Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.11.97
Eletti, amici cari, vi ho creato per me e a me state
tornando: il vostro posto è nel Cuore della Trinità.
Sposa
amata, ritieni il dono della vita il più grande, il più splendido, il più
sublime e le sofferenze non tolgono niente da esso. Quando nasce sulla terra una
nuova creatura si fa grande festa in Cielo, perché è stata creata da me
un’anima che ha pronto il suo posto in Paradiso, lì, dove ci sono pace e gioia,
infinita. Com’è differente la logica umana da quella Divina!
Mia
diletta, sulla terra talora si geme, quando nasce una nuova vita: questa grande
deviazione mentale si è creata al tempo d’oggi! I genitori limitano le nascite,
operano, gravemente, contro la mia volontà: cercano il piacere, ma respingono
il frutto che Io voglio porgere! Quanta insipienza, sposa, quanta malizia nei
cuori umani! Ogni atto d’amore matrimoniale deve essere aperto alla vita: Io
voglio creare tante creature! Nessuno osi dire che nel mondo non c’è cibo per
tutti: chi dà la vita dà anche il necessario per sostenerla.
Qualcuno
può pensare: “Molti sono i popoli che muoiono di fame. C’è una gran parte
dell’Umanità che non ha cibo a sufficienza!” Certo, Io dico; ma c’è una piccola
parte del genere umano che ha cibo in grande eccedenza: un solo soggetto
consuma per altri cinque, spreca, disperde, accumula, ingiustamente! Non
dipende da me, sposa amata; tu l’hai ben capito. Non dipende da me la penuria
che è presente in molti luoghi della terra; dipende dall’egoismo umano, dalla
grande avarizia di alcuni che ammassano beni su beni per goderseli da soli,
senza farne partecipi i fratelli.
Mia
amata, gli uomini hanno osato mettere un freno alla vita con leggi terribili ed
inique che offendono, profondamente, il mio Cuore. Si usano l’intelletto e la
volontà non per operare il bene, non per offrirmi gioia e gratitudine, ma per
fare ciò che a me dispiace, per divenire sempre più ribelli! A quante, mie,
creature predilette è negato il diritto di nascere: si elimina la vita, prima
che venga alla luce! Siano maledetti coloro che hanno ideato queste leggi,
quelli che le hanno approvate, quelli che le mandano avanti, quelli che le
favoriscono in qualche modo!
Il dono
della vita è il più grande, il più splendido!
Mai la
malizia è stata massima come in questo secolo, dominato dalle forze del male!
Ognuno ha in sé le armi necessarie per combattere il mio nemico; vedo, però,
che molti sono coloro che gli porgono la mano e non solo la mano, ma tutto il
braccio gli porgono. Io, Io, Dio, creo l’anima e la metto in un corpo che si
accresce e si sviluppa nel seno materno: sin dal momento del concepimento
l’uomo è uomo con la sua anima ed il suo corpo, con la sua massima dignità ed
il diritto di vivere, anche se menomato, anche se malato. Dillo forte e chiaro
al mondo questo, sposa cara, mio, amato, fiorellino, gridalo a questo mondo,
omicida, che priva della vita le creature, che Io creo col pieno diritto di
viverla!
È
abituale ormai la pratica di fare esami al piccolo essere, ancora nel seno
materno, per scrutarne le caratteristiche, per modificare, si dice, curare, si
dice, lì, dove c’è bisogno; ma Io, Io, Dio, dico: per eliminare le creature con
difetti o handicap, con debolezze congenite, con menomazioni di qualche genere!
Questo non deve accadere: ogni essere umano, che crea il mio Amore, deve essere
accettato, anche con le sue menomazioni, curato, amato, rispettato così, com’è.
L’uomo
d’oggi, nella sua, infinita, malizia, osa fare una selezione, come quella che
si opera tra gli animali: uno si lascia, l’altro si elimina; uno va bene,
l’altro è da scartare! L’uomo come un oggetto di nessun conto viene
considerato: si può tenere o gettare!
