Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.12.97

 

 

Eletti, amici, che mi amate, grande è la mia pena in questi tempi, conclusivi. Restate vicini al mio Cuore e consolatelo, perché molte mie, amate, creature predilette si avviano verso la rovina e non sentono la mia voce amorosa che le chiama a sé.

 

 

Sposa cara, grande è la mia passione in questo tempo, cruciale. Vedo che questa, povera, Umanità si è lasciata ingannare e soggiogare dalle potenze del male; Io chiamo, chiamo con immenso Amore ogni uomo, ma non trovo risposta!

Il mio popolo, prescelto come guida e luce per gli altri, sta deviando sempre più e non è guida, ed ha perso la sua luce ed il suo sapore, perché il serpente ha provato a sedurlo e ci è riuscito.

Soffro, sposa cara: le mie ferite sono profonde ed ogni momento me ne vengono inflitte di nuove! I peccati degli uomini sono tanti e tali, da non poter essere più contati: chi ha deviato continua a deviare; chi ha errato affonda sempre più nell’errore. Amo, immensamente, ogni creatura umana e per tutti ho progetti di pace e d’Amore. Non sono amato, sposa cara, non sono amato: i miei figli deviano, gravemente, e non osservano quei santi precetti, che Io ho inciso nel loro cuore, danneggiano gravemente se stessi ed offendono me, Dio!

Ho aperto vie e sentieri nuovi ovunque, piccoli sentieri e vie ben illuminate che conducono al mio Cuore; i miei figli, però, li scansano e preferiscono percorrere fino in fondo quelle che il mio nemico sta indicando. Guarda, mia diletta, quanti errori e quanta deviazione ovunque! Passano i giorni, ma nulla cambia; scorrono gli avvenimenti, definitivi ormai, ma gli uomini perseverano nel male.

Pensa al progetto, sublime, che ho fatto per ogni uomo della terra e pensa che questo è proprio il tempo della sua realizzazione, piena. Sai anche che a questo progetto occorre, però, aderire col proprio comportamento. Vedendo tanto sviamento ovunque, chi potrà godere i miei, splendidi, doni che mi precedono?

Amata, oggi voglio farti felice in maniera particolare; voglio che il tuo cuore esulti, per quello che sta per avvenire e che ti mostro in visione. Guarda bene, diletta: davanti agli occhi tuoi è scomparsa la scena della terra, come se la realtà si fosse dissolta in un attimo. Ti mostro una scena del Cielo che sta per realizzarsi per chi si è preparato a viverla. Vedi la stella, luminosissima, che si avvicina sempre più; vedi quanto splendore! Prima, appare lontana nel Cielo, così come ogni altra stella; ma questa diviene sempre più visibile, come se fosse un sole nuovo che lascia lo spazio per avvicinarsi alla terra. I colori sono assai tenui che si distinguono in essa e nessun suono ancora è percepibile. Vedi come un grande fiore luminoso, che mostra il suo incanto, come si avvicina ed i petali, ad uno ad uno, si aprono, lentamente. Guarda bene cosa appare nel mezzo: è un grandioso calice, pieno di Ostie consacrate, da cui si sprigionano raggi lucentissimi. Il fiore si apre sempre di più ed appaiono delle figure umane, assai lievi, splendide nei lineamenti, che si distinguono sempre di più. Esse si dispongono in cerchi concentrici e schiudono le labbra in una sublime armonia di voci. Il canto ti manda in estasi, tanto è dolce e soave. Non si distinguono le parole; solo una frase colpisce bene il tuo orecchio: “Ecco si sta per compiere il progetto, sublime, di salvezza universale”. Le altre espressioni non sono percepibili al tuo orecchio, perché il loro senso deve restare ancora nascosto, fino al giorno nel quale ogni orecchio sarà in grado di comprenderlo.

Vedi ora come i miei angeli si accostano al grande calice e ciascuno prende un’Ostia nelle mani e si diparte da esso. Il fiore è restato privo dei suoi petali che, soavemente, si volgono verso la terra con volo rapido e soave. Guarda ora che accade: ogni figura angelica ritorna, dopo essersi allontanata un poco; ha tra le sue mani un candido giglio che depone accanto al calice, ai piedi di esso. Tutti gli angeli che si erano dipartiti, in un attimo – così pare il tempo – sono tornati al loro posto, tenendo nelle mani il candido fiore profumato, dai petali di seta, delicati.

Quando tutti i gigli sono deposti attorno al calice, ormai vuotato del suo contenuto, vedi i cerchi concentrici chiudersi sempre più, mentre continuano il canto soave ed il movimento armonioso. Guarda, diletta sposa: i petali ad uno ad uno si chiudono; il fiore si chiude col suo contenuto,

prezioso, e la stella luminosa si allontana, fino a scomparire dalla tua vista. Resta, però, l’immensa dolcezza della visione. Gioisci, sposa amata, gioisci, perché, come hai potuto ben vedere, il tempo della grande felicità è assai vicino e tutti i gigli lo godranno, presto. Ciò che ho preparato per i miei diletti, che mi resteranno fedeli in tanto sconquasso generale, nessuno può nemmeno immaginarlo. Mente umana non può abbracciare il progetto Divino, ma deve solo lasciarsi condurre, soavemente, dalla mia onda amorosa, fiducioso ed abbandonato, senza fare resistenza, fino al momento in cui la mente, colpita dal mio raggio Divino, è in grado di afferrare anche l’inafferrabile.

Dico, quindi, ai miei figli fedeli: siate perseveranti anche nella grande bufera; state nel mio Cuore ben saldi e nulla avrete da temere dagli avvenimenti che si compiono. State ben saldi in me, piccoli, che vivete del mio Amore e vi nutrite del mio Corpo Santissimo, degnamente.

Il futuro che incede è il mio futuro. Ogni giorno è il mio giorno per molti: giorno di esultanza grande per chi mi ha atteso con perseveranza ed amore; giorno di lutto per colui che mi ha respinto, mi ha ingannato, mi ha tradito, continuamente.

Resta in me, amata sposa. Godi le delizie, che oggi ti porgo, e fa’ le opere, che Io ti suggerisco di compiere.

                                                                                  Ti amo. Vi amo.

 

                                                                                              Gesù

Opera scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

 

12.12.97

 

 

La Mamma parla agli eletti

 

 

Figlioli cari, adorate Gesù nel vostro cuore. Adoratelo in ogni momento, perché soffre molto: sta soffrendo la sua, ultima, passione, per la rovina delle anime. Consolate quel Cuore dolcissimo che solo Amore offre anche a coloro che tanto lo lacerano col peccato.

Piccoli cari, vedete tanti uomini vivere bene, godere, anche se sono morti nello spirito perché affondati nella melma del peccato. Quanti si dicono: “Com’è possibile questo? Il gran peccatore dovrebbe essere annientato, punito, eliminato dalla terra!”

Questo non accade, se non dopo tempo: Gesù pazienta assai, richiama all’obbedienza, cerca di mutare il cuore in ogni modo; se dovesse agire, come molti pensano, chi si salverebbe? Pensate, miei piccoli, alla gravità del peccato: non ad un uomo ci si ribella, ma a Dio, Creatore di ogni cosa ed anche della vita stessa del peccatore. Non ci sarebbe pena sufficiente per una simile colpa; egli, invece attende, come un mendicante alla porta, attende un cambiamento del cuore, una illuminazione della mente.

Figli, quante volte vi siete chiesti: “Possibile mai che, dopo avvertimenti e prove di ogni genere, le persone restino tali e quali? Non muta nulla e quello che era è, quello che accadeva accade, continuamente!” Pensate che siano insufficienti gli stimoli? Pensate che siano cessate le occasioni e che l’anima nell’oscurità sia abbandonata e negletta? No, affatto: Dio parla, continua a parlare, Dio interpella, continua ad interpellare, ammonisce, chiama, perché vuole ardentemente la salvezza del peccatore, non la sua rovina! Perché, secondo voi, allora non si verifica alcun mutamento, specialmente, in questo tempo così conclusivo?

Piccoli miei, la risposta è semplice: chi è nel peccato e non fa nulla per risollevarsi, chi non punta i piedi con tutte le sue forze per togliersi da esso resta prigioniero. Il nemico di Dio gioca con lui come riesce: più è debole, più il gioco gli riesce facile. Ebbene, figlia cara, oggi al nemico il gioco è divenuto assai facile, al punto che ottiene i risultati che vuole, senza neppure troppa fatica. Vedi ciò che accade nella moda, indecente, di oggi: ha così convinto i soggetti a fare a modo suo che quasi nessuno si ribella più. Il male è divenuto abitudine che non colpisce più le coscienze, tanto è radicato!

Vedi, figlia cara, questo lo sperimenti giorno per giorno ed il tuo cuore ne è lacerato profondamente. L’illecito è divenuto lecito davanti agli occhi di molti, non solo del gregge, ma anche del pastore che dovrebbe indicare la via giusta e guidare saggiamente.

Chi vuole opporsi al terribile andamento delle cose trova ostacoli e beffe ovunque. Questa, figlioli, è la realtà di oggi in molti paesi del mondo.

Si sorride davanti al male o si sospira rassegnati, impotenti, delusi. Molti mi chiedono: “Mamma cara, cosa posso fare? Se parlo, nessuno mi ascolta; tutti, anzi, mi girano le spalle, scostandomi!”

Piccoli cari, quando è il caso, parlate pure; se invece ritenete più utile tacere, lasciate che solo il vostro esempio guidi. Testimoniate con l’azione, quando la parola diviene inutile, con l’esempio, quando altro mezzo non c’è.

Siate fedeli a Gesù in ogni istante della vostra vita. Non stancatevi. Certo, siete pecore tra i lupi, Gesù già ve l’aveva preannunciato; accanto a voi, poi, c’è la sua presenza. Non siete soli in questa, aspra, battaglia, non siete, certo, soli: gli angeli ed i santi si assiepano intorno a voi, che portate l’Altissimo dentro il vostro cuore; adorano Gesù che vive in voi e nello stesso momento hanno il compito di aiutarvi e sostenervi. Ricordate bene che siete in buona compagnia e sostenuti da mani potenti.

Proseguite, gioiosi, perché la vittoria è certa.

                                                                                  Vi amo. Ti amo.

 

                                                                                              Maria Santissima