Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.11.97

 

 

Eletti, amici cari, ho preparato per voi dei doni, splendidi: siate gioiosi. Per voi il vivere sia gioia. Comunicatela ai vostri fratelli. Parlate loro della mia generosità, della mia bontà, della mia misericordia, ma anche della mia giustizia.

 

 

Sposa amata, il momento presente è un po’ faticoso; ma sii gioiosa, perché fugge l’attimo e si avvicina il giorno della grande gioia. Allora del presente penoso non resterà traccia, sarà scordato il dolore e nessuno più si ricorderà di esso. Voglio che la gioia fluisca in ogni cuore, come sorgente limpida e spumeggiante. Molti ancora stanno per vedere il mio volto: chi mi ha atteso non l’ha fatto, invano, chi mi ha dato piena fiducia non resterà deluso.

Sposa cara, l’anno dei nuovi, grandi, doni sta per entrare: chi ha scelto la gioia, scegliendo me, ne avrà in misura notevole; chi si è preparato bene non rimpiangerà la fatica fatta. Mia piccola, il mondo si pieghi, obbediente, alle mie leggi, torni a ragionare e riflettere, guardi al passato, perché insegna agli uomini d’oggi: quando mai si è vista una simile trasgressione? Quando mai l’uomo ha osato tanto contro di me, con tale sfacciataggine? Ognuno rifletta e non agisca con insipienza: si è mai visto un empio, che è vissuto nella ribellione ed abbia fatto una fine felice?

Guardate al passato: i miei nemici hanno goduto, oppure sono scomparsi, senza lasciare di sé ombra né traccia né ricordo, anche dopo tanto fulgore umano? Pensate alla splendida fine dei santi, alle consolazioni che hanno avuto, alle delizie che hanno goduto come ricompensa alla loro obbedienza, ai loro sacrifici!

Sposa cara, perché gli uomini mettono tanto interesse a volgersi a letture che non edificano, non insegnano, non educano, mentre trascurano la mia parola, il mio Libro, nel quale ogni giorno troverebbero l’acqua, pura, con la quale dissetarsi e gioire?

Vedo nel mondo una grande ignoranza religiosa. Sono entrato nelle case dei battezzati: il Libro Santo è presente in pochi posti, è poco usato e meno ancora cercato. Ho lasciato uno splendido tesoro perché tutti se ne servissero, adeguatamente, per trarne le perle preziose che abbellissero la vita; ma questo gioiello, ancora, dopo venti secoli, è poco conosciuto, ancora quasi ignorato.

Ebbene, mia diletta, chiedo al mondo di accedere ad esso, di cercare in esso la parola che guida; chiedo che il cristiano lo legga con amore, lo mediti con attenzione e metta in pratica l’insegnamento che contiene. Voglio guidare ogni popolo con le mie parole: quelli che le ricercano avranno lume e forza per prendere la giusta direzione.

Vedo tanti smarriti, tanti sviati, tanti nel buio; vedo dei poveri che devono la loro povertà all’ignoranza. C’è molta ignoranza, colpevole, sposa mia, e di questa ciascuno mi dovrà rendere conto! Chi ha dia a chi non ha, chi possiede ricchezze ne porga a chi ne è privo; intendo parlare, mia piccola, non solo dei beni materiali, non solo di quelli, ma anche e specialmente di quelli spirituali, dei quali oggi ce n’è tanta necessità.

Piccola mia, mia, fedele, sposa, dillo al mondo che la mia parola deve essere cercata, studiata, meditata, seguita, messa in pratica, subito, subito, non domani, forse, ma oggi, subito! Chi cerca la mia parola trova in essa la guida per la sua vita, la consolazione, il sostegno che serve per condurre la sua giornata. Non tollero più questa, grande, trascuratezza. Ho concesso con le nuove invenzioni, con le nuove scoperte una vita più agiata, più comoda, meno faticosa e ho chiesto a ciascuno di offrirmi di più del suo tempo.

Prima la grande fatica sviava l’uomo da me; ora non è più così: ognuno ha tempo disponibile, che Io, Io, Dio, gli ho reso tale perché lo dedicasse a me, alla gioia di vivere con me, di parlare con me nella tranquillità, di sentire la mia voce, amorosa, che vuole che il figlio trovi pace e ristoro dalle fatiche quotidiane. Ebbene, liberati da un tipo di fatica, gli uomini, liberamente, se ne sono procurate altre, molto più pesanti, molto più dure. Io li ho liberati dal giogo per renderli più felici; essi, invece, si sono caricati di pesi, che ora non riescono neppure a portare, tanto sono onerosi, e soffrono, gemono, sudano, cadono, ma non cedono! La grande superbia li sostiene; a loro dire, solo quando operano secondo il proprio volere, si sentono liberi.

Guarda intorno e constata coi tuoi occhi che tipo di libertà si sono preparata i popoli: i più potenti opprimono i più deboli che soccombono senza alcuna difesa. Chi comanda non è il servo di tutti, come Io ho insegnato; al contrario, si fa servire, senza servire, curando attentamente i propri interessi ed ignorando quelli altrui. In questo mondo, così sconquassato, Io verrò, mia piccola. Io verrò; ma il momento di grandissima gioia per tutti, sarà momento di massima gioia solo per pochi: chi avrà portato con me la sua croce con me godrà della mia gloria; chi, invece, si è ribellato ne subirà le conseguenze.

Ho preparato per l’anno che viene doni splendidi per l’Umanità, volti a prepararla a godere la grande primavera dei popoli, la stagione dei più splendidi fiori, che Io farò sbocciare nel deserto.

Ogni uomo sia pronto a sbocciare ed accogliere la mia rugiada Santa: tutta la terra diverrà un magnifico giardino fiorito, olezzante, splendido. In poco si verificherà il grande miracolo. Ho posto nel profondo dei cuori il mio, piccolo, seme e ora lo bagno con la mia linfa, che farò scorrere in abbondanza: ogni seme, in brevissimo, diverrà pianta e fiore, ornerà la mia casa e non conoscerà mai sfioritura.

Il seme l’ho posto, sposa cara, l’ho posto in ogni anima; ma dipende dalla libertà di ciascuno aiutarlo a sbocciare, nascere e fiorire.

Guarda, mia diletta, questa scena che ti mostro: è un prato fiorito di mille colori, è una distesa infinita con tante varietà, che non si possono contare. Vedi, però, in un angolo uno spazio vuoto; alcuni spazi, simili, li puoi scorgere qui e lì. Capisco la tua tristezza: ne hai capito il significato! Il piccolo seme è in ogni cuore; ma dipende dalla volontà personale farlo divenire fiore del mio giardino!

                                                                                  Ti amo, sposa. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

10.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, vi avvolgo con la mia tenerezza materna. Sentitemi vicina in questa vostra tribolazione: siete alla stretta finale e vi sembra che le difficoltà debbano divenire sempre maggiori. Confidate in noi, piccoli miei, e vedrete con stupore sciogliersi tutti i nodi. Non vi preoccupate, per quello che deve avvenire domani, per i suoi nodi da sciogliere: a ciascun giorno bastano i suoi problemi. Gesù non vi vuole sovraccaricare, ecco perché vi resta nascosto il futuro. Lo scoprirete giorno dopo giorno E avrete anche la forza di sostenerlo.

Piccoli miei, Gesù v’invita alla gioia ed alla fiducia in lui. Sapete perché gli uomini sono sempre tristi e preoccupati? Non tanto per ciò che oggi è accaduto, quanto per la paura di ciò che deve ancora verificarsi. Ecco: questa insidia del nemico dovete respingere, questa insidia, che tende a togliere la gioia, quando è presente, ed a lasciare l’uomo nella continua tristezza. Dovete, invece, fare proprio al contrario, quando un po’ di malinconia vela il vostro cuore: pensare al bello che vi aspetta, alle gioie promesse ed alla grande bontà di Dio. Dio, il Signore dell’Universo, si è rivelato a voi come Padre tenero ed amorosissimo; vi ha prima accolto nel suo Cuore e poi vi ha fatto tante splendide promesse, volte a farvi contemplare con gli occhi del cuore le gioie del futuro.

Figli, restate immersi in questa realtà, restate chiusi nel Cuore Divino per goderne le grandi delizie; in tal modo prenderete coraggio per affrontare ogni giorno le difficoltà che attraversano la vostra strada. Come si può non essere gioiosi, quando il Padre Santissimo si piega sui propri figli, come fa un padre terreno, sulla culla del proprio piccolo? Avete davanti agli occhi tale scena?

Il piccolo che vede il genitore, chino su di lui, gli tende le piccole braccia, sorride, si agita per l’emozione e mostra la grande gioia di vederlo, di sentire le sue, tenere, parole.

Ebbene, il bimbo è felice e, per un pochino, non sente nemmeno i morsi della fame, tanta è la gioia di stare tra le braccia del padre. Così, figli cari, così sia anche per voi: nel momento attuale ci sono le piccole tribolazioni che vi fanno gemere; ma consolatevi, guardando con gli occhi del cuore il Padre Santissimo che sorride amoroso e vi porge i suoi doni. Il momento del dolore e della tribolazione passerà, sta già per passare: questi sono gli ultimi attimi.

Oggi la mia piccola ha visto una scena stupenda: una distesa infinita di fiori di ogni colore, nati nel luogo che prima era arido e deserto, lì, dove tutto ciò era impensabile! Che significa tutto ciò? Non è difficile la spiegazione: il grande deserto fiorito è la nuova terra che ha perso il suo grigiore ed è uscita trasformata dalla mano potente del Creatore.

I fiori, variopinti ed assai differenti, sono le anime che si sono aperte alla luce Divina ed hanno assorbito il suo nutrimento, sbocciando e sviluppandosi ciascuna secondo le sue caratteristiche e la sua specie. Le innumerevoli specie sono quelle del mondo, i popoli, le nazioni che hanno colori differenti e caratteristiche diverse, tutte splendide davanti alla potenza Divina e potenziate da essa. I fiori non sono sbocciati, a caso, anche se il tutto è accaduto improvvisamente e senza che alcuno se lo aspettasse. Il seme nel profondo di ogni anima l’aveva posto Gesù, l’aveva irrorato con la sua rugiada Divina: è bastata una scintilla perché il grande miracolo si compisse!

Questo accadrà, piccoli miei. Questo sta accadendo in tutto il mondo, figli cari, non solo nel vostro paese, non solo sotto i vostri occhi. Dio vuole dare la felicità ad ogni uomo di buona volontà, a qualunque razza appartenga e qualunque religione segua.

Figli cari, c’è pronta grande esultanza per ogni uomo che ha avuto fede, speranza e carità. La fede e la speranza, all’apparire della luce, non serviranno più; resterà eterna, indistruttibile, la carità. Preparatevi fin d’ora a praticarla in tutte le direzioni. Siate perfetti più che potete, perché il vostro maestro è Dio. Egli è la perfezione; voi siete suoi figli e dovete assomigliargli il più possibile!

                                                                                  Vi amo, vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima