Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.11.97

 

 

Eletti, amici cari, vi ho spalancato il mio Cuore. Questa è la vostra nuova dimora: vivete in essa, amati. La vostra vita è cambiata da quando siete in me: la gioia e la pace sono nella vostra vita ed è iniziato un lungo poema d’Amore col vostro Signore. Esso, se vorrete, non avrà mai fine.

 

 

Sposa amata, chi si è rifugiato in me troverà la pace. Nel mio Cuore c’è la vera gioia, c’è la pace che soddisfa, pienamente. Ogni bene, al quale aspirate, in esso è contenuto. Le mie delizie sono eterne: cominciate un giorno, non conosceranno mai fine. La mia, piccola, sposa conosce la grande gioia, conosce la pace profonda e quello che possiede è solo l’inizio di un giorno, senza tramonto, che offrirà meraviglie sempre nuove, sempre più belle.

Amati che confidate in me, la vostra scelta vi condurrà sulle cime più alte, dove la luce è splendida. Vi mostrerò la luce del Paradiso: vedrete la realtà senza velo e stupirete davanti a tanta bellezza. L’uomo vede ciò che non è e ignora ciò che è: conosce solo un aspetto delle cose, perché alla mente umana, caduta nel peccato, non è concesso di vederne altre. Verrà il tempo, anzi, è quasi giunto, nel quale apparirà lo splendore della verità ed ogni uomo la conoscerà: prima coloro che con me sono vissuti; poi, coloro che da me si sono allontanati.

Uomini di tutta la terra, cercate me, anelate a me; volate incontro a me col cuore e con la mente! Non solo vedrete il mio volto presto, non solo per un attimo godrete il meraviglioso splendore: con me vivrete per sempre, con me godrete per sempre, con me starete nella gloria per l’eternità! Anche gli altri mi vedranno, anche coloro che mi hanno tradito, ingannato, abbandonato. Tutti in un giorno assai vicino mi vedranno; resteranno abbagliati dalla mia luce, ma in essa non vivranno! Chi il buio ha, deliberatamente, scelto durante la vita il buio avrà, per scelta mia; chi la luce ha scelto durante la sua esistenza la luce, nitida e sfolgorante, avrà e in essa vivrà, alla mia presenza! Ora mi vede con gli occhi del cuore e della mente; allora mi vedrà con tutto il suo essere, completo, potenziato e perfezionato dal mio Amore. L’antico Adamo sparirà per sempre con le sue debolezze ed i suoi dolori; resterà il nuovo Adamo, simile in tutto a me, Gesù.

Sposa cara, grande sorte ha colui che comprende sulla terra l’importanza delle realtà del Cielo! Il dolore, il tormento, il morso del male sono cose passeggere; il bene trionferà, il bene sta per trionfare ed in esso sarà colui che l’ha scelto, in esso dimorerà chi l’ha voluto al tempo della scelta.

Sposa amata, sono molti in questo momento storico a scegliere il male; dovunque ti giri vedi disobbedienza, ribellione, le mie Leggi sono messe in disparte, sono proprio ignorate! Nessuno si faccia prendere dalla terribile tentazione, nessuno di voi, piccoli miei, prescelti. Se gli altri operano il male verranno trattati come conviene ai servi ribelli ed indocili; anche se per un momento sembra che la loro sorte sia simile a quella dei giusti, alla fine, si vedrà l’immensa differenza tra gli uni e gli altri!

Quest’anno, unico e grandioso, vedrà l’azione potente dello Spirito Santo che compirà meraviglie su chi è aperto all’accoglienza di esso; ma nulla potrà fare, quando la volontà permane ribelle ed indocile!

Piccola mia, ognuno sta completando la sua scelta: o con Dio o contro Dio. Chi opera il male e non si ravvede, perché ha fatto l’abitudine ad esso e si è radicato al punto, da non considerarlo più tale, costui seguirà la sorte voluta e cercata! Molti credono che le mie Leggi non siano più ‘di moda’, le ritengono cosa superata che appartiene ai vecchi tempi, come una veste, consunta e logora, che occorre ormai gettare. Ebbene, costoro si accorgeranno ben presto che il loro modo di vedere è completamente errato, lo vedranno, però, a proprie spese, quando il tempo dell’Amore sarà concluso e con esso quello della grande misericordia: ci sarà solo quello del rigore e della giustizia! Vedi come gli uomini agiscono con grande stoltezza? Emulano il male e si compiacciono di esso; uno dopo l’altro grandi e piccoli si gettano in questo, grande, stagno, ma in esso non troveranno quella gioia che si aspettavano né quel benessere al quale aspiravano.

Sposa amata, ogni uomo ha l’intelletto, perché Io, Io, Dio, gliel’ho donato: lo usi e lo usi bene, altrimenti le sofferenze si moltiplicheranno, a dismisura! Ci sono sulla terra, in questo tempo, anche esempi luminosi: non dovunque ci sono freddo e gelo, non dovunque tenebre e caligine. Gli esempi buoni, però, vengono seguiti da ben pochi: richiedono sacrificio e privazione, richiedono rinuncia ai beni vani e accoglienza amorosa della croce! Essa fa paura a tutti. Essa viene, accuratamente, scansata dagli uomini d’oggi: si ritiene la croce una grande privazione, si ritiene un sacrificio troppo grande, si ritiene rinuncia alla propria libertà di vivere e di godere. Questo pensiero non è solo di coloro che non mi hanno mai conosciuto, ma anche di quelli che hanno il mio sigillo nel cuore, di quelli che hanno avuto il Battesimo! Non pensano questi sconsiderati che, se Io, Io, Dio Uomo, ho affrontato volontariamente il martirio della Croce, significa che questa, questa solo è la via da seguire e altra non ce n’è!

La grande felicità, la grande gioia, la gloria si raggiungono sempre, dico sempre, ripeto sempre, attraverso la Croce! Chi sfugge la Croce non potrà goderne i grandi benefici!

Sposa amata, il mio popolo del ventesimo secolo non vuole comprendere questa, grande, verità! Per sfuggire alla Croce Santa, fatta di sacrifici e rinunce iniziali, ma poi di felicità smisurata e gloria con me, gli uomini di questo periodo si sono posati sulle spalle delle croci, pesantissime, che li fanno gemere e sospirare, disperare e cadere!

Amata sposa, in questo nuovo, grande, anno, appena iniziato, ho spalancato il mio Cuore al mondo, l’ho spalancato perché ogni uomo abbia la possibilità di entrarvi e godere le gioie più pure!

Anno di grazia questo, mia sposa, anno grandioso ed unico! Infinite possibilità si apriranno al mondo: acqua, limpida e purissima, che vuole detergere ogni sporcizia. Tutti si facciano purificare, docili ed umili; quando il processo sarà concluso, riunirò tutti gli eletti e consegnerò il resto al Padre!

Entrate, entrate, popoli e nazioni, entrate in me: le porte sono spalancate, non più socchiuse. Anno di grazia è questo: cogliete il momento propizio, unico e breve!

                                                                                  Ti amo, sposa. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

24.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figli miei, amati, Dio vi ha accolto in sé: vuole che la vostra esistenza si compia in lui! Pensate a quale meraviglia di poema siete entrati a far parte: voi piccoli esseri, creati nel tempo, entrate nell’eternità a vivere con Dio! Non a caso è avvenuto tutto questo: Gesù, il mio adorato Gesù col suo sublime sacrificio, vi ha ottenuto tutto questo!

