Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.11.97

 

 

Eletti, amici fedeli, chi confida in me non sarà deluso. Sperate. Sperate: Io, Io, Dio, mantengo sempre le mie promesse.

 

 

Sposa amata, gli uomini stanno creando un mondo senza Dio; l’hanno già in parte creato. Nel loro progetto c’è il desiderio di procedere in questo senso ed eliminarmi dalla loro vita!

Sposa cara, chi vuole operare in tal modo, prima di andare contro di me, va contro se stesso, prepara la grande rovina per la sua vita e per quella di coloro che lo seguono. Mia amata, gli uomini d’oggi fanno quello che mai in passato è stato fatto: devono affrettarsi a rinsavire, diversamente, il danno sarà enorme, irreparabile! Quando parlo di rovina e di danno, le vostre menti corrono subito alle sciagure, ai terremoti, agli sconvolgimenti di questo genere: piccoli miei, siete come bambini che vedono le cose solo nel loro aspetto superficiale!

Quale rovina è più grande di quella di un’anima che non crede? Quale? Quale società è più disgraziata di quella che fa progetti senza Dio, contro Dio, togliendo di mezzo le sue Leggi? Questa, mia amata, questa è la vera sciagura; questa la grande, irreparabile, sciagura!

Se le montagne si muovono e travolgono, se il mare si getta sulla terra e la travolge, se enormi voragini si producono e travolgono, questo non è niente, miei amati, non è niente, in confronto alla tragedia di una sola anima che si perde!

Pensate che in questo tempo sia solo una l’anima che si perda? No; vi dico: sono numerose, sono molto numerose!

Pensate che quelle che si perdono siano solo di persone senza fede, lontane dalla fede, sparse in zone ancora selvagge? No; vi dico: per quelle c’è la mia, infinita, misericordia che viene in soccorso per salvarle! Le anime che si perdono, in grande quantità, sono quelle che hanno avuto il mio sigillo col S. Battesimo, ma hanno tradito le sue promesse, hanno ingannato me, fatto male ai fratelli e distrutto ogni cuore!

Vedi, sposa mia, quante creature umane trovi nel mio tempio ogni giorno accanto a te che si avvicinano alla mia, Santissima, mensa? Ebbene, di costoro alcune sono assai indegne, col cuore pieno di veleno e falsità, con la mente annebbiata; ogni giorno prendono il mio cibo Santo, ma esso non è benefico per loro, perché indegnamente se ne nutrono, indegnamente si accostano! Queste divengono sempre più simili al loro, orrendo, maestro che le istruisce e le guida.

Tutte hanno anche il coraggio di sentirsi sante e non confessano i loro peccati con umiltà, si ritengono, ormai, anime belle, degne di volare sulle vette più alte del Paradiso.

Ebbene, sposa, queste corrono il massimo rischio, perché, ben conoscendo il male, deliberatamente, lo compiono e stanno in agguato, come serpenti, in attesa di trovare qualcuno da assalire e mordere col loro dente avvelenato!

Chi conosce molto, chi è ben istruito sulla mia parola verrà giudicato con massima severità. Chi ha intelletto per capire deve usarlo bene. Grande sarà la responsabilità di coloro che, chiamati a servirmi con fedeltà, mi hanno girato le spalle, mi hanno ingannato e tradito, così, come erano soliti fare con i loro simili. Chi molto ha molto deve dare. Chi moltissimo ha ricevuto, in proporzione, deve rispondere. A chi poco ha ricevuto poco sarà richiesto. Dico: guai, guai, tre volte guai a coloro che dominando popoli e nazioni hanno agito senza di me o, addirittura, contro di me!

Sposa mia, chi ha portato molta gente alla rovina, per la sua superbia e ribellione, meglio sarebbe se non fosse mai nato! Ecco la grande sciagura e la massima rovina di questo tempo: l’abolizione delle mie Leggi, che vengono ignorate da tutti, e la grande superbia dei potenti che fanno progetti su progetti, riguardo al futuro dell’Umanità. Questi disegni sono frutto della loro mente, folle, che non vuole la felicità dell’uomo, ma la sua distruzione!

Sposa cara, quanti mi chiedono: “Perché, perché, Gesù, lasci che l’uomo costruisca una vita senza di te che sei la giustizia, la gioia, la Sapienza che tutto opera? Che può fare l’uomo, morso dal peccato, fragile, debole incapace, senza di te?”

R. Nulla può fare, senza di me, nulla di buono! Dillo e ripetilo, mia, diletta, sposa: lo capisca il mondo, lo capisca in tempo! Lascio, però, la libertà a ciascuno di fare, fino ad un certo punto, però: voglio che questa Umanità giunga a comprendere quanto grande è la rovina, provocata dalla disobbedienza! Se riflettesse, lo capirebbe già da ora! Manca la gioia sulla terra, manca la pace sulla terra, è assente la giustizia sulla terra e l’amore è divenuto un lucignolo, fumigante, anche lì, dove ardeva prima con luce viva!

Questa è, mia sposa, la società senza di me, Dio. Lascio operare ancora un po’, poco, poco, però; questi sono ormai i tempi della svolta: essa sta avvenendo. Come la quercia mantiene le foglie vecchie, mentre già cominciano a spuntare nel nascondimento quelle nuove, così, nell’apparenza la vecchia realtà sembra prevalere, ma l’altra è ormai pronta!

Tutte le foglie vecchie cadranno, insieme, tutte, rapidamente. In quanto? Quanto un batter di ciglio! Il progetto fatto dagli stolti, senza di me, resterà vano e non andrà in porto; ma il demerito di chi l’ha fatto sarà tale e quale a quello di chi è giunto fino alla conclusione.

Lascia che l’uomo prepari i suoi, assurdi, piani! Certo, mia diletta, lo lascio libero, libero anche di essermi nemico; ma il conto, che chiederò a ciascuno, sarà adeguato ed esigerò non un pagamento con proroga, ma immediato! Chi ha operato contro di me e contro il fratello salderà subito il suo debito, senza sconti. Chi si illude di sfuggire alla rete, sottilissima, della mia giustizia, rigorosa, è uno stolto che dovrà rinsavire, rapidamente!

Sposa, dillo, ripetilo, sostienilo in ogni istante: chi sta preparando un futuro senza di me avrà, certo, un futuro senza di me: perderà la mia amicizia, perderà il mio Amore, cadrà nella grande rovina, nella disperazione, nell’angoscia più tremenda, non solo colui che l’ha ultimato il suo progetto, ma anche chi l’ha solo progettato!

Sposa amata, vivi in me, operando per me!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

22.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli miei, abbiate fede, salda, saldissima. Abbiate speranza, quella che mai viene meno, e usate la carità in ogni direzione. Gesù mantiene le sue promesse, state certi. Restate nella letizia, perché esse stanno tutte per compiersi. Chi ha fede salda resisterà ad ogni attacco del nemico che vuole distruggere le meraviglie che Dio ha compiuto. Chi ha speranza resta sempre nella pace e nessun turbamento lo può sconvolgere. Chi usa la carità ne sarà ricolmo sempre più, perché attinge ad una fonte che è inesauribile. La fede, però, avrà termine nel momento in cui vedrete coi vostri occhi le cose nelle quali avete creduto; la speranza verrà meno, allorché vedrete coi vostri occhi quello in cui avete sperato; resterà, invece, eterna la carità: essa non morirà mai!

Piccoli cari, questi giorni vi vengono dati in dono da Dio; usateli per ricambiare con gratitudine la sua, immensa, generosità! Voi dite: “Mamma cara, cosa posso dare io a Dio, io, così piccola creatura, io, così debole essere, io che così poco posseggo? Egli è la potenza, la ricchezza, egli è tutto, possiede tutto; io sono nulla, non possiedo nulla: egli è il ricco, più ricco; io il povero, più povero!”

Miei piccoli, certo, non potete offrire alcunché che Dio già non abbia; bene dite. Egli, però, ricchissimo, assai potente, infinitamente grande, desidera ardentemente voi, voi con tutto quel poco che avete; vuole il vostro, piccolissimo, cuore, vuole la vostra mente debole, vuole la vostra volontà, fragile, vuole, insomma, il vostro essere completo, desidera il vostro, piccolissimo, cuore per dilatarlo sempre più e riempirlo dei suoi doni. Vuole la vostra mente, così debole, per riempirla della propria luce. Vuole la vostra volontà per potenziarla e renderla pronta ad uniformarsi alla sua. Questo vuole da voi, piccoli miei; volete offrirgliele queste cose?

Dite subito di sì, figli miei, dite subito, subito di sì! Nessuno, vi prego, dica di no, non dica neppure: ‘Ma. . .’, neppure: ‘Se. . .’. Tutti in coro aprite le labbra per dire felici e sereni, così: “Gesù adorato, Gesù nostro Amore, ti diamo il nostro cuore, ogni angolo di esso. Ti diamo ogni pensiero. La nostra volontà ti offriamo perché tu la faccia sempre pronta ad obbedire alla tua.

Ripetete spesso questa offerta. In questo grande anno, unico e stupendo, lo Spirito agirà su di voi in modo potente e vi riempirà: le vostre parole saranno sempre dettate da lui, le vostre opere da lui guidate e i vostri pensieri saranno volti a fare ciò che Dio desidera, sempre, sempre, in ogni momento. Vi dico che non uscirà da voi alcun progetto che non sia progetto secondo il volere Divino. Nessun pensiero lo rattristerà e nessun atto della vostra volontà gli farà dispiacere!

Piccoli miei, figli, tanto amati, date gioia a Gesù, date gioia con ogni vostra azione, con ogni pensiero. Questo è un tempo grande ed assai doloroso per Gesù. Questa è la sua grande passione: vedere come le anime si perdono, vedere la rovina di tante creature che egli ama follemente, vedere la loro rovina e non poter fare nulla per loro, assolutamente nulla, perché esse lo rifiutano, lo respingono, non lo desiderano come Re, ostacolano i suoi piani, sublimi, e non vogliono riconoscerlo come Re.

Pensate alle parole che disse un giorno Gesù: “Un grande signore partì per un viaggio e lasciò dei servi a guidare la sua casa. Un giorno decise, però, di tornare, così, come già aveva preannunciato nel giorno della partenza. Alcuni però non lo volevano più come padrone e signore; si erano abituati a comandare, si sentivano essi stessi i padroni; fecero di tutto, quindi, per impedirgli di tornare. Egli, però, tornò, chiamò a sé i servi, fedeli ed obbedienti, quelli che l’avevano tanto desiderato, e diede ad essi un posto d’alto onore e doni infiniti. Chiamò a sé anche i servi infedeli

e. . . la fine loro fu assai triste!”

Badate, badate di operare secondo il suo volere sempre, sempre: avrete il premio dei servi fedeli!

                                                                                  Vi amo, figli. Vi amo! Ti amo, piccola.

 

                                                                                              Maria Santissima