Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.12.97
Eletti, amici fedeli, in questo grande Natale vi
colmo delle grazie maggiori; con questi doni proseguirete, fino a quando
vedrete il mio volto e la gioia sarà completa.
Sposa
amata, mai Natale è stato più ricco di doni per l’Umanità intera. Molto
concedo, molto, più di quanto ho concesso in passato perché ciò che deve
accadere in questo tempo mai è accaduto prima. State sereni nelle vostre case
ed attendete il compimento della mia volontà su ciascuno di voi: vedrete di
giorno in giorno la dovizia dei miei doni emergere e grande sarà la gioia e
grande la forza che ne avrete. Il mio Spirito scende su di voi, copioso: la
ricchezza è proporzionata all’apertura, che avete ad esso.
Benedetto
chi si è concesso interamente alla mia tenerezza! Benedetto chi mi ha
spalancato la porta del cuore ed ha atteso che Io entrassi: ora è ricco, ricco
di una ricchezza sconfinata, ora è felice di una felicità incommensurabile!
Sposa amata, questo Natale è speciale per il mondo cristiano: sono entrato tra
voi carico di doni unici, quali in passato non ho elargito, grandi doni per un
grande momento, grandi doni per sostenere con forza adeguata lo svolgersi dei
fatti.
Voi
vedete nella povera culla un bimbo ignudo, vedete tendersi le sue manine per
accogliervi: aprite il vostro cuore a questo bimbo! Io, Io, Gesù, per voi mi
sono incarnato, per voi ho preso carne umana, pur restando Dio, perché voi
poteste un giorno divenire simili a me.
Ho
innalzato fino al più alto dei Cieli una creatura umana perché anche voi
poteste seguire la sua sorte, felicissima. Ciò che Adamo vi ha tolto Io Gesù ve
l’ho restituito; ciò che Eva ha perduto la Madre mia Santissima vi ha ridato.
Piccoli,
piccoli, che mi seguite fedelmente e non altro desiderate che seguirmi e
servirmi con amore, non togliete questa notte lo sguardo da quella culla del
presepe, senza aver compreso bene quanto è immenso il dono che avete ricevuto,
Io, Io, Gesù, voglio vivere in voi per sempre, voglio riposare nella culla del
vostro cuore ed elargirvi di giorno in giorno i miei doni più belli.
La
Madre, col mio consenso, vi ha rivelato un grande segreto: tenetelo ben chiuso
in voi, fino al momento del suo compimento.
L’ho detto,
diletta sposa, che questo Natale avrebbe avuto un dono di massima grandezza per
coloro che hanno creduto in me, hanno sperato in me, hanno chiamato me in ogni
istante.
Beato
l’uomo che non si è fatto avvincere dalle catene del mondo! Beato l’uomo che
per me ha lasciato dietro le spalle le vanità del mondo! Beato l’uomo che ha
sofferto, pianto, rinunciato a tutto per venirmi dietro: ti dico, mia cara, che
ha lasciato il nulla per possedere il tutto ed ora è ricco, più di qualunque
altro uomo.
Io, Io,
Gesù, posseggo la vera ricchezza, quella eterna, che nessuno può rubare e
distruggere.
È giunto
il tempo nel quale ogni ricchezza si dissolverà; c’è un vento, violentissimo,
che trascina via tutto: è il vento della purificazione finale; tutto ciò che
contribuisce alla rovina umana sarà portato via e l’uomo resterà spoglio delle
vanità, che si è costruito, aiutato dal mio astuto nemico. Non il superfluo
soltanto, ma il necessario per vivere sarà tolto a tante nazioni ricche e
cambierà la sorte di molti uomini che vedranno la loro rovina finanziaria ed il
crollo di tutti gli idoli, sui quali confidavano.