Sposa
mia, questo è male, è grande male, è massimo male! Le anime di questi
innocenti, così tormentati, gridano a me: un forte, un fortissimo grido di
dolore si alza da tutta la terra. Io, Io, Dio, l’odo e sto per intervenire in
maniera assai incisiva! Mia amata, chi ha operato il male e non si è pentito,
ma ha proceduto in questa grande ribellione, avrà una severa lezione!
Piccola
mia, insegna, insegna ai piccoli, più piccoli, quelli che ti ho affidato, ad
aver massimo rispetto della vita, anche quella delle più piccole ed umili
creature: Io, Io, Dio, creo la vita ed esigo che venga rispettata in tutte le
sue forme. Ho preparato, mia diletta, un mondo nuovo, pieno di delizie di ogni
genere, pieno di felicità immensa; l’ho preparato per ogni uomo, ma per ogni
uomo che si sia reso degno di tale nome, sublime.
Ci sarà
presto, assai presto, la grande divisione, operata da me, Dio: chi ha cercato
me, voluto me, servito me, chi mi ha amato con tutto il suo essere e me lo ha
donato, costui verrà con me, godrà con me, esulterà con me in un regno senza
più dolore e morte. Costui si è reso degno dei miei grandi doni e li godrà
tutti; li godrà tutti, subito, e benedirà la scelta fatta!
Quello
che ha indugiato, ma non si è reso indegno, dovrà recuperare in molto quello
che in poco avrebbe potuto fare: godrà più in là, quando ne sarà divenuto
degno. Chi invece non ha voluto capire nessun linguaggio, ascoltare nessuna
parola, obbedire ad alcun comando, costui non godrà mai. Sposa amata, con
immenso dolore lo dico: costui non godrà mai e la rovina cadrà su di lui!
Dico
agli sposi di oggi: non profanate il vostro matrimonio! Siate casti e fate la
mia volontà in ogni momento; voglio che la terra divenga un giardino in fiore,
con tanti, tanti, boccioli, profumati e soavi!
Piccola,
coloro che faranno il mio volere avranno la mia benedizione e la loro vita
diverrà bella e felice! Guai, tre volte guai a coloro che continuano a compiere
abomini, con grande sfacciataggine operano il male e mi sfidano, osano sfidare
il loro Dio, il Creatore che ha dato la vita!
Mia
diletta, bene vai ripetendo, continuamente, le parole che dici sono suggerite
da me: il male, che uno vuole fare o fa, effettivamente, ad un altro, ricade su
se stesso con massima violenza.
Badino a
queste mie parole gli operatori di male che pensano di poter procedere,
indisturbati, come hanno fatto fino a questo momento: Io, Io, Dio, scruto ogni
cosa, leggo nel cuore umano e nella mente, come in un libro aperto; non solo
verranno prese in considerazione le opere malvagie fatte, ma anche quelle che
erano in progetto, ancora nell’intenzione. Chi ha intenzione di operare il
male, anche se ne venisse impedito dalle circostanze, verrà considerato colpevole,
da me come se lo avesse compiuto.
Sposa
cara, siano sante le vostre opere, siano sante le vostre intenzioni, sia santo
tutto il vostro modo di procedere nei miei riguardi! Ecco il dono grande del
nuovo giorno. Riempilo d’amore e così restituiscimelo.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
15.11.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli,
grande destino ha l’uomo, massima dignità è riservata all’essere umano: Dio lo creò
per ultimo nell’Universo come il suo più grande capolavoro! La dignità umana
crebbe, poi, all’infinito, allorché il Figlio di Dio s’incarnò nel mio seno
verginale, per opera dello Spirito Santo.
Figli,
riflettete: Gesù, Dio, si chiuse nella natura umana, unendo, così, il Cielo con
la terra il Divino con l’umano, l’infinito col finito. L’uomo è grande, essere
di massima dignità; ma la sua mente ed il suo cuore devono dilatarsi alquanto
per comprendere tale, stupendo, mistero.
Da solo,
l’uomo non può giungere a simili altezze: è come un bimbo che anela a scalare
da solo le vette più alte; è impossibile, ma diviene possibile, quando il padre
lo conduce e gli mostra dall’alto le meraviglie sottostanti.
Figli
cari, Dio è il Padre amoroso che vi vuole mostrare la stupenda bellezza di
questi misteri: toglierà il velo che nasconde le bellezze più sublimi e voi,
voi, fedeli, voi, eletti, contemplerete il volto stupendo di Dio. Lo vedrete
faccia a faccia! Presto, figli, presto ciò accadrà. Sapete che non mi è concesso
di dirvi di più; molte già sono le rivelazioni che vi ho fatto. Gesù mi ha
concesso, nella sua immensa dolcezza, di dirvi tante cose. Di più non è
possibile conoscere; ma già il vostro cuore, il cuore dei più fedeli freme e
trema, per la grande felicità che sentono avvicinarsi ogni giorno di un passo.
Grande dono è la vita! Sì, lo ripeto e lo ripeterò sempre questo concetto,
finché sia ben entrato nella vostra mente.
Grande e
stupendo dono la vita! Dio vi ha creato con Amore: da Amore è scaturito Amore!
Voi siete il frutto dell’Amore, non tanto di quello di un uomo per una donna:
siete il frutto dell’Amore di Dio. L’Amore Divino è creativo e voi siete lo
splendido, suo, frutto: siete fatti a sua Immagine e Somiglianza, avete
l’anima, l’intelletto e la volontà!
Quante
meraviglie si sono compiute in voi e continuano a compiersi giorno dopo giorno!
Parlo ai genitori più teneri fra voi: sentite nel cuore vostro come brucia
l’amore, che provate per i figli, e pensate a loro, provvedete a loro, li
curate, amorosamente, quando sono malati, ve li stringete al seno per
ascoltare, felici, il palpito del loro cuore, perciò, potete comprendere, in
piccolo, ciò che accade, in grande, a Dio. Per Amore, per immenso Amore, vi ha
creato; per Amore, per immenso Amore, vi sostiene; per Amore, vi ha chiamati,
non tutti insieme, non tutti nello stesso momento, ma uno per uno, per nome vi
ha chiamato, perché per lui siete unici. Ognuno di voi è l’unico: non ce n’è
uno simile. Vi ha preparato un posto speciale ed ora, dolcemente, teneramente,
vi chiama a sé per prenderne possesso. Alcuni temono il volto di Dio e taluni
tremano, al pensiero di incontrarlo. Per voi non sia così, figli, tanto amati:
tremate pure, sì, ma per l’emozione, per la felicità, per la grande felicità di
vedere il suo volto, splendido!
Sia
gioia ogni giorno di vita, che vi viene concesso. In questo, breve, tempo
accadranno moltissimi fatti; ma quelli che vi colpiranno di più saranno legati
alla vostra persona. Sono, certo, importanti i fatti collettivi, ma ancora di
più quelli individuali: per ognuno è pronta una sorpresa diversa. Non badate a
ciò che è accaduto al fratello; pensate, invece, a servire sempre con fedeltà
Dio nelle opere e nel pensiero. Abbiate nella mente intenzioni sante, secondo
il volere Divino.
Molti,
che fanno pure opere buone, non avranno alcun premio, perché le fanno senza
amore, solo per gloria umana. Costoro hanno già avuto il loro premio. Voi,
figli fedeli, fate tutto per amore, solo per amore di Dio! Chi fa per essere
lodato dall’uomo riceve già la sua ricompensa; chi, invece, opera per Amore
Divino aspetta da lui il premio. Sapete quanto egli sia generoso e splendido!
Piccoli,
vi ho già detto che avverranno intorno a voi fatti che vi sorprenderanno: Dio,
che legge i cuori e le menti, vi mostrerà spesso una realtà che voi neppure
supponevate.
Siate
felici in Dio, piccoli. Anche nella tribolazione siate felici in Dio: questi
giorni di dolore voleranno e la gioia, che seguirà, sarà eterna!
Vi
amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima