Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.11.97
Eletti, amici cari, siete provati, ma non vi
abbattete: se Io sono con voi, chi può esservi contro? Confidate in me.
Abbandonatevi a me. Siate nella gioia e nella pace.
Sposa
amata, il tuo cuore gioisca anche nel tormento quotidiano che si fa sempre più
evidente. Nulla ti può mancare, nulla mai ti mancherà, perché Io, Io, Gesù,
sono con te, riempio il tuo essere e lo preparo al volo sublime. Certo, mille
problemi si affacciano alla mente dei miei diletti: all’apparenza il presente è
tormentato, il futuro assai incerto, il presente difficile, il futuro pieno di
ombre.
Sposa
cara, questo scenario si presenta ancora più cupo a chi non ha scelto la mia
via, ma percorre quella, tenebrosa, del mio nemico. Voi, che avete fatto la
scelta di rifugiarvi nel mio Cuore amoroso ed ardente, avete me come luce,
guida e sostegno: le forze non vi verranno mai a mancare, il gelo non morderà
mai le vostre carni ed il fuoco non le brucerà, perché Io, Io, Gesù, veglio su
di voi, come madre sulla culla del proprio piccolo; ma che faranno coloro che a
me hanno rinunciato? Coloro che mi hanno girato le spalle, invece di seguirmi?
Questi insipienti non hanno compreso, perché non vogliono farlo, che, senza di
me, non è possibile concludere bene nulla: Io do soluzione ad ogni problema, Io
sostengo in ogni difficoltà: che farà il misero che mi ha girato le spalle?
Il mio
nemico incalza e non dà tregua: può farlo, perché Io lo permetto e lo permetto,
perché ogni uomo deve darmi prova della sua fedeltà. Ciò che dono è molto, è
moltissimo; ciò che chiedo è poco, pochissimo; ma nessuno può entrare nel mio
regno di pace e felicità, se non mi offre ciò che chiedo.
Sposa
amata, non ti meravigliare, quindi, se vedi intorno un oceano sconfinato di
dolore e tribolazioni: la situazione va aggravandosi, man mano che si avvicina
la conclusione. Ognuno deve rispondere alla mia chiamata, ognuno, secondo la
sua scelta libera. Non costringo a seguirmi, non tolgo la libertà, ognuno è
libero e tale resta; ma capisca in tempo che questo dono è preziosissimo, ma
molto impegnativo.
Sposa
amata, la morsa si farà sempre più stretta, man mano che il cerchio si avvicina
alla chiusura, definitiva, che sarà di scatto, cioè, improvvisa, immediata,
inaspettata. Pensate, miei piccoli, ad una porta socchiusa. Pensate di vedere
delle persone dentro la stanza ed altre che sono indecise se seguirle oppure
no; mentre riflettono ed indugiano, indugiano e riflettono, la porta si chiude
di scatto, come se una mano misteriosa l’avesse fatto: che accade? Rispondi,
mia amata: che accade?
Coloro
che sono dentro stanno, felici, al sicuro; quelli restati fuori non hanno ormai
più la possibilità di entrare: troppo hanno riflettuto, troppo indugiato. Dico a
tutti coloro che ancora attendono di entrare: abbiate fiducia in me, lasciatevi
andare all’onda soave del mio Amore. Vi condurrò, dolcemente, verso il mio
regno; ma non posso farlo, se non vi fidate, se non tagliate i legami, stretti,
che avete col peccato.
Piccola,
mia, sposa, abbandonarvi a me non significa pensarmi di tanto in tanto e
ricorrere al mio aiuto, come all’ultima spiaggia, quando ormai si sente che
tutto è perduto: occorre la forza di smettere, occorre il coraggio di staccarvi
dal fango! Coloro che sono fuori dalla porta devono decidersi, in fretta,
perché ogni indugio può essere fatale: oggi mi lascio trovare; domani posso
essere passato per sempre!
Questo
discorso, che tu hai ben compreso, viene ignorato da molti che conducono con
superficialità la loro vita e di nulla si preoccupano, se non delle misere
gioie di un attimo che lasciano dietro di sé una pesante amarezza!
Cambi il
mondo ed avrà la pace! Cambi il mondo ed avrà la gioia! Cambi il mondo, subito,
senza aspettare ed Io concederò a tutti la pace, non quella che concede l’uomo,
ma quella, duratura, che nessuno può turbare. Ogni giorno rinnovo questo
messaggio; opero nei cuori e nelle menti, potentemente. Vedi, diletta sposa,
come il creato mi obbedisce. Vedi: la natura mi sta sottomessa. Nessuno
oserebbe trasgredire le mie Leggi e tutto avviene, secondo il mio comando; solo
l’uomo, solo la mia creatura prediletta osa trasgredire e disobbedire: i cuori
sono ribelli e le menti confuse, le mie Leggi non vengono rispettate, i miei
decreti non vengono seguiti. Mia diletta, ho mandato in questi anni in tutto il
mondo grandi messaggi d’Amore perché le mie creature tornassero a me per farsi
stringere al mio Cuore. Esse, però, sono divenute tanto ribelli da preferire il
loro nulla al mio tutto. Che devo fare che già non abbia fatto? Dopo l’Amore,
dopo la misericordia, infinita, ci sono il rigore e la giustizia perfetta. Chi
si chiude a me e rifiuta il mio Amore non può sfuggirmi: cade nella rete
sottilissima della mia giustizia che esige il saldo del debito, di tutto il
debito, fino all’ultimo spicciolo! Chi s’illude di poter fuggire lontano da me
è uno stolto che non usa il suo intelletto: o state nella mia misericordia o
cadete nella mia giustizia, sempre in me dovete stare!
Sposa
amata, come vorrei che tutti comprendessero il mio linguaggio d’Amore! Vedo,
però, che i sordi aumentano e con essi anche i ciechi: non vogliono udire le
mie parole, non vogliono vedere i miei segni. Sposa amata, il tempo non l’ho
più: il Padre ha fissato il termine di questo processo, durato secoli e
millenni, e tutto deve concludersi, tutto mutare; di stazionario non resterà
nulla.
Preparatevi,
miei piccoli, siate sempre pronti ed all’erta, come sentinelle che non si
lasciano cogliere di sorpresa: verrò, quando non ve l’aspettate, entrerò,
quando non credete. Vi farò una grande sorpresa!
Accettate
in questo tempo d’attesa la mia volontà e non ponetevi problemi inutili. Ciò
che non vi spiego è ciò che ancora non siete in grado di capire: può una madre
spiegare ogni cosa al suo piccolo bimbo, che tiene ancora tra le braccia? Gli
sorride e basta; lo accarezza, senza aggiungere parole di spiegazione che non
sarebbe in grado di capire.
Siate
miei. Siate miei nel totale abbandono, nel fiducioso abbandono.
Sposa
amata, riposa in me e non darti pensiero di altro che di offrirmi gioia con la
continua adorazione.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
28.11.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
miei, vi amo e vi parlo come Madre che altro non desidera che vedervi
pienamente felici. Gioia vi è stata promessa da Gesù e gioia avrete. Soffrite
con pazienza, soffrite con coraggio: sta per tramontare, definitivamente,
l’era, cupa, del dolore.
Quando
al mattino aprite gli occhi e benedite Dio per la nuova giornata, ditevi: “Oggi
è un altro, grande, dono di Gesù. Voglio amarlo e servirlo meglio di ieri, più
di ieri”. Questo, miei piccoli, sia il vostro proponimento, la promessa, che
rinnovate al vostro, amato, Signore!
Dategli
gioia con la vostra fedeltà, con la vostra adorazione, con il vostro abbandono
totale.
Vi
saranno giorni, nei quali Gesù vi proverà un poco, vi chiederà di mostrargli la
vostra fiducia, la disponibilità. Ecco: vi ho avvertito perché siate pronti
sempre ad offrirgli quello che chiede.
Non
tiratevi indietro, se vi sembra pesante il sacrificio prospettato e lungo il
processo: Gesù leggerà nella vostra mente e nel cuore l’intenzione.
Figli
cari, piccoli miei, di questo vi ho già parlato: egli non solo giudica l’atto
compiuto, ma giudica anche l’intenzione, che c’è in voi, di compierlo o no. Ad
esempio, vi può far intuire un grande pericolo che incombe su di voi, se lo
servite, se lo testimoniate; talora è il disprezzo, talora l’umiliazione,
talora la perdita della stima altrui, talora è la perdita di denaro. Un
sacrificio, insomma, vi si chiede di essere disposti ad affrontare per lui.
Talora dovete, veramente, giungere fino in fondo; talora, però, vuole solo
provarvi per vedere fino a dove siete capaci di giungere!
Quanti
martiri non hanno penato tanto, quanto si crede e quanti hanno dovuto solo
dimostrare la piena disponibilità di soffrire per Gesù! Ebbene, ciò che è
accaduto in passato accadrà anche oggi, come allora.
State
ben attenti, figli, a ciò che vi viene chiesto. Per non sbagliare, quando è
Gesù a chiedervelo, ditegli sempre così: “Mio, adorato, Signore, mio, unico, Amore,
quello che desideri sia! Sono il tuo, umile, servo che gioisce nel fare sempre
la tua volontà. Gesù mio, non ti chiedo alcuna spiegazione. Quello che mi
chiedi ti offro; voglio essere sempre docile ed obbediente! Gesù, sono felice,
quando sei felice e sono triste, quando sei triste! Ti amo, Gesù”.
Questa sia
la vostra risposta ad ogni richiesta, anche implicita, che vi viene da Dio!
Pensate,
figli, a me. Non crediate che Io, la Madre di Gesù, sapessi tutto, conoscessi
tutto, capissi tutto. Non è affatto così: tante cose mi restavano poco chiare,
ma la mia disponibilità fu sempre totale a Dio. Dicevo dentro di me: che può
volere il mio, amato, Signore che non sia per il mio sommo bene e per quello
dei miei fratelli? Dio non chiede un sacrificio per il gusto di vedere soffrire
o gemere, chiede sempre per offrire di più.
Piccoli
cari, questo concetto abbiatelo ben chiaro in mente e fatelo entrare anche nel
fratello che avete vicino a voi! Se questo sapessero tutti gli uomini,
profondamente, colpiti da una prova! Se capissero che essa, ben accolta, ben
accettata, porta sempre al conseguimento di un bene superiore!
Certo,
vi capisco, figli: è tanto triste vedere penare e piangere! Anche Gesù ha avuto
tanta compassione dei miseri che soffrivano nel dolore fisico o morale! Curò,
infatti, i malati, guarì i miseri; ma fece anche ben comprendere il grande
senso della sofferenza, il valore, infinito, di essa. Pensate che egli prese su
di sé la massima sofferenza perché il mondo potesse avere la salvezza e la
felicità! Fate, come Gesù: alleviate pene, consolate ed addolcite, come meglio
potete, il dolore del prossimo; ma fate comprendere che Dio non toglie mai
qualcosa se non per dare di più: un dono, del quale venite privati senza vostra
colpa, prelude ad uno assai più grande che, vi verrà offerto! Siate nella
gioia, piccoli miei. Siate nella pace del cuore e servite Gesù in letizia.
Siate ardenti d’amore, zelanti e precisi nel servizio. Adorate, adorate Gesù
nel vostro cuore. Sia l’adorazione il vostro massimo impegno.
Vi amo.
Ti amo, piccola cara. Ti benedico in modo speciale, per la missione che stai
portando avanti!
Vi
amo tutti.
Maria
Santissima