Guardate,
uomini, quel bimbo nella culla, ma con occhi speciali quest’anno. Egli è
cresciuto: è Uomo adulto, è Re potentissimo che calpesta la terra, ancora invisibilmente,
per venire a prendere possesso del suo regno. Lo vedrete, lo vedrete da ogni
angolo e sentirete dire: “È qui. È lì. È sopra. È sotto. È in un luogo. È in un
altro”. Non preoccupatevi di correre dove vi chiamano; state pure, tranquilli,
nella vostre case: dove siete Io vengo, dove siete vi verrò incontro.
Tempo
grandioso questo per i miei figli fedeli ed obbedienti, che il nemico non è
riuscito a convincere a seguirlo, tempo d’immensa felicità, perché il mio
Spirito sta operando in essi i miracoli grandiosi per preparare i cuori al mio
prossimo ritorno.
Sposa
cara, so che sei profondamente amareggiata, perché sono in tanti a non credere
a ciò che ho annunciato: chi non crede che sta per sostenere il più grande
esame della sua vita non si prepara, non si preoccupa di lasciarsi trovare
pronto e pensa solo alle cose vane, rimandando ad un tempo molto lontano ogni
preparazione. Invece, mai come ora essa serve subito e deve essere immediata,
rapida, efficiente, completa. L’esaminatore non è un uomo, che si lascia
ingannare, raggirare, corrompere e sviare; l’esaminatore, sposa mia, sono Io,
Io, Gesù, sono Dio e conosco ogni cosa, leggo il pensiero nascente e conto i
palpiti dei vostri cuori.
Sposa
amata, vengo con potenza nel mondo per giudicare il mondo. Vengo con massima
potenza, non più come bimbo, tremante, in una povera mangiatoia. Vengo con i
miei angeli ed i miei santi e tutti mi vedranno, da un angolo all’altro della
terra. Vengo, preceduto dai miei, infiniti, doni: li voglio porgere Io stesso
ai miei amati. Ho cominciato già la distribuzione da questo Natale: Io, Io,
Gesù, sono entrato nella vostra casa; Io, Io, Gesù, ho accarezzato la vostra
fronte imperlata di sudore; Io, Io, Gesù, vi ho preso la mano tremante e l’ho
stretta tra le mie, possenti e sicure.
Io, Io,
Gesù, in questo Natale ho fatto questo. Ciò che vi ho dato lo scoprirete in
seguito, specialmente nel momento, grande ed unico, che ormai è assai vicino.
Quando
guardate il bimbo, pensate a questo; pensateci, continuamente, e preparatevi ad
accogliermi, come il Re dei re deve essere accolto.
Non mi
serve solo una lacrima di emozione passeggera, non ho bisogno di sentire le
solite parole che si dicono sempre in queste circostanze e non corrispondono ai
fatti; voglio, invece, sincerità e purezza, voglio vedere cuori puri e menti
sgombre, perché in quei cuori vuole scendere il mio Spirito ed in quelle menti
vuole agire.
Le
volontà devono essere conformi alla mia: chi mi ama deve desiderare ciò che
desidero e respingere ciò che respingo. Solo in tale modo si dimostra il vero
amore.
Chi
discute, critica, non accetta, si ribella non è mio, non mi appartiene; in lui
non riconosco le mie sembianze e lo respingo da me. Gli dico: non ti conosco!
Non sei mio figlio; vattene!
Sposa
amata, non tremare e non gemere: è bene che ognuno capisca in tempo per
prepararsi al mio ritorno. Non aspettatelo, uomini, come stolti e storditi che
non sanno quello che fanno; riflettete, pensate, riflettete e ripensate, non
perdete neppure un solo attimo: quello che lasciate andare non tornerà più!
Sposa
cara, oggi sono tra le tue braccia come bimbo. Voglio riposare Io, Io, Gesù,
piccolo, tra le tue braccia, amorosissime. Sii felice con me.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
25.12.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, oggi è Natale: siate felici, assieme al piccolo Gesù! Egli vi porge i
suoi, grandissimi, doni che quest’anno sono grandiosi e stupendi.
Giorno di
pace, giorno di gioia oggi per coloro che si lasciano abbracciare dal piccolo
Gesù! Il mio piccolo oggi ancora sorride, come un bimbo della sua età; ma egli
non è un bimbo qualunque, figli cari, è Dio, è Dio che viene nel mondo anche
oggi, come venne venti secoli or sono, viene per offrire la sua Amicizia agli
uomini di tutto il mondo! Ma quanti anche quest’anno lo accoglieranno? Guardo
molti, miei, figli con preoccupazione, perché li vedo ancora indifferenti, li
vedo gelidi: non riflettono, non pensano, non osservano i segni, grandiosi, che
sono evidenti. Hanno chiuso gli occhi alle cose del Cielo, mentre li tengono
sbarrati davanti alle nefandezze, che offre il nemico in questo, grande e
significativo, momento.
Come
devo fare con questi miei, poveri, figli? Come far comprendere loro quanto è
pericoloso questo loro comportamento? Io parlo, ma non mi ascoltano! Io appaio,
ma non ci credono! Io voglio porgere loro la mano, ma essi si ritraggono! Cosa
posso fare di più?
Guarda,
figlia cara, il visetto del piccolo Gesù come diventa triste, quando gli
compaiono davanti costoro. Essi passano e non lo guardano; non gli mandano
neppure un saluto e neppure uno sguardo hanno per lui che li attende con le
braccia aperte per salvarli!
Quanti
sono quest’anno, figlia cara, gli indifferenti, i superficiali, quanti e non si
possono neppure contare, tanto sono numerosi! Queste sono le parole che rivolgo
a questi miei, amati, figli; con le orecchie non le sentiranno, ma Io le
trasmetto direttamente al loro cuore: figli amatissimi, Gesù anche quest’anno
nasce per voi, nasce per liberarvi dai lacci della morte che vi avvolgono; ma
voi dovete accettarlo, voi dovete collaborare con lui, voi dovete desiderarlo!
Egli è Dio, è vero: tutto può; l’Universo gli appartiene, la vostra stessa
esistenza è nelle sue mani; ma, se voi non volete accettarlo, egli non vi
forzerà. Egli non vuole imporsi con la forza, non vuole usare la violenza:
vuole essere accolto, spontaneamente. Capitelo, figli cari!
Guardate
dentro di voi, figli, guardate, figli ribelli: vedete che vuoto c’è nel vostro
cuore! Cercate di riempirlo con questo e con quello ma, come potete ben
constatare, esso si è ingrandito, si è fatto enorme. Senza Dio, voi non potete
mai essere felici. Figli cari, le cose del mondo non appagano, le cose del
mondo deludono, profondamente. Figli, vi vuole salvare la Mamma del Cielo, che
è scesa sulla terra, anche visibilmente e sensibilmente, proprio per questo
motivo, per voi; è venuta per prendervi per mano, come bambini capricciosi, e
condurvi fuori dal pericolo. Sappiate, però, che non vi voglio condurre a
forza, che non voglio usare la violenza, ma la convinzione. Vi dico anche che
il tempo non c’è, il tempo s’è consumato!
Oggi
invito te, figlia cara, e quelle anime belle, che tu hai preso per mano, a
pregare insieme a me per i ribelli del mondo: si lascino cambiare dallo Spirito
d’Amore, si lascino plasmare da lui! Siano ferventi le tue preghiere; le unirai
alle mie, offrendo, insieme, i sacrifici che Gesù ti chiede: molte sono le
anime in grande pericolo, molte ed i tempi non permettono indugi di alcun
genere!
Prega,
piccola mia, ma resta nella letizia, nella pace profonda, che Gesù ti ha
donato. Grande giorno è questo: è il Natale più importante dell’intera tua
vita.
Guarda
il piccolo Gesù come riposa sereno tra le tue braccia! Cogli le delizie che ti
porge ed offrile ai fratelli.
Ti
amo. Vi amo.
Maria
Santissima