Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.11.97

 

 

Eletti, amici fedeli, il mondo si prepari, il mondo capisca in tempo, non indugi: quando i fatti accadranno, in rapida successione, sarà tardi per rimediare.

 

 

Sposa amata, ogni anno alla fine del tempo liturgico la chiesa riporta le mie parole, riguardanti la fine dei tempi: queste mie espressioni vogliono indurre l’uomo a riflettere, a riflettere sulla fine di tutte le cose.

Piccola mia, ogni uomo deve porre mente a questo: la sua vita avrà una conclusione; la sua vita è destinata a giungere a termine e bisogna saper impiegare bene il proprio tempo, senza sciuparlo in vanità. Parlai allora della fine del mondo, parlo anche, ora, in questa fine secolo. Parlo come padre amoroso ai figli, fedeli e buoni, che mi stanno intorno e mi ascoltano, attentamente.

Amati figli, tante cose stanno per cambiare, presto, in meglio, però, per voi tutti che mi avete seguito ed obbedito: non vi siete sacrificati invano e neppure un sospiro avete emesso, inutilmente. Voglio cambiare la vostra vita: voglio offrirvi la felicità e la pace. Vi ho chiesto un po’ di sacrificio. Vi ho chiesto di starmi vicini nel dolore di questo momento di grande abbandono. Ora vi trovo accanto a me, vedo i vostri occhi che mi guardano; il cuore sento palpitare d’amore e il vostro essere fremere d’emozione.

Vi conto ad uno ad uno, pronuncio il vostro nome, tanto amato. Non tutti rispondono: ci sono delle pause di silenzio. Alcuni eletti, chiamati a far parte di questo stuolo di fedeli, hanno abbandonato il loro posto e se ne sono andati, si sono stancati di seguirmi; hanno lasciato la tua mano, piccola sposa, per seguire le loro strade. Ora sono nella foresta, il nemico è in agguato e sta per tendere loro mille insidie. Guai a chi lascia la mano sicura per vagare qua e là, solitario e superbo: proprio questa è la preda, inseguita dal mio, terribile, nemico che sta usando tutta la sua astuzia per sottrarmi le anime.

Sposa cara, chi ha lasciato la tua mano ha lasciato me, si è allontanato da me, perché non sei tu che conduci, mia, piccola, creatura, sono Io che conduco attraverso la tua mano, la tua mente, il tuo cuore!

Mancano alcuni, ho detto. Questo mi rattrista: non potrò attuare su di essi il grande progetto iniziale. La scelta però è libera: concedo alla mia creatura prediletta la massima libertà di accettare o rifiutare il mio grande invito.

Piccola cara, ho mandato attraverso di te dei grandi messaggi d’Amore non per aggiungere qualcosa a quello che ho già detto precedentemente, ma per rinnovare le mie promesse, palesare i miei progetti, sostenere le vostre speranze, accarezzare il vostro cuore, asciugare le vostre lacrime, rendere lieta la vostra vita! Voglio farvi sentire, da vicino, il mio Amore. Voglio farvi sentire, da viva, la mia presenza. Questo, che vi ho fatto, è un grande, immenso, dono! Qualcuno l’ha accettato; liberamente, qualcuno l’ha rifiutato e l’ha fatto rifiutare.

Quando smetteranno gli uomini di usare nei ragionamenti la loro logica umana ed imporla anche a me? Perché sono Io, Io, Dio, che devo pensare come loro pensano e non loro cercare di entrare nel mio pensiero? In questi ultimi tempi ho aperto canali diversi di comunicazione e attraverso di essi ho fatto giungere la mia linfa, vivificatrice. Perché queste, mie, vie non sono state seguite? Perché alcuni hanno impedito al mio gregge di seguire questo percorso speciale?

Molti, miei, ministri si sono posti come ostacolo, per timore degli inganni e delle sofisticazioni, che il terribile nemico è sempre pronto a fare; non hanno, però, preso in considerazione il fatto che, se Io, Io, Dio, ritengo opportuno aprire un nuovo canale, speciale, significa che questo può servire alla salvezza delle anime, può aiutarle, come quelli ordinari non riescono più a fare.

I miei ministri, talora, vogliono che il mio Cuore sia, come il loro, gelido ed arido, e dimenticano che, invece, esso è la sorgente perenne dell’Amore e della carità, da cui l’acqua purissima, sgorga senza sosta che vuole invadere le vie di tutti i cuori perché essi trovino la strada di luce e si salvino.

In questo secolo, dominato dalle tenebre del male e dell’errore, era necessario aprire vie speciali di grazia; ma di molte, che ne ho aperte, ben poche ne sono state utilizzate. Il massimo impedimento è stato fatto proprio dai miei più vicini collaboratori che mi hanno chiuso le porte in faccia: essi non entrano ed impediscono l’entrata anche ai miei piccoli che gemono e piangono! Ebbene, sposa mia, Io, Io, Dio, cosa posso fare più di quanto già abbia fatto? Cosa di più di quello che già sto operando? Non posso obbligare a credere chi non vuol credere né a seguirmi chi non vuole seguirmi né ad ascoltarmi chi non ha nessuna intenzione di farlo. Ho parlato di vie speciali, rapide, agevoli da percorrere; anche in questo caso, c’è chi mi è stato di grande impedimento e lo è tuttora. Queste (vie), che dovevano essere affollate da viandanti in cerca di luce, sono deserte e solitarie!

Mia diletta, la mia grande sofferenza non durerà a lungo, perché il Padre ha fissato tempi brevi. Chi ha ben compreso entrerà e chi mi dà tanto dolore, per la sua testardaggine, resterà fuori, allorché le porte, appena socchiuse, verranno sbarrate.

