Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.11.97

 

 

Eletti, amici cari, trascorrete il tempo che resta nella mia pace e nella gioia, che Io vi dono: lievi saranno le tribolazioni di coloro che riposano già nel mio Cuore e infiniti i doni che porgerò a ciascuno. Voglio che presto la vostra felicità sia piena ed ogni pena sia scordata.

 

 

Sposa amata, sia adorata la mia Croce! Chi adora la mia Croce e la eleva nel suo cuore sarà salvato; chi vive davanti ad essa, ignorandola, non potrà accedere alla salvezza.

Piccola mia, il mio popolo non ha ancora ben capito l’altissimo valore della Croce. Non basta averla davanti agli occhi in ogni ambiente, non basta vederla, miei piccoli: bisogna amarla, amarla col cuore, bisogna viverla, viverla con la propria esistenza! Il cristiano, che mi appartiene con l’anima e col cuore, deve riflettere e meditare ogni giorno sulla mia vita trascorsa sulla terra, dove ho preso una carne umana del tutto simile alla vostra, tranne che nel peccato. La mia vita è un esempio, sul quale conformare la vostra, quella di ciascuno dei miei prediletti.

Nacqui dalla Madre purissima, che voi dovete venerare. Nacqui nella semplicità di un luogo disadorno; potevo scegliere la più splendida reggia! Me la scelsi spirituale: il seno materno fu la splendida dimora, dove crebbi, ebbi nutrimento ed Amore sconfinato!

Non avevo bisogno di mura preziose, ma di un Cuore stupendo: ogni ricchezza è già in mio possesso, tutto è mio! L’Universo intero mi appartiene; ma i cuori desidero, le menti desidero, le anime desidero, ardentemente! Nella Madre mia, castissima ed umilissima, trovai il Cuore, che volevo, e la mente tutta volta a me ed a fare la volontà del Padre: un’Anima splendida. Questa la mia reggia, scelta dall’inizio della creazione!

Tutto intorno era povertà: l’ambiente misero, la situazione difficile, gli uomini ostili e gelidi! C’erano, però, dei Cuori, quelli di Maria e di Giuseppe, che erano ardenti del più grande Amore. Quando le braccia di mia Madre mi stringevano e la sua voce, soave ed armoniosa, mi parlava, Io mi sentivo felice. Giuseppe tremava di emozione. Ogni volta che la Madre mia mi porgeva a lui, le sue braccia tremavano, per la felicità, ed i suoi occhi non si staccavano per un attimo dal mio volto; mi toccava con tanta dolcezza e delicatezza, come si fa con un vaso preziosissimo, che si ha paura di rompere.

Sposa, mia, cara, quanto Amore ebbi da queste due, splendide, creature umane! Mia Madre è la sublime; ma Giuseppe mi amò con tutte le sue forze. Caro, amato, Giuseppe, pieno di amore e di premure per me, Figlio di Dio: non mi fece mancare nulla e la sua vita fu volta a servirmi, amarmi, proteggermi! Il Padre ti ha riservato un posto di grandissimo onore, che ti sei meritato!

Diletta, nella prima, mia, infanzia dovetti vagare in esilio, perché la terribile volpe voleva uccidermi. Soffrivano i miei due amati, ma fecero ogni sforzo perché a me non mancasse nulla.

Gran parte della mia vita si svolse tra le pareti silenziose di una casa, curato, educato, amato, adorato dalla dolcissima mia Madre, protetto da Giuseppe che vegliava su di me con immenso amore e dedizione. In quella santa dimora tra la pace e la gioia crebbi, come un bimbo qualsiasi. La mia persona cresceva e con essa si sviluppava la mia intelligenza, così, come avviene in un qualsiasi bambino. Accudito con tanto Amore, vivevo sereno nel lavoro e nella preghiera.

Giuseppe m’insegnò presto a lavorare e lo aiutavo sotto gli occhi, compiaciuti, della Madre mia Santissima che si occupava delle faccende domestiche, così, come ogni mamma fa. La prima parte della mia vita fu nel tenero grembo di una famiglia, dove regnavano il più grande Amore e la massima concordia.

Piccola, riflettendo su questa realtà, ogni uomo deve comprendere il grande valore della famiglia: in essa deve crescere amato e protetto, educato ed aiutato ogni bimbo. Un giorno il Padre Santo decise che tutto doveva cambiare: ormai il tempo era maturo per svolgere a pieno la mia missione. Il dolce padre, putativo, salì al Cielo; esalò il suo, ultimo, respiro, guardando il mio volto e quello della Madre mia. Egli morì, sorridendo, ed il Cielo lo accolse, pieno di gioia! Diletta mia, com’è bella la morte dei santi: lasciano la terra con il suo grigiore e le sue tribolazioni e vengono accolti nel Paradiso, luogo di felicità ed esultanza senza fine!

Cominciò, quindi, la mia missione, quella affidatami dal Padre. Posso dire: cominciò la nostra missione, perché la dolce Madre fu sempre accanto a me, con lo Spirito, quando non era possibile esserlo anche col corpo. La sua Anima era sempre accanto alla mia, mi sostenne, dolcemente, silenziosamente. Non chiedeva, non esigeva; non si tirava mai indietro, la dolcissima, offriva, generosamente, la sua piena collaborazione. Molte cose non le capiva bene; ma le teneva chiuse nel Cuore. Fece sempre la volontà del Padre, fino all’ultimo: le venne chiesto l’estremo sacrificio, il massimo sacrificio. Il suo Cuore non si spezzò, perché il Padre lo sostenne; ma la pena fu tremenda: mi vide appeso a quella Croce, mi vide soffrire, mi vide morire! Avrebbe preferito, certo, morire ella stessa con me e non continuare a vivere; ma questo non le era concesso: doveva vivere e condividere con me la terribile passione!

Ecco perché la Madre mia dovete considerarla la Corredentrice e venerarla come tale: Nulla viene negato a colei che condivise ogni pena col Figlio!

Diletta, ripetilo al mondo: Io, Io, Gesù, non nego nulla alla Madre mia Santissima; il mondo nel grande bisogno, nel quale si trova oggi, si rivolga, fiducioso e pieno di umiltà, a questa, sublime, Regina. Ella purifica tutto ciò che tocca: attraverso le sue mani, offritemi ogni cosa e vedrete compiersi le più grandi meraviglie! Ella, per mio volere, posa il piede sulla terra dei viventi per spronarli al bene ed all’obbedienza alle mie Leggi. Ella con me vuole la salvezza del mondo: esso si affidi alla Madre più dolce e tenera ed Io concederò a chi lo chiede il perdono e la salvezza!

Mia diletta, quanta gioia offri al mio Cuore, quando parli ai piccoli della Madre mia Santissima, quando parli ad essi, piena di amore e di emozione! L’ami il mondo, la veneri e si affidi ad essa con grande abbandono! Ella trionferà ed il mondo avrà la pace e la gioia!

Piccola mia, benedico il nuovo giorno che è entrato nella tua vita. Riempilo d’amore per me e per la Madre mia.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

11.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, vi sono vicina in ogni istante come Madre tenera e premurosa che mai perde d’occhio le sue creature fragili, deboli, impaurite. Anche oggi v’invito ad essere gioiosi, ad essere pieni di speranza: Gesù ha preparato per voi grandi cose, doni, unici e meravigliosi.

Quest’anno, che sta per incedere, è quello dei più grandi doni. Siate nell’esultanza, perché Dio ha volto lo sguardo su di voi, vi ha scelto ad uno ad uno ed ora desidera rivelarsi sempre più sensibilmente al vostro cuore.

Piccoli cari, la conoscenza di Dio deve essere graduale: egli è l’infinito e voi le piccole creature che, pur fatte a sua Immagine e Somiglianza, non possono mai, neppure lontanamente, competere con la sua grandezza. Egli sta per rivelarsi a voi ancora di più di quanto abbia fatto in questi anni, in modo speciale, specialissimo, ma non a tutti allo stesso modo: ogni sua, amata, creatura avrà un trattamento particolare, secondo le sue necessità e caratteristiche.

Figli, Gesù vi sta per porgere i grandi doni promessi; questo è il tempo, non altro, questo il momento, non uno diverso. Piccoli cari, il mondo cerca questo e cerca quello, lontano da Dio; voi non cercate nulla, perché sarà Dio stesso a porgervi quello che vi serve. Il mio Cuore è pieno di grande gioia, di infinita gioia: vi vedo già come bimbi felici che hanno ricevuto proprio il dono che più desideravano. Ho detto che il mondo cerca questo o quello, perde il tempo, ultimo e prezioso, ad inseguire cose vane, beni inutili, ricchezze che non potranno mai godere.

Figli cari, questo non è il tempo dell’uomo; questo è tutto di Dio. Egli ha i suoi progetti e sta mettendoli in pratica. Essi si realizzeranno pienamente lì, dove c’è una volontà docile e sottomessa. Ricordate che il peccato è il maggiore ostacolo: occorre staccare ogni legame con esso, coraggiosamente, eroicamente, decisamente. Figli miei, molti si avvicinano alla S.Eucarestia, senza pentimento, senza vera contrizione delle colpe commesse. Tanti ripetono a breve distanza la stessa colpa. Per voi non sia così, a voi non accada questo mai. Riflettete bene sui vostri peccati e fate un sincero proponimento di non compierli mai più: non siano le labbra a parlare, ma il cuore, pentito, contrito, umiliato! Com’è importante, piccoli miei, sentire un vero pentimento, com’è importante! Chi ha offeso Dio deve riparare, riparare; non basta riconoscere vagamente la colpa: è necessario rimediare! Spesso il sacerdote non è abbastanza attento, si lascia prendere dallo spirito del mondo, lascia correre e non aiuta l’anima a liberarsi dal veleno.

Prega, mia piccola, prega con tutto il cuore perché tutti i sacerdoti in quest’anno, che incede, si facciano pienamente illuminare dallo Spirito Santo. Sia il suo fuoco a scaldarli, il suo vigore a scuoterli! Le anime non si possono svegliare con la tiepidezza: occorre amore ardente, occorrono eroismo e decisione al servizio di Dio. Un sacerdote santo può servire tante anime; un sacerdote santo può condurne a Dio tante e poi tante! Ebbene, siccome Gesù vuole salvare il mondo, in questo prossimo tempo dello Spirito Santo, egli agirà proprio sui ministri di Dio. Se essi sono disposti a farsi cambiare, ciascuno di loro diverrà un sole che scalda, illumina e guida le anime!

Piccola, mia, figlia, esulta e continua nel tuo sacrificio: molte grazie saranno elargite, molte, quante neppure puoi immaginarti; chi avrà buona volontà potrà trovare la salvezza. Anche oggi è per te un giorno di grande gioia in Dio, le tue fervide preghiere verranno esaudite e molte anime troveranno pace e sollievo. Gesù ti ha parlato della sua infanzia, della sua altissima missione e del suo, terribile, sacrificio perché ogni anima potesse trovare salvezza. Cooperate, figli, cooperate con lui e con me affinché le anime si salvino, affinché i cuori si spalanchino e la luce penetri in essi! Cooperate giorno dopo giorno, istante dopo istante. Gesù chiede la vostra piena disponibilità.

Preghiamo insieme affinché elargisca in abbondanza le sue grazie ed il mondo, presto, conosca la pace e la gioia.

                                                                                  Vi amo. Ti amo, figlia.

 

                                                                                              Maria Santissima