Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

06.12.97

 

 

Eletti, amici cari, non cercate quello che vi offre il mondo; guardate al Cielo. Lasciate gli interessi della terra e volate con ali di aquila verso i beni eterni.

 

 

Sposa cara, come vedi, concedo giorni, preziosi, al mondo: giorni per riflettere, per meditare, per riposare, per convertirsi e lasciare le vie del male. Ho mandato messaggi e messaggeri in tutto il mondo per annunciare cose grandiose ed ormai molto vicine. Il mio popolo eletto deve fare da guida agli altri. La luce deve fugare le tenebre; ma se la luce ha perso il suo fulgore come può rischiarare?

Sposa amata, ho tanto dolore, proprio per il mio popolo, scelto per questa, sublime, missione.

Le fiaccole, che Io, Io, Gesù, ho acceso col primo sacramento perché fossero lume per il mondo, sono divenute luci fioche che non fanno guida, sono fumiganti ed alcune stanno proprio per spegnersi. Ho posto delle guide, a me consacrate, perché tenessero ben saldo il timone in mano nella tempesta; ma queste si sono allontanate dal loro posto, hanno lasciato i miseri in balía delle onde che divengono sempre più alte e pericolose. I ministri ordinari sono divenuti fiacchi, non operano al mio servizio e preferiscono volgersi alle cose del mondo, lì dove tutto è più facile e subito remunerativo!

Sposa amata, molti sono divenuti ormai i miei consacrati che col cuore e con la mente vagano lontano da me: Mi lodano con le labbra, mi tradiscono col cuore; lasciano che la loro mente sia assalita da mille dubbi, che instilla in essa l’astuto nemico che coglie ogni attimo di debolezza per assalire e affondare i suoi artigli.

Poveri figli miei! Che ne sarà di loro, se, in fretta, non muteranno vita? Io, Io, Dio, li ho creati per la felicità; la mia onda soave li vuole condurre verso il porto sicuro, ma essi si ribellano, cercano di staccarsi da me per essere liberi, come sostengono, di fare ogni cosa che a loro è gradita! Quanta stoltezza in questo tempo! Quanta stoltezza intorno! L’uomo, morso dal peccato d’origine, è debole, è fragile, è soggetto ad errore; tende a compiere il male, perché la sua natura è corrotta ed insidiata, continuamente, dal mio, terribile, nemico.

Sposa cara, il mondo lo capisca, lo capisca in tempo! Prima che sia troppo tardi, lo comprenda: se l’uomo non si volge a me, Dio, col cuore e con la mente avrà tanta tribolazione ed angoscia quanta non ne ha mai avuta nel passato. I tempi conclusivi, come è già stato predetto, portano con sé una tribolazione che può paragonarsi alla mia crocifissione in Croce, alla mia agonia, alla mia morte.

Il mondo, prima della fine, dovrà affrontare una grande sofferenza che può essere abbreviata ed attenuata soltanto dalle preghiere continue, unite al mio, supremo, sacrificio che si rinnova ogni giorno su di ogni altare della terra.

Pregate, miei fedeli, pregate ed offrite piccoli e grandi sacrifici. Pregate perché la tribolazione, che ha da avvenire, sia breve ed attenuata d’intensità. Pregate perché il mondo colga ogni occasione, che Io offro, per alzare il volo verso le mete eterne.

Diletta, oggi ti mostro una scena particolare. Vedi l’Umanità, scissa come in due parti. Vedi uccelli dalle ali nere che volano, come corvi rasenti alla terra, e beccano il sudiciume che in essa è presente. Guarda che stormo enorme lì, davanti ai tuoi occhi: sembra una grande distesa nera di pece che mette grande tristezza!

Guarda ora in alto: stormi di candide colombe volano, felici, nel Cielo azzurro e sereno; si librano leggere nell’aria e sembrano emettere raggi luminosi, colpite, come sono, dal sole. Esse intrecciano mille voli, ma tendono sempre verso l’alto più alto e nessuna, come puoi constatare, abbassa il volo.

Osserva quello che sta accadendo ora, proprio in questo momento: alcune colombe alzano di molto il volo, come spinte da un impulso misterioso. Dietro di loro, si alzano altre; altre, ancora, quelle che sono più in basso, colgono il richiamo e seguono. Guarda, mia sposa, che splendido stormo, dalle ali bianche e luminose, attraversa i cieli che lo accoglie fremente come di gioia ed esultanza! Queste colombe rappresentano le anime belle che, sospinte dallo Spirito Santo, volano sempre più alto, sempre più alto e prendono le distanze dalla terra, divenuta sempre più lontana. Io le attraggo a me ed esse mi seguono con gioia.

Gli uccelli, che hai visto volare basso e nutrirsi del marciume della terra, sono le anime smarrite che volgono il loro interesse solo alle miserie della terra, si nutrono di fango e si pascono solo di sudiciume. Come vedi, il loro volo è radente, sempre più basso: ormai, le loro ali sono appesantite dal sudiciume che su di esse si è attaccato. Come faranno queste a liberarsene?

Uno vola accanto all’altro, si ciba delle stesse sconcezze: sembra che per costoro il Cielo non esista più; hanno fatto del loro ventre un idolo, al quale sacrificare tutti se stessi!

Sposa, sono in gran numero questi uccelli, come vedi. Essi rappresentano varie categorie di peccatori: sono ladri, lussuriosi, adulteri, ingannatori di ogni genere. Alcuni hanno le piume di colore diverso, in parte bianche ed in parte nere, hanno artigli ben nascosti e denti ben appuntiti che, però, non mostrano; l’aspetto esterno sembra innocuo. Invero, sono assai pericolosi ed aggressivi: sono gli ipocriti che all’apparenza ingannano col loro aspetto innocuo, ma, quando si avvicinano per bene, mostrano le insidie della loro natura!

Sposa amata, guardatevi dagli ipocriti di questo tempo: guidati dal loro, astuto, maestro di menzogne, sanno ben dissimulare e non è difficile per i miseri cadere nella loro trappola! Vedi, poi, in grande quantità anche i ladri, coloro che frodano nel commercio e nelle loro attività. Se essi non si affrettano ad imitare Zaccheo, ti dico, Io, Io, Gesù, ti dico, che assai triste sarà la loro sorte! Vedi, poi, una nutrita schiera di adulteri: sono i divorziati, alcuni dei quali, pur vivendo in grave peccato, osano accostarsi spesso alla mia mensa Santissima. Si ravvedano, costoro, sposa mia, si ravvedano, presto, mantenendo la castità del corpo e della mente; diversamente, la loro sorte sarà assai dura!

Vedi, poi, i falsi profeti che parlano con la bocca del mio nemico e si sono separati da me, dopo avermi ben conosciuto. Ritornino costoro sui loro passi, ritornino a me, pentiti e mutati! Non godo, certo, della loro rovina, ma desidero che ritornino alla luce e rinneghino il passato di tenebre.

Sposa cara, supplica, prega per queste categorie di peccatori: lo Spirito Santo li guidi alle giuste scelte!

                                                                                  Vivi in me, diletta. Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

 

 

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

06.12.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Piccoli cari, volate col cuore e con il pensiero verso Dio: egli è la felicità, alla quale il vostro spirito tende. Siete stati creati per questo, figliolini cari, siete stati creati per volare come aquile e non per strisciare come bruti impazziti. Guardo con pena e preoccupazione i figli di tutto il mondo: vedo quelli che camminano bene; vedo, però, anche quelli che sviano a destra o a sinistra.

Tutti sono davanti al mio sguardo. Contemplo la scena umana in ogni sua parte. Sono piena di felicità per voi, miei piccoli fedeli, pieni di amore per Gesù e per me.

Quando mi parlate, come si fa con una madre che tutto comprende, Io vi ascolto, attentamente, e gioisco, nel vedere la vostra fiducia, il vostro abbandono. Siete come bambini che corrono intorno alla madre, perché hanno paura dei pericoli che li circondano, di quelli minacciati, di quelli effettivi. Siete i miei bambini, che Io amo, infinitamente.

Il nemico di Dio non perde occasione per digrignare i denti, per mostrare i suoi artigli, molto affilati; non temete, miei amati, non abbiate alcuna paura: Io sono con voi in ogni attimo della giornata. Chiamatemi con la sicurezza di essere sentiti.

Potrebbe una madre non soccorrere il figlio che si trova nel grande bisogno? Può il suo cuore, dolcissimo, lasciarlo gemere, senza intervenire subito? Sapeste quanto ognuno di voi mi è caro!

Mi siete stati affidati dal mio, adorato, Gesù: voglio che tutti, proprio tutti siate nella gioia oggi e, poi, per l’eternità.

Riguardo ai mali presenti, posso abbreviarli ed attenuarli, ma non eliminarli. Vi tengo per mano e vi accarezzo, dolcemente. Il vostro futuro sarà splendido, non come pensate voi, molto di più, di più: mente umana non può abbracciare quello che ha preparato la mente Divina per i fedeli di questo, difficile, tempo.

Pensate alle cose più belle, più pure, più Sante, a quelle che a stento la vostra mente può raggiungere. Pensate ai progetti di felicità, che avete fatto un giorno, che avete atteso, invano, nel vostro cuore: ebbene, non quelli solo diverranno una realtà, ma altri, che Gesù ha pensato per voi, perché foste al massimo della gioia.

Nessuno potrà dire di aver mai sentito accadere ciò che accadrà, perché a nessun uomo mai sulla terra è stato concesso tanto, quanto a voi viene ora concesso. Lo so che non vi meravigliate delle mie parole: chi sperimenta in sé ogni giorno, in ogni istante l’infinita dolcezza di Dio non può che aspettarsi da lui le delizie più sublimi.

Guardate, figli cari, ad ogni, vostra, giornata: vedete come Gesù provvede a tutto, non solo alle cose più grandi, ma è attento anche alle piccolezze, così, come una madre buona non si preoccupa solo di nutrire e pulire il bimbo, ma lo culla, lo accarezza, lo bacia, teneramente, gli parla, dolcemente.

Ecco Gesù, ecco Gesù che viene nella storia per la seconda volta visibilmente, viene per i suoi amici, quelli che lo hanno chiamato ogni giorno, dicendo: “Vieni, Gesù! Vieni, Amore! Vieni, unico mio Amore; vieni da noi che ti attendiamo! Guarda: la strada è ornata con mille fiori profumati! Guarda quanti colori; per te, Amore, abbiamo colto i più belli. Non ci siamo riposati un attimo perché il tappeto fosse il più bello per te, per te che sei il più bello dei figli di uomo! Ti vogliamo, Gesù, Dio, Amore. Ti vogliamo come Re, il nostro Re, da adorare, al quale obbedire e col quale godere. Ecco, vogliamo vedere il tuo volto, soavissimo, vederlo sempre, vivere di questa, splendida, gioia!”

Chiamatelo, invocatelo, invitatelo! Ogni uomo desideri la sua presenza!

Tenete tra le mani la Santa corona. Pregate, pregate col Rosario tutti, tutti, ogni giorno!

Verrà, verrà, presto, prima di quanto crediate.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima