accada.

Consolate, miei amici, consolate quelli che saranno presto nella più grande afflizione e sostenete quelli che saranno, presto, nel grande bisogno! Vi do l’occasione di esercitare la carità in tutti i sensi, in tutte le direzioni. Lasciate che Io, Dio, riempia il vostro cuore d’Amore; offritene tanto e non lasciate languire nessuno, per colpa vostra. Non badate al comportamento altrui: non chiederò certo conto a voi di ciò che hanno fatto gli altri; ad ognuno sarà chiesto il suo.

Date senza chiedere. Offrite, senza aspettarvi nulla in cambio; non date, miei diletti, per essere ricambiati. Offrite, invece, generosamente a chi non è in grado di restituire; date a chi non è capace neppure di gratitudine; date anche a chi vi ha fatto male e vi è stato nemico. Date a chiunque è nel bisogno e voi potete sostenere. Date al fratello, vedendo sempre in lui il mio volto.

Leggo il tuo pensiero, piccola mia, è questo: “Com’è difficile vedere il tuo volto, Santissimo e dolcissimo, in quello di un nemico infimo e meschino, pieno di debolezza e di sentimenti negativi! Com’è difficile, mio, adorato, Gesù!”

Per questo, mia diletta, vi ho condotto sulla vetta più alta, proprio perché foste in grado di guardare tutto secondo la mia logica, non secondo la vostra! Il mio Amore vi ha sostenuto, piccoli, vi ha sostenuto e vi sostiene, vi sostiene e vi sosterrà ancora. Imitatemi; abbiate sempre davanti agli occhi il mio esempio: Io, Io, Dio, offro i miei doni ai degni ed agli indegni, faccio piovere sui giusti e sugli ingiusti, preparo il cibo anche per i miei nemici e non li abbatto subito, ma prima li aiuto a capire il male che fanno, li metto in condizione di riparare, di rimediare; paziento, paziento, talora, per una vita intera, sopporto ed attendo. Ebbene, voi fate altrettanto e non date giudizi affrettati. Non giudicate per non essere giudicati. Non accusate per non essere accusati. Non condannate per non essere condannati.

Siate benevoli verso tutti; siate buoni e generosi anche nei giudizi che formulate solo col pensiero. Non pensate con malizia; ma giustificate, giustificate davanti a me il fratello che ha errato e vive ancora nell’errore!

Affidate il mondo alla mia misericordia, supplicate per esso misericordia e offritevi con generosità a me: vedrete le cose cambiare, vedrete compiersi, in breve, le più grandi meraviglie!

Sposa cara, resta, gioiosa, nel mio Cuore. Donami ogni istante di questo giorno.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

05.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, operate con zelo al servizio di Dio. Operate, senza stancarvi e non datevi pensiero di altro che di servirlo con fedeltà. Vedo molti figli pieni di affanno: non vogliono comprendere che la grande ed unica preoccupazione che devono avere è quella di salvare l’anima: tutto si risolve, facilmente, quando l’unica preoccupazione è questa. Miei piccoli, Gesù si è manifestato a voi in maniera sempre più evidente. Alcuni di voi lo sentono nel cuore, come se il suo Cuore palpitasse all’unisono con il loro. Che paura può fare il presente, se Dio cammina insieme alla creatura? Che paura può fare il futuro, quando Dio vive in essa?

Figli cari, fate in modo che per ciascuno sia così. Ogni giorno di vita sia letizia, ogni giorno un sublime dono, ogni giorno un fiore profumato, da porgere a Gesù. Nessuno di voi sa quanti giorni gli spettano da vivere; ripeto, quindi, ciò che spesso ho detto: vivete ogni giorno come se fosse l’ultimo della vostra vita; sia preghiera il vostro tempo, sia sempre preghiera.

Figli, ancora, dopo tante parole, alcuni mi chiedono: “Mamma, quanto devo pregare? Quando devo pregare? Dove devo farlo?” Sapete che la Mamma non si stanca mai di ripetere le stesse cose; l’importante è che, finalmente, i figli le comprendano e le applichino bene alla loro vita.

Figli cari, figli miei carissimi, bisogna che preghiate sempre, sempre, sempre: chi prega riesce a vincere la tentazione, chi prega resta nelle braccia di Gesù e mie e tesaurizza ogni istante di vita. La preghiera, figli, è il respiro dell’anima. Quanto avete bisogno di respirare? Quanto dovete respirare? Che accade, se non respirate? Come respirate, dovete pregare! Sapete che Gesù ha in programma grandi sorprese: saranno magnifiche, splendide, uniche per ciascuno di voi, se farete come Io dico, ciò che vi dico. Se la vita presente è letizia, quella futura lo sarà anche di più; se la vita presente è pace, sarà veramente piena nel futuro. Quanto dolore provo nel mio Cuore di Mamma, nel vedere tanti figli pieni di dolore, profondo, che non dipende che dalla loro cattiva volontà! Io sprono, aiuto i miei figli e voglio portarli tutti a Gesù; ma non posso fare nulla per coloro che fanno continua resistenza!

Ieri la mia, piccola, figlia, parlando con un’anima, ha ribadito un concetto, che tutti dovrebbero avere ben chiaro in mente: ognuno deve percorrere la strada di luce per sua volontà; non si può obbligare colui che non ne vuole sapere. In quanto al dolore ed al tormento, da sopportare lungo il cammino, occorre sopportarli fino in fondo con pazienza ed amore: la pena, che Dio permette, è proprio quella che serve; la tribolazione, che Dio lascia sopportare, è di massima importanza per la salvezza! Sento i figli che si lagnano, sento piangere e sospirare, per la fatica del vivere, specialmente in questo tempo, così significativo e grandioso. Vi dico che dovete avere sempre davanti la Croce redentrice, tenetela ben stampata nel cuore: Gesù, figli cari, patì il massimo dolore; il Padre Santissimo non gli fece alcuno sconto. È la Croce che salva il mondo. È la Croce che salva ogni anima. Tenete ben stretta la vostra e siatene certi che essa vi condurrà al Paradiso, se saprete portarla con gioia, per amore di Gesù. Molti santi chiedevano di soffrire per i peccatori, di subire pene su pene per la salvezza delle anime; a Dio basta che voi accettiate di buon grado quelle che egli permette. Siate gioiosi al mattino, quando vedete la luce del giorno e benedite con tutto il cuore Dio che vi ha concesso un giorno in più per lodarlo, benedirlo, servirlo. Per ogni cosa, innalzate la vostra lode a chi tutto vi dona e così poco pretende da voi!

Gesù deve essere la gioia della vostra vita in ogni istante! Godete la delizia di vivere per lui, con lui. Oggi è così; domani sarà così, se saprete essere perseveranti. Sapete che delizia vedere il suo sorriso? Ora lo potete contemplare nel vostro cuore; ma tra breve lo vedrete diversamente, in maniera totale. Questa speranza vi sostenga giorno dopo giorno nelle tribolazioni, che dovete sopportare. Guai, figli cari, all’uomo che non ha Dio in sé! Guai a lui in questi tempi terribili, nei quali il nemico ha affilato bene le sue armi e, se vede un’anima sviata ed inquieta la insidia, fino a conquistarsela! Siate tutti di Gesù e miei. Consacratevi a noi. Ogni giorno, rinnovate di cuore la vostra consacrazione.

                                                                                  Vi amo. Vi amo tanto, figli. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima