Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
31.12.97
Eletti, amici cari, viene, come un lampo, il giorno
preannunciato. Voi siete pronti; rimanete sereni: Io vi conduco per mano.
Sposa
cara, siate lieti in ogni momento, perché la fede è in voi; siate gioiosi,
perché la mia grazia vi sostiene. Siate sostegno e guida per i viandanti, che
vedete spauriti e soli. Viene il grande giorno, viene, piccola mia! Il tuo
cuore lo anela, il cuore dei miei amici lo desidera. Sento le vostre parole
ogni giorno e ascolto le suppliche che mi rivolgete. Sto per realizzare
pienamente il mio piano e chi si è lasciato inserire in esso vedrà l’era nuova,
godrà per sempre le mie delizie.
Io vengo
per liberare l’Umanità dalle sue, terribili, catene. Vengo per fare lieta la
terra. Vengo, pieno di gioia, per donarla a pieno a chi mi ha desiderato, a chi
mi ha atteso, a chi mi ha chiamato.
Chi mi
ha adorato bimbo nella culla e mi ha offerto il cuore e l’anima sua mi vedrà
nella gloria ed entrerà con me in essa.
Tutti
voglio che possano avere la salvezza. Le grazie scorrono abbondanti ancora in
questo periodo; ma vedo che gli uomini, proprio quelli che dovrebbero coglierle
sono assai distratti, presi dalle vanità, storditi dalle inezie, che il mondo
deviato propone! Io vengo perché la giustizia trionfi sulla terra, la giustizia
che è divenuta solo una parola vuota, in molti casi. Vengo perché trionfi la
gioia, quella che è scomparsa sulla terra. Vengo, perché il male è divenuto un
oceano che travolge ogni cosa. Attendete, eletti, attendete, pieni di speranza,
il grande giorno, perché in un momento cadranno tutte le catene e non avrete
più vincoli insopportabili. Chi mi ha amato, obbedito, seguito vedrà la mia
salvezza; ma chi continua ad essere di ostacolo vedrà la rovina, che ha voluto,
che ha scelto, che ha desiderato.
Vieni con
me, sposa diletta: ti mostro una scena, significativa. Vedi l’immensità di
questa landa e osserva ora il Cielo: vedi due grandi stormi di uccelli
migratori, l’uno di colore candido, l’altro di colore nero che procedono,
insieme, nel Cielo. Guarda quanti sono: quasi lo oscurano! Ora osserva,
attentamente, quello che accade: lo stormo bianco si divide nettamente da
quello nero e prende una direzione diversa; quello nero, invece, scende e
sembra formato da uccelli rapaci, avidissimi di cibo ed aggressivi. La landa,
che pareva deserta, si anima: vedi una massa enorme di persone, in attesa, con
lo sguardo volto verso il Cielo, atterrite e sbigottite.
La scena
incute loro grande angoscia, perché la massa dei volatili ha oscurato il Cielo
ed un gran buio è caduto intorno. Gli animali si volgono, insieme, verso quella
gente, che non ha più difesa ormai, e ognuno cerca di fare preda e scempio.
Questa scena, diletta, non la faccio proseguire oltre perché non si turbi il
tuo cuore e non ti colga la tristezza. Ti mostro, invece, il viaggio delle
candide colombe che procedono, insieme, armoniosamente e sembrano una fitta
nube bianchissima che vuole avvolgere la terra. Guarda, mia diletta, e gioisci:
la candida nube si avvicina sempre più alla terra e prende la forma di croce
che diviene sempre più luminosa, fino ad essere così abbagliante, da non
potersi guardare. Anche questa parte della landa ora è animatissima: si vede
una massa, enorme, di persone in preghiera. Tutti sono in ginocchio e guardano,
stupiti, quello che accade nel Cielo che diviene sempre più luminoso, come se
le stelle avessero lasciato i loro spazi lontani per scendere più vicine agli
uomini. La croce che è comparsa nel Cielo ora è tutta splendore; si sentono
ovunque voci di gente che canta e prega, supplica e benedice, loda e gioisce.
Ecco
ricomparire ovunque le colombe candidissime che, però, non sono come in
precedenza: ciascuna di esse prende sembianze umane ed aspetto stupendo.
Ciascuna di queste si dirige verso un posto, dove si trova una persona in
attesa. Osserva la scena con attenzione: la candida colomba con volo lieve ed
armonioso si posa vicino ad un’anima che si trova in profonda orazione,
contemplando estasiata la splendida Croce, che ha adorato sempre sin dal suo
apparire.
Vedi ora
l’anima alzarsi in volo, assieme alla colomba che le indica la direzione e la
precede nel volo. Non vedi più ora corpi pesanti: essi sembrano aver perduto la
propria consistenza e, divenuti leggeri ed armoniosi, si muovono nello spazio
come agili libellule. Ora le anime sono in volo, leggere, armoniose: sembrano
fiori, spinti dal vento leggero di primavera. Vedi ora aprirsi il Cielo e
comparire una splendida meraviglia: un grande trono, luminosissimo, appare
davanti agli occhi di tutti ed un Re maestoso. Le anime ora sono davanti a lui.
Non si sente alcun rumore: c’è un profondo silenzio. Osserva bene il volto di
questi salvati; vedi: è raggiante, è felice di una felicità nuova che traspare
dal sorriso estasiato. Il Re, grande e possente, parla, ma non è dato ancora di
capire quello che dice, perché subito si alza un canto sublime e soave,
accompagnato da suono delicato di arpe Divine. Ascolta, gioisci, lasciati
penetrare da tanta soavità. È il canto del trionfo del bene sul male. Il grande
Re annuncia la vittoria finale, la chiusura definitiva dell’era del dolore e
l’inizio di un tempo senza tempo di gioia infinita. Resta pure un pochino ad
ascoltare queste note soavissime. Falle entrare nel tuo cuore e nella tua mente
e gioisci, diletta. Porta anche agli altri la tua gioia che è la mia, quella
che voglio donare a chi mi ha amato, mi ha obbedito, mi ha dato gioia nel tempo
della mia grande passione.
Sposa,
il nuovo giorno sia luce per coloro che hanno scelto la luce e gioia per coloro
che a me si sono volti per possederla.
Ti
amo. Vi amo.
Gesù
Opera
scritta dalla Divina sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
31.12.97
La Mamma parla agli eletti
Figli
cari, sta per iniziare il nuovo anno per il mondo: per voi porterà cose grandi,
cose grandiose, di grande significato. Siate docili e pronti in ogni momento.
Gesù ha in serbo per voi sorprese. L’uomo che ha camminato nel bene che deve
temere?
Quando
l’operaio ha lavorato con zelo ed onestà deve solo attendere la paga, la lode,
il premio.
Figli
cari, continuate a vivere con onestà: avrete la lode, la paga, il premio.
Come si
avvicina la conclusione del lavoro, l’operaio onesto deve essere gioioso, non
triste; se poi la coscienza gli rimprovera poco e quel poco solo per debolezza
naturale, allora la letizia e la gioia non avranno più fine, ma si
prolungheranno all’infinito.
Figli
cari, oggi, fine dell’anno, v’invito a fare una riflessione sul tempo
trascorso, sulle azioni fatte durante questo periodo. Esaminate quello che è
accaduto ed esaminate voi stessi nel profondo. Lodate e benedite Dio, per
quello che vi ha dato. Lodate e benedite Dio, per ogni cosa che vi ha porto con
immensa bontà, con infinita misericordia.
Figli,
l’Amore di Dio è immenso; dovete ogni giorno giungere a capirlo di più e potete
farlo solo se siete attenti a ciò che accade in voi ed intorno a voi. Nessuno
viva con superficialità, nessuno viva, senza badare a ciò che avviene. Ogni
giorno Gesù vi ha riempito di grandi premure, quelle delicate di una madre che
non tralascia mai nulla, pur di fare lieto il figlio. Desidero che apprezziate
tutto questo e che l’amore verso Dio cresca sempre più in voi.
Vi ho
detto che il nuovo anno sarà speciale, specialissimo. Siate pronti a viverlo
come piace a Gesù: fate solo quello che a lui piace, tralasciando il resto.
Egli vi darà presto i grandi doni, che mai avete goduto. Il figlio saggio sarà
premiato come figlio saggio e lo stolto avrà la sorte dello stolto.
Miei
piccoli, siate tutti saggi, secondo Dio; non si trovi uno stolto tra voi:
avrete la felicità che tanto desiderate, avrete quello che tanto avete atteso.
Gesù non promette mai invano né troppo. Voi tutti vi accingete a raccogliere
quello che avete seminato. Gesù ha compiuto l’opera, che voi avete iniziato:
vedrete delle messi lussureggianti quanto mai sono state, vedrete un raccolto
tale da superare ogni migliore auspicio. State, quindi, sereni anche se le
tribolazioni sono in atto, anche se il dolore fisico e morale è talora
pungente. Non è niente, figli cari, non è niente questo dolore, confrontato con
la felicità preparata, è un nulla, figli amati! Non abbiate pena, se siete soli
perché nessuno si cura di voi, soli nel cuore per l’abbandono di tutti: Gesù è
il vostro compagno ed Io sono con lui, Gesù è il vostro amico ed Io gli sto sempre
accanto. Non abbiate pena, se vedete ancora tanto male intorno, tanta
superficialità, tanta vanità dovunque: Gesù libererà il mondo, presto, da tutto
ciò e vedrete, al posto del deserto, un giardino fiorito, splendido, ed in
questo giardino ci saranno continue e visibili le presenze di Gesù e la mia,
naturalmente.
In
conclusione, v’invito alla grande gioia in questo ultimo giorno dell’anno:
gioia, per essere nati, gioia, per essere stati un giorno pensati dalla mente
sublime di Gesù, gioia, per essere tanto amati e considerati da lui, gioia,
infine, perché nel futuro il vostro posto sarà vicino a lui, che tanto avete
desiderato, al quale tanto avete anelato.
Come
capite dalle mie parole, c’è proprio di che essere lieti ed esultanti, non
tristi ed abbattuti. Nella letizia del cuore sia sempre ben presente la
supplica perché i fratelli possano seguire la vostra stessa strada, presto,
molto presto. Lo Spirito Santo sta lavorando, assiduamente, nei cuori, perché
il tempo non c’è, figli, il tempo è finito e la nuova realtà deve incominciare
sulla terra. Gioiosi, aspettate l’anno che viene. Gesù è con voi ed Io assieme
a lui.
Vi amo.
Ti amo, figlia. Ti benedico, assieme a tutti quelli che hai preso per mano.
Maria
Santissima