Guardate a lui con occhi pieni di riconoscenza! Guardate a lui con gratitudine infinita! Adorate il suo nome, esaltatelo, perché ha fatto cose stupende per voi! Una grande sorte aspetta i figli di Dio che hanno capito e se ne sono resi degni. Vedrete già in questo anno iniziato le grandi meraviglie, che Dio compie per chi lo ama. Capirete la verità che ancora non avevate ben compreso, perché la mente dell’uomo può comprendere solo alla luce Divina; egli ve ne darà tanta di luce; in essa vedrete e conoscerete, godrete ed esulterete perché Dio così ha stabilito.

Piccoli miei, amati figli, cercate le cose di Dio e non preoccupatevi di quelle della terra, esse sono passeggere ed ingannevoli. Pensate che Gesù non conosca le vostre necessità? Sa che avete un corpo, che avete bisogno di nutrirvi e di vestirvi; conosce la fragilità del vostro essere. Tutto conosce il grande Signore: egli vede ogni piega del vostro cuore e conosce ogni pensiero della vostra mente!

Cercate, figli cari, le cose del Cielo; il resto vi verrà dato in aggiunta. Se servite Dio con amore e fedeltà, non avete nulla da temere: nella bufera sarete protetti e il maligno perderà potere su di voi, perché non gli avrete dato spazio alcuno.

In questo grande anno, iniziato, si completerà la grande chiamata. Sì, piccoli miei: tutto si sta concludendo. Questa non consideratela una triste fine, ma il preludio ad uno splendido inizio. Gesù vi vuole tutti con sé, ha spalancato le porte del suo Cuore; ma non obbliga nessuno ad entrarci: dovete tutti volerlo non solo a parole, ma anche con le azioni, che compite. Sapete, perché più volte l’ho ripetuto, che ogni azione, significativa, è una scelta sottintesa che fate; non agite, quindi, impulsivamente né sconsideratamente, ma siate attenti e riflessivi anche nelle più piccole cose. Il bimbo agisce da bimbo, perché non ha capacità ancora di usare bene il suo intelletto; l’adulto invece, ha capacità d’intendere e volere, può scegliere, non deve, quindi, essere superficiale, perché non viene affatto giustificata la superficialità.

Piccoli cari, vi ricordo ogni giorno che avete ricevuto dei talenti preziosi: chi ne ha molti, chi ne ha meno; ma tutti gli uomini li posseggono. Ebbene, ognuno deve rendere conto, al momento da Dio scelto, dei doni ricevuti: essi devono essere impegnati, adeguatamente!

Piccoli cari, non vi stupite, se vi ripeto spesso le stesse cose: lo faccio per Amore; vedo che è assai difficile per i miei figli capire questa, semplice, lezione. Chi ha buona intelligenza va orgoglioso del suo dono, si sente privilegiato; ma deve riflettere sul valore di questo, magnifico, talento: esso deve essere messo al servizio di Dio, è un dono che implica una grande responsabilità. I doni non sono per se stessi, non devono volgersi al proprio interesse: il bene di uno deve divenire bene per tutti.

Dimmi, figlia cara, quanti hanno capito questo discorso? Il più abile riesce ad ottenere presso gli uomini i posti più prestigiosi, riesce a dominare sugli altri, spesso a sottomettere e sfruttare gli altri. Il più abile diviene il più potente e il più potente viene ritenuto il più fortunato, quello più invidiato. Presso Dio le cose non stanno così: verrà chiesto assai a colui che molto ha avuto in dono e poco a chi poco è stato concesso. Guai all’uomo che, pieno di doni, ne ha fatto un cattivo uso: non è certo invidiabile la sua sorte, ma assai deprecabile!

Figli amati, esaminate voi stessi e riflettete bene sull’uso che fate dei talenti, che possedete: tutto serve alla causa di Dio. Tutto sia volto al servizio, attento, del più grande Signore che è il Re della storia e che torna, torna, figli miei, per radunare gli eletti nel suo regno d’immensa felicità.

Adorate! Adorate! Adorate Gesù, senza stancarvi!

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima