Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.12.97
Eletti, amici cari, siate docili ed obbedienti;
abbiate piena fiducia in me e vedrete le mie meraviglie compiersi giorno dopo
giorno.
Sposa
amata, vi ho preparato un futuro di gioia e di pace. Siate docili ed obbedienti
alla mia parola, seguite i miei insegnamenti, quelli che vi ho dato in questi
grandi anni, nei quali la mia presenza è stata, più che mai, sensibile e percettibile.
Questa fase del processo è assai delicata: dovete mettere in pratica, ora,
quello che avete capito. Lo Spirito Santo opera in voi, incessantemente, nel
presente e la sua azione diverrà sempre più incisiva. Ogni giorno vi chiederò
qualcosa, vi chiederò qualcosa per porgervi molto, sempre di più, fino al
momento culminante, nel quale avrete la mia visione: allora, solo allora
coglierete il premio delle vostre fatiche.
Il tempo
è vicino, il tempo è questo, nel quale state vivendo. Lasciatevi condurre,
dolcemente, dalla mia tenerezza verso le spiagge luminose e tranquille del mio
regno beato.
Se
vedete intorno nuvole minacciose e nere, non preoccupatevi; se vedete la bufera
infuriare e trascinare via, non gemete, perché così deve avvenire. Quello che accade
deve accadere: il male è divenuto un oceano sconfinato che lambisce ogni terra,
è penetrato nel profondo di ogni società. Il mio nemico ha operato, senza mai
prendersi riposo, ha operato e continua a farlo, incessantemente, mentre gli
uomini continuano ad oziare, a non capire, a vivere come se il cuore non
palpitasse e la mente fosse immersa nelle tenebre più cupe.
Vedi
come rapidi scorrono i giorni: questi, lo sapete, sono ormai gli ultimi, quelli
nei quali tutto deve compiersi, tutto accadere. Le mie creature predilette sono
cadute in un torpore patologico; si sono contagiate le une con le altre e non
si ridestano, non dànno segni di risveglio. Eppure, tutto l’Universo annuncia
tempi nuovi e vita nuova.
La Madre
mia Santissima chiama ogni figlio con Amore infinito e lo invita a liberarsi
dalle catene del peccato che lo avvincono, lo invita a vincere sul male, senza
restarne prigioniero.
Sposa
cara, quanti ascoltano la sua voce, accorata e dolcissima? Ormai, è ora che
ogni uomo risponda a questo invito, è ora di reagire alle terribili insidie di
un nemico ingannevole e feroce.
Ecco, la
mia luce vuole dissipare le tenebre dell’ignoranza, vuole che l’uomo capisca il
valore della sua vita ed il grande significato di essa.
Diletta
mia, sono troppi coloro che vivono come esseri senza intelletto e senz’anima,
prigionieri delle spire di un serpente astuto. Proprio in questo momento
concedo ad ogni uomo della terra la facoltà di liberarsi dalla stretta: elargisco
grazie speciali, in gran numero, grazie quali prima mai sono state concesse in
tale modo.
Mia
diletta, ogni uomo di buona volontà, che oggi vive sotto questo Cielo, può
salvarsi, se vuole. Il mio Amore vuole a sé ogni uomo; si deve compiere il mio
progetto in tutto il mondo, in ogni angolo della terra da oriente ad occidente.
Desidero, però, cuori pronti ad aprirsi alla mia grazia e menti decise a
liberarsi dalle nebbie cupe e tenebrose.
Sposa,
ripetilo ai fratelli, ripetilo, senza stancarti che Io, Io, Gesù, non voglio
che alcuno si perda: non c’è peccatore, per quanto incallito sia, che debba
perdere la speranza di salvezza. Vengo ancora nel mondo come bimbo quest’anno
per portare la gioia ad ogni cuore, vengo per liberare ogni uomo dalla sua
schiavitù. Certo, vedi tanto male intorno: la disobbedienza ormai è totale. Una
lebbra ha contaminato il mio popolo, una lebbra assai grave che ha colpito il
vecchio ed il giovane, il ricco ed il povero. L’uomo, che si è allontanato dal
mio Amore per vagare da solo in cerca di nuove esperienze, ora si trova in un
deserto arido ed insidioso, dal quale non riesce più ad uscire. Ebbene, sposa
cara, anche ora Io, Io, Gesù, ho compassione di queste mie creature, misere e
smarrite, che cercano, senza trovare, chiamano, senza che alcuno le ascolti,
sono affamate, ma non c’è chi porga cibo, sono assetate, ma non si trova chi
offra da bere.
Sì, mia
diletta: ho compassione di tanti indigenti e non voglio che periscano, senza
prima averli ancora chiamati a me. Vedi, cara: i miei angeli sono sparsi
dovunque, hanno cibo per tutti e bevanda per gli assetati. Voglio risollevare
il mio popolo, voglio nutrirlo col mio cibo e renderlo ancora forte e vigoroso.
Sposa
cara, porgerò ancora ogni grazia; porgerò il mio dono, sublime, anche a chi non
lo merita, perché Io sono Dio, non uomo, e non amo, come un uomo ama, ma come
Dio ama. Offro tutte le possibilità al mio popolo di salvarsi: una pioggia,
fitta di doni, cadrà sulla terra in questo, grande, Natale. Il piccolo bimbo,
che vedete nelle cullette dei vostri presepi, è ricco di doni che vuole
offrire, come mai in precedenza; ma siate pronti ad accoglierli nel momento in
cui vi vengono porti. Chi rifiuta ora rifiuta per sempre. Chi non li comprende
ora non ci riuscirà più, in seguito.
Ecco,
cara sposa, quello che voglio dal mio popolo in questo grande momento: desidero
che distolga lo sguardo dalle vanità e dalle inezie del mondo, che infranga gli
idoli, falsi e bugiardi; desidero che vesta il sacco della penitenza e si
cosparga il capo di cenere, per gli errori commessi.
Desidero
che ognuno guardi alla sua vita e ne corregga il corso, se è contrario al mio
volere. Desidero che il mondo torni a me e s’immerga nel mare infinito della
mia misericordia. Voglio salvare ogni uomo, desidero che gioisca e goda, come
mai in passato. Ho preparato un mondo di meraviglie, mai viste, per ogni uomo
che abbia buona volontà. Mostro ad ognuno la via: c’è un raggio guida per ogni
uomo sia del mio popolo sia di ogni altro. Seguite, seguite il vostro raggio! Quello
che gli occhi dell’intelletto e del cuore vedono non è un raggio qualunque:
proviene da me e vuole che entriate nella pace del mio regno.
Ogni
uomo segua la sua guida, speciale per ciascuno, secondo le sue caratteristiche
e le sue esigenze. Venite a me, uomini della terra! Venite voi, che siete tanto
stanchi ed affaticati, ed Io vi consolerò! Venite voi, che vi sentite svuotati:
Io vi riempirò del mio Spirito e sarete felici!
Diletta,
è sorto un nuovo, grande, giorno. Offrimi ogni istante, opera secondo il mio
volere e non darti pensiero per il futuro: ho preparato con cura ogni cosa;
gusterai sempre più le meraviglie del mio Amore.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
20.12.97
La Mamma parla agli eletti
Piccoli
cari, ecco un momento di immensa gioia: Gesù nasce anche quest’anno per voi.
Gesù vi
porge le sue manine e vi dice col suo sorriso: “Gioisci, figlio di Dio,
gioisci, perché per la gioia sei stato creato. Vedo il tuo viso triste, vedo la
tua fronte imperlata di sudore, l’aspetto un poco sofferente; ti dico di stare
lieto, di attendere e sperare in me. Offrimi ogni attimo di vita, offrimi il
dolore, la tristezza, il sacrificio di ogni giorno ed Io, Io, Gesù, trasformerò
il dolore in gioia, la tristezza in esultanza, il sacrificio in merito: vedi le
meraviglie che posso compiere per te! Farò questo e farò anche altro: attendi
con fiducia, opera con amore; sei già entrato nei miei tempi. Tutto sto per
mutare, tutto per trasformare. Vieni, diletta, mia, creatura. Vedi: queste mie
braccia sembrano piccine piccine, quelle solo di un
bimbo appena nato; invece, sono grandi, immense, possono abbracciare ogni uomo
della terra e vogliono abbracciarlo, vogliono circondarlo di tenerezza
infinita!”
Ecco
cosa dice il mio piccolo Gesù ai figli di tutta la terra. Ascoltatelo, perché
vuole il vostro bene. Non lasciate che la vita scorra nel peccato e nel tedio;
lasciate che egli la colori con l’incanto della sua bontà, del suo sorriso. È
un bimbo Santissimo che vi sorride, è il Re dell’Universo che vi vuole accanto
a sé per offrirvi i suoi, magnifici, doni.
Piccoli
cari, sono molti coloro che per un attimo si emozionano, si commuovono; ma poi
torna tutto come prima, peggio di prima! Quest’anno non sia così, figli
amatissimi, ve ne prego! Non è un anno qualunque: è l’anno degli anni e ogni
istante è speciale, ogni attimo decisivo, ogni respiro un dono unico.
Piccoli
cari, vedo già i vostri occhi spalancati: quante cose vorreste sapere e quante
chiedere! Accontentatevi di quello che già sapete, che già conoscete, non
vogliate sapere di più, quello che potevo dirvi già ve l’ho detto; altro, però,
saprete non da me, piccoli, tanto amati, ma da Gesù stesso. Egli vi dirà il
resto, egli vi rivelerà tutto e vi dico: quello sarà il momento più bello della
vostra esistenza, perché vedrete coronati tutti i vostri sogni, i desideri più
sublimi, vedrete il volto di Dio Amore che non ha dimenticato nulla, proprio
nulla. Troverete il piccolo fiore, donato un giorno con l’innocenza e la
purezza di un bimbo; troverete la rosa, che avete posto ai miei piedi
quell’altro giorno; troverete il sospiro, nascosto al mondo e noto solo al
vostro Dio. Anche la lacrima è stata raccolta, come perla preziosa, e posta
nello scrigno Divino. Nulla, insomma, davanti a Dio va perduto: quello che
avete offerto è lì, davanti a Gesù. Con gioia rivedrete questo, vostro, passato
e quanta esultanza proverete nel cuore!
In
questo momento vedo un’ombra sul vostro viso e leggo il pensiero che la
determina, è questo: “Come Gesù si ricorda le cose belle da me fatte, certo,
saranno presenti davanti a lui anche le ‘birichinate’, perché egli non si
dimentica di nulla”. Ebbene, vi dico che Gesù tutto ricorda, certo, ma le
‘birichinate’, volontariamente, le scorda, perché grande è il suo Cuore,
grande, splendido, sublime, generoso, colmo di bontà! Il peccato perdonato è il
peccato cancellato. Non dovrete più arrossire per esso: resterà un segreto tra
Gesù e voi, che nessuno saprà mai.
Figli
cari, oggi v’invito ad adorare il piccolo bimbo nella culla, a rinnovare a lui
tutte le promesse di fedeltà e di amore. Siano, però, sincere, perché non si
può ingannare Dio Altissimo: egli sa tutto e conosce il pensiero che nasce,
prima ancora che si formi nella mente.
Siate
sinceri, sinceri e puri, bimbi col bimbo; porgetegli le vostre braccia ed
accoglietelo sul cuore: quante delizie sentirete in voi! Chi abbraccia il
piccolo Gesù abbraccia la pace, la felicità, il vero Amore. Quando, poi, lo
avrete riposto nella culletta, in voi ci sarà il dono, che vi ha offerto; sarà
chiuso in voi e vi riempirà di esultanza ma ve ne sarà anche per gli altri, per
i fratelli, che avete vicino, per i familiari, che avete in casa, ce ne sarà
anche per i lontani: quanto ricchi vi lascerà quell’abbraccio!
Guardate
ora gli occhi del mio, piccolo, Gesù. Lo stringo tra le braccia, ma egli non
sta fermo, si muove, si agita, sussulta di gioia e i suoi occhietti vi guardano
sorridenti: è felice, è tanto felice, perché voi lo amate, operate per lui, Gli
preparate una splendida strada di fiori freschi e profumati.
Vi
amo. Ti amo, figlia cara.
Maria
Santissima