Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.11.97

 

 

Eletti, amici cari, siatemi fedeli e state uniti a me: consolatemi in quest’ora di grande dolore.

 

 

Sposa amata, ho chiamato il mio popolo, l’ho chiamato per renderlo luce sfolgorante per gli altri popoli, l’ho chiamato per essere lucerna ben accesa, per essere sale della terra, per essere vento benefico che fa sbocciare nuovi fiori e germogliare nuove erbe. L’ho chiamato per arricchirlo con la mia linfa vitale, per bagnarlo con la mia rugiada benefica, per colmarlo dei miei doni splendidi.

Ho chiamato con voce potente ad una ad una le mie, amate, creature, ad una ad una le ho chiamate per stringermele al Cuore. Il mio popolo non mi ha risposto: ad uno ad uno gli invitati hanno trovato una scusa per andarsene altrove! Il mio popolo non ha voluto essere luce, non è lucerna ben accesa, ma lucignolo fumigante; non è sale della terra, esso ha perso il suo sapore; non è vento benefico che aiuta i fiori a sbocciare e le erbe a germogliare: il mio popolo, amato, si sta allontanando sempre più da me; schiere di battezzati prendono nuove strade, lontane da me!

Tutto è pronto per la grande festa; ma essa vede presenti pochi di coloro che avevo chiamato: chi con un pretesto, chi con un altro, se ne sono andati tutti. Mi vogliono lasciare solo!

Le mie Leggi Sante non vengono rispettate ed amate, non vengono insegnate ai piccoli con amore e tremore, non vengono inculcate nelle menti e nei cuori. I più grandi scandalizzano, gravemente, coloro ai quali dovrebbero dare buono esempio; i più deboli non cercano il mio volto, ma vagano, smarriti, per vie traverse, dove li attende l’insidia del terribile nemico.

Il male dilaga di giorno in giorno e non c’è chi freni questa terribile corsa. Gemono i miei benedetti, coloro che si sono rifugiati sotto le mie ali gemono e mi chiamano giorno e notte. Davanti a tale sfacelo sono impotenti, i giusti non vengono proprio presi in considerazione: le loro parole non hanno peso, la loro presenza viene ritenuta ingombrante. Ognuno li respinge lontano da sé. Molti si avviliscono, nel vedere tale, disastrosa, situazione; molti restano nell’incertezza se proseguire o cedere, seguendo l’esempio comune.

Il mio popolo è profondamente smarrito, perché anche le colonne più salde tremano e s’inclinano, per la potenza del male che invade anche la mia chiesa ed influenza le guide che non guardano più a me, Dio, ma si lasciano influenzare dal mondo. Nel Sacramento della riconciliazione i miei pastori non insegnano più la retta via che è sempre la stessa, quella di ieri, quella del passato, come sarà sempre uguale anche nel futuro. I miei pastori hanno adattato le mie Leggi alla società, deviata e scomposta: non gli uomini si sono adeguati alle mie Leggi, ma vogliono che esse si adeguino a loro! Quanto grave è questa situazione, mia amata sposa! Quanto difficile è rialzarsi, quando si cade, così pesantemente! Se le guide sono cieche, che accadrà a quelli che le seguono? Se le colonne tremano e si inclinano, gravemente, che accadrà all’edificio che su di esse si posa?

Amata, la mia Chiesa geme e piange sotto la prova più dura della storia umana. Le menti si annebbiano sempre più ed i cuori si gelano: dietro i grandi, che deviano, vi sono schiere di piccoli che si perdono. Molti, miei, ministri percorrono vie terribili, vie sbagliate, vie, indicate dall’astuzia del mio nemico che conducono tanto, tanto lontano da me!

Certo, mia amata, questo quadro, che si presenta davanti ai tuoi occhi, è assai triste: pare che tutti abbiano deciso di deviare dal mio sentiero e chi a destra, chi a sinistra, tutti si allontanano da esso. Non si rattristi però il tuo cuore, non si rattristi, ma si prepari, dopo questo travaglio, alla più grande gioia. Tanto grande è ora la pena, nel vedere tanta rovina; ma quanto più grande sarà la gioia, nel vedere mutare ogni cosa in un tempo rapidissimo, per opera mia!

Tutto è difficile per un uomo, è impossibile per lui rimediare a sì, grande sfacelo; ma non è la stessa cosa per me, Dio, che faccio come voglio, quello che voglio, quando lo voglio! Posso operare in un batter di ciglio quello che non ho fatto in secoli e millenni.

Sposa amata, posa il tuo capo sul mio Cuore ed attendi con fiducia il compimento di ogni cosa.

Offrimi ogni istante di vita ed opera in ogni tua azione la mia volontà. Sii docile ed obbediente per darmi gioia e consolazione. Ripara col tuo amore il disamore di questa generazione, ribelle e deviata, che non sa più scindere il bene dal male.

Prega, senza stancarti: il giorno sia preghiera e la notte sia adorazione e supplica. Ripara col tuo zelo la negligenza e la superficialità di molti che non hanno mai tempo per me, neppure una stilla ne riescono a trovare. La loro vita è vuota di me e piena di vanità! Chiedo molto a voi, che tutti vi siete offerti a me, chiedo molto a chi mi ama in questo tempo di totale abbandono. Il mio braccio deve posarsi, pesantemente, su coloro che volevo beneficare con i più grandi doni, perché, pur possedendo la verità, hanno scelto la menzogna, pur possedendo la via di luce, hanno preferito le tenebre e non hanno servito me, Dio, che li ha creati con Amore, salvati e sostenuti in vita, ma hanno servito il mio nemico che li ha ingannati, torturati ed, infine, trascinati alla più grande rovina.

Sposa cara, quest’anno vedrai accadere tante cose: molte, nascoste, verranno alla luce, molte verità appariranno, senza più velo; la menzogna apparirà come tale ed i menzogneri non potranno più nascondersi. Sposa cara, resta stretta al mio Cuore. Non temere la grande tempesta che squarcerà la terra. Essa non è distruttiva, è benefica: come un forte vento d’autunno spazza via tutte le foglie morte ed i rami secchi, sembra un uragano che, per potenza e violenza, fa tanta paura, ma, concluso tutto, cessa e nell’aria si sente un profumo nuovo, perché tutto il marciume è stato tolto; così accadrà del putridume che invade la terra! Tolto quello, vedrai sbocciare la più splendida primavera!

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

27.11.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, vivete bene le vostre giornate: offrite ogni istante a Dio e non lasciate che il nemico ottenga su di voi alcuna vittoria. Se il mondo critica e rifiuta le Leggi Sante, voi, invece, difendetele ed amatele. Chi segue i precetti Divini è gradito a Dio. Non guardate, figli cari, agli esempi dei potenti, dei grandi della terra. Molti di essi sono montati in grande superbia; in loro il fumo di satana ha avuto un gran potere. Sostengono di volere guidare i popoli e pretendono, anche, di farlo, fondandosi sulle sole loro forze. Dio li lascia ancora fare perché la sua misericordia è infinita, la sua bontà sconfinata così, com’è grande il rispetto che egli ha di ogni uomo. Due strade può percorrere la creatura umana, due strade: quella del bene e quella del male. Essa è libera nella sua scelta, Dio non le toglierà mai la libertà, ma l’aspetta al traguardo, lì, dove ogni uomo deve giungere, e le sarà chiesto ragione del suo comportamento: di tutto dovrà rendere conto!

Figlia cara, oggi il mondo continua a rifiutare Dio. Poveri, miei, figli che tanto cari sono al mio Cuore! Che fine faranno? Parlo loro attraverso strumenti speciali, semplici, voluti da Dio, scelti da lui per questi tempi duri e difficili; ma spesso essi non vengono nemmeno presi in considerazione, perché parlano un linguaggio assai duro per gli orecchi dei ribelli. Richiamano all’obbedienza della Legge Divina. Parlano, con immenso amore, di Gesù e di me; parlano a chi non vuole nemmeno più sentir parlare di precetti, di Leggi; parlano a chi non vuole sentire neppure accennare ad imposizioni di qualche genere! Vengono criticati, esclusi, emarginati oppure completamente ignorati, senza che nemmeno vengano ascoltati!

Gesù per questi tempi ha voluto aprire vie straordinarie a questa povera Umanità, così confusa e smarrita. Egli stesso è sceso tra i miseri col suo volto amoroso, col suo Cuore generoso, con la sua luce splendida: come avrebbe potuto avvicinare l’uomo, se non con l’uomo stesso?

Egli ha scelto uomini speciali per una missione speciale e li ha mandati in mezzo ai fratelli per annunciare la splendida notizia, per prepararli al grande, meraviglioso, evento. Egli dice che il suo ritorno è prossimo, dice che occorre prepararsi, attendere, pronti, perché solo i pronti entreranno nella grande gioia, solo coloro che hanno creduto e che hanno obbedito; per gli altri non sarà lo stesso.

Vedete: ora i giusti, gli ingiusti, gli eletti e gli stolti sono mescolati insieme; anche gli strumenti preziosi di Dio sono confusi in mezzo alla folla, perché così il Signore ha stabilito. Fianco a fianco, si trovano i santi di Dio vicino ai ribelli, superbi, che obbediscono al suo nemico. Questo è, ma ancora per poco, figli cari, ancora per poco.

Le sofferenze dei giusti sono grandi; la battaglia, che devono combattere, è assai aspra ogni giorno. Duro certo è il combattimento e non mancano le sofferenze, le umiliazioni; il loro viso, però, è gioioso e il cuore è lieto, in pace; dicono: “È bello soffrire per la causa di Dio. È dolce penare per il nostro, adorato, Signore ed offrire qualcosa a chi tutto ci ha dato: la vita, la salvezza, il sostentamento, i doni più belli, l’Amore più Folle!”

Vedo questi, miei, figli felici ed esultanti, pur sotto le percosse morali, continue, e talora anche fisiche. Ebbene, Gesù si compiace di questi, suoi, angeli che non temono di parlare, che non hanno paura di testimoniare, che non si vergognano di professare la propria religione, ma ne vanno orgogliosi! La passione di Gesù in questo momento è assai dolorosa: deve colpire chi voleva solo abbracciare e ricolmare di doni! Com’è duro per un Padre, amorosissimo, dover punire severamente il figlio, sempre ribelle!

Miei piccoli, adorate Gesù! Adoratelo giorno e notte così, come fa la mia, fedele, figlia. Non pensate di fare troppo; date il massimo a Gesù che tutto merita! Alleviate le sue, grandi, sofferenze, la terribile passione di questo tempo di abbandono!

Vi amo. Vi amo, figli cari! Siate docili ed ascoltate le mie parole, trasformandole in vita vissuta!

                                                                                  Ti benedico, figlia cara.

 

                                                                                              Maria Santissima