Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.11.97
Eletti, figli cari, il male scomparirà dalla terra;
scomparirà assieme agli operatori di male, scomparirà assieme al grande
ingannatore.
Sposa,
mia, amata, vedi tanto male nel mondo: è un’onda, limacciosa, che colpisce ogni
angolo della terra. Piccola mia, sai il male da dove viene, sai che il grande
nemico ha sempre insidiato il genere umano, sin dall’inizio della creazione.
Ebbene, tra breve, il male scomparirà: l’ingannatore non ingannerà più, il
seduttore non sedurrà. Il mio nome trionferà ovunque, ogni uomo mi adorerà, non
qualche uomo, non poche creature predilette nomineranno con amore e tremore il
mio Santo nome, ma ogni uomo tornerà a me. Ogni uomo, che non mi ha conosciuto,
mi conoscerà e da una parte all’altra della terra risuonerà, ad una voce, il
mio nome Santo: mai più bestemmie, mai più offese, mai più deviazioni!
Piccola,
questo prometto al mondo, questo prometto ai miei eletti, questo ai miei più
cari amici!
Il
mondo, che ha sete di Dio, avrà Dio come, suo, Sommo Sovrano. Le mie ali
copriranno tutta la terra: essa si coprirà dei fiori più belli, quelli mai
visti; avrà i profumi più soavi, quelli mai sentiti; gioirà di una gioia mai
provata.
Piccola,
il tempo del tormento sta per tramontare. La tempesta, arrivata al suo apice,
regredisce: prima si vedono solo piccoli spazi di sereno, poi, sempre più ampi;
infine, appare, splendido, il Cielo ed in esso il sole nuovo, il sole luminoso,
come mai prima lo era stato. Ecco quello che avverrà.
Ora ti
mostro una scena, grandiosa, che ti colmerà di gioia e ti aiuterà a sopportare
ancora per un pochino questo, grande, grigiore della terra. Vieni e guarda,
attentamente, quello che ti mostro: hai davanti le scene di un giorno
qualunque, è iniziato come tutti gli altri giorni e da nulla si capisce che
esso sarà speciale. Vedi, intorno, che si ripetono le medesime scene di sempre.
Gli uomini si dividono in: fervorosi, assai pochi, che si affrettano ad
iniziare la giornata con la mia benedizione; tiepidi che iniziano il proprio lavoro,
dopo una breve riflessione, fugace, così, tanto per acquietare la coscienza;
gelidi che a nulla pensano, se non a portare avanti le loro occupazioni, senza
altro pensiero.
I primi
hanno il cuore pieno di speranza; sospirano, gemono, per la durezza del
momento, ma, alzando gli occhi al Cielo e, vedendo tra tante nubi uno squarcio
di sereno, gioiscono nel profondo del cuore e mi benedicono, sorridono e
proseguono, rincuorati. Quel segno, che per tutti è passato indifferente, a
loro ha detto molto: chi mi ama comprende il mio linguaggio, chi mi ama,
ardentemente, non si lascia sfuggire proprio nulla. Anche il tiepido inizia il
suo lavoro, non ha notato nulla: il mio linguaggio, soave, non parla al suo
cuore. Il gelido, gonfio di superbia, prosegue cieco, sordo ed incapace di
aprirsi al mio tepore che si fa sentire sempre di più.
Questa,
però, che ti mostro nella scena, non è la solita giornata: è tutta speciale,
anche se è iniziata così, come tutte le altre, mentre gli uomini fanno le
stesse cose di sempre in ogni angolo della terra: c’è chi lavora, c’è chi
riposa, c’è chi soffre, c’è chi gioisce; c’è chi mi pensa ed è nel rifugio
sicuro del mio Cuore e c’è chi, invece, vaga vanamente in cerca di quello che
mai più troverà!
Alza gli
occhi, amata sposa, vedi in alto il grande segno! Vieni! Vieni; ti conduco nei
vari angoli della terra: dovunque il grande segno è visibile, è evidente, è
evidentissimo. Gli uomini, abituati a guardare sempre la terra, non ci fanno
ancora caso; ma esso diviene sempre più manifesto ed è luminoso, è
luminosissimo. Gli uomini sono presi da stupore, poi, da sgomento, infine, da
grande paura; si sospende ogni occupazione: il mondo diviene attonito e
silenzioso. Tutti si chiedono cosa significhi questo, grandioso, segno,
presente in ogni luogo, in ogni continente, in ogni angolo della terra, sempre
lo stesso, che tutti gli uomini conoscono assai bene, ma che gran parte di essi
ha finto di ignorare.
Gli
uomini zelanti, che mi hanno servito fedelmente, fremono di felicità e
ricordano ad una ad una le mie promesse. Certo, il cuore batte forte, perché
sanno che qualcosa di grandioso sta per accadere; ma la paura viene fugata
dalla fiducia che hanno in me, sentono le mie parole, rassicuranti, rimbalzare
nel cuore e non tremano, ma attendono. Sanno bene che non bisogna aver paura di
un Padre buono e generoso, quando lo si è servito ed adorato con perseveranza.
Questo
sarà, invece, un momento assai diverso per i tiepidi che in un attimo, in un
batter di ciglio dovranno fare la propria scelta, dovranno fare sbocciare i
semi, affondati nel terreno restato a lungo sterile. Che accadrà?
La
reazione sarà differente in ciascuno: dipenderà dalla loro mente, dalla volontà
e dal cuore. I gelidi avranno pochissimo tempo per rivedere ogni cosa, aprire
il cuore e condannare il loro passato. Anche per questi la reazione sarà
individuale: secondo la risposta, sarà la sorte.
Il
grande segno stupirà i popoli tutti, attraverserà il Cielo: grande dolcezza nei
cuori dei miei fedeli, grande terrore in quello dei ribelli. Dopo quei giorni,
grandi e terribili, che si susseguiranno, a partire da quello iniziale che ti
ho mostrato nella scena, i miei eletti vedranno finire le loro tribolazioni e
alla pena succederà la gioia, al grigiore della terra un nuovo sole che, luminoso
e splendido, spunterà per loro che tanto mi hanno amato, che tanto mi hanno
atteso.
La mia
piccola è rimasta un poco perplessa. Leggo nel tuo pensiero una grande domanda
alla quale però, non posso dare che vaga risposta: “Che accadrà agli altri?”
Sposa
cara, per chi non si è preparato in tempo al grandissimo evento, ormai
prossimo, la situazione sarà assai difficile: sentirà su di sé tutta la sua
debolezza, tutta la sua impotenza; vedrà il passato ed il presente con
chiarezza, ma nulla potrà togliere ad esso, nulla aggiungere!
Benedetto
colui che ha colto in tempo la mia parola! Beato chi ha cercato me in questi
anni e non è vissuto inutilmente! Chi mi ha accolto nel cuore ed ha fatto per
me una culla accogliente nel suo essere vivrà con me, godrà con me, gioirà,
grandemente, quanto mai ha gioito in precedenza. Quel momento sarà l’inizio di
un tempo senza tempo.
Piccola
mia, sposa diletta, se il mondo continua nella sua noncuranza, nella sua
superficialità, se si nutrirà solo di cose, vane, cosa può sperare? Badate che
il tempo è vicino! La scena, che il mio Amore ti ha mostrato, non tarderà a
mostrarsi a tutti gli uomini della terra; ma allora… allora… sarà troppo tardi!
Questi sono ancora i giorni della grande misericordia: essa verrà elargita a
chi la chiede ardentemente; ma ad essi, subito, subito, succederanno quelli
della grande giustizia e ogni uomo vedrà il mio volto; ma non tutti lo vedranno
amoroso e benevolo!
Chi ha
ben operato goda e gioisca. Chi si è ribellato, fino ad ora, rifletta e ripari subito,
subito, perché il tempo non c’è più!
Ecco un
altro, grande, giorno d’Amore. Offrimi ogni istante di esso. Consola il mio
Cuore, lacerato dal grande peccato comune!
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
16.11.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, amati figli, oggi la Chiesa vi porta a meditare sulla fine di tutte le
cose. Amati figli, non vi mettano paura le parole di Gesù, riguardo alla fine del
mondo. Non ponetevi mille interrogativi; vi basti sapere che la vita di ogni
uomo deve concludersi, un giorno e a nessuno è concesso di sapere quale sarà
questo, suo, giorno. Non s’illuda il giovane e non si avvilisca l’anziano. Si
prepari il giovane e si tenga pronto l’anziano, perché quel giorno misterioso,
viene quando uno meno se l’aspetta.
Piccoli
miei, imparate a guardare bene l’oggi, il momento presente; non inseguite il
passato, non indagate, miei cari, sul futuro. L’ho ripetuto innumerevoli volte;
ma ora lo voglio ribadire: il passato non potete più riviverlo, il futuro non
lo conoscete; il presente, invece, è davanti a voi e dovete viverlo bene,
attimo per attimo, perché nessuno sa se fra un momento potrà ancora disporre
della sua vita oppure gli sarà tolta. Dio decide; solo Dio decide. Egli,
l’Altissimo, tiene nascosta la sua decisione, la tiene nascosta, per
misericordia, per la sua grande misericordia.
Immaginate
che succederebbe, se gli uomini conoscessero la data della loro dipartita!
Nessuno la conosce; ma ognuno sappia che verrà quel giorno o prima o dopo.
Vedo gli
uomini tutti preoccupati: vogliono sapere se accadranno ora i fatti, grandiosi,
dei quali Gesù ha parlato; vogliono sapere se questo è il tempo esatto oppure
bisogna aspettare un pochino ancora. Io vi dico di non porvi affatto
preoccupazioni del genere; tenetevi pronti, pronti in ogni istante: il giudizio
è un esame sicuro, al quale ogni uomo deve sottoporsi.
Leggete,
attentamente, i messaggi, che Gesù vi ha dato nell’arco di questo tempo. Essi
sono messaggi d’Amore, di grande Amore e questo vi deve, certo,
tranquillizzare, non tenervi in ansia. Pensate a questo: il Padre del mondo è
Dio, colui che guida la storia è Dio, il Padrone del mondo è sempre Dio. Dio è
Amore: egli vuole abbracciarvi e farvi felici. Lasciatevi abbracciare, lasciate
che egli operi con potenza nel vostro cuore, nella vostra mente, in tutto il
vostro essere! Regni Gesù in voi! Di che, allora, dovete aver paura: se siete
in prima linea nel combattimento, egli è al vostro fianco; se gemete, per le
difficoltà, egli è con voi. Ovunque andiate, egli vi sta vicino, vi guida, vi
sostiene, vi fa compagnia.
Figli,
amati figli, a voi non deve interessare quando finisce il mondo, se questo sia
veramente il tempo oppure occorra attendere un po’: non è questa la parte più
importante da considerare.
Serve,
invece, che in ogni momento voi siate pronti con le cinture ai fianchi ed il
cuore nel Cuore di Gesù. Tutto può avvenire prima, oppure un poco dopo; voi
fate sempre conto che venga subito, immediatamente. Chi segue il mio consiglio
e non indugia in vanità, ma vive bene l’attimo presente, sia gioioso e lieto,
in pace e pronto in qualunque momento a lasciare ciò che non conta per iniziare
il grande, splendido, volo accanto a Gesù, lì, sulle vette più elevate.
Il mondo
finirà, figli. Gesù l’ha detto e l’ha ripetuto. Tutto avverrà, improvvisamente,
proprio quando nessuno se lo aspetta; ma coloro che hanno ben meditato sulle
mie parole non verranno, certo, colti di sorpresa, impreparati, come quel
servo, ignavo, che dormiva, invece di lavorare, oppure quello, ebbro, che aveva
tralasciato il suo dovere: chi ha ascoltato le mie parole sarà lieto,
all’opera, ben sveglio e sobrio in qualunque momento.
Vi ho
detto di pregare sempre, sempre, senza interruzione, di pregare col cuore:
quando Gesù verrà, ho detto che sarà presto, vi troverà in preghiera, col cuore
nel suo Cuore e la mente immersa in lui. Non ci sarà, quindi, un momento
‘inopportuno’, perché tutti saranno proprio quelli giusti. Aiutate anche i più
superficiali a riflettere sul grande valore della vita, ma anche sulla fugacità
di essa: bisogna cogliere l’attimo e viverlo secondo la legge di Dio. Allora,
allora, con gioia, dico: con gioia aspetterete quel sublime momento dell’incontro.
Figli
cari, gioite e state pronti: Gesù non viene per tutti nello stesso momento, ma
per ognuno in momenti diversi, prima che, in conclusione ormai, appaia nella
gloria tra i suoi angeli e santi.
Siate
lieti e pronti. Vi amo. Ti amo, figlia.
Maria
Santissima