Solo gioia voglio che abbiano i miei fedeli, amati: devono finire le grandi tribolazioni, devono concludersi questi momenti così dolorosi! Non tema il mio, piccolo, gregge, non tema, se il pastore, che doveva sorvegliarlo, se ne è andato e l’ha abbandonato nel pericolo. I pastori, sordi e ciechi, poco si curano del mio gregge e le anime sono confuse, smarrite: quante ogni giorno prendono la via della rovina, perché non c’è nessuno che si occupi di loro!

Ecco: vengo Io, Io, Gesù, a raccogliere i miei amati, a porli al sicuro, a difenderli dai grandi assalti di un nemico inferocito che vede scadere il suo tempo, non è soddisfatto del danno, arrecato, e vuole farne dell’altro, sempre maggiore! Se molti mi hanno tradito ed abbandonato, vi sono altri che si sono donati tutti a me: su questi conto per rinnovare ogni cosa. Le anime belle sono la mia consolazione, le anime belle rendono meno dolorose le mie piaghe!

Gioite, anime, che mi amate, gioite e non rattristatevi, per quello che vedete intorno: viene il vostro pastore, viene, con immenso Amore, per raccogliervi e farvi felici della più grande felicità!

Beato chi ha creduto ed ha percorso con fiducia questa via speciale, che ho aperto!

Diletta, esulta in me!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

17.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli cari, come bimbi amorosi, stringetevi intorno alla vostra Mamma celeste. Vedo, miei piccoli, i vostri occhi umidi, vedo che siete affaticati perché stanno accadendo intorno cose che turbano; ma guardate il mio volto, cari, guardatelo con gli occhi del cuore. Non vedete quanto Amore c’è in essi per ciascuno di voi?

Piccoli cari, vorrei farvi subito felici, vorrei dirvi che in questo istante sono terminate le sofferenze; ma questo non mi è possibile: il Padre ha fissato un termine e quello è. Quando l’Altissimo pronuncerà la sua parola, allora tutto muterà, secondo il suo volere. Il male ed il dolore cesseranno, l’ho detto, figli cari, ve lo ripeto ogni volta perché sentiate gioia ed abbiate consolazione. Abbiate fiducia in Dio, e non temete nulla, perché si compie esattamente ciò che egli vuole, quando vuole e come vuole. Imparate ad accettare, sereni, il suo volere. Alcuni saranno provati in un modo, altri in un modo differente: la prova ci sarà per tutti in modo diverso, ma per tutti. Vi ho preparato in questo tempo, vi ho preparato con dolcezza; ora i fatti, preannunciati, devono accadere, perché, come vi ho preannunciato, questi sono i tempi, questi i momenti.

Gesù vi parla sempre di grande felicità ed Io con lui ripeto la stessa cosa: le prove sostenetele con amore, con fiducia, con pace, con abbandono; tutti sarete vincitori con Gesù, sempre vincitori.

Molte prove inizieranno, preoccupanti; non fatevi cogliere dalla smarrimento, perché, Io ve l’ho detto: Dio interverrà, interverrà in molti casi ed ogni pena si trasformerà in gioia e il pianto in sorriso!

La fede va provata: Gesù in questi ultimi mesi la saggerà in molti che hanno bisogno di questa cura per testimoniare il proprio amore. Siate forti e coraggiosi; il corpo del Santissimo vi darà ciò che vi necessita. Gesù è vicino all’uomo che soffre, Gesù soffre assieme alla sua creatura e, quando è possibile, allevia ed abbrevia le pene. Ma, quando l’anima ne ha bisogno, occorre che si sottoponga alla cura necessaria, quella che Dio conosce; solo Dio sa ciò che occorre all’anima per la salvezza.

Gli uomini vorrebbero solo il benessere, la salute del corpo, godere delle vanità della terra. Questa è la logica umana; talora, invece, proprio il benessere è nocivo all’anima e la salute può pregiudicare quella, ben più importante, dell’anima. Le vanità, poi, sono la via facile verso la perdizione.

Piccoli cari, lasciatevi condurre per mano da Gesù, lasciatevi, fiduciosi, stringere la mano, come bimbi che non capiscono dove vanno, ma saltellano e cantano, felici, perché chi li conduce non può deludere. Fate in questo modo e siate lieti e sereni in qualunque situazione. Figli, il mondo sta per essere sottoposto ad importanti prove: esse saranno collettive ed individuali.

Pregate! Pregate, incessantemente: sia preghiera la vostra vita, sia preghiera ogni istante di essa.

Di altro non dovete preoccuparvi. Nella preghiera avrete la gioia e la pace, potrete offrirla anche a coloro che vi stanno vicini, ai vostri cari, agli amici, ai parenti, a tutti quelli che vi circondano.

Ogni situazione, per difficile che sia, si risolve con la preghiera: le guerre si fermano, le malattie si guariscono, i mali si attenuano, i terremoti si evitano.

Figli, amati figli, il mondo questo non lo vuole comprendere; l’unica risorsa, sicura e risolutiva, oggi, come sempre, è la preghiera. Non ponetevi altri problemi, non assillatevi, inutilmente, per questo o quello. Non chiedetevi: “Ci sarà o non ci sarà questo avvenimento importante?”. Non sta a voi decidere: tutto stabilisce il Padre, sia i tempi che i modi. A voi sta solo il fare le giuste scelte in ogni azione, obbedire, prepararvi e preparare quelli che stanno intorno all’imminente venuta di Gesù. Nella preghiera e nell’adorazione passi questo tempo, unico, preziosissimo, ultimo.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima